ma quello grigio con i baffi da chi ***** è stipendiato??? devo dire che mi confonde quel signore nel ruolo di segretario di un sindacato.
Italiani: egli risorse a Natale
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il miglior modo per dire è fare
Dio è morto, Marx è morto e anch' io mi sento poco bene.
berlusconi_s@camera.it
sukkiotto docet...:
http://www.bodyweb.it/forums/showthread.php?t=85329
guardate qui:
http://www.bodyweb.it/forums/showthr...23#post3278023
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Le uniche cose che, ai miei occhi, possano avere credibilita' sono due: forconi, oppure sciopero generale ad oltranza.
I girotondi, le tendine o gli scioperi di 8 ore sono assolutamente privi di senso, ridicoli e/o addirittura pretestuosi.
ByeOriginariamente Scritto da TheSandmanBrunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.
.Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
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Da quanto so poco tempo fa in Francia, l'intera nazione si è fermata per due o tre giorni in protesta perchè il governo era intensionato ad aumentare la soglia della pensione... se non ricordo male
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Originariamente Scritto da full Visualizza MessaggioDa quanto so poco tempo fa in Francia, l'intera nazione si è fermata per due o tre giorni in protesta perchè il governo era intensionato ad aumentare la soglia della pensione... se non ricordo male
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Sempre meglio Silvio
Berlusconi a Lavitola: "Non tornare"
Esclusiva L'Espresso. La difesa di Ghedini
La conversazione è avvenuta il 24 agosto: il direttore dell'Avanti era in Bulgaria. Da allora, non è più rientrato in Italia e ha evitato l'arresto nell'inchiesta napoletana per estorsione. Dall'opposizione, durissime condanne
ROMA - Berlusconi che dice a Lavitola: non tornare. E' questo il consiglio che il premier dà al faccendiere - attualmente latitante - in una telefonata resa pubblica sul nuovo numero dell'Espresso 1. "Che devo fare, torno e chiarisco tutto?", chiede agitato Lavitola da Sofia, in Bulgaria, dove si trova per motivi di lavoro. E Berlusconi risponde: "Resta dove sei". A distanza di qualche ora, arriva la difesa del legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini: "Berlusconi non ha mai detto a Lavitola di restare all'estero. Semplicemente non aveva motivo per dirgli di tornare precipitosamente in Italia". Di fatto una conferma della chiamata.
La telefonata. Torniamo al colloquio telefonico del 24 agosto descritto sull'Espresso. In quel momento Valter Lavitola, direttore ed editore dell'Avanti, non è ancora stato raggiunto da una misura di custodia cautelare - da parte dei pm napoletani - per estorsione nei confronti del premier, ma ha comunque motivi per preoccuparsi. Il settimanale Panorama, di proprietà della famiglia Berlusconi, ha infatti anticipato che c'è un'indagine in corso, proprio a Napoli, nei confronti di Lavitola, dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e di sua moglie, Angela Devenuto. Un'indagine
in cui si ipotizza l'estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. Una fuga di notizia che farà molto arrabbiare i pm napoletani, che la ritengono un danno per l'inchiesta.
Di sicuro c'è che Valter Lavitola non ha più fatto ritorno in Italia. Come è certo che il primo settembre, Tarantini e la moglie finiscono in carcere, mentre Lavitola - raggiunto anche lui da un ordine di custodia cautelare - non si trova. E fa sapere di essere da lungo tempo all'estero "per lavoro".
La difesa di Ghedini. Il legale del premier, Niccolò Ghedini, replica così: "Durante una conversazione privata e del tutto irrilevante per il procedimento in corso, di cui fra l'altro non si conosce neppure l'autenticità o la completezza il presidente Berlusconi si sarebbe limitato a ribadire a Lavitola la sua totale tranquillità ed estraneità ad ogni vicenda. A fronte di tale certezze il presidente Berlusconi non avrebbe avuto motivo di consigliare a Lavitola di tornare precipitosamente in Italia, ritenendo quindi che potesse rientrare nei tempi dallo stesso già previsti". "In quel momento - dice ancora Ghedini - non c'era alcun provvedimento di custodia nei confronti di Lavitola".
Le reazioni. Il caso provoca già le prime reazioni politiche. "La difesa d'ufficio dell'avvocato
del premier non fa alcuna chiarezza e non dà quelle certezze sulla trasparenza e la non ricattabilità richiesta ad un capo di governo", dice la capogruppo del Pd in commissione giustizia alla Camera, Donatella Ferranti. "E poi - aggiunge - davanti a Lavitola che si poneva il problema di rientrare per chiarire con l'autorità giudiziaria, quale capo del governo, rispettoso delle istituzioni, avrebbe consigliato di restare all'estero?". Sempre sul fronte Pd, il presidente del Copasir Massimo D'Alema dice: "Le vicende del premier sono ormai incommentabili".
Per il vicepresidente di Futuro e libertà, Italo Bocchino, "ci sarebbe bisogno di un passo indietro di Berlusconi, anche alla luce di quest'intercettazione". Per Bocchino, "sarà bene sapere tra poco per quale ragione Berlusconi non voleva il rientro di Lavitola, forse perchè se Lavitola parla racconta gli affari sporchi che ha gestito per suo conto, compreso il dossier falso sulla casa di Montecarlo". Un riferimento al ruolo attivissimo di Lavitola nel procurare documenti proprio sulla vicenda dell'appartamento di Montecarlo, che ha coinvolto il presidente della Camera Gianfranco Fini.
L'Idv interviene con il portavoce, Leoluca Orlando. "Se la telefonata fosse confermata, sarebbe una cosa gravissima. E' indegno che un presidente del consiglio, invece che incoraggiare i cittadini ad andare dai giudici, ostacoli così manifestamente il corso della giustizia. Perchè berlusconi, che ha definito l'inchiesta di napoli una montatura, dice a un inquisito di scappare?".In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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"Masi: No. Ma che. sta in fuga. ! miei brindano. Cioé Questo non va dal giudice, va all’arbitrato. Abbiamo vinto è morto.
Bisignani: L’arbitrato come …
Masi: ma li . Ma tu schezi. Per tutta la vita vuol’andà dal giudice. Dal giudice. L’arbitrato. Perché significa che gli hanno detto che dai giudici prende le botte. Santoro è In fuga. Il mio avvocaio Roberto Pesce sta brindando.
Bisignani: Poi ‘sta cosa della raccolta di firme?
Masi: Ah .. è l’ennesima volta che l’ha fatto. L’ha fatta sul ponte del Benega (sembra dire). Sono na pippa. Le pippe di Sanloro … E’ nà stronzata. La verità vera è che in fuga. Santoro è in fuga. Come lo sborrone, voleva rompere il culo a tutti, va all’arbitrato. A parte il fatto che posso decidere io domani mattina, ….vabbuò, Santoro in fuga. Se ti da qualche segnale ..
Bisignani: Ok.
Masi: Ma vedrai che Santoro In fuga questo è. Per la prima volta .. Gigi. Grande figura. dai retta a Mauro.
Bisignani: Ma che … Ma scherzi.
Masi: Gli stiamo a spaccà il culo.
Bisignani: Eh ..
Masi: so’ arrapato come una bestia.
Tre mesi dopo Mauro Masi lascerà la Rai per andare a dirigere la Consap"
ByeOriginariamente Scritto da TheSandmanBrunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.
.Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
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certo che la vita senza 20.000€ al mese senza fare un c... è dura, "da suicidio"... secondo me sti articoli li mettono per farci incazzare...
che poi a parte tutti i motivi per cui li manteneva, già soltanto il fatto che desse loro quelle somme in contanti è un reato...
ti fanno l'antiriciclaggio e ti mettono il limite a 2.499€ e chi se non il premier si può permettere di non rispettare mezza legge?
«Noi rovinati senza i soldi del premier»
L'interrogatorio di Nicla, la moglie di Tarantini.
«Sposata? Sì, purtroppo»
NAPOLI - Carcere di Poggioreale, 3 settembre 2011, ore 10.28. Angela Devenuto entra nella sala degli interrogatori, risponde alle domande preliminari del cancelliere. E quando le chiedono se è sposata, verbalizza soltanto una parola: «Purtroppo».
Angela la conoscono tutti come Nicla, è la moglie di Gianpaolo Tarantini. «Nata il 27 dicembre 1977 a Bari», dichiara. Fino a due anni la sua vita era piena di amici, di soldi, di feste e di vacanze. Poi suo marito è finito sotto inchiesta per aver portato escort nelle residenze di Silvio Berlusconi, è stato anche in carcere. E ai magistrati di Napoli che l'hanno arrestata per l'estorsione al presidente del Consiglio in concorso con suo marito e con Valter Lavitola, ha detto in lacrime: «Sono rimasta con lui per amore delle bambine, perché stava passando guai neri, ma lui mi aveva riempito di corna, mi aveva s*******to in tutta Italia e in tutta Europa». Una settimana fa le hanno concesso i domiciliari. È tornata a vivere nella sua casa romana con le bambine, il cognato e la suocera. Il suo unico contatto con l'esterno è l'avvocato Alessandro Diddi. E proprio a lui Nicla affida la sua preoccupazione, che sfocia talvolta nella disperazione «per quello che potrà essere il nostro futuro».
Da settembre 2010 la famiglia Tarantini viveva con i soldi messi a disposizione da Berlusconi: 20.000 euro al mese, più altri versamenti extra, tutti rigorosamente in contanti. Nicla piange, dice che non sa come fare «perché adesso senza quei soldi che ci dava il Presidente come faremo a campare? Non riusciremo ad andare avanti, a fare più nulla. Lui ci aveva dato anche i 500 mila euro per avviare una nuova attività e invece è tutto finito, ora non abbiamo davvero più nulla». Prima era diverso, lo ha raccontato lei stessa a verbale: «Il Presidente, che è una persona molto buona per come io l'ho conosciuto, disse che praticamente noi ci potevamo rivolgere a Valter per qualsiasi problema che era economico, quindi di vita, perché noi dovevamo mantenere noi, la famiglia di mio marito, tre famiglie e così iniziò».
I magistrati vogliono sapere come fa a sostenere che 20 mila euro al mese non erano sempre sufficienti, le ricordano che non aveva rinunciato ad avere due camerieri, e lei risponde: «Avevamo un sacco di debiti, nonostante mi fossi venduta l'impossibile... benzinaio, salumiere, a Bari di tutto di più. Che ne so, prima mio marito faceva tante cene, tante feste, c'erano conti assurdi tipo 30 mila euro alla rappresentante di vini, cose che tu puoi sostenere solo se hai un'azienda, ma se tu sei una persona che non ha lavoro ti devi solo suicidare... Quando non hai i soldi la gente non ti calcola più. Quando li avevamo, avevamo i centralini telefonici eravamo invitati ovunque e tutti ci volevano, quando siamo caduti in disgrazia a noi la gente non ci guardava più in faccia... lo dissi al Presidente, "sono stanca"... Io mi sono dovuta vendere tutto, dai vestiti, gioielli, orologi, borse...».
Il marito ha rivelato che la scorsa estate aveva ottenuto 20 mila euro per una vacanza a Cortina. Lei dice di essere andata a palazzo Grazioli per chiedere altri soldi «almeno 5 mila euro, ma mi dissero che non era possibile». Dice che parlò «giù con Alfredo», il maggiordomo di Berlusconi, «disse guarda, non è possibile, in questo momento non ce li abbiamo. Risposi, grazie, per carità. Siccome era la prima vacanza che facevamo dopo tre anni, eravamo ospiti da questa nostra amica che prese casa vicino Cortina, non ho pagato niente, però chiaramente, si parte quattro persone, volevo far fare una bella vacanza alle bambine». Poi le chiedono del suo legame con Lavitola, lei non si sottrae: «Io non avevo una relazione... io ero soggiogata mentalmente da Lavitola, pensavo che mi volesse bene e ci sono stati degli episodi, ma io relazione non la considero anche perché lui stava sempre all'estero, l'avrò visto sì e no venti volte in tutta la mia vita... con me si era eretto a uomo fighissimo e io fragile, eppure non sono una cretina, ci ero cascata come una pera». Nega con decisione che Tarantini potesse accettare il patteggiamento nel processo di Bari per evitare la pubblicazione di verbali e intercettazioni «perché poi, scusate - dice rivolgendosi ai pubblici ministeri - per quanto il Presidente ci abbia mantenuti e per quanto affetto ci può essere, mio marito pensa al culo suo, tiene una famiglia e dei figli».
Fiorenza Sarzanini
corriere.itOriginariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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non so, ho letto che sta cercando di fissare un incontro diplomatico a bruxelles nel giorno in cui dovrebbe presentarsi al tribunale di napoli, non - badate bene, a causa della situazione economico-finanziaria in cui ci troviamo, ma per saltare, appunto, l'audizione dai pm partenoperi.
ho anche letto che è preoccupato che escano le intercettazioni ed ha definito - preventivamente - la battuta sulla merkel una goliardata.
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per richiedere una sdrammatizzazione preventiva odoro qualcosa di peggio.. nun zo.
segnalo che, nel frattempo, ce l'ha fatta, era strasburgo.
Silvio Berlusconi martedì prossimo sarà a Strasburgo e non sarà dunque ascoltato a Palazzo Chigi dai pm di Napoli come parte lesa nell'inchiesta sui presunti ricatti che avrebbe subito da Gianpaolo Tarantini e Valter Lavitola. Berlusconi incontrerà il presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso, ha confermato Pia Ahrenkilde, portavoce dell'esecutivo di Bruxelles, precisando che il colloquio si concentrerà sulla situazione economica italiana e dell'eurozona.
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