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Ogni regime ha i suoi cantori prezzolati e con un mezzo capo come Berlusconi anche i cantori sono mezze seghe: Giordano, Belpietro, Feltri.
soprattutto il primo mi fa ribrezzo.. pensare che mi faceva anche tenerezza le prime volte che lo avevo visto su studio aperto..
Ora nel suo studio ha una foto di Montanelli.. ma con quale coraggio..
"Alle parti sociali che ho incontrato questa mattina ho detto che questa crisi economica ha come primo fattore quello psicologico. - ha esordito Berlusconi, a Palazzo Chigi - Ho detto tante volte, e l'ho ribadito anche a loro, che il fattore ottimismo è fondamentale per uscire dalla crisi: la gente deve tornare agli stili di vita precedente e deve rialzare i consumi. Anche perché la gente non ha motivi per diminuire i consumi".
E qui è arrivato l'affondo contro chi continua a diffondere informazioni sulla crisi e sulle sue conseguenze: per risollevare i consumi, ha detto Berlusconi, "bisogna far sì che prima di tutto il governo, e in secondo luogo tutte le organizzazioni internazionali contribuiscano a rilanciare la fiducia".
Ma le organizzazioni internazionali, ha affermato il presidente del Consiglio, invece "un giorno sì e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà per fino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... Un disastro: dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perchè di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo".
E come le vuole chiudere queste bocche? Sparando? O ficcandoci dentro delle mazzette?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Rivendica il diritto di cenare con chi gli pare!
Ormai il conflitto di interessi è entrato nell'uso comune e se lo si fa notare si spazientiscono pure!
"Ma non è scorretto che chi deve decidere sul lodo Alfano vada a cena con lo stesso Alfano e con Berlusconi? Replica secca: "Non credo che io, da individuo privato, debba dar conto delle cene che faccio". Neppure se in ballo c'è una decisione delicata? "In casa mia invito chi voglio e parlo di quello che voglio"
Mi chiedo come si collocheranno i berluscones dopo la dipartita del capo. Suppongo dopo il dliluvio non se ne troveranno più, oppure si ricollocheranno negando di esserlo mai stati, come gli ex DC e PSI
Io li farei girare con la targhetta al collo e il cappello d'asino
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Tutte scene già viste, lanceranno monetine al cospetto del sire caduto, giurando e spergiurando di non averlo mai votato. Rinnegheranno il suo nome tre volte prima che il gallo canti, e poi Sire Silvio risorgerà, e dopo la disfatta salirà agli onori del revisionismo storico. Ah, quando c'era Silvio.
Menomale che Silvio c'è(ra).
Veronica Lario, lettera al Corriere
"Troppi giudicano senza sapere"
Veronica Lario
MILANO - "Egregio Direttore, evidentemente il
fermo proposito mio e del mio avvocato, di mantenere la vicenda della separazione da mio marito sul piano della compostezza, infastidisce (non capisco perchè) persone che non dovrebbero avere alcun interesse per la questione, e che certamente non hanno alcun titolo per esprimere pubblicamente giudizi al riguardo".
Veronica Lario prende nuovamente carta e penna per scrivere una lettera al 'Corriere della sera' e replica ad Angelo Rizzoli, "persona che non ho mai conosciuto, la cui moglie Melania, che pure non ho mai conosciuto, era già stata prodiga nei miei confronti, qualche tempo fa, di consigli non richiesti nè graditi (Corriere della Sera del 23 maggio). Che queste persone - non si sa da quale cattedra o pulpito - insultino quattro mie 'amiche milanesi', non meglio identificate, tacciandole di crassa ignoranza, è increscioso ma anche ridicolo. E' grave e intollerabile, invece, che il signor Rizzoli mi accusi, dalle colonne del Suo giornale, di 'destabilizzare' i miei figli, e in particolare 'il più piccolo, Luigi, che andrebbe invece sostenuto: a volte ci si ritira nella religione come fuga dal mondo".
Per Veronica Lario, Rizzoli così mostra "oltre a tutto, di considerare i sentimenti religiosi di mio figlio, che riguardano solo lui e che non sono certo nati in queste settimane, come un fenomeno anomalo e patologico; cosa forse naturale, purtroppo, per chi non riesce nemmeno a immaginare che possano esistere valori diversi da quelli materiali. Per buona fortuna, Luigi non è affatto in fuga dal mondo, e ha sufficiente forza morale per valutare lo squallore di quelle parole. Ma vorrei ugualmente che venisse lasciato in pace, come me e le mie figlie. E possibilmente anche le mie amiche".
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Sia l'"Independent" che il "Times" tornano sulla vicenda del premier
"Segnali di pericolo sul suo futuro politico". E fanno il nome di Draghi per la successione
"Ultimi giorni alla corte di re Silvio"
I giornali inglesi ipotizzano le dimissioni
LONDRA - "Gli ultimi giorni della corte di re Silvio" s'intitola il paginone dell'Independent di oggi. E il Times ricostruisce su due pagine la vicenda con un grafico della "ragnatela di connessioni nel mondo di Silvio", ipotizzando che le pressioni per costringere il premier a dimettersi continueranno e indicando nel governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, un possibile primo ministro ad interim che ne prenda il posto.
Il caso Berlusconi continua dunque a rimanere al centro dell'attenzione dei media e dell'opinione pubblica mondiale, in particolare in Gran Bretagna, dove la stampa nazionale sembra particolarmente colpita da una vicenda a base di "sesso, bugie e videotape", per parafrasare un noto film di alcuni anni or sono.
"Berlusconi sembrava immune dagli scandali, ma le sensazionali notizie di caroselli sessuali a base di feste, modelle e denaro stanno facendo sentire il loro peso sul premier", scrive l'Independent. L'inchiesta dell'ex-corrispondente da Roma Peter Popham ricostruisce gli ultimi sviluppi della faccenda, notando in particolare le crescenti critiche della Chiesa cattolica, "che sta cominciando quietamente a tenere Berlusconi a distanza" e "l'accumularsi di segnali di pericolo" per il suo futuro politico. L'articolo sottolinea che perfino uno dei suoi più fidati consiglieri, Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio, ha recentemente tracciato "un'analogia tra l'attuale situazione di Berlusconi e quella di Mussolini il 24 luglio 1943", il giorno prima che il duce fu destituito dal re. "La defezione di Ferrara", nel fronte dei critici di Berlusconi, scrive Popham, "fa parte degli effetti collaterali del divorzio chiesto da Veronica Lario", poiché Il Foglio è parzialmente di proprietà della (ancora per poco, a quanto pare) moglie del leader del Pdl.
Anche il Times pubblica un paginone sul caso. Un articolo di Lucy Bannerman, inviata a Bari, ricostruisce la rete di amicizie dichiarate e sotterranee che portano dal capoluogo pugliese fino alla residenza romana di Berlusconi e alla sua villa di Porto Rotondo in Sardegna. L'articolo contiene tra l'altro una nuova intervista a una delle giovani donne che hanno fatto visita al premier in più occasioni, Barbara Montereale, la cui automobili è bruciata nei giorni scorsi per un misterioso incendio doloso, la quale dice al Times che quando fu invitata in Sardegna a metà gennaio "c'erano un sacco di ragazze che non si conoscevano tra loro" e parla di un'atmosfera "quasi competitiva".
La Montereale conferma quando affermato in precedenti occasioni, cioè che per la sua presenza in Sardegna ricevette 11 mila euro, mille dall'uomo d'affari pugliese Giampaolo Tarantini, che l'aveva accompagnata, e 10 mila come "regalo" da Berlusconi.
Un secondo articolo, un commento del corrispondente da Roma Richard Owen, nota che, due mesi dopo l'inizio dello scandalo con la partecipazione al compleanno per i 18 anni di Noemi Letizia, Berlusconi cerca di mettere insieme una strategia, "mantenere la calma e andare avanti come niente fosse". Ma è "troppo tardi", la mancanza di una reazione convincente fino a questo momento hanno lasciato "la sua squadra in uno stato d'assedio". Per di più, scrive Owen, l'economia continua a declinare, con Mario Draghi, il governatore della Banca d'Italia, "indicato da alcuni come possibile premier a interim" se Berlusconi dovesse dimettersi, che questa settimana ha accusato il governo di "non avere una credibile via d'uscita" dalla recessione. L'articolo sottolinea che Berlusconi ha dovuto posticipare la discussione di una legge che dovrebbe multare severamente i clienti delle prostitute a causa dell'imbarazzo che provocherebbe un dibattito sul tema in parlamento alla luce degli incontri tra il premier e le escort e per la definizione che di lui ha dato il suo avvocato come "utilizzatore finale" di tali servigi.
Il Times rileva che Berlusconi affida sempre più spesso il compito di apparire in pubblico in sua vece al "fidato luogotenente Gianni Letta", dando la colpa all'artrite che lo affligge, per cui riceve iniezioni di cortisone. L'articolo si conclude ipotizzando che la salute "potrebbe essere una scusa" per rassegnare le dimissioni e prevede che le pressioni per dimettersi continueranno anche in autunno.
Il paginone del Times è illustrato da un ampio grafico che ricostruisce "la ragnatela" dei rapporti fra tutti i personaggi che ruotano attorno a Berlusconi e che sono coinvolti in qualche modo nello scandalo, da Veronica Lario alla cosiddetta "ape regina" Sabine Began, da Noemi Letizia alla escort Patrizia D'Addario; e un riquadro a parte cerca di spiegare ai lettori inglesi il significato di termini come "velina", "meteorina" e "valletta", il nuovo vocabolario della politica italiana al tempo di re Silvio.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
come detto in precedenza dopo il g8 si vedrà,probabilmente la chiusura definitiva della vicenda in un modo o nell'altro si avrà ad ottobre o comunque in autunno
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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