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Febbre suina: emergenza reale?

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    #61
    Originariamente Scritto da maigap Visualizza Messaggio
    se fai un discorso prettamente egoistico ed individuale probabilmente hai ragione, ma penso che molti di noi abbiano parenti non più giovanissimi, che iniziano ad avere qualche problema di salute.
    Hai ragione..

    In ogni caso secondo me, allo stato attuale delle cose, si tratta solo di paranoie mediatiche
    Diario d'allenamento + Foto + Foto

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      #62
      alla lezione di epidemiologia di ieri la prof ci ha detto che secondo lei l'emergenza ci può stare, ma molto molto inferiore a ciò che i media annunciano, e le cifre sono state gonfiate enormemente
      sigpic milf member n° 7

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        #63
        Primo caso in Italia. Per la precisione a Massa. oink oink.
        sigpic
        hana wa sakuragi, hito wa bushi.

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          #64
          siamo a 615 ieri eravamo a 330 fate voi... WHO | Influenza A(H1N1) - update 9

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            #65
            IL NUOVO BILANCIO - L'Organizzazione mondiale della sanità nel frattempo ha annunciato che i propri laboratori hanno confermato 658 casi accertati di nuova influenza in 16 Paesi. Il bilancio dei morti resta fermo a 17, di cui 16 in Messico. I dati dell'Oms non tengono conto dei casi più recenti: le autorità messicane hanno aggiornato il bilancio a 19 morti e 454 casi accertati. L'Oms ha confermato casi di infezione in Austria, Canada, Hong Kong (Cina), Costa Rica, Danimarca, Francia, Germania, Israele, Olanda, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Spagna, Svizzera e Gran Bretagna
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              #66
              un'altro caso accertato a Roma
              "
              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                #67
                Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                un'altro caso accertato a Roma

                Detta così inquieta

                il paziente sul quale è stato riscontrato il virus A/H1nN1 è un ragazzo di 25 anni, tornato dal Messico e già guarito.
                Diario d'allenamento + Foto + Foto

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                  #68
                  cmq a me puzzano questi casi italiani. nel senso che sembra addirittura che trasmettano la notizia solo quando sono sicuri che l'infetto è ormai guarito...

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                    #69
                    Anche a me puzzano.. temo abbiano taciuto per evitare che la preoccupazione si diffondesse tra la popolazione..

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                      #70
                      Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                      Anche a me puzzano.. temo abbiano taciuto per evitare che la preoccupazione si diffondesse tra la popolazione..
                      probabilmente è giusto così
                      "
                      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                        #71
                        Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                        probabilmente è giusto così
                        Io preferirei maggiore informazione..

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                          #72
                          altro caso a Firenze,il paziente sta bene ed è in isolamento
                          "
                          Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                            #73
                            Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                            altro caso a Firenze,il paziente sta bene ed è in isolamento
                            Ecco.. proprio questa avrei voluto saperla con largo anticipo.. mi pare il minimo.. e invece, come minimo, si sa da giorni ma è stata taciuta..

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                              #74
                              Noi prigionieri in Messico
                              tra i fantasmi della peste


                              di PACO IGNACIO TAIBO II





                              CITTA' DEL MESSICO - State tranquilli, amici miei. Non è così terribile come vi dicono, questa non è la città di appestati che vi hanno descritto. Viviamo in un perenne stato di shock, d'accordo. Però esaminate le cifre, la dimensione del fatto. Città del Messico è una metropoli di oltre venti milioni di abitanti, la più popolosa del mondo. Sapete quanti sono i presunti contagiati? Due o tremila al massimo, che fa una percentuale dello 0,0001 eccetera. Tutto molto relativo. Tuttavia, siamo calati in uno scenario straordinario. Spettatori e protagonisti di uno spettacolo da pellicola di fantascienza.

                              I cinema sono chiusi, i teatri sono chiusi. Niente partite di calcio allo stadio, ristoranti con le serrande abbassate. Scuole primarie ferme come la maggior parte degli uffici pubblici. Ma la gente continua ad andare al lavoro, i servizi di trasporto - metropolitana, pullman, taxi - funzionano regolarmente. Le strade però sembrano quasi deserte. Prive di colori. Mancano le nuvole immobili nel cielo, le pozzanghere, le insegne giallognole al neon, il calore del pomeriggio. Ti fermi un istante, e ti rendi conto che il frastuono di questa città - il torrente della maledetta baraonda di fumo e di clacson, di marmitte che strepitano, di semafori rossi: la sinfonia delle sette di sera - suona lontano, ovattato.

                              Hai solo occhi per questi fantasmi che camminano in silenzio con le loro mascherine sul volto, mantenendo cinquanta centimetri di rigorosa distanza l'uno dall'altro. Fantasmi che sollevano la mascherina e si arrestano un istante per ingozzarsi lungo la strada in quei piccoli posti dove ancora continuano a dare da mangiare, guardandosi intorno furtivi. Prendi nota, compare. A Città del Messico battono simultanemente i cuori del Primo e del Terzo Mondo. Il paradosso malvagio è che in questa città ci sono più studenti universitari che a New York, più clochard che a Parigi, più poveri che a Nuova Delhi, più morti ammazzati che nell'Inghilterra di Jack lo Squartatore, una polizia più corrotta che in Thailandia. E alcuni tra i migliori scrittori del mondo.


                              Bene, la verità è che siamo una razza abituata a sopravvivere. Da un paio di giorni la gente di Città del Messico sta cominciando ad abituarsi allo spettacolo. All'inizio sembrava solo una influenza un po' più aggressiva, ed è questo che ha prodotto le morti: l'automedicazione, la convinzione di potersi tranquillamente curare a casa. Adesso va molto meglio, ora se individui il virus nelle prime lo puoi tranquillamente curare: a livello di base distribuiscono degli anti-virali che fermano la febbre. Il governo federale sosteneva di aver messo a disposizione un vaccino, ma era una bugia: per fortuna c'è una tale diffidenza nei confronti delle autorità che nessuno ha prestato attenzione. L'espansione del virus è ormai controllata, contenuta.

                              Vivo in una bolla. Nel mezzo di una tana, e aspetto. Mi sento bene fisicamente, ma sono stato costretto a interrompere le poche cose che avevo da fare. Ho rinunciato ad un paio di presentazioni di libri, dovevo partecipare al Festival letterario di Acapulco. Passo il mio tempo in casa, leggo, mi appunto qualcosa. E rifletto. Rifletto sulla disinformazione, sul tanto rumore che è stato fatto per presentare questa come una città di appestati. Ci si concentra sulla malattia, e si dimentica la crisi politica permanente di questo paese, la vergognosa inefficienza del governo federale, la spaventosa crisi economica che ci divora, l'arroganza delle organizzazioni criminali e dei politici, i quotidiani massacri dei narcotrafficanti. Inizia l'epidemia e noi tutti messicani cominciamo a tremare.

                              Ma cosa sta accadendo davvero? In quasi due settimane dicono siano morte in tutto il paese circa centocinquanta persone, ma nessuno ancora sa esattamente le cause di tutti questi decessi. Il numero dei contagiati ve l'ho detto. Ma ci raccontano - ma vi raccontano - un'altra storia, la storia di una metropoli e di un paese di appestati.

                              Noi prigionieri in Messico tra i fantasmi della peste - esteri - Repubblica.it


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