anniversario della fondazione di roma 2762 anni

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  • thetongue
    Bodyweb Senior
    • Mar 2003
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    #31
    Originariamente Scritto da Tristan Visualizza Messaggio
    beh anche la Francia dai...è stata una potenza non da meno..sempre protagonista in ogni guerra (100 anni contro l'inghilterra, 30anni contro la Spagna, con napoleone etc..)
    Alla Francia si devono in effetti alcuni parametri che vigono oggi (sopratutto nel vecchio continente), ma la guerra egemonica è stata vinta dall'Inghilterra. E mi riferisco sopratutto ad egemonia ideologica: questo è un dato di fatto, per quanti ora (e son tanti) possano ripugnarne il risultato, che è la società in cui viviamo

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    • gabriele81
      eh eh son manzo
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      • roma
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      #32
      Non condivido.

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      • thetongue
        Bodyweb Senior
        • Mar 2003
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        #33
        Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
        Non condivido.
        Beh, io direi che la configurazione della società civile moderna e contemporanea è stata il risultato dello scontro ideologico/bellico tra l'impero spagnolo e quello britannico, con tutto quello che rappresentavano in antitesi. La cattolica Spagna ed il primato dell'ideale, la laica Inghilterra ed il primato del pragmatismo e materialismo.
        Enrico VIII prima ed Elisabetta poi hanno cambiarono il volto della società inglese, a prezzo di una crudeltà spesso efferata. La chiesa fu messa al servizio dell'interesse politico (schissione anglicana), le proprietà terriere del clero e, ancor più importante, del demanio furono lottizzate e vendute a privati (una marea di contadini traeva profitto e sostentamento dall'usufrutto delle terre demaniali; quando Enrico VIII cominciò a recintare, lottizzare e vendere a privati, questa marea di poveracci provò a ribellarsi, spinti dalla fame vera: fuorno giustiziati senza pietà, una vera e propria strage non molto conosciuta).
        La Spagna godeva potenzialmente di risorse immense: dall'America latina arrivavano beni di ogni tipo. Senza alcun criterio, questi beni venivano non solo non fatti fruttare, ma del tutto sperperati. L'ambasciatore veneziano alla corte spagnola (ed i Veneziani erano bravissimi in questioni finanziarie) soleva dire "beni di ogni genere e pecunia che arrivano dalle americhe alla corte spagnola, non vengono fatti fruttare od investiti in alcun modo, ma semplicemente sono un flusso che attraversa solo la terra iberica, come una pioggia dorata che non fa altro che scivolare sui tetti della corte e disperdersi al suolo.
        Lo scontro fu epocale: da un lato il primato dell'ideologia, dall'altro quello del pragmatismo materiale. Si sa chi vinse allora, ed oggi viviamo un mondo che è conseguenza di quella vittoria.

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        • Sartorio
          Non utente di Bodyweb
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          • Società Civile
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          #34
          Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
          Lo scontro fu epocale: da un lato il primato dell'ideologia, dall'altro quello del pragmatismo materiale. Si sa chi vinse allora, ed oggi viviamo un mondo che è conseguenza di quella vittoria.
          Lucida valutazione.

          Ci crogioliamo ancora tra le rovine di un impero decaduto, incapaci come siamo di costruire il futuro, abbagliati dai fasti di un passato che ci sembra troppo grande per essere replicato. Ed allora tanto vale limitarsi a sopravvivere, all'ombra del cupolone.
          Originariamente Scritto da gorgone
          il capitalismo vive delle proprie crisi.

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          • gabriele81
            eh eh son manzo
            • Jul 2006
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            #35
            Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
            Beh, io direi che la configurazione della società civile moderna e contemporanea è stata il risultato dello scontro ideologico/bellico tra l'impero spagnolo e quello britannico, con tutto quello che rappresentavano in antitesi. La cattolica Spagna ed il primato dell'ideale, la laica Inghilterra ed il primato del pragmatismo e materialismo.
            No, proprio non condivido. Quest'analisi mi sembra un poco forzata e generalizzante.
            In Italia, ma anche in Germania e Francia, la configurazione della società civile moderna è il frutto di movimenti lenti alternati ad improvvise accelerazioni. La struttura politica e il corporativismo medievale, i rapporti con le istitutuzioni religiose, i grandi banchieri italiani (tremendamente più laici anche dell'inglese più anticlericale) l'irruzione del protestantesimo e l'intrinseco laicismo finanziario che ha potato con se (dando forma ai paesi nordeuropei ben prima dello scontro anglo-spagnolo), ecc.. In questa amalgama entra anche la vittoria inglese sulla spgna, ma non ritengo che abbia imposto un paradigma perpetuo al nostro assetto sociale.

            Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
            Ci crogioliamo ancora tra le rovine di un impero decaduto, incapaci come siamo di costruire il futuro, abbagliati dai fasti di un passato che ci sembra troppo grande per essere replicato. Ed allora tanto vale limitarsi a sopravvivere, all'ombra del cupolone.
            esagerato

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            • antonio21BBpriest
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              #36
              Né Inghilterra, né Francia, né altri eguaglieranno mai il fascino della grande Roma. Tutto passa, ma Roma rimane in eterno. E faremmo bene ad esserne più orgogliosi.

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              • Tristan
                Papəete Beach
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                • AS Roma
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                #37
                Originariamente Scritto da antonio21BBpriest Visualizza Messaggio
                Né Inghilterra, né Francia, né altri eguaglieranno mai il fascino della grande Roma. Tutto passa, ma Roma rimane in eterno. E faremmo bene ad esserne più orgogliosi.
                D'accordo.

                Ciò che salva la storia dell'Italia è il mito di Roma. Il resto è fuffa...fino all'unificazione nel 1871 non eravamo una nazione...sempre a scannarci ... dai comuni in poi..

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                • gabriele81
                  eh eh son manzo
                  • Jul 2006
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                  #38
                  Direi che sarebbe meglio non dimenticare la Chiesa Cattolica, i giuristi medievali, la potenza della Serenissima e delle repubbliche marinare inferiori, gli istituti finanziari creati dai mercanti comunali e rinascimentali, il rinascimento stesso (arte, armamenti, cultura) e molto altro.

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                  • Sean
                    Csar
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                    #39
                    Originariamente Scritto da Tristan Visualizza Messaggio
                    D'accordo.

                    Ciò che salva la storia dell'Italia è il mito di Roma. Il resto è fuffa...fino all'unificazione nel 1871 non eravamo una nazione...sempre a scannarci ... dai comuni in poi..
                    Definirla fuffa mi pare un attimo affrettato...Non si era più, dopo Roma, uno Stato unitario, ma si restò sempre una nazione.
                    L'Italia infatti, pur trovandosi divisa, mantenne sempre una unità geografica marcatissima (il famoso stivale), un'unita culturale (derivata da quella greco-romana), un'unità religiosa (la cattolica), un'unità di lingua (incarnata dal volgare di Dante, Petrarca, Boccaccio, via via rimaneggiato fino al Manzoni).
                    Dunque l'Italia, dalla caduta dell'Impero, restò sempre, come Nazione, legata da una comune origine (culturale, religiosa, linguistica), e le molte storie delle successive città, statarelli e stati restano comunque storia d'Italia, fino a quando, col Risorgimento, Stato e Nazione non andranno, finalmente, a collimare.
                    Last edited by Sean; 23-04-2009, 14:04:17.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • antonio21BBpriest
                      Bodyweb Advanced
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                      #40
                      Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                      Direi che sarebbe meglio non dimenticare la Chiesa Cattolica, i giuristi medievali, la potenza della Serenissima e delle repubbliche marinare inferiori, gli istituti finanziari creati dai mercanti comunali e rinascimentali, il rinascimento stesso (arte, armamenti, cultura) e molto altro.

                      in realtà tutto quanto hai elencato vive della luce di Roma

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                      • Tristan
                        Papəete Beach
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                        #41
                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Definirla fuffa mi pare un attimo affrettato...Non si era più, dopo Roma, uno Stato unitario, ma si restò sempre una nazione.
                        L'Italia infatti, pur trovandosi divisa, mantenne sempre una unità geografica marcatissima (il famoso stivale), un'unita culturale (derivata da quella greco-romana), un'unità religiosa (la cattolica), un'unità di lingua (incarnata dal volgare di Dante, Petrarca, Boccaccio, via via rimaneggiato fino al Manzoni).
                        Dunque l'Italia, dalla caduta dell'Impero, restò sempre, come Nazione, legata da una comune origine (culturale, religiosa, linguistica), e le molte storie delle successive città, statarelli e stati restano comunque storia d'Italia, fino a quando, col Risorgimento, Stato e Nazione non andranno, finalmente, a collimare.
                        Forse non sono stato chiaro, io parlavo per "avvenimenti storici" ed importanza militare. A livello culturale siamo stati, e continueremo ad esserlo, i migliori. Gente come Dante, Petrarca etc... le altre nazioni se li possono tranquillamente sognare.

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                        • Sartorio
                          Non utente di Bodyweb
                          • Dec 2004
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                          #42
                          Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio


                          esagerato
                          Credo che sia un destino comune... toccherà anche agli Stati Uniti, usando una metafora rappresentano la Roma odierna. Abdicheranno in favore di un nuovo "regno", probabilmente orientale, visto che il baricentro del mondo si sposta verso altri lidi.
                          Già immagino le spoglie della statua della libertà, tra un migliaio di anni, a mò di Colosseo.

                          Forse hai ragione, viaggio troppo di fantasia, ma confesso che è un piacevole diversivo
                          Originariamente Scritto da gorgone
                          il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                          • antonio21BBpriest
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                            #43
                            Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                            Credo che sia un destino comune... toccherà anche agli Stati Uniti, usando una metafora rappresentano la Roma odierna. Abdicheranno in favore di un nuovo "regno", probabilmente orientale, visto che il baricentro del mondo si sposta verso altri lidi.
                            Già immagino le spoglie della statua della libertà, tra un migliaio di anni, a mò di Colosseo.

                            Forse hai ragione, viaggio troppo di fantasia, ma confesso che è un piacevole diversivo

                            Gli USA non hanno mai raggiunto la grandezza di Roma.

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • Send PM

                              #44
                              Originariamente Scritto da Tristan Visualizza Messaggio
                              Forse non sono stato chiaro, io parlavo per "avvenimenti storici" ed importanza militare. A livello culturale siamo stati, e continueremo ad esserlo, i migliori. Gente come Dante, Petrarca etc... le altre nazioni se li possono tranquillamente sognare.
                              Su questi punti mi accodo a Gabriele.
                              E' vero che siamo spesso stati dominati, militarmente, da paesi stranieri, ma anche gli stati prettamente italiani hanno comunque avuto i loro momenti di gloria...Penso, appunto, alla Serenissima, nel medioevo alla Chiesa che faceva e disfaceva in tutta Europa a suo piacimento (ricordiamo che un imperatore si ridusse a venire scalzo a Canossa)...Certo assai poco (la mancanza di unità, inutile negarlo, si sconta a livello di peso e di influenza politica e militare), abbiamo dato infinatamente di più a livello di glorie artistiche e culturali, ma qualcosa, nello scacchiere politico, abbiamo provato, nonostante tutto, a dare.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Leonida
                                Filosofo del *****
                                • Nov 2006
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                                #45
                                potreste prendere in considerazione l' illuminismo e la rivoluzione francese come culla del moderno solo prendendo Bonaparte come paradigma di ogni politica di potenza novecentesca. nevvero?
                                Originariamente Scritto da gorgone
                                è plotino la chiave universale per le vagine
                                Originariamente Scritto da gorgone
                                secondo me sono pazzi.

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