If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Mmmh.. lo avrei fatto anch'io.. poi beh, contano molto e soprattutto le proprie passioni in questo senso.. ma generalmente la laurea in medicina è più ambita..
Certo, se una persona ha l'obiettivo e il sogno di diventare fisioterapista, non mollerebbe il posto conquistato..
Considera però che con una laurea in medicina puoi diventare specialista in ortopedia o addirittura chirurgo (restando in questo campo)..
Mmmh.. lo avrei fatto anch'io.. poi beh, contano molto e soprattutto le proprie passioni in questo senso.. ma generalmente la laurea in medicina è più ambita..
Certo, se una persona ha l'obiettivo e il sogno di diventare fisioterapista, non mollerebbe il posto conquistato..
Considera però che con una laurea in medicina puoi diventare specialista in ortopedia o addirittura chirurgo (restando in questo campo)..
guarda Pina sul discorso su piu ambito di devo far ricredere, direi che in generale e l'esatto contrario, come ti assicuro che normalmentee piu difficile entrare in fisioterapia che in medicina.
capiamoci questa non vuole essere una guerra fisioterapisti vs medici,e ovvio che quest'ultima e una laurea che ha molto piu peso ed e ben piu difficile da conseguire, ma al giorno d'oggi non pensare sia poi cosi ambita.
e vero che il laureato in medicina potra' diventare ortopedico,fisiatra ecc.. anzi, DOVRA' e si perche ormai con la laurea in medicina ti ci pulisci il .....,ma questo vuol dire una decina di anni contro 3,e anche la specializzazione sara spesso subordinata al riuscirci ad entrare, a fare un compromesso con quello che richiede il mercato ritrovandosi magari a fare una specializzazione e di conseguenza un lavoro per cui non si ha particolare interesse
e dopo tutto questo iter, salvo incozzati o i geni della situazione e aperta la strada della disocupazione, e gia' perche attualmente il mercato e talmente saturo che entrare nel pubblico se non ci sono molti molti calci in culo non esiste in grossi centri e anch'esso parecchio difficile e finisce che almeno chi puo' dopo aver mandato tutti i curriculum finisce per andare all'estero volente o nolente per poi riuscire finalmente dopo 5 o 6 anni a rientrare.
il discorso fisioterapia invece e parecchio diverso,sono 3 anni,+2 eventualmente di specializzazione ed è finito perlomeno l'iter accademico.
e vero che nel pubblico le porte sono chiuse anche qui, ma in grossi centri a partecipazione sociale,studi privati ecc... di lavoro c'e ne piu che in abbondanza,e lavorando in un centro e aprendosi il proprio studio c'e veramente la possibilità se si e bravi di farsi veramente una barca di soldi
quest'ultimo il vero motivo per cui fisioterapia e cosi ambito, non certo per l'attrazione della professione di per se stessa che a molti gli è perlopiu' indifferente.
io ho diversi amici medici,anzi a dire il vero sono una marea visto che fisioterapia dipende da medicina e hanno i locali in comune, e vedo che molti mi dicono che si stanno mangiando le mani di non aver pensato anche loro a fisioterapia o comunque ad una triennale piu spendibile rispetto a medicina, e non ti sto parlando dei classici ultimi del corso ma anche di gente con le palle che spiccava per preparazione.
certo che seppoi parliamo di massimi livelli raggiungibili un medico puo arrivare su una montagna mentre un fisioterapista su una collina.
ma queste sono le vette e in vetta di gente ce ne sta proprio pochina.
Vabbè tu sei parte.. dovrei farti parlare con questa persona che difenderebbe sicuramente meglio di me la sua scelta..
Io comunque avrei scelto medicina, così su due piedi.. anche per la preparazione che ti offre..
Se ce la fai a diventare fisiatra o ortopedico, poi la differenza di reddito è notevole..
Certo, il rischio e il sacrificio sono maggiori, ma se si è fortunati e si hanno le capacità si è pienamente ricompensati..
Vabbè tu sei parte.. dovrei farti parlare con questa persona che difenderebbe sicuramente meglio di me la sua scelta..
Io comunque avrei scelto medicina, così su due piedi.. anche per la preparazione che ti offre..
Se ce la fai a diventare fisiatra o ortopedico, poi la differenza di reddito è notevole..
Certo, il rischio e il sacrificio sono maggiori, ma se si è fortunati e si hanno le capacità si è pienamente ricompensati..
no guartda io non sono per niente di parte te lo assicuro, io non parlo di meglio o peggio ma di sensatezza della cosa.
che un fisiatra per quanto con le dovute differenza abbia una preparazione neanche paragonabile a quella del fisioterapista mi sembra che sia ovvio,cosi come il fatto che uno prenda tranquillamente oltre il doppio di stipendio dell'altro fa la sua bella differenza, per quanto c'e anche da considerare i 7 annetti di lavoro minimo in piu del fisioterapista e il dettaglio dell'avere anche un proprio studio privato che riequilibra molto la cosa
non è quello pero' il punto di cui parlavo, se hai la vocazione per una cosa in particolare niente da dire, ma se uno si vuol fare obbiettivamente un discorso soppesando pro e contro fisioterapia vince veramente a mani basse.
non ho dubbi che tu faresti medicina,difatti sei la classica tipa da medicina, "sgobbona e abbastanza fuori dal mondo"
Pina capirai spero che questo non vuole essere un insulto,pero' e quello che succede ad una marea di gente che si iscrive a medicina, molte delle donne sono come te, molti degli uomini sono cosi pompati e pieni di spocchia che quando iniziano ad essere al 5 anno e vedono come realmente la situazione lavorativa iniziano a cadere in depressione.
medicina e sicuramente una facolta che puo' dare tanto, ma è una facolta molto tosta e neanche gratificante nei risultati come una volta, il problema è che buona parte degli iscritti hanno talmente il testa la parola Dottore che non vedono altro salvo poi rompersi le ali durante il tragitto.
no guartda io non sono per niente di parte te lo assicuro, io non parlo di meglio o peggio ma di sensatezza della cosa.
che un fisiatra per quanto con le dovute differenza abbia una preparazione neanche paragonabile a quella del fisioterapista mi sembra che sia ovvio,cosi come il fatto che uno prenda tranquillamente oltre il doppio di stipendio dell'altro fa la sua bella differenza, per quanto c'e anche da considerare i 7 annetti di lavoro minimo in piu del fisioterapista e il dettaglio dell'avere anche un proprio studio privato che riequilibra molto la cosa
non è quello pero' il punto di cui parlavo, se hai la vocazione per una cosa in particolare niente da dire, ma se uno si vuol fare obbiettivamente un discorso soppesando pro e contro fisioterapia vince veramente a mani basse.
non ho dubbi che tu faresti medicina,difatti sei la classica tipa da medicina, "sgobbona e abbastanza fuori dal mondo"
Pina capirai spero che questo non vuole essere un insulto,pero' e quello che succede ad una marea di gente che si iscrive a medicina, molte delle donne sono come te, molti degli uomini sono cosi pompati e pieni di spocchia che quando iniziano ad essere al 5 anno e vedono come realmente la situazione lavorativa iniziano a cadere in depressione.
medicina e sicuramente una facolta che puo' dare tanto, ma è una facolta molto tosta e neanche gratificante nei risultati come una volta, il problema è che buona parte degli iscritti hanno talmente il testa la parola Dottore che non vedono altro salvo poi rompersi le ali durante il tragitto.
Se uno studente è veramente in gamba è in grado di farsi un'idea della situazione lavorativa già prima di laurearsi.. e se crede nelle sue capacità/possibilità non cade certo in depressione.. Vige la legge del più forte..
Ad ogni modo non posso parlare più di tanto in quanto non sono una studentessa di medicina.. sarà meglio me ne torni ai miei "studi fuori dal mondo", una cosa piuttosto deplorevole di questi tempi.. era meglio se andavo a lavorare dopo la triennale, almeno non perdevo altro tempo, denaro e fatica e non rischiavo di restare disoccupata
Se uno studente è veramente in gamba è in grado di farsi un'idea della situazione lavorativa già prima di laurearsi.. e se crede nelle sue capacità/possibilità non cade certo in depressione.. Vige la legge del più forte..
Ad ogni modo non posso parlare più di tanto in quanto non sono una studentessa di medicina.. sarà meglio me ne torni ai miei "studi fuori dal mondo", una cosa piuttosto deplorevole di questi tempi.. era meglio se andavo a lavorare dopo la triennale, almeno non perdevo altro tempo, denaro e fatica e non rischiavo di restare disoccupata
se è veramente in gamba, premessa mica da ridere
mica da ridere e peraltro insufficente, vedere le cose dal di fuori è una cosa, dal di dentro è un altra, in particolare in un ambiente come quello medico c'e una parte convinta che anche la propria merda profumi, e un altra piu ampia che perlomeno lo dichiara per darsi un tono, in genere vedo che gli studenti di medicina iniziano a scendere dal proprio piedistallo intorno al quarto anno e al quinti li vedo piuttosto pessimisti.
uno puo' credere quanto vuole nelle proprie capacità ma quando si trova di fronte un muro di gomma c'è poco da rimanere allegri,anche perche' a prescindere dal discorso mancanza oggettiva di posti non c'e settore dove il calcio in culo ha un potere paragonabile al campo medico.
in ogni caso non stiamo parlando in questo caso di una persona arso dal sacro fuoco di ippocrate ma di una che va a fare una scelta per il proprio futuro valutando pro è contro tra due strade.
comunque puoi' invitare Tongue nella discussione per avere anche un suo parere a riguardo
mica da ridere e peraltro insufficente, vedere le cose dal di fuori è una cosa, dal di dentro è un altra, in particolare in un ambiente come quello medico c'e una parte convinta che anche la propria merda profumi, e un altra piu ampia che perlomeno lo dichiara per darsi un tono, in genere vedo che gli studenti di medicina iniziano a scendere dal proprio piedistallo intorno al quarto anno e al quinti li vedo piuttosto pessimisti.
uno puo' credere quanto vuole nelle proprie capacità ma quando si trova di fronte un muro di gomma c'è poco da rimanere allegri,anche perche' a prescindere dal discorso mancanza oggettiva di posti non c'e settore dove il calcio in culo ha un potere paragonabile al campo medico.
in ogni caso non stiamo parlando in questo caso di una persona arso dal sacro fuoco di ippocrate ma di una che va a fare una scelta per il proprio futuro valutando pro è contro tra due strade.
comunque puoi' invitare Tongue nella discussione per avere anche un suo parere a riguardo
Spero davvero che tongue possa intervenire..
Del resto tu non sei iscritto a Medicina e Chirurgia, né tanto meno io.. abbiamo semplicemente conosciuto persone dell'ambiente..
Comunque hai fatto bene a specificare:
"in ogni caso non stiamo parlando in questo caso di una persona arso dal sacro fuoco di ippocrate ma di una che va a fare una scelta per il proprio futuro valutando pro è contro tra due strade."
La persona a cui mi riferivo io, invece, era stata letteralmente incendiata dal fuoco di Ippocrate, e i risultati che ha ottenuto nel suo corso di studi lo dimostrano..
Un conto è se si fa una scelta del genere secondo criteri opportunistici e cercando di evitare i rischi.. un altro è buttarsi e rischiare per inseguire una passione..
Io mi sento di aver fatto una scelta simile (a quella di medicina).. ho intrapreso un corso di studi rischioso sia per la complessità, sia perchè ti basta pensare che al momento gli specialisti in questo settore in tutta Italia sono circa 800.. Io, anche se sono la prima a buttarmi giù spesso e volentieri, ho creduto nelle mie capacità e adoro quello che sto studiando, mi appassiona e sto dando il massimo.. ho rischiato.. forse mi ritroverò disoccupata (anche se comunque di sbocchi alternativi ci sono, ma non si sa mai..) o forse, invece, arriverò a fare il lavoro a cui tanto ambisco.. però potrò dire di avercela messa tutta, e aver dato il meglio di me.. Anche se oggi giorno dare il meglio di sé significa essere tacciati di anormalità..
..mi chiedo dunque cosa significhi il termine "normalità".. andare agli aperitivi tutte le sere e cercare studiare il meno possibile per prendere la strada più "semplice"?? Beh, allora sono fiera di essere anormale..
Del resto tu non sei iscritto a Medicina e Chirurgia, né tanto meno io.. abbiamo semplicemente conosciuto persone dell'ambiente..
be' diciamo che nel nostro caso pero' non è proprio la stessa cosa
Comunque hai fatto bene a specificare:
"in ogni caso non stiamo parlando in questo caso di una persona arso dal sacro fuoco di ippocrate ma di una che va a fare una scelta per il proprio futuro valutando pro è contro tra due strade."
La persona a cui mi riferivo io, invece, era stata letteralmente incendiata dal fuoco di Ippocrate, e i risultati che ha ottenuto nel suo corso di studi lo dimostrano..
ma ziobono Pina, certo che in questa maniera il discorso cambia dal giorno alla notte, questa premessa non mi sembra fosse mai stata fatta,tu avevi parlato di posto piu ambito secondo non so quali canoni e io ribattevo che tali canoni non fossero proprio cosi esatti.
certo che se poi uno vuol fare il medico o il fisioterapista o l'infermiere o l'astronauta che segua la sua strada senza pensare al resto. ma se come si partiva nel discorso precedente con Dsquared il ragionamento è di un conrso di laurea relativo ad un lavoro che possa piacere ma che abbia anche concrete possiblita e lavorativa ed economiche è tutto un altro paio di maniche.
Un conto è se si fa una scelta del genere secondo criteri opportunistici e cercando di evitare i rischi.. un altro è buttarsi e rischiare per inseguire una passione..
Io mi sento di aver fatto una scelta simile (a quella di medicina).. ho intrapreso un corso di studi rischioso sia per la complessità, sia perchè ti basta pensare che al momento gli specialisti in questo settore in tutta Italia sono circa 800.. Io, anche se sono la prima a buttarmi giù spesso e volentieri, ho creduto nelle mie capacità e adoro quello che sto studiando, mi appassiona e sto dando il massimo.. ho rischiato.. forse mi ritroverò disoccupata (anche se comunque di sbocchi alternativi ci sono, ma non si sa mai..) o forse, invece, arriverò a fare il lavoro a cui tanto ambisco.. però potrò dire di avercela messa tutta, e aver dato il meglio di me.. Anche se oggi giorno dare il meglio di sé significa essere tacciati di anormalità..
..mi chiedo dunque cosa significhi il termine "normalità".. andare agli aperitivi tutte le sere e cercare studiare il meno possibile per prendere la strada più "semplice"?? Beh, allora sono fiera di essere anormale..
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta