Originariamente Scritto da korallox
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Il paragone matematico che fai mi dà lo spunto per queste altre considerazioni. Se ti "dimostrano che la derivata di e^x è e^x " tu sai che partendo da presupposti indimostrabili (assiomi sui reali opportunamente calati nel contesto degli enti primitivi, cosiddetti perché indefinibili) assunti per veri per le più svariate ragioni, perché "plausibili" (qualunque cosa questo significhi), perché intuitivi, perché riconosciuti, assunti per "fede", ..., puoi dedurre logicamente (in senso matematico) la tua tesi (la derivata di e^x è e^x). Quindi ciò che realmente "SAI" è che, a partire da verità fondanti (gli assiomi), si possono dedurre (logicamente, in senso matematico) altre verità.
Qualcosa di analogo accade in teologia: partendo da presupposti indimostrabili assunti veri per fede, si deducono (in senso teo-logico) altre verità. La risurrezione è una di quelle verità fondanti: a chi è mostrata non c'è bisogno di alcuna prova per credere; chi non ha fede può comunque aggrapparsi alle prove di plausibilità che sembrano provenire dalla storia.
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