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anche se non ho nulla da nascondere, non è che mi vada molto a genio che ci sia qualcuno che mi "controlla"..
un tempo mi frequentavo con una ragazza della mia città natale (Termoli),alcune volte,appena iniziavamo a fare discorsi un pò particolari se ne usciva lei dicendo : Signore che sta ascoltando la telefonata,può allontanarsi un attimo perfavore???
- Tutti pagano le tasse senza se e senza ma.
- I soldi delle tasse vengono investiti in servizi e benessere della comunità tutta.
- Nessuno spreco, nessuna tangente, nessun magna magna.
- Tutto funziona quindi se c'è un surplus evidente di denaro si abbassano le tasse o si rimborsano in parte.
Questo è ciò che accade in un paese civile, moderno, con politici e amministratori onesti. (Non ho conoscenze in merito quindi non so se in Europa o nel Mondo esista un paese da questo punto di vista perfetto).
Purtroppo in Italia non si verifica nessuna delle quattro.
Se io evado le tasse, vengono a mancare fondi destinati a servizi, sanità e altro, quindi se poi vado in motorino e mi ritrovo una voragine per strada o il lampione non funzionante è anche colpa mia. Ma purtroppo in Italia non funziona così, perchè se io non evado e pago le tasse, i fondi vengono a mancare lo stesso perchè vanno a finire da tutt'altra parte.
(esempi a caso e banalissimi, anche un pò idioti, per cercare di rendere l'idea)
Quelle quattro condizioni che manzionavo sono concatenate, la più importante è ovviamente eliminare corruzione e sprechi, senza quella le altre non possano verificarsi.
- Tutti pagano le tasse senza se e senza ma.
- I soldi delle tasse vengono investiti in servizi e benessere della comunità tutta.
- Nessuno spreco, nessuna tangente, nessun magna magna.
- Tutto funziona quindi se c'è un surplus evidente di denaro si abbassano le tasse o si rimborsano in parte.
Questo è ciò che accade in un paese civile, moderno, con politici e amministratori onesti. (Non ho conoscenze in merito quindi non so se in Europa o nel Mondo esista un paese da questo punto di vista perfetto).
Purtroppo in Italia non si verifica nessuna delle quattro.
Se io evado le tasse, vengono a mancare fondi destinati a servizi, sanità e altro, quindi se poi vado in motorino e mi ritrovo una voragine per strada o il lampione non funzionante è anche colpa mia. Ma purtroppo in Italia non funziona così, perchè se io non evado e pago le tasse, i fondi vengono a mancare lo stesso perchè vanno a finire da tutt'altra parte.
(esempi a caso e banalissimi, anche un pò idioti, per cercare di rendere l'idea)
Quelle quattro condizioni che manzionavo sono concatenate, la più importante è ovviamente eliminare corruzione e sprechi, senza quella le altre non possano verificarsi.
E per questo servirebbero riforme strutturali ed "in profondità", cose che purtroppo e puntualmente non vengono contemplate..
Col debito pubblico che abbiamo abbassare le aliquote?
si puo'...bisognerebbe solo far si che le tasse la paghino tutti e che venissero utilizzate in modo "virtuoso".
se si facessero queste 2 cose le aliquote potrebbero scendere tranquillamente
pinuccia oggi se un imprenditore dovesse pagare tutte le tass farebbe prima a chiudere bottega e andare a lavorare al comune
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
si puo'...bisognerebbe solo far si che le tasse la paghino tutti e che venissero utilizzate in modo "virtuoso".
se si facessero queste 2 cose le aliquote potrebbero scendere tranquillamente
pinuccia oggi se un imprenditore dovesse pagare tutte le tass farebbe prima a chiudere bottega e andare a lavorare al comune
Ecco, quello è il problema principale.. far sì che le tasse le paghino tutti.. poi, solo dopo, si può pensare a un'eventuale riduzione delle aliquote..
Lo so bene.. infatti, anche per questo ho detto qualche post indietro che il miglior modo per evadere le tasse che ha a disposizione un imprenditore è il bilancio di esercizio.. con una buona pratica credo si possa riuscire a ridurre molto la base imponibile..
Siccome sono un grande fautore della deterrenza della pena e sono pienamente convinto che la deterrenza sia direttamente proprorzionale alla severità della pena stessa, se si inziasse a prevedere la galera per l'evasione fiscale, forse qualcuno ci penserebbe meglio prima di far magheggiare il proprio commercialista.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Siccome sono un grande fautore della deterrenza della pena e sono pienamente convinto che la deterrenza sia direttamente proprorzionale alla severità della pena stessa, se si inziasse a prevedere la galera per l'evasione fiscale, forse qualcuno ci penserebbe meglio prima di far magheggiare il proprio commercialista.
E io sono perfettamente d'accordo.. solo che ci deve essere anche certezza della pena, in questo senso.. ma temo che ci si verrebbe a trovare in una situazione di profonda incertezza.. per tutte le "collusioni" che ci potrebbero essere..
Mmmmmh.. che ne pensate? Ha i suoi pro e i suoi contro.. temo..
Firmata ieri la circolare con i nuovi criteri per l'Agenzia delle Entrate "Se spendi tanto, guadagni tanto" è il principio da cui i tecnici partono per le verifiche
Il lusso non è solo yacht e golf Il decalogo per stanare gli evasori
Dalle scuole private al wellness, le nuove spie degli 007 del fisco di ROBERTO PETRINI
ROMA - Anche i ricchi piangono. E stavolta qualche lacrima rischiano di versarla sul serio, se non pagano le tasse. Almeno stando alle intenzioni e al piano di lotta all'evasione allestito dall'Agenzia delle Entrate per quest'anno. Obiettivo: stanare coloro che, dichiarano poco, ma vivono bene, ben oltre quanto di potrebbe presupporre dalla loro dichiarazione dei redditi. Un andazzo non più sopportabile, vista la cifra astronomica cui ammonta l'evasione fiscale nel nostro paese, e considerato che i tempi sono duri, la crisi segna di più le differenze tra i vari ceti sociali, e la gente si indigna. Come sta accadendo, ad esempio, con le contestazioni alle superpaghe dei manager responsabili dei crack bancari e finanziari del 2008.
Così il Fisco ha cambiato strada e, come ha detto il direttore dell'Agenzia, Attilio Befera, non ha più intenzione di sparare nel mucchio, contando sul leggi di carattere generale e rischiando di burocratizzare la lotta all'evasione, ma vuole andare a pescare gli evasori ad uno ad uno. E da ieri, con una circolare, i nuovi criteri per il 2009 sono diventati operativi.
Come? Con un principio assai elementare che i tecnici chiamano "accertamento sintetico" e che si può tradurre nel seguente adagio: se spendi tanto, molto probabilmente guadagni tanto. Così nel mirino finisco per la prima volta entrano anche gli stili di vita: l'elenco in mano agli ispettori del Fisco è inesorabile e ritiene sospetto chi frequenta i centri benessere, chi fa viaggi esotici, chi compra opere d'arte, chi frequenta circoli esclusivi ed anche coloro che mandano i figli in scuole private.
La possibilità di utilizzare questi nuovi indicatori relativi agli "stili di vita" è stata resta possibile dalla manovra dell'estate scorsa varata dal governo (che tuttavia, come lamentano le opposizioni, ha eliminato alcune norme come la tracciabilità dei pagamenti e l'elenco clienti-fornitori) e si articolerà attraverso una serie di "campagne esterne" degli ispettori del Fisco che saranno scandagliati sul territorio a caccia di informazioni. Determinante sarà tuttavia anche la collaborazione con i Comuni (oggetto di numerose convenzioni operative con l'Agenzia delle Entrate). Le informazioni che giungeranno dai Municipi sono ingenti: ristrutturazioni edilizie, contratti di gas e energia elettrica, affitti, residenze fittizie all'estero e "soffiate" su chi tiene un tenore di vita alto e dichiara poco.
Questo inedito meccanismo, dal punto di vista tecnico, si affianca al vecchio "redditometro" che pure è stato rilanciato dal decreto dell'estate scorsa. La filosofia è la stessa (se consumi tanto, guadagni tanto) ma l'operatività è più rigida: si prendono infatti una serie di beni di lusso (aerei, auto o moto di grossa cilindrata, cavalli da corsa, presenza di collaboratori domestici) e, attraverso un coefficiente, si calcola il reddito presunto. Chi supera la denuncia dei redditi del 25 per cento finisce nel mirino.
La sto studiando adesso nel mio testo di tributario aggiornato al 2008...a me sembra un ottima cosa
L'unico problema è che lascia buoni margini di discrezionalità all' agenzia delle entrate ed è un metodo che non è, ovviamente, certo al 100%. Però, in un paese dove per cultura si è portati ad aggirare la legge, mi sembra un tentativo encomiabile
Siccome sono un grande fautore della deterrenza della pena e sono pienamente convinto che la deterrenza sia direttamente proprorzionale alla severità della pena stessa, se si inziasse a prevedere la galera per l'evasione fiscale, forse qualcuno ci penserebbe meglio prima di far magheggiare il proprio commercialista.
Sono quasi d'accordo. Anzichè la galera sarei più per una bella sanzione pecuniaria
nulla che non potesse già essere fatto.. il problema di fondo è che in italia gli accertamenti son pochissimi, praticamente a campione, ma i più approfonditi son condotti anche con l'utilizzo di controlli "invasivi" come quelli citati dall'articolo; quindi nessuna novità, a meno che l'Agenzia non intenda estendere a una più ampia platea di contribuenti questa tipologia di controlli.
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