Terremoto - L' Aquila e Abruzzo - *** Topic Ufficiale ***

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  • ma_75
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    Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
    comunque per spezzare una lancia a suo favore (anche se non lo merita) le cose che dice (e che disse in occasione del terremoto)nel tg glie le scrivono,non sono di suo pugno.
    Amico, di suo pugno questa fa solo una cosa
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com

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    • pina colada
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      Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
      comunque per spezzare una lancia a suo favore (anche se non lo merita) le cose che dice (e che disse in occasione del terremoto)nel tg glie le scrivono,non sono di suo pugno.
      Ok, ma credo sia anche una questione di immagine..

      Oltretutto, sinceramente, io fossi stata in lei, e mi avessero detto di fare quell'abominevole elenco mi sarei rifiutata.. il minimo.. e invece si è rivelata solo una serva della gleba, il ché è anche peggio..

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      • odisseo
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        • Oct 2008
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        Il sindaco chiese aiuto prima del sisma
        "Aiutateci, qui è già emergenza"





        L'AQUILA
        - Una richiesta d'aiuto. Cinque giorni prima della tragedia. Contenuta in un telegramma urgente. Una richiesta rimasta inascoltata. Mittente, il Comune dell'Aquila. Destinatari, la presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), il governatore della Regione Gianni Chiodi, l'assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati e la Prefettura dell'Aquila. Oggetto: una istanza per la dichiarazione dello "stato d'emergenza" per la città dell'Aquila, assieme alla segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati. Per colpa del terremoto.

        Già, perché all'Aquila il terremoto c'era già, da mesi, con una frequenza sismica ormai quotidiana. La scossa del 30 marzo scorso (con un quarto grado di magnitudo) aveva poi scatenato il panico in città con l'evacuazione di diversi uffici pubblici, oltre a lesioni gravi per migliaia di palazzi. Con una stima dei danni pari a 15 milioni di euro.

        Era stata, fino a quel momento, la scossa più forte registrata all'Aquila dal 1967. E anche questo aveva spinto il sindaco Massimo Cialente a spedire un telegramma a Palazzo Chigi. Ma quella missiva (recuperata solo ora tra le macerie degli uffici comunali) cadde nel vuoto.

        Del resto, proprio per la presenza dello sciame sismico e la paura diffusa nella provincia aquilana - appena il giorno prima - su richiesta del capo della protezione civile Guido Bertolaso, si era riunita all'Aquila la Commissione Nazionale Grandi Rischi. Una riunione che però non aveva - evidentemente - tranquillizzato Cialente. Che il giorno dopo decise di scrivere il telegramma.

        Questo il testo: "In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgente e congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell'effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni".


        Per il sindaco, oggi, questo telegramma ha il sapore di una drammatica beffa. "Ho fatto tutto il possibile... Adesso dobbiamo solo ricostruire ciò che abbiamo tragicamente perso. Piangere il nostro dolore e andare avanti". Più dura la posizione della presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane: "La settimana tra il 30 marzo e il 5 aprile, è stata fatale per il nostro territorio. Lanciavamo continui appelli, la gente fuggiva in strada per paura delle scosse. Ci era stato detto che la nostra era una psicosi, che avremmo dovuto avere un atteggiamento diverso, di serenità. Invece..". E prosegue: "Possibile che le due scosse avvenute la notte del 5 aprile, poche ore prima della tragedia, non abbiamo fatto suonare un benché minimo campanello d'allarme? Molti di quelli che si sono salvati, quella notte hanno dormito in macchina".
        da repubblica.it
        "
        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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        • JPP
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          Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
          Ok, ma credo sia anche una questione di immagine..

          Oltretutto, sinceramente, io fossi stata in lei, e mi avessero detto di fare quell'abominevole elenco mi sarei rifiutata.. il minimo.. e invece si è rivelata solo una serva della gleba, il ché è anche peggio..
          questo pone alla luce una questione vecchia mille anni. Se in una azienda un subordinato si può rifiutare di fare qualche cosa che rientra nelle sue mansioni se esplicitamente detto da un superiore. La risposta è no, a meno che il rifiuto non dipenda da motivi morali o legali ma in questo caso non vedo ne gli uni ne gli altri se visti con la logica di azienda. Purtroppo però la rai è un servizio pubblico quindi in effetti la faccenda potrebbe essere più complessa
          "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

          Jpp, prima di lanciarsi con il carrello

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          • pina colada
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            questo pone alla luce una questione vecchia mille anni. Se in una azienda un subordinato si può rifiutare di fare qualche cosa che rientra nelle sue mansioni se esplicitamente detto da un superiore. La risposta è no, a meno che il rifiuto non dipenda da motivi morali o legali ma in questo caso non vedo ne gli uni ne gli altri se visti con la logica di azienda. Purtroppo però la rai è un servizio pubblico quindi in effetti la faccenda potrebbe essere più complessa
            Non vedi il motivo morale?

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            • JPP
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              Non vedi il motivo morale?
              lo vedrei anche però solo rapportato alla lunghezza dell'informazione. Circa un minuto: troppo e anche nei modi troppo esasperato. Se si fossero limitati a dire che lo share è stato alto giustificando la notizia come un indice del fatto che i tg e le varie trasmissioni pubbliche nel loro lavoro sono riusciti a coinvolgere/mobilitare/informare allora sarebbe stato diverso.
              "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

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                No, io lo vedo eccome il motivo morale, sia nella lunghezza di un minuto, che di 3, che di 10 secondi.. è una mancanza di rispetto per le tutte vittime (sia verso chi ha perso la vita, sia verso chi ne è rimasto ferito più o meno gravemente, sia verso chi ha perso il tetto sotto cui vivere).. Io mi sarei rifiutata, a costo di perdere il lavoro.. forse l'hanno premiata con la promozione proprio per la mancanza di senso morale che ha dimostrato..

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                  Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                  No io lo vedo eccome sia nella lunghezza di un minuto, che di 3, che di 10 secondi.. è una mancanza di rispetto per le tutte vittime (sia chi ha perso la vita, sia chi ne è rimasto ferito più o meno gravemente, sia chi ha perso il tetto sotto cui vivere).. Io mi sarei rifiutata, a costo di perdere il lavoro.. forse l'hanno premiata con la promozione per la mancanza di senso morale che ha dimostrato..
                  capisco il tuo punto di vista. Però tieni presente che anche la rai pur essendo azienda pubblica non vive di solo canone e ha bisogno di share. A mio parere l'uscita è stata una mancanza di stile e una manifestazione di dilettantismo fuori dal comune. Moralmente non riesco a giudicarla perchè ripeto trattasi di azienda e non onlus. Comunque è deprecabile
                  "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

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                    lo vedrei anche però solo rapportato alla lunghezza dell'informazione. Circa un minuto: troppo e anche nei modi troppo esasperato. Se si fossero limitati a dire che lo share è stato alto giustificando la notizia come un indice del fatto che i tg e le varie trasmissioni pubbliche nel loro lavoro sono riusciti a coinvolgere/mobilitare/informare allora sarebbe stato diverso.
                    Quando l'ho visto, al di là del commento morale sulla cosa, ho pensato proprio questo, che i ritmi televisivi fossero del tutto sbagliati. Sai quando uno parla e tu percepisci che sta andando oltre, che aggiunge il superfluo all'inutile, che non ha il timing giusto? Ecco, da quando l'ho percepito a quando lei ha concluso è passato oltre un minuto durante il quale non mi capacitavo di come non si rendesse conto di quanto stesse andando oltre.
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                      oltretutto la faccenda è stata spiegata dai vertici rai proprio secondo la chiave di lettura che avevo io, ma questo sarebbe stato giustificabile solo come informazione di un secondo, giusto per far capire alla gente che la rai in un momento di tragedia era il punto di riferimento informativo della nazione. Questa ha una valenza diversa. Invece sti bigoli hanno iniziato a sparare numeri cme se avessero bava alla bocca quindi in ultima analisi dico che il tuo ragionamento è più che giusto
                      "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

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                        capisco il tuo punto di vista. Però tieni presente che anche la rai pur essendo azienda pubblica non vive di solo canone e ha bisogno di share. A mio parere l'uscita è stata una mancanza di stile e una manifestazione di dilettantismo fuori dal comune. Moralmente non riesco a giudicarla perchè ripeto trattasi di azienda e non onlus. Comunque è deprecabile
                        Ha bisogno di share.. certo.. ma la figura che ha fatto l'"azienda" è stata quella di uno sciacallo..

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                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          Quando l'ho visto, al di là del commento morale sulla cosa, ho pensato proprio questo, che i ritmi televisivi fossero del tutto sbagliati. Sai quando uno parla e tu percepisci che sta andando oltre, che aggiunge il superfluo all'inutile, che non ha il timing giusto? Ecco, da quando l'ho percepito a quando lei ha concluso è passato oltre un minuto durante il quale non mi capacitavo di come non si rendesse conto di quanto stesse andando oltre.
                          ho avuto la sensasione di uno che sbavasse nel dare i numeri. Esattamente.
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                            Ha bisogno di share.. certo.. ma la figura che ha fatto l'"azienda" è stata quella di uno sciacallo..
                            infatti, hanno sbagliato. Certo che io non capisco come si possa commettere errori del genere
                            "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

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                              L'AQUILA - "Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". E' l'ennesimo attacco del presidente del Consiglio ai media e alla magistratura, e in particolare a chi dopo il terremoto sta mettendo in luce le tante zone d'ombra del sistema edilizio abruzzese. Più di una semplice tirata d'orecchie, poco meno di una censura, dunque, tanto che il premier si spinge a un vero e proprio "invito" alla stampa: "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno, ma per favore non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".

                              "Quando ci sono questi eventi - insiste dall'Aquila il Cavaliere - c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti".

                              "A me sembra inverosimile - continua il presidente del Consiglio - un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". E comunque, conclude, se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra".

                              La replica della magistratura. L'inchiesta sui crolli a L'Aquila ''non e' una perdita di tempo''. Così il procuratore del capoluogo abruzzese, Alfredo Rossini, ha commentato le dichiarazioni di Berlusconi. ''Non vedo che nesso possa esserci tra la ricostruzione e l'accertamento delle eventuali responsabilita''.

                              Dura anche la reazione di Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni, soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali. Il rilevante lavoro dei pm non può essere messo in discussione". "Noi siamo e vogliamo essere vicini ai colleghi chiamati a accertare e verificare eventuali responsabilità in relazione ai disastri conseguenti al terremoto", premette innanzitutto Palamara. E al premier che ha citato la frase di suo padre sui pm che hanno piacere a far del male, replica: "Mio padre mi ha insegnato una cosa: il rispetto delle regole e la fiducia in chi è chiamato a accertare se le regole sono state violate o meno e quindi in chi è chiamato a svolgere il controllo di legalità". Si tratta del controllo "che la nostra Costituzione attribuisce ai pubblici ministeri, il cui rilevante e quotidiano lavoro non può né essere denigrato né essere messo in discussione. Per questo chiediamo rispetto".
                              Il Pd: "Il premier smetta di insultare".Il presidente del Consiglio pensi all'emergenza e alla ricostruzione e provi ad usare, se ci riesce, un po' di senso di responsabilità, come stanno facendo tutti: l'opposizione, gli enti locali e la magistratura". Così il segretario del Pd Dario Franceschini replica alle affermazioni del premier. Contrattaccando: "E' un insulto dire che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone. Berlusconi la smetta anche di giocare a scaricabarile, tentando di coinvolgere l'attuale gestione degli enti locali in responsabilità che, se accertate, vanno indietro negli anni e coinvolgono molti livelli dello Stato".

                              Di Pietro: "Per Berlusconi criminale chi indaga". Secondo il leader dell'Idv le parole del premier sono "la riprova di quel che l'Italia dei Valori sostiene da tempo: per Berlusconi sono criminali coloro che indagano su chi commette i reati e non chi li commette". "Oggi Berlusconi con queste dichiarazioni - sostiene il leader dell' Idv - ha offeso le vittime del terremoto in Abruzzo. Queste bare chiedono giustizia soprattutto per i crolli degli edifici pubblici per i quali sono stati sottovalutati tutti i preavvisi. Inoltre, è bene ricordare che i fondi per la protezione civile nelle ultime finanziarie del governo Berlusconi sono stati notevolmente ridotti".

                              da repubblica.it
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                              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                                Qualche battuta l’aveva fatta anche nei momenti più critici (per sdrammatizzare, ovvio) ma pochi lo avevano capito. Era roba da intenditori, perle rare in un mare di mediocrità. Così in un Abruzzo martoriato dal sisma, Berlusconi ne aveva già infilate un paio, una sul record del premier che “non dorme da 44 ore” e l’altra sugli sfollati visti come “campeggiatori da fine settimana”: ma le chicche erano sfuggite all’attenzione generale, essendo i giornalisti più concentrati su altri temi. Però adesso, che la prima fase dell’emergenza sta passando (almeno pare) Berlusconi non resiste più.
                                E le ultime lente e faticose ore ci restituiscono il solito incontenibile Silvio. Eccolo, finalmente riposato e di nuovo in forma: prima replica a chi lo accusava di aver sfacciatamente discusso delle nomine Rai con gli altri dirigenti della maggioranza a Palazzo Grazioli (insomma a casa sua, cioè del proprietario di tre tv concorrenti) con un colpo di autentico genio. Intanto, spiega, non era un vertice ma una colazione di lavoro; poi, la scelta di Palazzo Grazioli (e non Palazzo Chigi, sede istituzionale) è nata per far risparmiare allo Stato le telefonate: facciamo lì le riunioni, dice il premier, «perché il presidente Berlusconi ha un grande senso del denaro pubblico. E spesso non lavora a Palazzo Chigi, perché gli capita di fare telefonate che non sono propriamente della Presidenza del Consiglio e non si sente di impiegare soldi pubblici per cose che non siano relative al servizio pubblico che lui svolge». Grazie, davvero.

                                Non finisce qui, purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) perché dopo il presidente risparmiatore, torna finalmente il presidente battutista vero e proprio. E son risate grasse, e volute. In Abruzzo, nuovamente, per coordinare gli aiuti e far visita ai terremotati (giusto), Berlusconi (sbilanciato dalle troppe cose giuste fatte finora) si lascia andare all’ironia e attacca, guarda un po’, i giudici: «Mio padre diceva sempre che, se uno nasce per fare del male ha tre scelte o fa il delinquente, o fa il pm o fa il dentista. I dentisti per fortuna si sono emancipati perché c'è l'anestesia...». Fine della conferenza stampa tra le risate. Ridono i giornalisti, ridono i dentisti, ridono meno i pm che devono indagare sulle cause dei crolli. Gli sfollati non ridono per niente, ma chi passa il fine settimana in tenda, si sa, ha poco spirito.
                                "
                                Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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