Imho se non lo ha il JAPAN, non esiste sicuro.
Terremoto - L' Aquila e Abruzzo - *** Topic Ufficiale ***
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Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggioal momento il metodo non è preso in considerazione dalla comunità scientifica internazionale. Questo è il comunicato ufficiale del presidente dei sismologi italiani e anche i maggiori esponenti mondiali hanno convenuto su questo fatto. Certo che comunque sarebbe il caso di investire affinchè si mettesse a punto un modello in grado se non di prevedere di aiutare nella prevenzione"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da Bad Girl Visualizza Messaggioquesto va fatto dagli ingegneri però.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da Linux Visualizza MessaggioImho se non lo ha il JAPAN, non esiste sicuro."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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A proposito di predizione di terremoti segnalo questo:
Wiley InterScience :: Session Cookies
Si tratta di una review critica del 1997 che, anche se non recentissima, ha comunque, a mio avviso, il pregio di fare il punto in maniera molto ampia e documentata.
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggioma anche se non è riconosciuto potevano almeno prenderlo in considerazione e poi magari scartarlo,ma non giudicare a priori.
Questo è quello che dice la scienza oggi. Io personalmente però sono molto possibilista, per me si spende troppo poco, la geologia e la sismologia sono branche molto snobbate e con pochi fondi. Peccato. Se dalla sismologia dipendessero le escursioni domenicali delle persone tipo previsioni meteo, forse i soldi ce li metterebbero"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Jpp, prima di lanciarsi con il carrello
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Originariamente Scritto da Linux Visualizza MessaggioImho se non lo ha il JAPAN, non esiste sicuro.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggioe' ovviamente compito del progettista , poi specialmente per le costruzioni in zone sisismiche , e' importantissima la qualita' dei materiali e la precisione con cui vengono realizzati i particolari costruttiviOriginariamente Scritto da Gary
mi è stato consigliato nutella e caciotta come spuntino pre nanna. che faccio leo ?
Originariamente Scritto da Leonida
vai tranquillo, se sei in def puoi anche pensare di metterci due peperoni vicino.
https://www.bodyweb.com/threads/1713...ozze+colazione
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immaginate se avessero spostato gli abitanti di sulmona, in quanto la previsione del sisma era con epicentro li, all'aquila.........quali piu drammatiche conseguenze ???sigpicthe worst day at the beach, is better, than a good day at work
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Barberi: danni irragionevoli. Gli architetti: serve un piano urgente
«Cadute anche le case nuove»
Il bluff dei palazzi anti-sismici
Il presidente della Commissione grandi rischi: «Si pone il problema della qualità delle costruzioni»
L'AQUILA - Le parole che fanno più male: «Un terremo*to così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto». Le pronuncia Franco Barberi, presidente della Commissione grandi ri*schi. Poco prima il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialen*te, ha lanciato il suo allarme: «Qui sono cadute anche le ca*se nuove». E allora Barberi passa all’attacco: «Se è vero che anche edifici che avrebbe*ro dovuto essere costruiti in base alle normative antisismi*che hanno subito danni irra*gionevoli — spiega —, allora si pone il problema del con*trollo della qualità delle co*struzioni. In particolare per le strutture pubbliche e strategi*che: ospedali, scuole, edifici del governo». E invece: l’ospe*dale, un presidio che non do*vrebbe solo restare in piedi ma anche funzionare in emer*genza, è stato evacuato e di*chiarato inagibile. La Casa del*lo Studente, costruita a metà degli anni Sessanta è crollata. Come l’hotel «Duca degli Abruzzi», che non era in un palazzo di pietra antica ed è collassato, si è accartocciato su se stesso. O la chiesa di Tempera, a sette chilometri dall’Aquila, che era un edifi*cio moderno. E i tanti palazzi dei quartieri periferici, case da edilizia popolare, non abi*tazioni vecchie di secoli: con i muri crepati, gli androni in marmo sventrati.
Insomma, a L’Aquila non sono crollate sol*tanto le vecchie case in pietra del centro storico: il terremo*to ha distrutto o danneggiato in modo tale da renderli inabi*tabili anche palazzi moderni. Non è solo un problema del*l’Aquila né dell’Abruzzo, che pure è zona ad elevato rischio sismico. Secondo le ultime stime, in Italia ci sarebbero al*meno 75-80 mila edifici pub*blici da consolidare: 22 mila edifici scolastici sono in zone sismiche, 16 mila in zone ad alto rischio. Circa 9 mila non sono costruiti con criteri anti*sismici moderni. Gian Miche*le Calvi, ordinario di Costru*zione in zona sismica dell’Uni*versità di Pavia e presidente del Centro europeo di ricerca e formazione in ingegneria si*smica: «Se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici, continueremo ad ave*re morti. È scandaloso». Il Consiglio nazionale degli architetti invoca un piano ur*gente di messa in sicurezza di ampie parti delle nostre cit*tà. Il presidente degli inge*gneri, Paolo Stefanelli, spiega che «tutti gli edifici costruiti negli anni 50-60, a causa del tipo di cemento armato usa*to, sono a rischio sismico in un tempo che va dai 5 ai 30 anni. Lo abbiamo detto tante volte, inascoltati. A oggi man*ca ancora una norma che ren*da obbligatorio il monitorag*gio sul tempo di vita delle co*struzioni ».
Però manca dav*vero solo quella, perché di norme sull’edilizia antisismi*ca l’Italia ne ha quattro, tutte contemporaneamente in vi*gore. Il decreto ministeriale 16 gennaio 1996, intitolato «Norme tecniche per le co*struzioni in zona sismica» e seguito, dopo il terremoto del 2003 in Molise, dall’ordi*nanza della Protezione civile numero 3274, che ha rimap*pato e riqualificato il territo*rio nazionale, aggiungendo zone sismiche o elevandone la classe. E poi da altri due de*creti, uno del 2005, l’ultimo del 2008, che si chiama «Nuo*ve norme tecniche per le co*struzioni in zona sismica». Leggi tecniche, moderne. Poi ci sono le costruzioni. I progetti, i materiali usati, le strutture. Nelle case in cemen*to armato degli anni Sessanta si usavano i tondini a barra li*scia, oggi esistono quelli con barre ad aderenza migliorata, che legano meglio con il cal*cestruzzo. Chissà com’erano quelli della casa di via XX Set*tembre, nel centro dell’Aqui*la, che adesso è un mucchio di rovine alto due metri e mezzo
«Cadute anche le case nuove» Il bluff dei palazzi anti-sismici - Corriere della Sera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Ragazzi io penso d'aver perso abbastanza in questa tragedia e non mi va d'entrare in discorsi che di fondo non aiutano poi più di tanto....
Trovare un capro espiatorio di fronte a tragedie che la natura ci mette di fronte può solamente mirare a placare gli animi di chi sta soffrendo e gli viene più comodo credere che una volta trovato questo avrà la sua pace senza comprendere che nulla potrà poi veramente placare il proprio dolore...Quando si vivono certe tragedie non si è poi tanto distanti da un cane che insegue un auto senza capire che una volta raggiunta non potrà poi farci più di tanto...
La polemica su prevedibilità o meno ora come ora è solo far danno alla memoria di queste persone che per lo più sono solo vittime della sfortuna...io stesso anche nella tragedia d'aver perso due amici devo sentirmi molto fortunato visto che fino a un anno fà stavo vivendo a l'aquila e che se il terremoto avesse ritardato anche solo di 4 ore mi avrebbe sorpreso li con il conseguente grande rischio di restare sotto le macerie....di fronte a ciò noi siamo solo nelle mani della fortuna e per chi è fedele di Dio.
La sola cosa che possiamo fare sul serio è come già detto prevenire,non certo prevedere,le conoscienze in campo edilizio sono abbastanza sviluppate per far reggere edifici anche a scosse più alte se costruiti veramente bene.
Parlare poi di prevedere è una cosa che si può aggiungere alla prevenzione e che perciò non và scartata a priori ma credere che possa essere solo questa l'arma di salvezza è pura arroganza non disponendo di dati certi.Cioè sapere che ci sia legame tra gli strisciamenti delle rocce e la formazione del radon vuol dire tutto e non vuol dire nulla in ambito scientifico se non si dispone di quali possano essere i valori considerabili come pericolosi e se non si dispone di dati riguardo un ampia casistica che diano una verifica quantomeno attendibile di quello che sta succedendo.
Altrimenti che dire,io pure dopo aver assistito in prima persona alle 7-8 scosse di cui una di magnitudo 4 di lunedi scorso che fece evacuare scuola e università più le tante altre di tutti i giorni a seguire avevo in un certo pronunciato le parole esatte (solo tradotte dal dialetto in italiano) "Secondo me qua si sta preparando qualcosa di veramente grosso.Sapete che c'è?Io meglio che me ne torni ad avezzano.Poveri voi che state abitando qui a l'aquila"....Che io pure sia un esperto di sismologia o un veggente???Last edited by LEE WON DAVE HOUSE; 07-04-2009, 11:03:19.E' la terra toa,amala e difendila!De cine?
De ci ole specula e corrompe,difendila
De ci ole sfrutta l’ignoranza,difendila
Pe ci nu tene chiù speranza,difendila
Pe ci ha rimastu senza forza,difendila
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Originariamente Scritto da LEE WON DAVE HOUSE Visualizza MessaggioRagazi io penso d'aver perso abbastanza in questa tragedia e non mi va d'entrare in discorsi che di fondo non aiutano poi più di tanto....
Trovare un capro espiatorio di fronte a tragedie che la natura ci mette di fronte può solamente mirare a placare gli animi di chi sta soffrendo e gli viene più comodo credere che una volta trovato questo nulla potrà poi veramente placare il proprio dolore...Quando si vivono certe tragedie non si è poi tanto distanti da un cane che insegue un auto senza capire che una volta raggiunta non potrà poi farci più di tanto...
La polemica su prevedibilità o meno ora come ora è solo far danno alla memoria di queste persone che per lo più sono solo vittime della sfortuna...io stesso anche nella tragedia d'aver perso due amici devo sentirmi molto fortunato visto che fino a un anno fà stavo vivendo a l'aquila e che se il terremoto avesse ritardato anche solo di 4 ore mi avrebbe sorpreso li con il conseguente grande rischio di restare sotto le macerie....di fronte a ciò noi siamo solo nelle mani della fortuna e per chi è fedele di Dio.
La sola cosa che possiamo fare sul serio è come già detto prevenire,non certo prevedere,le conoscienze in campo edilizio sono abbastanza sviluppate per far reggere edifici anche a scosse più alte se costruiti veramente bene.
Parlare poi di prevedere è una cosa che si può aggiungere alla prevenzione e che perciò non và scartata a priori ma credere che possa essere solo questa l'arma di salvezza è pura arroganza non disponendo di dati certi.Cioè sapere che ci sia legame tra gli strisciamenti delle rocce e la formazione del radon vuol dire tutto e non vuol dire nulla in ambito scientifico se non si dispone di quali possano essere i valori considerabili come pericolosi e se non si dispone di dati riguardo un ampia casistica che diano una verifica quantomeno attendibile di quello che sta succedendo.
Altrimenti che dire,io pure dopo aver assistito in prima persona alle 7-8 scosse di cui una di magnitudo 4 di lunedi scorso che fece evacuare scuola e università più le tante altre di tutti i giorni a seguire avevo in un certo pronunciato le parole esatte (solo tradotte dal dialetto in italiano) "Secondo me qua si sta preparando qualcosa di veramente grosso.Sapete che c'è?Io meglio che me ne torni ad avezzano.Poveri voi che state abitando qui a l'aquila"....Che io pure sia un esperto di sismologia o un veggente???
motivo in più per spendere soldi nella ricerca"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Jpp, prima di lanciarsi con il carrello
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io spero che si possa solo imparare da questa esperienza..magari dico una cagata..ma se la terra inizia a tremare da giorni..prendere e partire..qualsiasi parte d'italia si parli..e spero che si possa imparare anche dal punto di vista dell'edilizia
mi spiace tantoOriginariamente Scritto da Gary
mi è stato consigliato nutella e caciotta come spuntino pre nanna. che faccio leo ?
Originariamente Scritto da Leonida
vai tranquillo, se sei in def puoi anche pensare di metterci due peperoni vicino.
https://www.bodyweb.com/threads/1713...ozze+colazione
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioBarberi: danni irragionevoli. Gli architetti: serve un piano urgente
«Cadute anche le case nuove»
Il bluff dei palazzi anti-sismici
Il presidente della Commissione grandi rischi: «Si pone il problema della qualità delle costruzioni»
L'AQUILA - Le parole che fanno più male: «Un terremo*to così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto». Le pronuncia Franco Barberi, presidente della Commissione grandi ri*schi. Poco prima il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialen*te, ha lanciato il suo allarme: «Qui sono cadute anche le ca*se nuove». E allora Barberi passa all’attacco: «Se è vero che anche edifici che avrebbe*ro dovuto essere costruiti in base alle normative antisismi*che hanno subito danni irra*gionevoli — spiega —, allora si pone il problema del con*trollo della qualità delle co*struzioni. In particolare per le strutture pubbliche e strategi*che: ospedali, scuole, edifici del governo». E invece: l’ospe*dale, un presidio che non do*vrebbe solo restare in piedi ma anche funzionare in emer*genza, è stato evacuato e di*chiarato inagibile. La Casa del*lo Studente, costruita a metà degli anni Sessanta è crollata. Come l’hotel «Duca degli Abruzzi», che non era in un palazzo di pietra antica ed è collassato, si è accartocciato su se stesso. O la chiesa di Tempera, a sette chilometri dall’Aquila, che era un edifi*cio moderno. E i tanti palazzi dei quartieri periferici, case da edilizia popolare, non abi*tazioni vecchie di secoli: con i muri crepati, gli androni in marmo sventrati.
Insomma, a L’Aquila non sono crollate sol*tanto le vecchie case in pietra del centro storico: il terremo*to ha distrutto o danneggiato in modo tale da renderli inabi*tabili anche palazzi moderni. Non è solo un problema del*l’Aquila né dell’Abruzzo, che pure è zona ad elevato rischio sismico. Secondo le ultime stime, in Italia ci sarebbero al*meno 75-80 mila edifici pub*blici da consolidare: 22 mila edifici scolastici sono in zone sismiche, 16 mila in zone ad alto rischio. Circa 9 mila non sono costruiti con criteri anti*sismici moderni. Gian Miche*le Calvi, ordinario di Costru*zione in zona sismica dell’Uni*versità di Pavia e presidente del Centro europeo di ricerca e formazione in ingegneria si*smica: «Se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici, continueremo ad ave*re morti. È scandaloso». Il Consiglio nazionale degli architetti invoca un piano ur*gente di messa in sicurezza di ampie parti delle nostre cit*tà. Il presidente degli inge*gneri, Paolo Stefanelli, spiega che «tutti gli edifici costruiti negli anni 50-60, a causa del tipo di cemento armato usa*to, sono a rischio sismico in un tempo che va dai 5 ai 30 anni. Lo abbiamo detto tante volte, inascoltati. A oggi man*ca ancora una norma che ren*da obbligatorio il monitorag*gio sul tempo di vita delle co*struzioni ».
Però manca dav*vero solo quella, perché di norme sull’edilizia antisismi*ca l’Italia ne ha quattro, tutte contemporaneamente in vi*gore. Il decreto ministeriale 16 gennaio 1996, intitolato «Norme tecniche per le co*struzioni in zona sismica» e seguito, dopo il terremoto del 2003 in Molise, dall’ordi*nanza della Protezione civile numero 3274, che ha rimap*pato e riqualificato il territo*rio nazionale, aggiungendo zone sismiche o elevandone la classe. E poi da altri due de*creti, uno del 2005, l’ultimo del 2008, che si chiama «Nuo*ve norme tecniche per le co*struzioni in zona sismica». Leggi tecniche, moderne. Poi ci sono le costruzioni. I progetti, i materiali usati, le strutture. Nelle case in cemen*to armato degli anni Sessanta si usavano i tondini a barra li*scia, oggi esistono quelli con barre ad aderenza migliorata, che legano meglio con il cal*cestruzzo. Chissà com’erano quelli della casa di via XX Set*tembre, nel centro dell’Aqui*la, che adesso è un mucchio di rovine alto due metri e mezzo
«Cadute anche le case nuove» Il bluff dei palazzi anti-sismici - Corriere della SeraOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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