ROMA - Hostess che sbarcano nei reality e hostess che sperano di sbarcare a Strasburgo. Destinazione europarlamento. D'altronde lo fanno anche ex magistrati, filosofi, showgirl, principi e stuoli di avvocati. Se Daniela Martani, volto (con cappio) della protesta Alitalia nei mesi caldi della protesta, alla fine ha lasciato Cai per mettersi in gioco dal Grande Fratello alla Fattoria, l'altra assistente di volo protagonista della "ribellione" del personale, Maruska Piredda, prova il salto in politica con Di Pietro.
Trentatreenne, precaria Alitalia per 8 anni, una figlia, nel settembre scorso confessava: "L'ho votato, Berlusconi, ma ora sono profondamente delusa". L'ex pm, che quella protesta aveva cavalcato, ieri ha ufficializzato la candidatura, assieme a quella già ventilata di Pino Arlacchi, ex presidente dell'Antimafia, e del filosofo Gianni Vattimo, eurodeputato ds nel 1999 (candidato non rieletto col Pdci nel 2004). Maruska invece Di Pietro la schiera perché "non ha denigrato la compagnia, è rimasta con la divisa addosso e senza mai scadere nel gossip". In squadra anche Giovanni Pesce, difensore di Carolina Forleo. "Non siamo tra coloro che utilizzano pacchetti di voti alle Europee per ragioni di arrivismo personale" ha scandito il leader Idv.
Ma è tutto il centrosinistra ad affilare le armi per le Europee. Pd in testa. "Io paura di Berlusconi? No, anzi, mi piacerebbe sfidarlo, non vedo l'ora" ribatte il segretario Dario Franceschini a chi lo accusa di temere la sfida con il premier. "Ma se Berlusconi si candida capolista deve avere l'onestà di dire che poi non starà neanche un giorno in Europa. Ormai parla di cose vecchie, i giovani non capiscono".
Nel partito restano aperti i nodi Cofferati e Fassino, intrecciati tra loro. Il sindaco uscente di Bologna, dopo la rinuncia a al Comune, è in rampa di lancio per le Europee, nonostante qualche malumore nel partito emiliano. La pedina mantiene intatto il suo peso e il suo appeal. "Cofferati ha fatto la scelta di non fare il sindaco - spiega Franceschini -. Non penso che precluda ogni altra scelta di vita politica. Valuteremo insieme. È una personalità di spicco". Per lui in ballo c'è il posto da capolista nel Nordovest. Lo stesso al quale i vertici Pd vorrebbe Piero Fassino. Lui resiste. Intanto, obiettando che sarebbe l'unico dirigente a impegnarsi. Poi, perché sta venendo meno la prospettiva di una confluenza nel Pse e con essa anche l'eventuale obiettivo, per lui, dei galloni da capogruppo a Strasburgo. Quel che escludono, a Largo del Nazareno, è che i due big possano convivere in lista. Dall'altra parte, Raffaele Lombardo rompe l'alleanza del suo Mpa con la Lega per abbracciare la Destra. Pdl e Udc si contendono invece il principe - e ormai star tv - Emanuele Filiberto.
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