Cultura leghista

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  • Leonida
    Filosofo del *****
    • Nov 2006
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    #16
    Ma_ sei un comunista.

    Borghezio cavallo di *****! hail!

    Borghezio: lezioni di fascismo - Video - Repubblica Tv - la Repubblica.it
    Originariamente Scritto da gorgone
    è plotino la chiave universale per le vagine
    Originariamente Scritto da gorgone
    secondo me sono pazzi.

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    • Noodles
      Bodyweb Senior
      • Nov 2006
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      • Napoli
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      #17
      benissimo...
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      • gorgone
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        • nel cuore di chi è nel mio cuore
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        #18
        Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
        Ma_ sei un comunista.

        Borghezio cavallo di *****! hail!

        Borghezio: lezioni di fascismo - Video - Repubblica Tv - la Repubblica.it
        amore mio, squisito frutto del mio seno, l'avevo postato in trash giorni fa.

        jpp, infatti miglio se ne uscì alla velocità della luce.

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        • Profex
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          #19
          c'è cmq da dire una cosa, leghisti o non leghisti che siano, a me importa poco se non sanno chi ha scritto a silvia, di cosa parla ungaretti nelle sue opere e via dicendo, mi basterebbe facessero il lavoro x il quale sono lautamente pagati, se poi se non sono informati di letteratura potrebbero sempre farsi un corso veloce della de agostini.

          Sono dell'idea che ogni persona intelligente sceglierebbe di avere un politico che non sappia niente di letteratura, ma che invece fa l'interesse del cittadino

          (che poi onestamente, andiamo a chiedere in giro per le strade anche agli studenti se sanno chi ha scritto "A silvia", se risponde giusto il 10% mi sa che già è grassa, figuriamoci i politici)
          Nel dubbio, chiamatemi Marco

          Mio diario

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          • ma_75
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            #20
            Originariamente Scritto da Profex Visualizza Messaggio
            c'è cmq da dire una cosa, leghisti o non leghisti che siano, a me importa poco se non sanno chi ha scritto a silvia, di cosa parla ungaretti nelle sue opere e via dicendo, mi basterebbe facessero il lavoro x il quale sono lautamente pagati, se poi se non sono informati di letteratura potrebbero sempre farsi un corso veloce della de agostini.

            Sono dell'idea che ogni persona intelligente sceglierebbe di avere un politico che non sappia niente di letteratura, ma che invece fa l'interesse del cittadino

            (che poi onestamente, andiamo a chiedere in giro per le strade anche agli studenti se sanno chi ha scritto "A silvia", se risponde giusto il 10% mi sa che già è grassa, figuriamoci i politici)
            a me, invece, sembra importante che un politico sia anche colto, perchè la politica nasce dalla conoscenza della storia, della letteratura, della cultura in una sola parola.
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • JPP
              Il Sofisticatore
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              • Crema
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              #21
              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              a me, invece, sembra importante che un politico sia anche colto, perchè la politica nasce dalla conoscenza della storia, della letteratura, della cultura in una sola parola.
              dipende dal momento storico, in questo momento ci vogliono i tecnici, non i colti. Non è un paese per vecchi questo
              "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

              Jpp, prima di lanciarsi con il carrello

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              • Leonida
                Filosofo del *****
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                #22
                Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggio
                dipende dal momento storico, in questo momento ci vogliono i tecnici, non i colti. Non è un paese per vecchi questo
                no, questo , il nostro,è un paese per vecchi , purtroppo.

                cmq nè bossi, nè castelli, nè borghezio, nè berlusconi, nè fini sono dei tecnici...eppure..
                Originariamente Scritto da gorgone
                è plotino la chiave universale per le vagine
                Originariamente Scritto da gorgone
                secondo me sono pazzi.

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                • Profex
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                  #23
                  Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                  a me, invece, sembra importante che un politico sia anche colto, perchè la politica nasce dalla conoscenza della storia, della letteratura, della cultura in una sola parola.
                  non necessariamente direi

                  se sono alle infrastrutture non mi serve a niente sapere il latino, non mi serve a nulla conoscere la letteratura, non mi serve sapere ogni singolo fatto storico per fare bene il mio lavoro

                  se sono all'istruzione allora sarà importante che invece conosca storia, letteratura e via dicendo, dato che sarà il ramo nel quale andrò a fare modifiche, ma se non so fare assonometrie, se non so nemmeno cosa sia il cad o cosa sia lo smottamento, non mi farà minimamente peggiorare il mio lavoro (a meno che non voglia andare a cambiare i corsi ad archietettura ad esempio)

                  Allo stesso tempo mi sembrerebbe fuori luogo mettere al tesoro una persona che ha solo passato la vita solo a studiare letteratura ad esempio

                  Che alcune lacune nella cultura personale siano normali lo sappiamo tutti, nessuno è tuttologo anche se utti pensiamo di esserlo, ma quando queste lacune non vanno a toccare il metro di giudizio e l'operato di chi ha particolari mansioni, non vedo per quale motivo ci sia da andare a dargli contro

                  E ripeto: indipendentemente da destra, sinistra, sopra o sotto
                  Nel dubbio, chiamatemi Marco

                  Mio diario

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                  • ma_75
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                    #24
                    Originariamente Scritto da Profex Visualizza Messaggio
                    non necessariamente direi

                    se sono alle infrastrutture non mi serve a niente sapere il latino, non mi serve a nulla conoscere la letteratura, non mi serve sapere ogni singolo fatto storico per fare bene il mio lavoro

                    se sono all'istruzione allora sarà importante che invece conosca storia, letteratura e via dicendo, dato che sarà il ramo nel quale andrò a fare modifiche, ma se non so fare assonometrie, se non so nemmeno cosa sia il cad o cosa sia lo smottamento, non mi farà minimamente peggiorare il mio lavoro (a meno che non voglia andare a cambiare i corsi ad archietettura ad esempio)

                    Allo stesso tempo mi sembrerebbe fuori luogo mettere al tesoro una persona che ha solo passato la vita solo a studiare letteratura ad esempio

                    Che alcune lacune nella cultura personale siano normali lo sappiamo tutti, nessuno è tuttologo anche se utti pensiamo di esserlo, ma quando queste lacune non vanno a toccare il metro di giudizio e l'operato di chi ha particolari mansioni, non vedo per quale motivo ci sia da andare a dargli contro

                    E ripeto: indipendentemente da destra, sinistra, sopra o sotto
                    Perchè la politica, nella mia concezione, è il governo degli optimates, non delle mezze seghe. E non bisogna essere cultori di Montale per essere un ottimate, ma magari la conoscenza dei verbi italiani aiuterebbe.
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                      #25
                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      Perchè la politica, nella mia concezione, è il governo degli optimates, non delle mezze seghe. E non bisogna essere cultori di Montale per essere un ottimate, ma magari la conoscenza dei verbi italiani aiuterebbe.
                      il problema è che non è un discorso di concezione, è un discorso di vita reale, che vede la politica come un punto di arrivo da tenersi ben stretto invece che punto di partenza per realizzare qualcosa per il bene collettivo.

                      Anche a me dà molto fastidio il fatto di sentire parlare tanta gente senza l'uso di un congiuntivo che sia uno, o invertendo congiuntivi e condizionali, ma anche questo per me sarebbe un qualcosa che pagherei volentieri, se mi dicessero che per ogni frase con almeno 10 storpiature dell'italiano, viene fatta una legge intelligente

                      Solo che in questo caso, se si parla di conoscenza della lingua è vero, sarebbe il caso che almeno l'italiano lo parlassero e bene, però faccio sempre il solito esempio che magari risulterà pure noioso, ovvero se sono alle infrastrutture, sono dislessico ma trovo soluzioni ottime, il mio lavoro lo riesco a fare lo stesso, qualcuno mi dovrà poi sostituire in pubblico al momento della presentazione dei progetti ma, almeno per gli obiettivi, non avrò limitazioni dovute al parlare in dialetto per esempio
                      Nel dubbio, chiamatemi Marco

                      Mio diario

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                      • ma_75
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                        #26
                        Originariamente Scritto da Profex Visualizza Messaggio
                        il problema è che non è un discorso di concezione, è un discorso di vita reale, che vede la politica come un punto di arrivo da tenersi ben stretto invece che punto di partenza per realizzare qualcosa per il bene collettivo.

                        Anche a me dà molto fastidio il fatto di sentire parlare tanta gente senza l'uso di un congiuntivo che sia uno, o invertendo congiuntivi e condizionali, ma anche questo per me sarebbe un qualcosa che pagherei volentieri, se mi dicessero che per ogni frase con almeno 10 storpiature dell'italiano, viene fatta una legge intelligente

                        Solo che in questo caso, se si parla di conoscenza della lingua è vero, sarebbe il caso che almeno l'italiano lo parlassero e bene, però faccio sempre il solito esempio che magari risulterà pure noioso, ovvero se sono alle infrastrutture, sono dislessico ma trovo soluzioni ottime, il mio lavoro lo riesco a fare lo stesso, qualcuno mi dovrà poi sostituire in pubblico al momento della presentazione dei progetti ma, almeno per gli obiettivi, non avrò limitazioni dovute al parlare in dialetto per esempio

                        Sul discorso della vita reale non posso che concordare con te: questo è il quadro (desolante) che abbiamo, e questo ci teniamo. Sul resto c'è da dire che la gravità delle lacune culturali era particolarmente rilevante nel caso degli onorevoli intervistati dal momento che gli stessi reclamavano analoghi quiz per gli stranieri che vengono da noi. Abbastanza incongruente pretendere dagli stranieri ciò che gli stessi politici non conoscono. Poi vorrei anche ragionare sul merito delle competenze di chi sta ai trasporti, all'economia, alla pubblica istruzione, ma dovremmo andare molto OT e probabilmente si scoprirebbe che non sempre chi è medico finisce alla sanità o chi è ingegnere ai trasporti
                        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                        ma_75@bodyweb.com

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                        • gorgone
                          for a while
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                          #27
                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          che non sempre chi è medico finisce alla sanità o chi è ingegnere ai trasporti
                          cosa affatto negativa.
                          questa tendenza al tecnicismo nei ministri è un falso problema.
                          un ministro tecnico è un politico. il lavoro di un ministro è la politica.
                          i tecnici stanno sotto, non sotto la scrivania possibilmente.
                          già i sottosegretariati sarebbero posizioni maggiormente tecniche sebbene in ministeri di particolare respiro (interni ed esteri, ad esempio) possono essere considerate cariche politiche a tutti gli effetti.
                          togliamoci dalla testa che un oncologo sarà un migliore ministro della sanità. un ex pm o un avvocato alla giustizia, una lesbica alle pari opportunità and so on.
                          non solo non è detto, ma è addirittura probabile che l'esperienza maturata nel settore lo abbia cancrenizzato su un solo point of viex, mentre la giustizia è più complessa dei problemi della magistratura e la sanità è più complessa dei problemi dei primari

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                          • ma_75
                            Super Moderator
                            • Sep 2006
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                            #28
                            Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                            cosa affatto negativa.
                            questa tendenza al tecnicismo nei ministri è un falso problema.
                            un ministro tecnico è un politico. il lavoro di un ministro è la politica.
                            i tecnici stanno sotto, non sotto la scrivania possibilmente.
                            già i sottosegretariati sarebbero posizioni maggiormente tecniche sebbene in ministeri di particolare respiro (interni ed esteri, ad esempio) possono essere considerate cariche politiche a tutti gli effetti.
                            togliamoci dalla testa che un oncologo sarà un migliore ministro della sanità. un ex pm o un avvocato alla giustizia, una lesbica alle pari opportunità and so on.
                            non solo non è detto, ma è addirittura probabile che l'esperienza maturata nel settore lo abbia cancrenizzato su un solo point of viex, mentre la giustizia è più complessa dei problemi della magistratura e la sanità è più complessa dei problemi dei primari
                            Da qui discende un altro problema. Cosa realmente fanno i ministri? Quanto realmente decidono al di là di un indirizzo politico di principio? Parlo ad esempio della pubblica istruzione, settore che conosco bene: la normativa è talmente complessa, bizantina, da essere di difficile comprensione anche per chi ci lavora da anni, nel settore. Ora che un ministro dopo pochi mesi sia in grado di maneggiare tutta la giurisprudenza in materia è, ovviamente, poco credibile ed ecco che allora emergono le vere teste pensanti: i sottosegretari (nel caso di specie una DS, quindi addentro alla materia) i direttori generali del ministero....Il ministro, speso, è solo una faccia (magari bella) al posto giusto.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • gorgone
                              for a while
                              • May 2008
                              • 6246
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                              • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                              #29
                              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                              Da qui discende un altro problema. Cosa realmente fanno i ministri?
                              optime. hai colto il non detto del mio discorso.
                              apertis verbis è il problema: cosa fanno i politici.

                              sarebbe un argomento vasto ed interessantissimo soprattutto se partiamo a discutere non dalla lettera della costituzione, ma dalla prassi che si è andata consolidando per cui il potere esecutivo è diventato di fatto legiferante.
                              il ministro quindi non solo svolge una funzione all'interno del proprio ambito nell'organizzazione e nella mediazione, non solo svolge medesimo ruolo verso gli altri ministri e di fronte al capo del governo, ma diventa ipso facto uno degli attori della politica.
                              il ministro, oggi come oggi, raccoglie consenso.
                              per questo sta più a porta a porta che a palazzo chigi.

                              forse ricordi che non sono una delle più accanite sostenitrici della democrazia, ma - se potessi sceglierne una forma - sarei comunque per l'abolizione della classe politica, inutile intermediario in un mondo sufficientemente tecnologico da permettere la consultazione diretta.

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                              • PrinceRiky
                                Bodyweb Senior
                                • Apr 2008
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                                #30
                                temo sia abbastanza comodo mettere a dirigere un tecnico nel proprio campo: peccato, come ricordato, le doti manageriali e relazionali prescindono dalla specificità del "prodotto da vendere".

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