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La lungimiranza di Montanelli
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioLa destra storica è il partito che ha fondato l'Italia, che ha unificato tante piccole realtà diverse, ha portato una sanità pubblica, una istruzione pubblica, un servizio pubblico di trasporto, uno stato centrale in tutti gli angoli del paese. Un movimento fortemente patriottico, centralista ma, soprattutto, fatto di uomini vecchio stampo, veri gentiluomini, nell'aspetto e, ancor più importante, nella morale.
Detto questo la destra è, per me, quella parte politica che si dimostra fortemente intransigente sui temi della giustizia, della sovranità nazionale, dell'etica pubblica. Un partito che non si trincera come fa la sinistra in un falso egualitarismo ma, invece, valorizza le capacità di ciascuno, secondo quanto può dare, accettando e riconoscendo la supremazia dei migliori. Una destra lontana da finti terzomondismi e da finti nuovismi ma ancorata, invece, alla tradizione nazionale, ovvero alla comprensione e valorizzazione della specificità per cui l'Italia è L'Italia e nessun altro paese al mondo.
Per quanto concerne la tua definizione di destra credo sia rispettabile e condivisibile, però quando affermi "Un partito che non si trincera come fa la sinistra in un falso egualitarismo ma, invece, valorizza le capacità di ciascuno, secondo quanto può dare, accettando e riconoscendo la supremazia dei migliori" sei fazioso, riconduci tutta la sinistra ad un banale luogo comune, sminuendo il pensiero dei molteplici pensatori di sinistra. Se è vero che la destra non è riconducibile al trio Berlusconi-Fini-Bossi e che il fascismo non è semplicemente il braccio armato della borghesia, allo stesso modo non puoi esprimerti in maniera semplicistica per quanto riguarda la sinistra.Last edited by DORian_fAke; 01-04-2009, 00:50:28.
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Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggiono tu non hai capito, a noi importa solo che il sindaco sia leghista e che abbia qualcuno della lega in provincia e alla regione oltre che ministri in parlamento. perchè quando il sindaco del nostro paesino dirà "polenta e usei per tutti eccestto gli extracee e i terroni" si innescherà un processo che andrà fino in parlamento e qualche ministro trans leghista sbocchinerà berlusconi finchè lui non ci darà i soldi per comprare polenta usei. Te capit? noi leghisti siamo e te lo dico anche a te molto più pratici.
Non meriti risposta,se gli interessi del paesino contano piu' di quelli del Paesone.
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Originariamente Scritto da Theycallmechobo Visualizza MessaggioNon meriti risposta,se gli interessi del paesino contano piu' di quelli del Paesone.Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza MessaggioChe l'Italia "l'abbia fondata" la destra storica, se non formalmente, è abbastanza opinabile. Piuttosto gli artefici della nascita dell'Italia potrebbero essere ricondotti a coloro i quali avevano grossi interessi economici e politici, credo che la massoneria inglese sia stata ben più incisiva della destra storica nel processo di unificazione.
Per quanto concerne la tua definizione di destra credo sia rispettabile e condivisibile, però quando affermi "Un partito che non si trincera come fa la sinistra in un falso egualitarismo ma, invece, valorizza le capacità di ciascuno, secondo quanto può dare, accettando e riconoscendo la supremazia dei migliori" sei fazioso, riconduci tutta la sinistra ad un banale luogo comune, sminuendo il pensiero dei molteplici pensatori di sinistra. Se è vero che la destra non è riconducibile al trio Berlusconi-Fini-Bossi e che il fascismo non è semplicemente il braccio armato della borghesia, allo stesso modo non puoi esprimerti in maniera semplicistica per quanto riguarda la sinistra.
L'unificazione de facto dell'Italia avvenne sotto i governo della estra storica. Che poi le motivazioni risalissero indietro nel tempo e che ci siano state altre forze che hanno agito non lo nego. Tuttavia è innegabile che Cavour, Sella, casati sono uomini che hanno fatto di tanti ealtà regionali uno stato :l'Italia.
Sulla definzione della sinistra per quel che è oggi rimando a Bobbio che nel suo libricino "Destra e sinistra" diceva: "La sinistra è sempre stata per l'uguaglianza di tutti gli uomini, non solo di fronte alla legge, ma anche di fronte al tema fondamentale della distribuzione della ricchezza prodotta dal lavoro umano."In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggiodovrebbe essere sua anche questa frase.
« Non si sarà mai dei dominatori, se non avremo la coscienza esatta di una nostra fatale superiorità. Coi ***** non si fraternizza. Non si può, non si deve. Almeno finché non si sia data loro una civiltà. »
(Indro Montanelli, gennaio 1936, "Civiltà Fascista")
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioL'unificazione de facto dell'Italia avvenne sotto i governo della estra storica. Che poi le motivazioni risalissero indietro nel tempo e che ci siano state altre forze che hanno agito non lo nego. Tuttavia è innegabile che Cavour, Sella, casati sono uomini che hanno fatto di tanti ealtà regionali uno stato :l'Italia.
Sulla definzione della sinistra per quel che è oggi rimando a Bobbio che nel suo libricino "Destra e sinistra" diceva: "La sinistra è sempre stata per l'uguaglianza di tutti gli uomini, non solo di fronte alla legge, ma anche di fronte al tema fondamentale della distribuzione della ricchezza prodotta dal lavoro umano."
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Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza MessaggioMa_ troppo facile e semplicistico citare quella frasetta di Bobbio. Quando si tratta di parlare di destra si rispolverano personaggi come Evola, D'annunzio, Marinetti, Wagner e tanti altri, parlando spesso di "cuore", pulsioni, sentimenti e romanticismi vari. Non che questo approccio sia sbagliato, però per par condicio si dovrebbe parlare di sinistra con gli stessi metodi e nelle stesse maniere, citando i maggiori pensatori ed esponenti e non limitandosi a "la sinistra vuole tutti gli uomini uguali, sullo stesso piano, la sinistra è livellatrice: la massa che prevale sull'individualità".In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioNon capisco cosa vuoi dire sinceramente. Bobbio è non o è uno dei massimi pensatori di sinistra italiani di questo secolo? Senza dubbio è, comunque, un riferimento per la sinistra italiana che, quindi, non ho motivo di ritenere disconosca queste parole. A questo punto è possibile che tu abbia un'idea della sinistra diversa da quella che porta avanti la sinistra italiana: me la esponi?
Riguardo la seconda domanda il discorso si complica e non poco, quella frase spiega solo un piccolissimo aspetto del pensiero di sinistra.
A me forse interessa più il pensiero di intellettuali come Camus, Sartre e in generale la sinistra Hegeliana e gli antihegeliani non razionali come Nietsche, Schopenhauer etc..
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Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza MessaggioSi certo è uno dei punti di riferimento della sinistra italiana. Ma comunque è e rimane solo un piccolo tassello del mosaico filosofico e politico della sinistra; quindi ridurre tutta la sinistra e il suo pensiero in quella frase mi pare molto riduttivo e pure poco consono.
Riguardo la seconda domanda il discorso si complica e non poco, quella frase spiega solo un piccolissimo aspetto del pensiero di sinistra.
A me forse interessa più il pensiero di intellettuali come Camus, Sartre e in generale la sinistra Hegeliana e gli antihegeliani non razionali come Nietsche, Schopenhauer etc..
Potremmo discutere all'infinito, però è bene subito mettere dei paletti: la sinistra, nel tempo e nello spazio, non è mai stata uguale a se stessa (come la destra, d'altra parte). Quindi, se parliamo delle radici del pensiero di sinistra dobbiamo capire se intendiamo, poi, vederne le applicazioni pratiche, nella politica italiana, piuttosto che in quella di altri paesi o se vogliamo, invece, restare a livello speculativo. Tu mi chiedevi prima degli ideali di destra e siamo arrivati a parlare della destra storica che, per una fase del nostro paese e ovviamente in relazione solo ad alcuni aspetti, ne ha incarnato i valori. Per questo ti ripeto: quali sono, secondo te, i valori guida, oggi, della sinistra italiana? Io, in tutta onestà, posso dire che la sedicente destra al potere non incarna alcuno dei valori storicamente di destra, per la sinistra, invece, come si pone il problema?In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioPotremmo discutere all'infinito, però è bene subito mettere dei paletti: la sinistra, nel tempo e nello spazio, non è mai stata uguale a se stessa (come la destra, d'altra parte). Quindi, se parliamo delle radici del pensiero di sinistra dobbiamo capire se intendiamo, poi, vederne le applicazioni pratiche, nella politica italiana, piuttosto che in quella di altri paesi o se vogliamo, invece, restare a livello speculativo. Tu mi chiedevi prima degli ideali di destra e siamo arrivati a parlare della destra storica che, per una fase del nostro paese e ovviamente in relazione solo ad alcuni aspetti, ne ha incarnato i valori. Per questo ti ripeto: quali sono, secondo te, i valori guida, oggi, della sinistra italiana? Io, in tutta onestà, posso dire che la sedicente destra al potere non incarna alcuno dei valori storicamente di destra, per la sinistra, invece, come si pone il problema?
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Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza MessaggioIl punto è proprio questo, come succede per la destra, secondo me in questo momento storico la sinistra non è presente in parlamento; ma cosa ben peggiore non esiste manco una cultura di sinistra in italia, se non per una ristretta cerchia di persone, come avviene esattamente per la destra. Anzi forse è il caso di dire che manca proprio una Cultura con la c maiuscola in senso ampio. La destra e la sinistra sono messe ai margini, e bollate in ogni loro manifestazione come radicali e obsolete, come se la politica e la cultura non avessero minimamente bisogno delle basi ideologie e dei sistemi di pensiero del '900; anzi si cerca il superamento perchè ritenute spesso non solo inutili ma persino dannose. In favore di chi o cosa? Del pensiero unico dominante, rappresentato dal così detto "Veltrusconismo" o PD-L. Dove la dialettica tra le parti si limita ad un botta e risposta tra gli esponenti dei due maggiori partiti, che in sostanza si scostano ben poco in termini di pensiero e di proposte tra di loro.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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