Originariamente Scritto da ma_75
Visualizza Messaggio
Nella lettera al Corriere, Chiesa attribuisce lo scoop della parentela al giornalista Christopher Bollyn dell'American Free Press, ma sbaglia persino nel copiare da Bollyn: un errore che non promette bene per il rigore d'indagine dell'imminente "film-inchiesta" Zero di Chiesa. Un errore che, guarda caso, va a rafforzare la tesi complottista creando un'inesistente parentela più stretta.
Infatti Bollyn afferma che Benjamin Chertoff è cugino di Michael Chertoff, non nipote.
But who is Benjamin Chertoff, the "senior researcher" at Popular Mechanics who is behind the article? American Free Press has learned that he is none other than a cousin of Michael Chertoff, the new Secretary of the Department of Homeland Security.
Ho contattato personalmente Christopher Bollyn, che in una fitta corrispondenza privata mi ha chiarito che l'unico indizio che ha della presunta parentela è una telefonata che afferma di aver fatto alla madre del redattore di Popular Mechanics. Di questa telefonata non esiste registrazione o testimonianza indipendente.Bollyn mi ha inoltre descritto le estenuanti indagini genealogiche che ha compiuto nel tentativo di trovare un legame di parentela. Pur essendo risalito fino ai nonni di Michael Chertoff, immigrati dalla Russia e dalla Romania, non l'ha trovato. Ma insiste: dice che il cognome uguale "non può essere una coincidenza".
Come descrive lucidamente 9/11: Debunking the Myths, questa è la faccia perversa e pericolosa del complottismo: "la coincidenza viene considerata prova di collaborazione", dice il libro. E nella visione distorta dei complottisti, una singola coincidenza è considerata una giustificazione sufficiente per mettere da parte tutti gli altri fatti presentati da centinaia di esperti.
Chi ha prestato la propria testimonianza alle indagini complottiste, e chi crede ciecamente alle affermazioni di chi non riesce nemmeno a distinguere fra cugini e nipoti, farebbe bene a chiedersi in che mani si è messo.
Commenta