Originariamente Scritto da Black87
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ZERO - un'inchiesta sull'11 settembre
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In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioFammi capire...Vuoi dire che erano dei finti musulmani come i Borgia erano dei finti cristiani? Possibile, certo, ma a questo punto tutta l'architettura teorica del qaedismo duro e puro dove finisce? Pensavo si parlasse di musulmani che si mascherano da occidentali per meglio colpire il nemico-ipotesi che andrebbe, come dicevo prima, provata, nel senso di capire se fa parte della loro ideologia-, ma, se invece pensiamo che siano semplicemente dei finti integralisti, il discorso cambia.
Vi invito a chiederlo ad un musulmano invece che dibatterne noi.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioAllora lo chiediamo a lui
Spiacente non si trova:nono2:
Spiacente pare sia morto
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Originariamente Scritto da Dan Master's Visualizza MessaggioLetto, interessante, ma trovo più credibile il sito del Nist, quello ufficiale che riporta le dichiarazioni definitivee più recenti tra l'altro.
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- Jun 2008
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- liguria, west coast, dal verdummaro a parlare di giustizia.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioGuarda che lo dice lo stesso Nist di non avere spiegazioni valide per il crollo...questo è un punto poco chiaro della teoria ufficiale ( e anche di quella complottista) e dovrebbe pesare come un macigno
L'ho riletto adesso e non mi pare lasci dubbi (dubbi che all'inizio c'erano e diedero inizio ad anni di studi.).
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioBlack seriamente (alla fine siamo sempre in tema), che pensi di Osama? Vivo? Morto? Irrilevante?
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioma io dico, tra le tante verità possibili sull'accaduto, perchè prendere in considerazione la più assurda... cioè quella di un governo che è troppo avanti per lasciarsi attaccare da due talebani (quindi è impossibile che sia così no?) ma così stupido da lasciare tracce ovunque e colpire con un missile il pentagono per inscenare un conflitto semi-mondiale che si sarebbe potuto scatenare con molte meno pippe mentali (tipiche sbadatezze della stessa intelligence troppo intelligence per essere attaccata). Tutte cose tanto evidenti da essere alla portata di tutti i siti web complottisti. Ma scusate, non è un'offesa alle vostre menti credere ad un'ipotesi simile? Qui non si tratta di escludere a priori le ipotesi complottiste, qui si tratta di dire che ci può anche essere qualcosa dietro, ma se è così grossa come viene presentata, non vi sentiate offesi, non sarete certo voi o un sito web qualunque ad avere gli strumenti per carpire la verità assoluta dell'accaduto.
...e può benissimo esserlo stato: il problema è che la teoria ufficiale e molte risposte che vengono date ai complottisti forniscono soluzioni plausibili ma sempre eccezionali, che fanno apparire l' 11 settembre come una serie improbabile di eventi, più improbabile della stessa teoria complottista
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- liguria, west coast, dal verdummaro a parlare di giustizia.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMa non ha senso smontare la teoria ragionando sulla stupidità e le opportunità di un governo del quale non si conoscono le intenzioni...Io ad esempio potrei ribaltarti il discorso dicendo che l'11 settembre era l'evento che tutta l'amministrazione americana stava aspettando per accaparrarsi dei mercati strategici per l'economia nazionale, che andava riattivata dopo lo scoppio della bolla della new economy, ed era necessario che succedesse per attirare un consenso immediato circa le opportunità di un intervento militare....tu potresti rispondermi che è stato un caso
...e può benissimo esserlo stato: il problema è che la teoria ufficiale e molte risposte che vengono date ai complottisti forniscono soluzioni plausibili ma sempre eccezionali, che fanno apparire l' 11 settembre come una serie improbabile di eventi, più improbabile della stessa teoria complottista
Esistevano piani per l'invasione dell' l'Afghanistan prima dell'11/9 proprio perché in quel paese la situazione era sfuggita di mano agli USA.
Esiste un bel libro di Steve Coll che tratta questi argomenti,e l'invasione avrebbero dovuto farla ben prima per evitare l'11/9, i complottisti scambiano la causa per l'effetto.
Quelle zone erano calde ben prima del 2001.
Non possiamo partire dal 2001 per valutare, ma dobbiamo anche vedere ciò che è successo prima.
Le guerre poi non hanno certo risollevato l'economia americana, anzi la politica scellerata di Bush ha fatto in modo che si conducesse una guerra senza incidere sull'economia subito, ma creando la voragine di debito che ora gli americani si ritrovano (anche per altri motivi).
L'11/9 è un atto di guerra, chi abbia ragione in questa guerra non sta a me giudicarlo, ma le teorie del complotto sono ben più improbabili di ciò che è ufficiale.
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Il problema è che non si deve dare peso alla parola "ufficiale" quanto la fonte di questa ufficialità ( il governo ) è uno dei principali indagati
In ogni caso tutte le tue giuste considerazioni non cambiano le carte in tavola: necessità di ottenere nuovi mercati strategici--->operazione militare per riottenere il controllo su quei mercati
In mezzo alle due cose c'è, appunto, la Nuova Pearl Harbor. Senza di questa, e senza l'appoggio popolare di tutto l' Occidente,convincere il congresso degli stati uniti a stanziare circa 2000 miliardi di dollari sarebbe stato impossibile
Ma questo è solamente una parte della storia, relativa al punto di vista degli Stati Uniti
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Originariamente Scritto da Dan Master's Visualizza MessaggioBoh, sul loro sito mi sembrava di aver capito che le teorie del complotto non avevano nessun elemento a loro favore per quanto riguarda il crollo...
L'ho riletto adesso e non mi pare lasci dubbi (dubbi che all'inizio c'erano e diedero inizio ad anni di studi.).
di Dwain Deets - Architects and Engineers for 9/11 Truth
Traduzione di Manlio Caciopo per «Megachip»
La mezza ammissione del NIST: ancora un'altra pistola fumante sull'11/9.
Il Senato USA terrà un’audizione questa settimana per la ratifica del candidato a Segretario del Commercio, il Governatore Gary Locke. Questa carica dell'esecutivo sovrintende all'Istituto Nazionale per gli Standard e le Tecnologie (NIST), l'agenzia governativa incaricata di indagare e riferire in merito alla distruzione dell'edificio 7 del World Trade Center. Il NIST ha cercato di evitare di ammettere che ci sia stata alcuna accelerazione a caduta libera quando l'edificio venne giù l'11 settembre 2001. Lungo tutta la loro bozza di relazione finale, del 26 agosto 2008, a quasi sette anni dall'evento, gli autori principali della relazione NIST hanno tenuto fermamente la loro posizione sul fatto che non si sia verificata una caduta libera.
Una volta che il NIST ha ospitato i commenti sulla sua bozza di relazione, è stato più o meno costretto ad accettare le indiscutibili spiegazioni basate sui video disponibili al pubblico che dimostrano che la caduta libera si era verificata. David Chandler, un insegnante di fisica delle scuole superiori e ricercatore di Architects and Engineers for 911 Truth, ha fornito il più interessante argomento in un video visto numerose volte su YouTube.
Nella loro relazione finale divulgata il 20 novembre 2008, gli autori del rapporto NIST hanno dichiarato di aver effettuato un esame più dettagliato, e di aver trovato un periodo di 2,25 secondi in cui il centro della linea del tetto mostra una «caduta libera per circa 8 piani.» Chandler aveva misurato un periodo di 2,5 secondi. Ai fini pratici, il periodo di tempo può essere assimilato a due secondi.
Il rapporto NIST non definiva il significato di un piombare a caduta libera. Il significato è che durante tale periodo di caduta libera, tutta l'energia gravitazionale (altresì nota come energia potenziale) viene convertita in energia di movimento (altrimenti nota come energia cinetica). Non c'è energia disponibile per produrre altro lavoro, come ad esempio rompere le colonne strutturali o scagliare via pezzi strutturali. La Figura 1 raffigura questi punti.
Il NIST ha cercato di nascondere al pubblico la sua ammissione della caduta libera, non elencandola nella descrizione delle modifiche effettuate in risposta alle osservazioni del pubblico. Ammettere la caduta libera porta direttamente alla domanda: «quale fonte di energia ha eliminato gli otto piani della struttura dell'edificio»? Evidentemente gli autori del NIST non volevano essere trascinati su questo terreno. Il grafico sottostante (figura 2) parla da sé. Hanno cercato di nascondere il loro brusco cambiamento di posizione: sul fatto che il WTC7 sia effettivamente crollato in caduta libera per due secondi. Le sole forze gravitazionali non bastano a spiegare come mai l'edificio sia venuto giù.
Le due figure allegate sono da intendersi come ausilio per spiegare la questione NIST-caduta libera a persone non tecniche che possono esser influenti. È necessario che i senatori statunitensi e il Governatore Locke ricevano queste informazioni all'inizio di questa settimana cosicché la questione possa essere trattata con senso di responsabilità nel corso dell’audizione di ratifica.
Se il Presidente Obama mantiene la sua promessa di restituire alla scienza il suo giusto posto – cioè al di sopra della politica – vi è una possibilità che questi due secondi vivano davvero nell'infamia, con un pieno riconoscimento di quanto ci raccontano sulla natura degli attacchi dell'11/9, la Pearl Harbor del XXI secolo. Se, invece, lui e il suo eventuale Segretario del Commercio seppellissero questi due secondi e il loro chiaro significato, l'infamia suppurerà e si diffonderà in modo sotterraneo, continuando a minare la comprensione di quel che è realmente accaduto l'11/9.
Figura 1
Figura2
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l'ho visto pure io mlt interessante anke se nn saprei dare un giudizio obbiettivo sn sempre + confusosigpic
Originariamente Scritto da RyanXcome si toglie sto sotto nick de merda..?Originariamente Scritto da mito56Devo diffidare del ex-presidente ? SIOriginariamente Scritto da Françis1992occhio tu che sei alto,un vecchio potrebbe abbassarsi i pantaloni e mostrare chi è il vero uomo (cit.)
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ecco cosa succede ai famigliari che vogliono verità e giustizia:
Tra 11/9 e Ruanda. L’incidente dei processi che non s’hanno da fare
di Pino Cabras -
Erano due donne coraggiose. Si trovavano entrambe coinvolte nel tentativo di far partire dei processi su due distinte vicende di stragi, due casi terribili e pieni di implicazioni politiche, molto scomode per certi poteri, ossia le stragi dell’11 settembre 2001 e le stragi in Africa centrale. Non hanno fatto in tempo a vedere un’ulteriore fase processuale con tanto di atti di citazione, deposizioni sotto giuramento, procedure rivelatrici. Non potranno vedere tutto questo perché sono morte lo stesso giorno, il 12 febbraio 2009, nello stesso incidente aereo, quello del volo 3407 Continental Connection, precipitato su un sobborgo di Buffalo, NY, USA.
Arriveremo a ricordare chi erano queste due signore. Finora ci si dice che il ghiaccio sulle ali è stato la causa della sciagura in cui hanno perso la vita, assieme ad altre 47 persone. Qualcuno, però, come il «Times», ha cominciato a riportare il “mistero” di alcune circostanze dell’incidente, avvenuto con inspiegabile - per ora - subitaneità.
Una volta saputo chi sono le vittime, il profilo delle due donne più note ci pone subito qualche domanda sui dettagli del disastro, essendoci ormai abituati a notare troppi casi di prematura scomparsa legati alle vicende della Guerra Infinita.
Una delle due figure chiave è quella di Beverly Eckert. Suo marito era morto nel mega-attentato alle Torri gemelle. Per i familiari di ciascuna delle vittime dell’11/9, l’amministrazione Bush-Cheney non aveva badato a spese, arrivando a stanziare quasi 1,8 milioni di dollari per ogni caduto. In tutto, la compensazione a beneficio dei familiari delle vittime superava i 4 miliardi di dollari. C’era però una condizione. Per ottenere la somma sull’unghia, le famiglie dovevano esplicitamente rinunciare a perseguire qualsiasi ente americano (dal governo sino alle compagnie aeree). Lo USA Patriot Act bloccò per legge anche le possibili cause intentate nei confronti di aziende di sicurezza estere. I familiari delle vittime in stragrande maggioranza accettarono. Questo ‘bailout del silenzio’ risparmiò molte rogne alla premiata ditta Bush-Cheney.
Beverly Eckert invece si rifiutò di rinunciare alla ricerca della verità. Unendosi alle «Voci dell’11 settembre», disse a chiare lettere che non barattava il suo mutismo con i dollari del governo: «Il mio silenzio non si compra». Con quel pervicace impegno che abbiamo conosciuto in tanti casi in cui le madri e le mogli delle vittime hanno impedito che il potere evitasse di fare i conti con le sue responsabilità (quel genere di implacabile insistenza che abbiamo apprezzato ad esempio nelle madri di Plaza de Mayo nell’Argentina dei desaparecidos), anche la signora Eckert era diventata un’attivista energica impegnata in una causa difficile: la riapertura delle indagini sull’11/9. Con altri componenti del “Family Steering Committee” a suo tempo aveva redatto una lista di 100 domande da presentare alla Commissione sull’11/9. Insabbiate.
Essendo ovviamente insoddisfatta di quanto era uscito da quel porto delle nebbie, per smuovere le acque puntava molto in alto, a Washington. Solo una settimana prima di morire aveva ricevuto udienza dal presidente Obama per proporgli l’istituzione di una commissione federale, con poteri più penetranti sui testimoni da coinvolgere, a partire da Bush e Cheney.
Il movimento della Eckert premeva affinché non ci fosse nessuna remora per citare in una corte l’ex presidente, il suo potente vicepresidente, nonché tutti i massimi responsabili degli apparati d’intelligence e della sicurezza nazionale. La sua battaglia non si limitava a questo. Era sua anche la richiesta di declassificare quei documenti che sarebbero stati in grado di fornire alcuni definitivi chiarimenti sui fatti. L’impegno legale di Beverly Eckert spaziava fino alla contestazione dell’irregolarità che inficiava i tribunali speciali di matrice militare, quelle commissioni che portavano avanti l’abominio dei processi senza ‘habeas corpus’ a carico dei presunti terroristi, non solo quelli di Guantanamo. Sebbene il potere avesse sinora opposto resistenze legali efficaci rispetto alla sua azione, l’impegno di Beverly riusciva ad avere ancora un certo rilievo mediatico.
Interessante anche il profilo dell’altra vittima eccellente dell’incidente aereo. Si tratta di Alison Des Forges. Era un’eminente consulente del Tribunale Internazionale dell’ONU che ha in carico i processi contro le autorità imputate dei genocidi dell’Africa centromeridionale, in Ruanda, Burundi e Congo. Profonda conoscitrice della storia dell’area dei Grandi Laghi africani, fin da subito fu capace di attirare i media e le istituzioni a livello internazionale affinché considerassero l’immane strage africana. Le sue deposizioni giurate furono molto rilevanti in occasione di decine di processi per genocidio presso alcune corti nazionali. Ma per lei il bersaglio grosso da raggiungere era un’affermazione internazionale del diritto umanitario.
Il suo libro sulla vicenda del Ruanda – il volume di riferimento su quel genocidio - aveva un titolo che, a questo punto, non può far altro che inquietarci ancora di più: “No witness must survive”. Nessun testimone deve sopravvivere. È stato anche il suo epitaffio.
Due donne coraggiose, impegnate contro poteri e complicità molto altolocate, hanno dunque perso la vita per straordinaria coincidenza nella stessa occasione, ossia il primo incidente aereo letale da oltre due anni negli Stati Uniti. Uno scherzo del destino che si è divertito a rallentare o accelerare l’agenda delle due signore, fino a trovare l’occasione giusta.
La causa dichiarata dell’incidente occorso al Dash 8Q-400 della Bombardier, ossia il ghiaccio sulle ali, si sarebbe determinata nonostante i piloti assicurassero – come risulta dalle registrazioni – di aver messo in funzione tutti i dispositivi, che evidentemente non hanno però funzionato.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioIl problema è che non si deve dare peso alla parola "ufficiale" quanto la fonte di questa ufficialità ( il governo ) è uno dei principali indagati
In ogni caso tutte le tue giuste considerazioni non cambiano le carte in tavola: necessità di ottenere nuovi mercati strategici--->operazione militare per riottenere il controllo su quei mercati
In mezzo alle due cose c'è, appunto, la Nuova Pearl Harbor. Senza di questa, e senza l'appoggio popolare di tutto l' Occidente,convincere il congresso degli stati uniti a stanziare circa 2000 miliardi di dollari sarebbe stato impossibile
Ma questo è solamente una parte della storia, relativa al punto di vista degli Stati Uniti
Io non nego che le operazioni militari servano per il controllo di zone (zone allo sbando da decenni tra l'altro), nego le cause. Gli USA erano alle costole dei Talebani già da tempo e la reazione di chi deteneva il potere ed i soldi localmente (tra cui perchè no Bin Laden) è stato l'11/9.
Interferenze americane sul territorio---->attentato---->reazione americana-guerra.
A tal proposito bisogna però sottolineare che gli USA aiutarono gli Afghani (ma non Bin Laden) contro l'Urss e che se all'Occidente servono motivi per far guerre agli sceicchi basta un capriccio per fare un disastro come l'11/9 senza renderne conto a nessuno. Nemmeno alla popolazione inerme che dovrà subire la guerra.
Le cause sono concrete ed economiche io non credo nelle guerre per ideali, né
da una parte né dall'altra e non sono un sostenitore di Bush, ma le amnesie, dettate dall'ideologia dei cospirazionisti sono evidenti.Last edited by Dan Master's; 21-03-2009, 00:40:09.
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