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Vabbè,cosa c'entra!
Io all'università non ho mai visto nessuno (studenti,bidelli,guardiani,professori ,essistenti)fumare dentro. L'unica che fuma in AULA è la mia prof di psicologia ed è milanese e viene a Napoli una volta a settimana!
Ed ecco che il thread, da scambio di opinioni su una possibile soluzione alla piaga della malavita, si trasforma nella solita accozzaglia di luoghi comuni.Che tristezza.
Nell'azienda in cui lavoravo, tempo fà, venne assunto un napoletano.
In due settimane fu colto nelle seguenti situazioni :
A fumare dove non si poteva.
A scrivere col pennarello indelebile "napoli capitale del mondo o qualcos'altro su un tavolo
Al telefonino in bagno per 45 min.
Al telefonino mentra lavorava
Su un muletto a spedire messaggi col telefonino
Uscire dall' azienda durante l'orario di lavoro, prendere la macchina e andare al supermercato per comprare un panino, per poi tornare venti min dopo
Dopo queste performance, dato che era assunto tramite agenzia, non gli fu rinnovato il contratto, primo caso in quarant'anni in quell'azienda.
Sarà un caso ?....probabile, ma di fatto la cosa è accaduta realmente.
E da questo cosa dovrebbe discendere? Che i napoletani sono tutti così, tutti scansafatiche, traffichini, inaffidabili, socialmente pericolosi?
Esiste quella realtà di cui si sta parlando, ma esiste anche la Napoli che dalla Magna Grecia passando per i romani e fino ad oggi, non ha mai smesso di essere un diadema di questa Italia, rispecchiandone, molto probabilmente, vizi e virtù, la città come i cittadini;
Credo che nessun italiano, ora come ora, abbia il diritto di puntare il dito contro altri italiani, tantomeno prendendo uno per indicare tutti, non andiamo lontano con questi discorsi:
Qua non è che se erutta il Vesuvio diventiamo tutti migliori.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
E da questo cosa dovrebbe discendere? Che i napoletani sono tutti così, tutti scansafatiche, traffichini, inaffidabili, socialmente pericolosi?
Esiste quella realtà di cui si sta parlando, ma esiste anche la Napoli che dalla Magna Grecia passando per i romani e fino ad oggi, non ha mai smesso di essere un diadema di questa Italia, rispecchiandone, molto probabilmente, vizi e virtù, la città come i cittadini;
Credo che nessun italiano, ora come ora, abbia il diritto di puntare il dito contro altri italiani, tantomeno prendendo uno per indicare tutti, non andiamo lontano con questi discorsi:
Qua non è che se erutta il Vesuvio diventiamo tutti migliori.
E da questo cosa dovrebbe discendere? Che i napoletani sono tutti così, tutti scansafatiche, traffichini, inaffidabili, socialmente pericolosi?
Ma guarda sean, capisco che devi ricoprire un ruolo diplomatico qui all'interno del forum, assumendo anche posizioni populistiche, come questa, ma tanto ho la certezza che la maggioranza degli italiani e dei frequentatori di questo forum hanno un idea ben precisa sui napoletani, che mi spiace ma non è buona.
Il mio miglior amico è stato per anni una ragazzo napoletano, figlio di un muratore, che abitava di fronte a casa mia.
Siamo cresciuti per "strada" con le ginocchia "nere" e i gomiti sbucciati...
Poi purtroppo il padre si è dovuto trasferire per motivi di lavoro, quindi ci siamo persi di vista.
Era di una generosità straordianaria, come la gran parte dei napoletani.
Quindi parlo perchè le cose le ho riscontrate realemente.
Dato che non voglio esprimermi e giudicare nessuno, riporto episodi sommari "reali" come questi.
Tu invece ?
Ed ecco che il thread, da scambio di opinioni su una possibile soluzione alla piaga della malavita, si trasforma nella solita accozzaglia di luoghi comuni.Che tristezza.
Tod, al momento attuale, la soluzione migliore per voi è quella di laurearvi, fare le valigie e trasferirvi altrove.
Ma guarda sean, capisco che devi ricoprire un ruolo diplomatico qui all'interno del forum, assumendo anche posizioni populistiche, come questa, ma tanto ho la certezza che la maggioranza degli italiani e dei frequentatori di questo forum hanno un idea ben precisa sui napoletani, che mi spiace ma non è buona.
Il mio miglior amico è stato per anni una ragazzo napoletano, figlio di un muratore, che abitava di fronte a casa mia.
Siamo cresciuti per "strada" con le ginocchia "nere" e i gomiti sbucciati...
Poi purtroppo il padre si è dovuto trasferire per motivi di lavoro, quindi ci siamo persi di vista.
Era di una generosità straordianaria, come la gran parte dei napoletani.
Quindi parlo perchè le cose le ho riscontrate realemente.
Dato che non voglio esprimermi e giudicare nessuno, riporto episodi sommari "reali" come questi.
Tu invece ?
Hai riportato un episodio occorso ad un operaio di tua conoscenza, preso a metro sul quale misurare un'idea di Napoli e dei napoletani;
Questo tipo di generalizzazioni non le fanno neppure i Borghezio e compagnia, perchè da questo ragionamento discendono solo supposizioni, idee personali, giudizi relativi che possono essere smentiti da altri esempi presi dal vissuto di ciascuno.
Non è così che si può affrontare il tema - camorra, così come l'Italia non è rappresentata dalle copertine che la ritraggono come un piatto di spaghetti con una pistola nel mezzo:
Siamo, col tuo post, a quei livelli.
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forse, tra mille inverni
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nella necropoli deserta»
E da questo cosa dovrebbe discendere? Che i napoletani sono tutti così, tutti scansafatiche, traffichini, inaffidabili, socialmente pericolosi?
Esiste quella realtà di cui si sta parlando, ma esiste anche la Napoli che dalla Magna Grecia passando per i romani e fino ad oggi, non ha mai smesso di essere un diadema di questa Italia, rispecchiandone, molto probabilmente, vizi e virtù, la città come i cittadini;
Credo che nessun italiano, ora come ora, abbia il diritto di puntare il dito contro altri italiani, tantomeno prendendo uno per indicare tutti, non andiamo lontano con questi discorsi:
Qua non è che se erutta il Vesuvio diventiamo tutti migliori.
probabilmente l'esempio di una singola persona serve a poco e come scrivi tu non si può fare di tutta un erba un fascio, ma da qui a dire che napoli è un diadema di questa italia ce ne passa!!!
le parole in questi casi servono a poco, anzi si rischia di passare per razzisti anche se non lo si è, dati alla mano l'italia (anzi il nord) ne avrebbe solo da guadagnare se fosse stato a se, sia a livello economico che sociale.
ovviamente ci sarà qualcuno che rispoderà che sono i soliti luoghi comuni ecc..ecc...
vorrei precisare che NON sono assolutamente razzista ma sono solo tremendamente realista
Powerlifting instructor level III FIPL/AIF Certified Personal Trainer by International Sports Sciences Association
Master Slim coach by 4move
probabilmente l'esempio di una singola persona serve a poco e come scrivi tu non si può fare di tutta un erba un fascio, ma da qui a dire che napoli è un diadema di questa italia ce ne passa!!!
le parole in questi casi servono a poco, anzi si rischia di passare per razzisti anche se non lo si è, dati alla mano l'italia (anzi il nord) ne avrebbe solo da guadagnare se fosse stato a se, sia a livello economico che sociale.
ovviamente ci sarà qualcuno che rispoderà che sono i soliti luoghi comuni ecc..ecc...
vorrei precisare che NON sono assolutamente razzista ma sono solo tremendamente realista
Beh, ho detto infatti che esiste la Napoli di cui stiamo parlando (e della quale gli stessi napoletani intervenuti nel Thread sono i primi a sottolinearne i mali che la deturpano) e l'altra Napoli, quella di capitale europea, con una sua storia, e con la sua gente:
Ovviamente "diadema" era riferito a questa parte di Napoli, che nonostante tutto ancora c'è.
...ma di noi
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Vabbè Albe, anche io vorrei che Roma stesse da sola sotto l'autorità del Pontefice, però lo scempio di porta pia ha cambiato la storia. Allo stesso modo i napoletani non hanno chiesto di diventare sabaudi da un giorno all'altro o di vedere l'olderrimo liborio romano tramutare i camorristi in poliziotti (dando inizio all'odierno concetto di camorra).
Parli bene Sean, direi come un politico.... Ripeto, ho riportato due episodi che ha mio parere rispettano bene la realtà attuale e ti chiedo cortesemente di non strumentalizzarli con i discorsi su ipotetiche scale, termini di paragone ecc...ok ?
Tu invece Sean, hai mai avuto esperienze "concrete" e non lette su qualche forum ?
Parli bene Sean, direi come un politico.... Ripeto, ho riportato due episodi che ha mio parere rispettano bene la realtà attuale e ti chiedo cortesemente di non strumentalizzarli con i discorsi su ipotetiche scale, termini di paragone ecc...ok ?
Tu invece Sean, hai mai avuto esperienze "concrete" e non lette su qualche forum ?
Io ti chiedo, invece, di non far scendere la discussione su di un piano strettamente personale, che qui non interessa nessuno, grazie.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Vabbè Albe, anche io vorrei che Roma stesse da sola sotto l'autorità del Pontefice, però lo scempio di porta pia ha cambiato la storia. Allo stesso modo i napoletani non hanno chiesto di diventare sabaudi da un giorno all'altro o di vedere l'olderrimo liborio romano tramutare i camorristi in poliziotti (dando inizio all'odierno concetto di camorra).
i cari vecchi borbone...
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Non che i borbone fossero grandi regnanti, anche se qualcuno su questo forum scrisse che avevano l'esercito più potente d'europa. Scordandosi che sono bastati mille disgraziati in camicia rossa (fra cui il mio quadrisnonno) a far crollare la loro catapecchia istituzionale.
Non che i borbone fossero grandi regnanti, anche se qualcuno su questo forum scrisse che avevano l'esercito più potente d'europa. Scordandosi che sono bastati mille disgraziati in camicia rossa (fra cui il mio quadrisnonno) a far crollare la loro catapecchia istituzionale.
se solo fossero rimasti a casa....
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