Originariamente Scritto da M K K
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"Il costo dell’energia per l’industria italiana è pari praticamente al doppio di quello sostenuto dalle analoghe industrie transalpine: è ovvio come tale sovrapprezzo si ripercuota negativamente sulla competitività delle nostre aziende nazionali in un mercato sempre più globalizzato."
Certo, ma perchè allora proprio il nucleare?
Perchè non investire in fonti energetiche alternative?
Perchè non impegnarsi nel limitare gli sprechi, come già sostenevo negli altri posts?
"Lo stesso incidente di Chernobyl, assunto come "esempio illuminante" per dimostrare il "drammatico" impatto di un incidente nucleare, ha totalizzato (ad un esame ufficiale e realistico effettuato nel 1996 dalla IAEA [17]) un numero limitato di vittime (64 morti), quasi tutti per cause immediate e meccaniche e, nel lungo periodo, una limitatissima (se non addirittura opinabile) variazione nella statistica delle malattie oncologiche. Tutto ciò prescindendo dalla singolarità sia del tipo del reattore12 sia delle cause che hanno provocato l'incidente"
Beh, se foste voi tra quelle 64 vittime? O se fossero le persone a voi care?
E comunque non si parla solo di danno alle persone.. Si tratta di danni all'ambiente irrimediabili e che avranno conseguenze nel lungo periodo.. e non solo per un eventuale incidente come quello di Chernobyl, anche per il problema connesso allo smaltimento delle scorie..
Poi nell'articolo si fa un'accurata stima dei costi dai quali, in conclusione, si evince che:
A livello:
"- microeconomico: il costo del kWh nucleare sarebbe fra i più bassi possibili;
- macroeconomico: miglioramento dell’equilibrio energetico del Paese, riduzione dell’impatto ambientale e progressiva riduzione della fattura energetica pagata all’estero, spostamento sul territorio nazionale del baricentro della spesa energetica, rilancio dello spin-off tecnologico tipico dei comparti ad alta tecnologia"
Però mi pare che non si considerino le eventuali (e quasi certe a mio avviso) esternalità negative: come i danni sulla salute, i danni ambientali, i possibili "mangia-mangia" delle organizzazioni criminali (ma non solo di queste, purtroppo....),...
E comunque un minimo miglioramento dell'equilibrio energetico, la riduzione dell'impatto ambientale, la riduzione della fattura energetica pagata all'estero e il rilancio dello spin off teconologico, come ho già detto, si avrebbe anche sviluppando fonti di energia rinnovabili..
E infine:
"In figura 4 sono riportati i prezzi di produzione elettrica dalle diverse fonti negli USA negli anni 1981÷2001: è evidente che il nucleare assieme al carbone hanno rappresentato di gran lunga le fonti più economiche (specialmente negli ultimi anni, che hanno visto una crescente domanda dei prodotti petroliferi col loro conseguente rapido aumento del prezzo)"
Questo negli Stati Uniti.. siamo proprio sicuri che anche qui i prezzi di produzione effettivi sarebbero così bassi?
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