Il nostro governo ha tutte le carte in regola per tirarci fuori dalla crisi! Ora tutto andrà liscio come l'olio...pardon come il burro fuso!
Grande vittoria della lega!
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Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggioah beh, e invece i nostri politici che girano tutti rigorosamente con macchine tedesche (a parte prodi e 1-2 altri)? ed è molto peggio, perché il burro non lo vede nessuno a parte i politici stessi... le macchine invece le vediamo tutti... poi ti parlano di comperare solo made in italy, ma evitano maserati, lancia, alfa e fiat...
quello sì che è uno schifo (infatti mai visto un politico francese o tedesco con una macchina non francese/tedesca)....
per il burro invece molto meglio quello bavarese... (ovvero non cambia niente a nessuno, anche perché nessuno di noi sapeva che il burro fosse francese ed a nessuno ne fregava nulla)...
lungi da me il criticare il tuo discorso o peggio ancora cercare di divendere la nostra vergognosa classe politica, pero c'e un notevole differenza tra la macchina privata di un politico, per quanto l'abbia comprata con i soldi rubati a noi, e il burro o altre cose che vengono DIRETTAMENTE pagate dai contribuenti, in ogni caso che nessuno sapeva che il burro fosse francese non vedo cosa c'entri, in ogni caso e lavoro in piu per le fabbriche italiane....... come detto comunque questa grandioso successo della lega mi fara filalmente dormire tra due guanciali
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Originariamente Scritto da BESTIOLINA Visualizza Messaggiolungi da me il criticare il tuo discorso o peggio ancora cercare di divendere la nostra vergognosa classe politica, pero c'e un notevole differenza tra la macchina privata di un politico, per quanto l'abbia comprata con i soldi rubati a noi, e il burro o altre cose che vengono DIRETTAMENTE pagate dai contribuenti, in ogni caso che nessuno sapeva che il burro fosse francese non vedo cosa c'entri, in ogni caso e lavoro in piu per le fabbriche italiane....... come detto comunque questa grandioso successo della lega mi fara filalmente dormire tra due guancialiIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggiocredo che Cat parlasse non delle auto private, ma di quelle blu a disposizione delle varia autorità. Tutte rigorosamente made in Germany
in questo caso allora pienamente ragione, sarebbe il caso di levare la benzina ai mezzi per organizzare un bel rogo per gli utilizzatori
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La camorra casertana ha mostrato una forte penetrazione nel sistema imprenditoriale ed ha imposto sul mercato le proprie imprese, facendo ricorso alla violenza ed alla corruzione, ma anche ad una maggiore competitività realizzata con false fatturazioni e l'imposizione di salari particolarmente bassi. Ciò è avvenuto anche nel settore caseario.
E' del 5 novembre 2008 scorso la sentenza per il processo in primo grado sulla vicenda Italburro che ha coinvolto gli imprenditori della famiglia Viglione: dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e di uno dei loro soci, Paolo Cecere, sono stati arrestati dalla Dia di Napoli perché legati in affari con il boss Vincenzo Zagaria, esponente di punta del clan dei Casalesi.
Cinquantanove sono stati gli imputati del processo. I fratelli Rosario e Raffaele Viglione sono stati condannati rispettivamente a 5 anni e 3 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. Il collegio giudicante presieduto dal presidente Francesco Locarli della seconda sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso complessivamente 17 condanne e varie pene accessorie.
I Viglione erano stati accusati di aver messo a disposizione di Zagaria, parente del superlatitante Michele, le proprie aziende, tra cui la "Italburro" con sede nella zona industriale di Carinaro, nel casertano, in modo da consentire all'associazione mafiosa il reinvestimento ed il reimpiego dei capitali di illecita provenienza nelle loro rilevanti attività economiche del settore caseario e della produzione del burro.
Non un burro qualsiasi, comunque, ma bensì un "burro della camorra", un burro adulterato, avvelenato da oli per la cosmesi, grassi animali, sintesi di idrocarburi. La tecnica della frode, in breve, è consistita nell'utilizzazione, tra il 1997 e il 1999, di circa 5.000 tonnellate di materie adulteranti di origine animale e vegetale, nonché di circa 400 tonnellate di sostanze chimiche di sintesi realizzate in laboratorio, che sono servite alla fabbricazione di una produzione totale di 16.000 tonnellate di prodotto finito, dichiarato come burro, ma che burro non era. Il burro adulterato è stato utilizzato per la produzione di preparazioni alimentari, di burro o di burro concentrato. Prodotto nelle province di Napoli e Caserta, era, poi, venduto in mezza Europa. Con un consumo, su un bacino ipotetico di 80 milioni di persone, di circa 242 grammi a testa, con gravissimi rischi per la salute (danni al fegato, fibrosi, steatosi epatica).
L'indagine ha avuto in inizio nel 1999, quando la Dda della Procura della Repubblica di Napoli scoprì una vera e propria "holding mafiosa" fra i più importanti produttori di burro a uso industriale dell'Italia meridionale, partendo da un omicidio: la vittima non aveva rispettato l'ordine del clan sul monopolio delle aziende casearie.
Dal fatto di sangue l'inchiesta si allarga fino a coinvolgere l'Italburro, la piemontese "Burro di campagna" e pure ditte francesi e belghe (soprattutto, grandi aziende dolciarie) compiacenti. Emerge rapidamente tutta la rete delle connivenze: i due funzionari della Asl, Guido Gagliardo e Gennaro Tagliatatela, addetti ai controlli; l'ispettore per la repressione delle frodi comunitarie; tre funzionari della Regione Campania, Domenico Cassella, Giuseppe Vincenzo Ferrara e Giovangiuseppe Zappalo; due carabinieri dei Nas, l'ufficiale Francesco Belardo e il sottufficiale Mario Massa, che evitavano eventuali vigilanze sul prodotto. Un complice anche all'ufficio Iva di Caserta, Vincenzo Iorio. E infine il Prof. Francesco Addeo, docente universitario, direttore dell'istituto di Scienze dell'alimentazione del Cnr di Avellino e del Dipartimento di Scienza degli alimenti dell'università Federico II di Napoli che forniva consulenze alla camorra per produrre il burro adulterato e ne certificava, poi, la genuinità."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioLa camorra casertana ha mostrato una forte penetrazione nel sistema imprenditoriale ed ha imposto sul mercato le proprie imprese, facendo ricorso alla violenza ed alla corruzione, ma anche ad una maggiore competitività realizzata con false fatturazioni e l'imposizione di salari particolarmente bassi. Ciò è avvenuto anche nel settore caseario.
E' del 5 novembre 2008 scorso la sentenza per il processo in primo grado sulla vicenda Italburro che ha coinvolto gli imprenditori della famiglia Viglione: dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e di uno dei loro soci, Paolo Cecere, sono stati arrestati dalla Dia di Napoli perché legati in affari con il boss Vincenzo Zagaria, esponente di punta del clan dei Casalesi.
Cinquantanove sono stati gli imputati del processo. I fratelli Rosario e Raffaele Viglione sono stati condannati rispettivamente a 5 anni e 3 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. Il collegio giudicante presieduto dal presidente Francesco Locarli della seconda sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso complessivamente 17 condanne e varie pene accessorie.
I Viglione erano stati accusati di aver messo a disposizione di Zagaria, parente del superlatitante Michele, le proprie aziende, tra cui la "Italburro" con sede nella zona industriale di Carinaro, nel casertano, in modo da consentire all'associazione mafiosa il reinvestimento ed il reimpiego dei capitali di illecita provenienza nelle loro rilevanti attività economiche del settore caseario e della produzione del burro.
Non un burro qualsiasi, comunque, ma bensì un "burro della camorra", un burro adulterato, avvelenato da oli per la cosmesi, grassi animali, sintesi di idrocarburi. La tecnica della frode, in breve, è consistita nell'utilizzazione, tra il 1997 e il 1999, di circa 5.000 tonnellate di materie adulteranti di origine animale e vegetale, nonché di circa 400 tonnellate di sostanze chimiche di sintesi realizzate in laboratorio, che sono servite alla fabbricazione di una produzione totale di 16.000 tonnellate di prodotto finito, dichiarato come burro, ma che burro non era. Il burro adulterato è stato utilizzato per la produzione di preparazioni alimentari, di burro o di burro concentrato. Prodotto nelle province di Napoli e Caserta, era, poi, venduto in mezza Europa. Con un consumo, su un bacino ipotetico di 80 milioni di persone, di circa 242 grammi a testa, con gravissimi rischi per la salute (danni al fegato, fibrosi, steatosi epatica).
L'indagine ha avuto in inizio nel 1999, quando la Dda della Procura della Repubblica di Napoli scoprì una vera e propria "holding mafiosa" fra i più importanti produttori di burro a uso industriale dell'Italia meridionale, partendo da un omicidio: la vittima non aveva rispettato l'ordine del clan sul monopolio delle aziende casearie.
Dal fatto di sangue l'inchiesta si allarga fino a coinvolgere l'Italburro, la piemontese "Burro di campagna" e pure ditte francesi e belghe (soprattutto, grandi aziende dolciarie) compiacenti. Emerge rapidamente tutta la rete delle connivenze: i due funzionari della Asl, Guido Gagliardo e Gennaro Tagliatatela, addetti ai controlli; l'ispettore per la repressione delle frodi comunitarie; tre funzionari della Regione Campania, Domenico Cassella, Giuseppe Vincenzo Ferrara e Giovangiuseppe Zappalo; due carabinieri dei Nas, l'ufficiale Francesco Belardo e il sottufficiale Mario Massa, che evitavano eventuali vigilanze sul prodotto. Un complice anche all'ufficio Iva di Caserta, Vincenzo Iorio. E infine il Prof. Francesco Addeo, docente universitario, direttore dell'istituto di Scienze dell'alimentazione del Cnr di Avellino e del Dipartimento di Scienza degli alimenti dell'università Federico II di Napoli che forniva consulenze alla camorra per produrre il burro adulterato e ne certificava, poi, la genuinità.
io mi rompo il culo a mangiare il più pulito possibile e poi va a finire che rovino tutto perchè ingurgito del burro avariato (ketogenica docet....)sigpic
Originariamente Scritto da piccola bestiaio quelli che stuprano li manderei in galera con dei negroni
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Originariamente Scritto da DANIELS Visualizza Messaggiocioè, e dopo questa notizia,se accertano la responsabilità di questi signori, voi pensate che si possa aver pietà e mantenerli in carcere (se ci vanno) e invece non mandarli nei campi di lavoro forzati a vita?
io mi rompo il culo a mangiare il più pulito possibile e poi va a finire che rovino tutto perchè ingurgito del burro avariato (ketogenica docet....)
YouTube - Roberto Saviano intervistato da Fabio Fazio (Parte 2)"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da BESTIOLINA Visualizza Messaggiolungi da me il criticare il tuo discorso o peggio ancora cercare di divendere la nostra vergognosa classe politica, pero c'e un notevole differenza tra la macchina privata di un politico, per quanto l'abbia comprata con i soldi rubati a noi, e il burro o altre cose che vengono DIRETTAMENTE pagate dai contribuenti, in ogni caso che nessuno sapeva che il burro fosse francese non vedo cosa c'entri, in ogni caso e lavoro in piu per le fabbriche italiane....... come detto comunque questa grandioso successo della lega mi fara filalmente dormire tra due guancialiOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da BESTIOLINA Visualizza Messaggiolungi da me il criticare il tuo discorso o peggio ancora cercare di divendere la nostra vergognosa classe politica, pero c'e un notevole differenza tra la macchina privata di un politico, per quanto l'abbia comprata con i soldi rubati a noi, e il burro o altre cose che vengono DIRETTAMENTE pagate dai contribuenti, in ogni caso che nessuno sapeva che il burro fosse francese non vedo cosa c'entri, in ogni caso e lavoro in piu per le fabbriche italiane....... come detto comunque questa grandioso successo della lega mi fara filalmente dormire tra due guancialiOriginariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggiocredo che Cat parlasse non delle auto private, ma di quelle blu a disposizione delle varia autorità. Tutte rigorosamente made in Germany
per questo è una vergogna... delle loro auto private non ne so niente e non ci interessa..Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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