E' stato condannato a un'anno e otto mesi di reclusione per omicidio colposo Giovanni Petrali il tabaccaio che il 17 maggio del 2003 uccise un rapinatore e ne ferì un altro dopo averli inseguiti fuori dal suo negozio.
Lo ha deciso la Corte d'Assise di Milano dopo tre ore e mezza di camera di consiglio: un'anno per l'omicidio colposo con l'attenuante della provocazione e otto mesi per aver utilizzato l'arma regolarmente detenuta fuori dal negozio.
"Ho avuto solo paura di morire, c'era una pistola puntata verso di me". Queste erano state le parole pronunciate, davanti ai giudici della Prima Corte d'Assise di Milano dal tabaccaio Giovanni Petrali. Leggendo la sua dichiarazione spontanea, Petrali aveva spiegato che "l'uomo descritto nella scorsa udienza non sono io. Da sei anni vengo descritto come qualcosa in cui non mi riconosco e il pm si sbaglia".
Avrei sparato senza batter ciglio anche io
Lo ha deciso la Corte d'Assise di Milano dopo tre ore e mezza di camera di consiglio: un'anno per l'omicidio colposo con l'attenuante della provocazione e otto mesi per aver utilizzato l'arma regolarmente detenuta fuori dal negozio.
"Ho avuto solo paura di morire, c'era una pistola puntata verso di me". Queste erano state le parole pronunciate, davanti ai giudici della Prima Corte d'Assise di Milano dal tabaccaio Giovanni Petrali. Leggendo la sua dichiarazione spontanea, Petrali aveva spiegato che "l'uomo descritto nella scorsa udienza non sono io. Da sei anni vengo descritto come qualcosa in cui non mi riconosco e il pm si sbaglia".
Avrei sparato senza batter ciglio anche io
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