Originariamente Scritto da Adam
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Astronomia - Criptozoologia ** Topic Ufficiale**
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Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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diciamo che la gente su bw preferisce postare video di berlusconi o rispondere alle cazzate in trash piuttosto che scoprire capire o imparare qualcosa le nostre originiOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Fantastiche immagini sullo spazio:Le 10 foto più belle dallo spazio - Galleria - Repubblica.it
Segnalo in particolar modo la galassia di Andromeda e la nebulosa Eagle....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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che sogno vedere andromeda e la via lattea che si schiantanoOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Attenzione a Mercurio
la Terra a rischio crash
Il nostro pianeta potrebbe avere una fine violenta in seguito allo scontro con Venere, Marte e Mercurio. E proprio quest'ultimo potrebbe innescare un'alterazione delle orbite degli altri. Risultato: una catastrofe planetaria di LUIGI BIGNAMI
PRIMA che il nostro Sole giunga alla sua fine facendo evaporare il nostro pianeta, oppure prima che un gigantesco asteroide si scontri con la Terra e ancor prima che una stella, passandoci vicino, ci strappi dalla nostra orbita, il nostro Pianeta potrebbe avere una fine violenta in seguito allo scontro con i pianeti a noi più vicini: Mercurio, Venere e Marte.
L'evento scatenante sarebbe da ricercare nel pianeta Mercurio, il quale pur avendo dimensioni molto piccole rispetto agli altri pianeti (4.878 km contro i 12.736 della Terra) potrebbe innescare un'alterazione delle loro orbite, il cui risultato sarebbe una catastrofe planetaria.
E' questa la conclusione di una nuova simulazione al computer che tiene conto delle più piccole variazioni di orbita che possono subire i pianeti nei prossimi milioni o prossimi miliardi di anni. Va detto infatti, che anche se a noi sembra che le orbite dei pianeti siano stabili nel tempo, così non è, in quanto l'attrazione reciproca tra i corpi del sistema solare le fanno variare anche di pochi metri al secolo e questo sull'arco di centinaia di milioni di anni può avere conseguenze importanti.
Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell'Osservatorio di Parigi e pubblicato su Nature. E dimostrerebbe che una serie di fenomeni astrali potrebbero far sì che l'orbita di Mercurio arrivi ad allungare il suo asse maggiore fino al punto da intersecare l'orbita di Venere. A quel punto si verrebbe ad avere una tale alterazione dell'orbita di Mercurio stesso che potrebbe essere eiettato al di fuori del sistema solare, oppure finire inghiottito dal Sole o essere proiettato verso la Terra con la quale verrebbe a scontrarsi.
A questa conclusione gli autori della ricerca, Jacques Laskar e Mickael Gastineau, sono giunti dopo aver simulato 2.501 scenari del nostro sistema solare in ciascuno dei quali si è ipotizzata una piccola variazione di orbita (dell'ordine di pochi metri) dei pianeti più vicini a noi. Nel 25% dei casi sarebbe Mercurio il pianeta più esposto ad una profonda modifica della sua orbita che lo porterebbe ad incrociare quella di Venere. A quel punto anche gli altri pianeti più vicini al Sole subirebbero delle forti alterazioni orbitali.
In una percentuale molto bassa l'alterazione sarebbe così consistente che tra 3,3 miliardi di anni Marte, Venere, Mercurio potrebbero scontrarsi con la Terra. In ben 200 casi, dei 2501 scenari previsti dai ricercatori, due pianeti interni verrebbero a scontrarsi tra loro e la Terra sarebbe coinvolta in 48 casi.
"Da questa simulazione, ciò che risulta più sorprendete è il fatto che l'alterazione dell'orbita di Mercurio può influenzare anche quelle di Venere e della Terra", ha detto Laskar.
Ma cosa farebbe di Mercurio la boccia planetaria che altererebbe una situazione che sembra essere assai stabile? "La causa di tutto ciò è da ricercare nel pianeta Giove, il quale con la sua enorme massa ha un'influenza gravitazionale notevole sull'orbita del piccolo pianeta vicino al Sole", ha spiegato l'astronomo.
Tale influenza, nell'arco di centinaia di milioni di anni, sarebbe sufficiente dapprima ad allungare la sua orbita e poi a spingerlo al di fuori della stessa.
Che lo scontro tra pianeti sia una realtà è già stato dimostrato da quanto osservato attorno alla stella SM1207B, dove sono state trovate le evidenze dello scontro tra almeno due pianeti e, d'altra parte, sembrerebbe ormai certo che circa 4 miliardi di anni fa un oggetto grande come Marte si scontrò con il nostro pianeta e dal fenomeno nacque la Luna.
Attenzione a Mercurio la Terra a rischio crash - Scienze - Repubblica.it"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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In effetti un titolo come "attenzione a Mercurio - la Terra a rischio crash" in riferimento ad un evento che ha il 2% di possibilità di verificarsi tra 3 miliardi d'anni fa un po' ridere.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioIn effetti un titolo come "attenzione a Mercurio - la Terra a rischio crash" in riferimento ad un evento che ha il 2% di possibilità di verificarsi tra 3 miliardi d'anni fa un po' ridere."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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ci fotte prima andromeda quindi no problema.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggiotra poco andranno gli americani a bombardareOriginariamente Scritto da DR. MORTEUn cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.
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Bari, avvistato "oggetto luminoso"
Numerose le telefonate al 112
Un oggetto non meglio identificato sarebbe stato visto cadere da cittadini allarmati non lontano dal comune di Conversano, a una quarantina di chilometri da Bari. Numerose le telefonate al 112 e alla centrale operativa dei vigili del fuoco. Chi ha chiamato ha fatto riferimento a un "oggetto luminoso" caduto dal cielo. Gli esperti: "Forse uno sciame di meteoriti".
Da prime verifiche sui radar dell'Aeronautica militare pare tuttavia che non sia comparsa alcuna anomalia o presenza di velivoli in volo. "Non ci elementi per poter classificare questo oggetto", ha detto in proposito il colonnello Antonio Bacile, comandante provinciale dei carabinieri confermando di aver saputo di questo avvistamento a Conversano. "Ora - ha aggiunto - stiamo facendo verifiche incrociando i dati in possesso con quelli di altri enti. Stiamo soprattutto cercando di classificare questo oggetto".
Una testimone ha parlato di due sfere viste cadere alla periferia di Bari, "una dietro all'altra, circondate da una specie di aureola verdastra". Non risulta al momento che la caduta di questi oggetti bbia provocato danni a persone o a cose. La prefettura non esclude che possa essersi trattato di uno sciame di meteoriti. Della cosa è stato informato il dipartimento della Protezione civile.Originariamente Scritto da JPPeh ragazzo mio eh, li si li si, tu mi stai dando una soddifazione, discepolo mioOriginariamente Scritto da JPPcosa genera la crescita? la crescita è generata dalla combinazione di esplosività associata al carico. Questo fa crescereOriginariamente Scritto da ValeSe mi costruisce la piscina, andrò sotto casa a conoscerlo, lo amerò, lo vezzeggerò e gli darò 500 euro per andare a baldracche tutte le settimane...
Followed by AlbertoGrazia
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si lo avevo sentito alla radio, si parla di oggetti caduti in mareOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Via allo Spazioporto d'America
per i turisti astronauti
A giorni cominciano i lavori nel New Mexico, finiranno entro 18 mesi. Sono già in 300 in lista di attesa per i voli a gravità zero, al costo di 200 mila dollari a persona
IL PROSSIMO capitolo nella storia dell'astronautica sarà scritto nel New Messico (Stati Uniti). In questi giorni, infatti, è stato dato il via alla costruzione del primo Spazioporto d'America e del mondo. Quando sarà terminato, tra circa 18 mesi, ospiterà innanzi tutto la Virgin Galactic, la prima società commerciale che si è prefissata a breve di portare turisti nello spazio. Poi si aggiungeranno le altre compagnie spaziali che hanno già dato la loro adesione al progetto.
Durante l'inaugurazione, Steve Landeene, direttore esecutivo dello spazioporto, ha spiegato: "Il futuro dello spazio è qui e non siamo molto lontani dall'inizio di una nuova era spaziale. Il nostro scopo non è solo quello di portare turisti oltre l'atmosfera terrestre, ma anche quello di abbattere i costi per trasferire nello spazio le ricerche per ricadute benefiche". I lavori inizieranno entro poche settimane e avranno il compito di costruire terminal e hangar con tutte le caratteristiche di sicurezza necessari per permettere ad "aerei spaziali" di partire, raggiungere lo spazio e atterrare.
Il cuore dello spazioporto - il cui costo, almeno nella sua fase iniziale, si aggira attorno ai 200 milioni di dollari - è una pista lunga tre chilometri che assicura a tutti gli aerei che verranno costruiti per portare uomini e mezzi nello spazio di decollare e atterrare in massima sicurezza. Il terminal sfrutterà tutte le tecnologie oggi note per sfruttare il caldo dell'area trasformandolo in energia.
La Virgin Galactic, la società che più di tutte le altre è vicina al primo lancio a carattere turistico, ha fatto sapere che non appena lo spazioporto sarà terminato trasferirà al suo interno tutti gli uffici commerciali.
A conferma di ciò la Società ha mandato il suo WhiteKnight2 per presenziare alla cerimonia di inaugurazione. L'aereo, una volta diventato operativo, trasporterà attraccato alla sua pancia la SpaceShipTwo, ossia il vero aereo-razzo che una volta condotto a circa 17 km di quota si staccherà dall'aereo madre e raggiungerà i 100-110 km d'altezza con a bordo i turisti.
Purtroppo, tuttavia, durante il viaggio di trasferimento dal Deserto del Mojave, dove lo WhiteKnight2 è in fase di collaudo, il pilota ha visto accendersi una luce d'allarme che lo ha costretto ad un atterraggio d'emergenza a Phoenix. In realtà non si è trattato nulla di grave e WhiteKnight2 è arrivato allo spazioporto solo con alcune ore di ritardo.
In realtà l'aereo ha realizzato solo 10 voli di test dei 200 previsti prima di diventare operativo. Durante il prossimo airshow che si terrà nel Winsconsin in luglio, verrà svelato al pubblico anche l'aereo SpaceShipTwo che al momento è tenuto sotto segreto negli hangar della Scaled Composites, la società costruttrice.
Se tutto andrà come programmato, il primo volo, previsto non oltre un paio d'anni, ospiterà Richard Branson (il proprietario della Virgin Galactic) e la sua famiglia. Ad oggi, nonostante la crisi mondiale, 300 persone sono in lista d'attesa per pagare i 200.000 dollari che permetteranno loro di superare l'atmosfera terrestre e di provare per circa 5-7 minuti l'assenza di gravità. Il tutto durante un volo di un paio d'ore.
La scelta di costruire lo spazioporto nel New Mexico è dovuta a molteplici fattori. Da un lato vi è la notevole distanza da ogni centro abitato, dall'altro il fatto che per 350 giorni all'anno il Sole splende per tutto il giorno e non ultimo il fatto che il vicino centro di lancio di missili sperimentali di White Sands rende l'area proibita ai normali aerei.
Via allo Spazioporto d'America per i turisti astronauti - Scienze - Repubblica.it...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Acqua su una luna di Saturno,
è guerra di ipotesi tra gli scienziati
Su Nature due tesi contrastanti: a) Su Encelado oceani sotto la crosta ghiacciata; b) Non è vero
Guerra dell’acqua sulle pagine della rivista scientifica britannica Nature. Sul numero di questa settimana due articoli dicono uno l’opposto dell’altro. Uno annuncia la presenza di oceani di acqua salata sotto la crosta gelata di Encelado, la sesta maggiore luna di Saturno, l’altro smentisce la loro esistenza. La scienza è ovviamente anche discussione di tesi contrapposte e nel caso specifico gli scienziati incaricati di vagliare i due lavori contrapposti prima della pubblicazione hanno concluso che era meglio pubblicarli entrambi: sarà la più ampia comunità di planetologi lettori dei resoconti a decretare il vincitore. Così Ponzio Pilato accende ulteriormente la discussione e la tiratura della rivista. Ecco le due versioni della vicenda.
ARTICOLO A - Enormi getti d’acqua sono sparati nello spazio dal polo sud di Encelado. I getti si alzano per centinaia di chilometri e sono formati da vapore acqueo, gas e minuscoli granelli di ghiaccio. La prova è raccolta dagli obiettivi della sonda Cassini della Nasa in orbita attorno al pianeta inanellato. La conclusione è di Juergen Schmidt dell’Università di Potsdam (Germania) e di Nikolai Brilliantov dell’Università di Leicester alla guida di un gruppo di ricercatori. Le loro analisi portano a stabilire che tra i granelli ghiacciati c’è del sodio, quindi – dicono – sotto la crosta ci sono degli oceani d’acqua salata e il cloruro di sodio è presente in una concentrazione pari a quella esistente negli oceani terrestri. Ciò significa che, tra i flutti, potrebbe anche essere presente qualche forma di vita.
ARTICOLO B - I getti di vapore acqueo che escono da Encelado e già visti negli anni scorsi, non sono dei geyser provenienti da oceani sotterranei come previsto da altri scienziati, dice il professor Nicholas Schneider del Laboratorio di fisica spaziale e atmosferica del centro di ricerca di Boulder in Colorado (Usa). Schneider e i suoi colleghi americani analizzando le immagini con il telescopio Keck-1 del diametro di 10 metri sostengono di aver misurato troppo poco sale. In presenza di oceani la quantità dovrebbe essere molto maggiore. Per gli studiosi americani i getti escono da caverne sotterranee. Da queste si manifesta una periodica e lenta evaporazione di vapore acqueo. Ma lo stesso Schneider alla fine non è certo della sua idea e ammette che ci possono essere tante altre spiegazioni. Ad esempio una frizione tra i ghiacci superficiali che finisce per vaporizzarli generando getti vaporosi verso l’alto. «Possiamo avanzare tante ipotesi che non siamo però in grado di verificare – ammette - dobbiamo prenderle tutte in considerazione con un grano di sale», conclude con un pizzico di ragionevole ironia.
Acqua su una luna di Saturno, è guerra di ipotesi tra gli scienziati - Corriere della Sera...ma di noi
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