Nel 2016 La missione robotica Exomars su Marte
Nel futuro dell'Asi c'è una missione marziana controllata dall'Italia
Il presidente Enrico Saggese illustra le linee guida su cui si sta sviluppando il nuovo piano spaziale italiano
MILANO - La missione robotica Exomars su Marte dell’Esa europea avrà un centro di controllo in Italia. Lo ha annunciato il neo-presidente dell’agenzia spaziale italiana ASI, Enrico Saggese, precisando che l’investimento italiano sulla spedizione è di 281 milioni di euro, 31 in più dei 250 già stanziati. Exomars va a ad inserirsi nel nuovo piano di cooperazione tra la Nasa e l’Esa approvato nei giorni scorsi e battezzato MEJI (da Mars Exploration Joint Initiative) e finalizzato al Pianeta Rosso. Il piano è nato dalla consapevolezza degli ingenti fondi richieste per questo fronte di esplorazione e dal nuovo atteggiamento sostenuto dalla Casa Bianca che sollecita una maggior collaborazione internazionale, in particolare con l’Europa. La partenza di Exomars è fissata per il 2016. NUOVE LINEE DI SVILUPPO - Un’anticipazione sulle linee guida lungo le quali si sta sviluppando il nuovo piano spaziale italiano è stata fornita dal presidente Saggese in occasione della presentazione del rapporto che traccia il bilancio dell’ASI per il 2008. Le nuove aeree su cui si investirà riguarderanno la scienza, l’esplorazione della Terra, i programmi riguardanti Luna e Marte e la telescienza che la stazione spaziale internazionale consente di effettuare. Da ricordare che l’anno prossimo ci sarà un nuovo volo sulla stazione di un astronauta italiano, Roberto Vittori. Intanto l’ASI è uscita dal periodo di commissariamento e con la nomina del nuovo direttore generale Luciano Criscuoli proveniente dal Ministero della Ricerca, si avvia verso la normale gestione. Rimangono da completare, tuttavia, gli altri organi. Tra le novità annunciate da Saggese la partecipazione delle Regioni ai programmi spaziali. «Sono già attivi colloqui – ha detto il presidente – con le regioni Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia, Campania che pensano di far convergere risorse nell’Agenzia per ulteriori programmi». Secondo le indicazioni già espresse dal ministro Mariastella Gelmini saranno inoltre avviati programmi che vedranno la partecipazione tra pubblico e privato in particolare nel settore delle nuove telecomunicazioni.
ACCORDO CON ISRAELE - Nel futuro, inoltre, c’è anche la cooperazione con Israele, secondo le linee stabilite in un primo accordo firmato il 29 marzo scorso, e che sarà definita in settembre durante un incontro a Tel Aviv. «L’intesa – nota Saggese – è mirata anche alla realizzazione di un sistema operativo iperspettrale per l’osservazione dell’ambiente». In questo settore l’anno prossimo ci sarà il completamento della costellazione di satelliti CosmoSkymed (lancio del quarto satellite) che scrutano la Terra con i radar. Intanto è entrata in attività la società E-Geos creata da Asi e Telespazio per commercializzare le immagini raccolte dai CosmoSkymed. «Finora abbiamo già ricevuto 170 proposte di cui 120 da tutto il mondo, dalla Cina agli USA e 50 dall’Italia», conclude Saggese.
da corriere.it
Nel futuro dell'Asi c'è una missione marziana controllata dall'Italia
Il presidente Enrico Saggese illustra le linee guida su cui si sta sviluppando il nuovo piano spaziale italiano
MILANO - La missione robotica Exomars su Marte dell’Esa europea avrà un centro di controllo in Italia. Lo ha annunciato il neo-presidente dell’agenzia spaziale italiana ASI, Enrico Saggese, precisando che l’investimento italiano sulla spedizione è di 281 milioni di euro, 31 in più dei 250 già stanziati. Exomars va a ad inserirsi nel nuovo piano di cooperazione tra la Nasa e l’Esa approvato nei giorni scorsi e battezzato MEJI (da Mars Exploration Joint Initiative) e finalizzato al Pianeta Rosso. Il piano è nato dalla consapevolezza degli ingenti fondi richieste per questo fronte di esplorazione e dal nuovo atteggiamento sostenuto dalla Casa Bianca che sollecita una maggior collaborazione internazionale, in particolare con l’Europa. La partenza di Exomars è fissata per il 2016. NUOVE LINEE DI SVILUPPO - Un’anticipazione sulle linee guida lungo le quali si sta sviluppando il nuovo piano spaziale italiano è stata fornita dal presidente Saggese in occasione della presentazione del rapporto che traccia il bilancio dell’ASI per il 2008. Le nuove aeree su cui si investirà riguarderanno la scienza, l’esplorazione della Terra, i programmi riguardanti Luna e Marte e la telescienza che la stazione spaziale internazionale consente di effettuare. Da ricordare che l’anno prossimo ci sarà un nuovo volo sulla stazione di un astronauta italiano, Roberto Vittori. Intanto l’ASI è uscita dal periodo di commissariamento e con la nomina del nuovo direttore generale Luciano Criscuoli proveniente dal Ministero della Ricerca, si avvia verso la normale gestione. Rimangono da completare, tuttavia, gli altri organi. Tra le novità annunciate da Saggese la partecipazione delle Regioni ai programmi spaziali. «Sono già attivi colloqui – ha detto il presidente – con le regioni Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia, Campania che pensano di far convergere risorse nell’Agenzia per ulteriori programmi». Secondo le indicazioni già espresse dal ministro Mariastella Gelmini saranno inoltre avviati programmi che vedranno la partecipazione tra pubblico e privato in particolare nel settore delle nuove telecomunicazioni.
ACCORDO CON ISRAELE - Nel futuro, inoltre, c’è anche la cooperazione con Israele, secondo le linee stabilite in un primo accordo firmato il 29 marzo scorso, e che sarà definita in settembre durante un incontro a Tel Aviv. «L’intesa – nota Saggese – è mirata anche alla realizzazione di un sistema operativo iperspettrale per l’osservazione dell’ambiente». In questo settore l’anno prossimo ci sarà il completamento della costellazione di satelliti CosmoSkymed (lancio del quarto satellite) che scrutano la Terra con i radar. Intanto è entrata in attività la società E-Geos creata da Asi e Telespazio per commercializzare le immagini raccolte dai CosmoSkymed. «Finora abbiamo già ricevuto 170 proposte di cui 120 da tutto il mondo, dalla Cina agli USA e 50 dall’Italia», conclude Saggese.
da corriere.it
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