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Vorrei un opinione in particolare da parte dei diretti interessati (ma anche degli altri ovviamente),a mio parere si tratta di una palese violazione del concetto di fiducia medico-paziente
Non conosco precisamente il codice deontologico medico,ma non credo sia una violazione.Il medico non sarà costretto a divulgare notizie riguardanti lo stato di salute del paziente ma semplicemente potrà,non dovrà,denunciare il clandestino
sigpicNel rombo di un mare lontano nel fumo di antiche battaglie risalgono al cuore i ricordi sepolti dal fiume del tempo
E' un trattamento palesemente discriminatorio e credo che la UE ce lo butterà in quel posto anche stavolta.
Però...a questo punto, il problema centrale mi sembra quello di trovare delle misure efficaci contro l'immigrazione e compatibili anche coi precetti costituzionali.
E' un trattamento palesemente discriminatorio e credo che la UE ce lo butterà in quel posto anche stavolta.
Però...a questo punto, il problema centrale mi sembra quello di trovare delle misure efficaci contro l'immigrazione e compatibili anche coi precetti costituzionali.
il giuramento di un medico.....
Consapevole dell' importanza e della solennità dell' atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell' uomo e il sollievo della sofferenza… di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana…., di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza.. di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica… di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell' esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.. E' incredibile quello che sta accadendo!!
molto probabilmente pochissimi medici applicheranno la legge......
solita propaganda leghista, che invece di risolvere i problemi, ne creano altri 10(possibilita elevate che un clandestino non si faccia curare--> possibili epidemie .....)
la legge vieta lo spaccio, sta allo spacciatore decidere se rispettarla o meno e in egual misura al consumatore, sa di correre dei rischi ma compra cmq
sta alla coscienza del medico denunciare o non, un clandestino, vedrete che si farà curare cmq
la legge vieta lo spaccio, sta allo spacciatore decidere se rispettarla o meno e in egual misura al consumatore, sa di correre dei rischi ma compra cmq
sta alla coscienza del medico denunciare o non, un clandestino, vedrete che si farà curare cmq
eticamente spacciare e curare un malato sono due cose completamente diverse e non paragonabili
Secondo il codice penale il medico è un incaricato di pubblico servizio: di conseguenza, qualora gli pervenga una notizia di reato ha l'obbligo giuridico di segnalarla all'Autorità Giudiziaria.
Già succede, ad esempio nel caso di ricovero di persone con ferite "sospette" (es da arma da fuoco).
Per cui, se si vuole considerare la clandestinità come reato, l'obbligo di segnalazione ne è la logica conseguenza.
Il medico è un incaricato di pubblico servizio per cui qualora gli pervenga una notizia di possibile reato ha l'obbligo giuridico di segnalarla all'Autorità Giudiziaria:già succede, ad esempio nel caso di ricovero di persone con ferite "sospette" (es da arma da fuoco).
Per cui, se si vuole considerare la clandestinità come reato, l'obbligo di segnalazione ne è la logica conseguenza.
Concordo.
Avranno assistenza medica anche presso le carceri e comunque prima della loro espulsione, ergo la questione etica dov'è?
Originariamente Scritto da PrinceRiky
una volta un noto utente di bodyweb ha cagato una tab di bcaa intera. non chiedermi come se ne sia accorto.
Originariamente Scritto da PrinceRiky
in zona trieste è molto conosciuto
Originariamente Scritto da PrinceRiky
io lo faccio fare in farmacia (cioè lo compro già fatto - lo fanno senza il mio permesso), uno shampoo che lava per affinità
mi sembra una cosa piuttosto normale,il codice deontologico ha una valenza, ma essa ha comunque dei limiti, se ad un medico gli piomba in studio uno con ferite da arma da fuoco, ed esso ricollega la cosa a chesso una rapina avvenuta in mattinata a due isolati di distanza, mi sembra ovvio che denunci il presunto rapinatore e mi sembra che nessuno si lamenterebbe in questo caso.
il discorso dei clandestini è equivalente, si tratta comunque di una violazione della legge,in ogni caso il medico si limita a fare la segnalazione della cosa non va a diffondere i dati clinici del paziente.
in ogni caso tenete presente che il segreto professionale e poco piu di una barzelletta,e una cosa che a livello pratico nel 90% dei casi e reale quanto rettiliani e le spiaggie di Torino, quindi anche prima anche se non ufficialmente non dubito che telefonate anonime di segnalazione arrivassero alla polizia senza alcun problema.
mi sembra una cosa piuttosto normale,il codice deontologico ha una valenza, ma essa ha comunque dei limiti, se ad un medico gli piomba in studio uno con ferite da arma da fuoco, ed esso ricollega la cosa a chesso una rapina avvenuta in mattinata a due isolati di distanza, mi sembra ovvio che denunci il presunto rapinatore e mi sembra che nessuno si lamenterebbe in questo caso.
il discorso dei clandestini è equivalente, si tratta comunque di una violazione della legge,in ogni caso il medico si limita a fare la segnalazione della cosa non va a diffondere i dati clinici del paziente.
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Non può fare altrimenti: è tenuto per legge a denunciare il fatto.
Il segreto professionale e la deontologia non c'entrano nulla.
Mai visti i film di ganster dove il boss ferito dopo la sparatoria anzichè andare in ospedale va a farsi rattoppare dal segaossi di fiducia?
Non può fare altrimenti: è tenuto per legge a denunciare il fatto.
Il segreto professionale e la deontologia non c'entrano nulla.
Mai visti i film di ganster dove il boss ferito dopo la sparatoria anzichè andare in ospedale va a farsi rattoppare dal segaossi di fiducia?
si lo so, appunto per quello dico che non vedo la differenza tra un rapinatore e un clandestino.
sono entrambi due che stanno violando la legge quindi il medico lo vedo tenuto nel secondo caso quanto nel primo a sporgere denuncia.
si lo so, appunto per quello dico che non vedo la differenza tra un rapinatore e un clandestino.
sono entrambi due che stanno violando la legge quindi il medico lo vedo tenuto nel secondo caso quanto nel primo a sporgere denuncia.
esatto.
Partendo dal presupposto che esista il reato di clandestinità (ma questo è tutto un altro paio di maniche).
mi sembra una cosa piuttosto normale,il codice deontologico ha una valenza, ma essa ha comunque dei limiti, se ad un medico gli piomba in studio uno con ferite da arma da fuoco, ed esso ricollega la cosa a chesso una rapina avvenuta in mattinata a due isolati di distanza, mi sembra ovvio che denunci il presunto rapinatore e mi sembra che nessuno si lamenterebbe in questo caso.
il discorso dei clandestini è equivalente, si tratta comunque di una violazione della legge,in ogni caso il medico si limita a fare la segnalazione della cosa non va a diffondere i dati clinici del paziente.
in ogni caso tenete presente che il segreto professionale e poco piu di una barzelletta,e una cosa che a livello pratico nel 90% dei casi e reale quanto rettiliani e le spiaggie di Torino, quindi anche prima anche se non ufficialmente non dubito che telefonate anonime di segnalazione arrivassero alla polizia senza alcun problema.
ma chi e' il fesso che ti piomba in studio con ferite da arma da fuoco dopo una rapina?????
L'effetto di questo decreto sara' , come detto precedentemente, di non risolvere il problema, ma di farne uscire altri 10.
Un clandestino che sa' con certezza che , dopo le cure, verra' segnalato alla autorita',non ci verra' di sicuro.
Allora nasceranno i primi ambulatori /scantinati illegali, traffico di medicinali, magari scaduti, rischi di malattie ,"medici" improvvisati....vi rendete conto del rischio che si corre?
Invece di sparare leggi a cappocchia perche non provano a regolarizzare quegli stranieri che han fatto richiesta del permesso di soggiorno , ed invece ora si trovano in stato di clandestinita perche lo stato italiano ci mette 18 mesi per rilasciare un permesso?
alla fine invece di avere 500.000 clandestini( un numero sparato a caso) te ne ritrovi....100000
poi sono punti di vista ,,,,ognuno la pensa come vuole
ma chi e' il fesso che ti piomba in studio con ferite da arma da fuoco dopo una rapina?????
L'effetto di questo decreto sara' , come detto precedentemente, di non risolvere il problema, ma di farne uscire altri 10.
Un clandestino che sa' con certezza che , dopo le cure, verra' segnalato alla autorita',non ci verra' di sicuro.
Allora nasceranno i primi ambulatori /scantinati illegali, traffico di medicinali, magari scaduti, rischi di malattie ,"medici" improvvisati....vi rendete conto del rischio che si corre.
Secondo il codice penale il medico è un incaricato di pubblico servizio: di conseguenza, qualora gli pervenga una notizia di reato ha l'obbligo giuridico di segnalarla all'Autorità Giudiziaria.
Già succede, ad esempio nel caso di ricovero di persone con ferite "sospette" (es da arma da fuoco).
Per cui, se si vuole considerare la clandestinità come reato, l'obbligo di segnalazione ne è la logica conseguenza.
Nel caso della clandestinità rimarrebbe una FACOLTA' x il medico di denunciare...
si lo so, appunto per quello dico che non vedo la differenza tra un rapinatore e un clandestino.
sono entrambi due che stanno violando la legge quindi il medico lo vedo tenuto nel secondo caso quanto nel primo a sporgere denuncia.
nel caso di clandestinità il medico può (FACOLTA', nn obbligo)
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