Lete

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  • KURTANGLE
    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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    • Borgo D'io
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    #46
    onestamente no..... le mie sofferenze mi hanno rafforzato.....
    per fotuna non ho mai vissuto esperienza cosi' traumatiche da sognare l oblio
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    • Bad Girl
      Bodyweb Senior
      • Oct 2003
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      #47
      io ci farei apnea
      Originariamente Scritto da Gary
      mi è stato consigliato nutella e caciotta come spuntino pre nanna. che faccio leo ?



      Originariamente Scritto da Leonida
      vai tranquillo, se sei in def puoi anche pensare di metterci due peperoni vicino.



      https://www.bodyweb.com/threads/1713...ozze+colazione

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      • Yashiro
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        • Sep 2006
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        #48
        Ma siamo ancora su BW? leggendo questi post mi sento ignorante come un animale da stiva...

        Più terra-terra credo che il Lete, come suggerivi (forse) tu tongue altro non sia che un'allegoria della morte. In fondo al giorno d'oggi in cosa si rifugia un'anima disperata che non vuole più ricordare, quindi vivere? La dimenticanza per antonomasia è la morte stessa, annientamento irreversibile e totale della coscienza e della umana memoria, delle pene che ci afflissero e dei pensieri che ci attanagliarono. Un tuffo nel lete equivale all'arrendersi allo schiacciante peso dell'Essere, pertanto rinunciarvi, credo.

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        • pina colada
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          • Dec 2007
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          #49
          Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
          Ma siamo ancora su BW? leggendo questi post mi sento ignorante come un animale da stiva...

          Più terra-terra credo che il Lete, come suggerivi (forse) tu tongue altro non sia che un'allegoria della morte. In fondo al giorno d'oggi in cosa si rifugia un'anima disperata che non vuole più ricordare, quindi vivere? La dimenticanza per antonomasia è la morte stessa, annientamento irreversibile e totale della coscienza e della umana memoria, delle pene che ci afflissero e dei pensieri che ci attanagliarono. Un tuffo nel lete equivale all'arrendersi allo schiacciante peso dell'Essere, pertanto rinunciarvi, credo.
          Forse ha proprio ragione.. però penso che a volte si desideri dimenticare per tornare a vivere, meglio, per riuscire a ricominciare una nuova vita chiudendo con l'ossessione del ricordo dei propri errori e/o delle proprie sventure..

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          • ma_75
            Super Moderator
            • Sep 2006
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            #50
            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            La sapienza dei Greci, come sempre, ci viene in soccorso;
            Dagli Inni Orfici:

            Invoco Memoria, sposa di Zeus, sovrana,
            che ha generato le sacre, sante Muse dalla voce sonora,
            esente dal cattivo oblio che sempre turba la ragione,
            sostiene ogni intelligenza che sempre vive con le anime degli uomini,
            accresce la potente forte ragione dei mortali,
            dolcissima, ama la veglia e tutto fa ricordare.

            Perchè, se è vero che esiste questo impulso alla dimenticanza, al voler scordare, rimuovere quanto di spiacevole è accaduto nelle nostre vite, perchè allora questa antichissima pregheria a che l'uomo ricordi, e ricordi tutto?
            Nei Misteri, agli eletti veniva raccomandato di fuggire le acque di Lete, e di bere semmai al suo fiume gemello, Mnemosine, la fonte che fissa indelebilmente il ricordo.
            Questo schema è inscindibile, non possiamo parlare di Lete se non teniamo presente il peso che ha Memoria, addirittura appellata come sposa del Dio.

            La potenza salvifica che ha la memoria è chiara, in questa visione superiore;
            Se noi amputiamo i nostri ricordi castriamo la nostra stessa vita, e la volontà che la regge, perchè Memoria, infatti, "accresce la potente, forte ragione dei mortali".
            Senza il ricordo non potremmo mai avere una visione completa di noi, e dunque mai potremmo proseguire nel sentiero che più ci si confà:
            Saremo sempre, in qualche maniera, deviati, perchè incapaci di trattenere tutti i pezzi della nostra vita.
            Non avremo mai una lettura chiara dei nostri desideri, saremo claudicanti ad ogni passo, proprio come chi non vuole fuggire da uno stadio infantile.
            Chi beve dal Lete rifiuta la prova, e la sfida della vera conoscenza, la via per cui, attraverso i ricordi, giungiamo infine a noi stessi.

            Chi desidera dimenticare ama il mantenersi nel buio primordiale, nella sconoscenza e nel rifiuto delle dinamiche che muovono le cose del mondo e le proprie:
            E' il "cattivo oblio" che turba la ragione.

            Non si giungerà mai a maturità (la vera cura del male) se agogniamo il sonno:
            Noi siamo nati perchè, svegli, godessimo di tutta la scena del mondo.

            Mi inviti a nozze con questa citazione.

            Odissea, libro IV

            Ma in altro
            Pensiero allora Elena entrò. Nel dolce
            Vino, di cui bevean, farmaco infuse
            Contrario al pianto e all'ira, e che l'obblìo
            Seco inducea d'ogni travaglio e cura.
            Chïunque misto col vermiglio umore
            Nel seno il ricevé, tutto quel giorno
            Lagrime non gli scorrono dal volto,
            Non, se la madre o il genitor perduto,
            Non, se visto con gli occhi a sé davante
            Figlio avesse o fratel di spada ucciso.



            Vogliamo davvero ambire a questo? Una vita scevra da dolori, degli automi che vivono nella quotidianità e resettano la memoria remota ad ogni calare del sole?
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • Yashiro
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              • Sep 2006
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              #51
              Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
              Forse ha proprio ragione.. però penso che a volte si desideri dimenticare per tornare a vivere, meglio, per riuscire a ricominciare una nuova vita chiudendo con l'ossessione del ricordo dei propri errori e/o delle proprie sventure..
              ...ma non è possibile, purtroppo. L'unica cosa che possiamo fare è provare a dimenticare, che non è la definizione reale per ciò che nella nostra mente si compie. In realtà ignoriamo volontariamente ciò che abbiamo vissuto, seppellendolo sotto mille altre cose, altri ricordi, altri stralci di vita che ci distraggano da quello che abbiamo passato. E' un'illusione che funziona finché i ricordi con i quali copriamo il tutto sono luccicanti e sfarzosi (nuovi amori, nuovi amici, nuova vita) ma se disgraziatamente qualcosa andasse nuovamente storto questi nuovi tasselli non andrebbero ad attenuare i precedenti ma si sommerebbero aggravando lo stato di frustrazione disperata, rigettandoci nello sconforto per un ennesimo fallimento.
              Per questo dimenticare è sbagliato in linea generale, perché non è realmente possibile e se ci convinciamo del contrario è meglio pregare che vada sempre tutto bene, altrimenti potremmo aver coperto una buca per cadere in un pozzo...

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              • pina colada
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                • Dec 2007
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                #52
                Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
                ...ma non è possibile, purtroppo. L'unica cosa che possiamo fare è provare a dimenticare, che non è la definizione reale per ciò che nella nostra mente si compie. In realtà ignoriamo volontariamente ciò che abbiamo vissuto, seppellendolo sotto mille altre cose, altri ricordi, altri stralci di vita che ci distraggano da quello che abbiamo passato. E' un'illusione che funziona finché i ricordi con i quali copriamo il tutto sono luccicanti e sfarzosi (nuovi amori, nuovi amici, nuova vita) ma se disgraziatamente qualcosa andasse nuovamente storto questi nuovi tasselli non andrebbero ad attenuare i precedenti ma si sommerebbero aggravando lo stato di frustrazione disperata, rigettandoci nello sconforto per un ennesimo fallimento.
                Per questo dimenticare è sbagliato in linea generale, perché non è realmente possibile e se ci convinciamo del contrario è meglio pregare che vada sempre tutto bene, altrimenti potremmo aver coperto una buca per cadere in un pozzo...
                Secondo me è possibile.. anche perchè cancellando il ricordo delle esperienze negative con altre positive.. il ricordo si è cancellato, e difficilmente riaffiorerà in senso negativo dopo.. prova a farci caso..

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                • PrinceRiky
                  Bodyweb Senior
                  • Apr 2008
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                  #53
                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Credo anch'io che avvenga questo, in maniera conscia o meno scatta, in casi particolari, questa difesa, dove si precipita la spina dolorosa nel fondo del pozzo:
                  Vale la pena di recuperarla?
                  Se e quando si è ristabilito un equilibrio, a mio modo di vedere si, perchè altrimenti, come ci dice anche Prince, saremmo mancanti di un qualcosa



                  ci troveremmo davanti ad un vuoto, un paesaggio lunare che nella sua sterilità non ci permette di giungere a maturazione.
                  Più si tende alla completezza di sè, più non ci spaventa il diventare noi, e più siamo capaci, infatti, di gestire ed elaborare, fino a dare loro il giusto posto, i ricordi che abbiamo creduto di rimuovere per il nostro bene.

                  Il deposito della memoria è un unicum, un eterno presente, una visione d'insieme che non ha nè un prima nè un dopo (è il nostro involucro che invecchia, non il suo contenuto) e riuscire comunque a tenerlo insieme significa, in ultima analisi, sviluppare la capacità di saper leggere tutto ciò che ci riguarda, gestire tutta la materia che fa di noi, in completezza, ciò che siamo, e nel nostro vivere interiore, e nel nostro proiettare noi stessi sulla scena temporale:
                  In entrambi i casi, se non illuminiamo tutta lo spazio al nostro interno, rischiamo di rimanere amputati e interdetti dentro e fuori di noi.

                  Conosci te stesso è l'imperativo per cui siamo nati e ci manteniamo in vita.
                  Questi concetti possono essere trasfigurati come meglio si creda, però le radici del passato che sorreggono le chiome del presente (anche relativo) hanno concesso un'evoluzione caratteriale unica ed irripetibile, determinata dal susseguirsi di micro-accadimenti a cui non sappiamo dare una reale importanza gerarchica nell'impatto plasmatore. L'asimmetria informativa che caratterizza la conoscenza di noi stessa ci porterebbe ad effetti quantomeno imprevisti.

                  Diverso è disquisire sui perché si possa ricercare la sostituzione/cancellazione (addirittura accettando il vuoto temporale degli eventi)

                  Il costo dell'eliminazione di un ricordo potrebbe essere altissimo e incontrollabile; certo... magari ci andrebbe bene e ci ritroveremmo ben presto nella condizione di diventare belli, ricchi, potenti e famosi

                  Originariamente Scritto da Bad Girl Visualizza Messaggio
                  io ci farei apnea
                  Last edited by PrinceRiky; 31-01-2009, 17:22:14.

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                  • MikaelPROBass
                    Inattivo
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                    #54
                    cio che non uccide fortifica...per cui piu che un mio pensiero farei bagnare in queste acque la donna che piu amo al mondo per uno spiacevole ricordo che ha cambiato un po la mia vita familiare

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                    • thetongue
                      Bodyweb Senior
                      • Mar 2003
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                      #55
                      Originariamente Scritto da Bad Girl Visualizza Messaggio
                      io ci farei apnea

                      Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
                      Ma siamo ancora su BW? leggendo questi post mi sento ignorante come un animale da stiva...

                      Più terra-terra credo che il Lete, come suggerivi (forse) tu tongue altro non sia che un'allegoria della morte. In fondo al giorno d'oggi in cosa si rifugia un'anima disperata che non vuole più ricordare, quindi vivere? La dimenticanza per antonomasia è la morte stessa, annientamento irreversibile e totale della coscienza e della umana memoria, delle pene che ci afflissero e dei pensieri che ci attanagliarono. Un tuffo nel lete equivale all'arrendersi allo schiacciante peso dell'Essere, pertanto rinunciarvi, credo.
                      Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
                      ...ma non è possibile, purtroppo. L'unica cosa che possiamo fare è provare a dimenticare, che non è la definizione reale per ciò che nella nostra mente si compie. In realtà ignoriamo volontariamente ciò che abbiamo vissuto, seppellendolo sotto mille altre cose, altri ricordi, altri stralci di vita che ci distraggano da quello che abbiamo passato. E' un'illusione che funziona finché i ricordi con i quali copriamo il tutto sono luccicanti e sfarzosi (nuovi amori, nuovi amici, nuova vita) ma se disgraziatamente qualcosa andasse nuovamente storto questi nuovi tasselli non andrebbero ad attenuare i precedenti ma si sommerebbero aggravando lo stato di frustrazione disperata, rigettandoci nello sconforto per un ennesimo fallimento.
                      Per questo dimenticare è sbagliato in linea generale, perché non è realmente possibile e se ci convinciamo del contrario è meglio pregare che vada sempre tutto bene, altrimenti potremmo aver coperto una buca per cadere in un pozzo...
                      Mi ritrovo in quello che dici. Effettivamente, anche di fronte a condizione patologica conclamata (reazione psicotica a cospetto di eventi di fortissimo stress emotivo, come stupro, violenza etc. etc.) non si "cancellano" i ricordi, si relegano solo nella soffitta buia della nostra "Ombra" jungiana (ci dedico qualche riflessione dopo). E come dici, se ci è ripresentata di nuovo, in tutta la sua cruda verità, la nostra caducità e debolezza, allora diveniamo schiacciati sotto le macerie di un sommarsi di ricordi. Ci si deve impegnar per tramutare questi ricordi dolorosi, impronta nel nostro essere degli accadimenti esistenziali, in cicatrici e non ulcere ancora sanguinanti. Ed aggiungo che, a parte le ulcere ancora vive, anche i cheloidi andrebbero evitati: come un cheloide è una reazione cicatriziale eccessiva e strabordante, così spesso noi rimaniamo dietro le sbarre, incarcerati in un dolore/paura eccessiva perchè riferita ad una condizione che fu, che ci impedisce di metterci in gioco ancora, e dunque di viverla questa esistenza e non guardarla dalle segrete a cui le grinfie della sofferenza ci hanno relegato
                      Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
                      cio che non uccide fortifica
                      Non sempre, Mikael

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                      • pina colada
                        Banned
                        • Dec 2007
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                        #56
                        Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                        a parte le ulcere ancora vive, anche i cheloidi andrebbero evitati: come un cheloide è una reazione cicatriziale eccessiva e strabordante, così spesso noi rimaniamo dietro le sbarre, incarcerati in un dolore/paura eccessiva perchè riferita ad una condizione che fu, che ci impedisce di metterci in gioco ancora, e dunque di viverla questa esistenza e non guardarla dalle segrete a cui le grinfie della sofferenza ci hanno relegato
                        Ottima osservazione tongue che condivido pienamente Anche se è facile restare vittime dei cheloidi.. Soluzioni per evitarlo?
                        Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                        Non sempre, Mikael
                        E perchè nn credi che ciò che non uccide fortifica? Parli riferendoti proprio i cheloidi?? Però alla fine, dal tuo discorso ho capito che sono una forma di corazza..

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                        • Yashiro
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                          • Sep 2006
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                          #57
                          Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
                          cio che non uccide fortifica...
                          Usando un paragone stupido, tagliare le ali ad un'aquila non la uccide ma non la rende certo più forte...

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                          • pina colada
                            Banned
                            • Dec 2007
                            • 13845
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                            #58
                            Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
                            Usando un paragone stupido, tagliare le ali ad un'aquila non la uccide ma non la rende certo più forte...
                            Sì ma non sempre.. voglio dire, il tuo paragone è troppo "estremo".. quando ci succede qualcosa di brutto, che non ci uccide e da cui, tuttavia, riusciamo ad andare avanti, superandolo, penso che dopo ci ritroviamo più forti di prima.. certo che se effettivamente non lo si supera completamente, non siamo certo più forti..

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                            • thetongue
                              Bodyweb Senior
                              • Mar 2003
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                              #59
                              Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                              Ottima osservazione tongue che condivido pienamente Anche se è facile restare vittime dei cheloidi.. Soluzioni per evitarlo?

                              E perchè nn credi che ciò che non uccide fortifica? Parli riferendoti proprio i cheloidi?? Però alla fine, dal tuo discorso ho capito che sono una forma di corazza..
                              Una cicatrice è quello che dobbiamo accettare e volere: a volte potrà anche darci un po' fastidio, ma fa parte del nostro "life luggage", il nostro bagaglio esistenziale.
                              Un cheloide è la cicatrice strabordante nel tessuto vergine (la nostra vita presente) e che dunque avviluppa più del dovuto: ci preclude una esistenza normale, che si identifica poi nell condizione di scelta kierkegaardiana, il mettere di nuovo sul tavolo verde le proprie carte
                              Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
                              Usando un paragone stupido, tagliare le ali ad un'aquila non la uccide ma non la rende certo più forte...
                              Appunto

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                              • Yashiro
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                                #60
                                Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                                Sì ma non sempre.. voglio dire, il tuo paragone è troppo "estremo".. quando ci succede qualcosa di brutto, che non ci uccide e da cui, tuttavia, riusciamo ad andare avanti, superandolo, penso che dopo ci ritroviamo più forti di prima.. certo che se effettivamente non lo si supera completamente, non siamo certo più forti..
                                Appunto, concordo pienamente con te. Ma se non si supera completamente un trauma, ci ha ucciso (non letteralmente s'intende).

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