Originariamente Scritto da thetongue
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Dagli Inni Orfici:
Invoco Memoria, sposa di Zeus, sovrana,
che ha generato le sacre, sante Muse dalla voce sonora,
esente dal cattivo oblio che sempre turba la ragione,
sostiene ogni intelligenza che sempre vive con le anime degli uomini,
accresce la potente forte ragione dei mortali,
dolcissima, ama la veglia e tutto fa ricordare.
Perchè, se è vero che esiste questo impulso alla dimenticanza, al voler scordare, rimuovere quanto di spiacevole è accaduto nelle nostre vite, perchè allora questa antichissima pregheria a che l'uomo ricordi, e ricordi tutto?
Nei Misteri, agli eletti veniva raccomandato di fuggire le acque di Lete, e di bere semmai al suo fiume gemello, Mnemosine, la fonte che fissa indelebilmente il ricordo.
Questo schema è inscindibile, non possiamo parlare di Lete se non teniamo presente il peso che ha Memoria, addirittura appellata come sposa del Dio.
La potenza salvifica che ha la memoria è chiara, in questa visione superiore;
Se noi amputiamo i nostri ricordi castriamo la nostra stessa vita, e la volontà che la regge, perchè Memoria, infatti, "accresce la potente, forte ragione dei mortali".
Senza il ricordo non potremmo mai avere una visione completa di noi, e dunque mai potremmo proseguire nel sentiero che più ci si confà:
Saremo sempre, in qualche maniera, deviati, perchè incapaci di trattenere tutti i pezzi della nostra vita.
Non avremo mai una lettura chiara dei nostri desideri, saremo claudicanti ad ogni passo, proprio come chi non vuole fuggire da uno stadio infantile.
Chi beve dal Lete rifiuta la prova, e la sfida della vera conoscenza, la via per cui, attraverso i ricordi, giungiamo infine a noi stessi.
Chi desidera dimenticare ama il mantenersi nel buio primordiale, nella sconoscenza e nel rifiuto delle dinamiche che muovono le cose del mondo e le proprie:
E' il "cattivo oblio" che turba la ragione.
Non si giungerà mai a maturità (la vera cura del male) se agogniamo il sonno:
Noi siamo nati perchè, svegli, godessimo di tutta la scena del mondo.
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