tratto da "SALUTE", inserto di "REPUBBLICA"
I "FORZATI"
DEI MUSCOLI
Quando la palestrafamale Dagli Usa la "bigorexia", sindrome che colpisce gli uomini
di Johann Rossi
Dopo gli Stati Uniti è il momento dell’Italia. Nelle nostre palestre capita sempre più spesso di vedere dei veri e propri "forzati del muscolo": passano ore, giorni, mesi in palestra, oppure sono atleti di determinate discipline in cui è necessario mostrare forza e potenza fisica, lavorano, sudano, lottano per contrastare una immagine distorta che hanno del loro aspetto fisico. Per quanto siano possenti e muscolosi, si vedono sempre piccoli, fragili, inadeguati. Sono malati di un disturbo chiamato bigorexia o «dismorfismo muscolare», un disturbo del comportamento alimentare connesso molto strettamente a un disturbo della propria immagine corporea che non ha ancora una classificazione ufficiale nei manuali diagnostici.
La bigorexia interessa principalmente il sesso maschile (colpisce in modo variabile il 2 per cento degli uomini americani) e viene considerata l’opposto dell’anoressia nervosa. «Anche in un immaginario comune, normale, le donne desiderano essere più magre e gli uomini più muscolosi. Nonostante questi giovani uomini spesso siano delle vere e proprie montagne di muscoli», spiega Ezio Di Flaviano, primario del reparto di disturbi nutrizionali della Casa di Cura convenzionata Villa Pini di Chieti, «non si sentono mai all’altezza e pur di avvicinarsi al loro irraggiungibile ideale mettono in atto molti comportamenti nocivi per la salute. E’ un disturbo complesso, che tocca la sfera del comportamento alimentare ma che attecchisce facilmente su individui con tratti ossessivi di personalità. Si sottopongono a diete ricche di proteine, a supplementi di aminoacidi ramificati, assumendone anche 50 compresse al giorno. Inoltre aboliscono intere categorie di alimenti come i grassi e i carboidrati, affaticando fegato e reni e provocando serie alterazioni del sistema ormonale. Fanno dell’attività fisica il loro principale interesse e ricorrono ad ormoni anabolizzanti che acquistano nelle palestre per aumentare la massa muscolare».
La bigorexia appare, in sintesi, come un sintomo, una delle tante manifestazioni di un malessere profondo dove il corpo non è che la "vittima" di un insoddisfacente rapporto con se stessi. Il disagio di queste persone infatti si insinua anche in altri ambiti della loro esistenza e interferisce con la vita lavorativa, sociale, affettiva: l’insicurezza li porta a rompere legami affettivi nel timore di essere giudicati inadeguati, sono perfezionisti che hanno aspettative innaturali, incapaci di esprimere emozioni spontanee e con una vita sessuale insoddisfacente perché non sanno lasciarsi andare, quando non perdono il desiderio sessuale a causa delle sostanze illecite che assumono.
«Vivono in funzione del proprio aspetto fisico», continua Di Flaviano, «niente altro li interessa perché il loro livello di autostima è influenzato dall’immagine corporea e dal peso. Una forte pressione è anche esercitata da alcune riviste per giovani uomini che propongono l’equazione "muscoli=successo e felicità". Proprio per la varietà di fattori che interessa questa patologia l’approccio terapeutico prevede anche la riabilitazione nutrizionale, l’approccio medico per ristabilire il funzionamento alterato di alcuni organi e una psicoterapia che rimuova la convinzione di poter avere successo e felicità solo in funzione della propria muscolatura».
Una convinzione che, oltre che errata, è fonte di patologie organiche anche gravi. Infatti è tutto l’assetto ormonale che viene ad essere alterato sia direttamente, per l’assunzione di sostanze illecite spesso a base di steroidi anabolizzanti, e sia indirettamente per i pesanti squilibri nutrizionali con sovraccarico di proteine ed integratori alimentari.
Il trattamento più indicato è quello psicoterapico.
Fattori rischio specifici per disturbi alimentari nel sesso maschile:
- Essere stati sovrappeso da bambini
- Esercitare particolari attività sportive, nel caso dei bigorexici: bodybuilder, lottatori, pugili, corridori ma anche calciatori
Complicazioni mediche:
- Irregolarità nel ritmo cardiaco
- Alterazioni del sistema immunitario e minore resistenza alle malattie
- Perdita del desiderio sessuale
- Aumento del volume delle ghiandole linfatiche
- Secchezza della pelle, perdita di capelli
- Debolezza, stanchezza, anemia
- Disturbi del sonno
- Perdita di massa ossea con aumentato rischio di fratture e osteoporosi
- Aumento del rischio di tumore e diabete
Complicazioni psicologiche
- Irritabilità, irascibilità, aggressività
- Disturbi d’ansia e depressione
- Sensazione di perdita di controllo
- Pensieri ossessivi
C@zzarola, siamo tutti malati!!!
I "FORZATI"
DEI MUSCOLI
Quando la palestrafamale Dagli Usa la "bigorexia", sindrome che colpisce gli uomini
di Johann Rossi
Dopo gli Stati Uniti è il momento dell’Italia. Nelle nostre palestre capita sempre più spesso di vedere dei veri e propri "forzati del muscolo": passano ore, giorni, mesi in palestra, oppure sono atleti di determinate discipline in cui è necessario mostrare forza e potenza fisica, lavorano, sudano, lottano per contrastare una immagine distorta che hanno del loro aspetto fisico. Per quanto siano possenti e muscolosi, si vedono sempre piccoli, fragili, inadeguati. Sono malati di un disturbo chiamato bigorexia o «dismorfismo muscolare», un disturbo del comportamento alimentare connesso molto strettamente a un disturbo della propria immagine corporea che non ha ancora una classificazione ufficiale nei manuali diagnostici.
La bigorexia interessa principalmente il sesso maschile (colpisce in modo variabile il 2 per cento degli uomini americani) e viene considerata l’opposto dell’anoressia nervosa. «Anche in un immaginario comune, normale, le donne desiderano essere più magre e gli uomini più muscolosi. Nonostante questi giovani uomini spesso siano delle vere e proprie montagne di muscoli», spiega Ezio Di Flaviano, primario del reparto di disturbi nutrizionali della Casa di Cura convenzionata Villa Pini di Chieti, «non si sentono mai all’altezza e pur di avvicinarsi al loro irraggiungibile ideale mettono in atto molti comportamenti nocivi per la salute. E’ un disturbo complesso, che tocca la sfera del comportamento alimentare ma che attecchisce facilmente su individui con tratti ossessivi di personalità. Si sottopongono a diete ricche di proteine, a supplementi di aminoacidi ramificati, assumendone anche 50 compresse al giorno. Inoltre aboliscono intere categorie di alimenti come i grassi e i carboidrati, affaticando fegato e reni e provocando serie alterazioni del sistema ormonale. Fanno dell’attività fisica il loro principale interesse e ricorrono ad ormoni anabolizzanti che acquistano nelle palestre per aumentare la massa muscolare».
La bigorexia appare, in sintesi, come un sintomo, una delle tante manifestazioni di un malessere profondo dove il corpo non è che la "vittima" di un insoddisfacente rapporto con se stessi. Il disagio di queste persone infatti si insinua anche in altri ambiti della loro esistenza e interferisce con la vita lavorativa, sociale, affettiva: l’insicurezza li porta a rompere legami affettivi nel timore di essere giudicati inadeguati, sono perfezionisti che hanno aspettative innaturali, incapaci di esprimere emozioni spontanee e con una vita sessuale insoddisfacente perché non sanno lasciarsi andare, quando non perdono il desiderio sessuale a causa delle sostanze illecite che assumono.
«Vivono in funzione del proprio aspetto fisico», continua Di Flaviano, «niente altro li interessa perché il loro livello di autostima è influenzato dall’immagine corporea e dal peso. Una forte pressione è anche esercitata da alcune riviste per giovani uomini che propongono l’equazione "muscoli=successo e felicità". Proprio per la varietà di fattori che interessa questa patologia l’approccio terapeutico prevede anche la riabilitazione nutrizionale, l’approccio medico per ristabilire il funzionamento alterato di alcuni organi e una psicoterapia che rimuova la convinzione di poter avere successo e felicità solo in funzione della propria muscolatura».
Una convinzione che, oltre che errata, è fonte di patologie organiche anche gravi. Infatti è tutto l’assetto ormonale che viene ad essere alterato sia direttamente, per l’assunzione di sostanze illecite spesso a base di steroidi anabolizzanti, e sia indirettamente per i pesanti squilibri nutrizionali con sovraccarico di proteine ed integratori alimentari.
Il trattamento più indicato è quello psicoterapico.
Fattori rischio specifici per disturbi alimentari nel sesso maschile:
- Essere stati sovrappeso da bambini
- Esercitare particolari attività sportive, nel caso dei bigorexici: bodybuilder, lottatori, pugili, corridori ma anche calciatori
Complicazioni mediche:
- Irregolarità nel ritmo cardiaco
- Alterazioni del sistema immunitario e minore resistenza alle malattie
- Perdita del desiderio sessuale
- Aumento del volume delle ghiandole linfatiche
- Secchezza della pelle, perdita di capelli
- Debolezza, stanchezza, anemia
- Disturbi del sonno
- Perdita di massa ossea con aumentato rischio di fratture e osteoporosi
- Aumento del rischio di tumore e diabete
Complicazioni psicologiche
- Irritabilità, irascibilità, aggressività
- Disturbi d’ansia e depressione
- Sensazione di perdita di controllo
- Pensieri ossessivi
C@zzarola, siamo tutti malati!!!
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