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(ANSA) - ROMA, 27 GEN - E' morto questa sera dopo una lunga malattia Mino Reitano. Il cantante, 64 anni, si e' spento nella sua abitazione di Agrate Brianza. Reitano era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante si svolgeranno giovedi' alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza.
Un cantante di un Italia che non c'è più, quella di quando erano gli italiani ad emigrare all'estero, per andare in Germania o a fare i minatori in Belgio.
Reitano fece lo stesso percorso di quegli italiani, partendo dal Sud per tentare la sorte, che, pur senza spedirlo nell'olimpo della canzone, gli ha comunque sorriso.
Il suo pubblico era quello, poco sofisticato, di quei tempi e di quelle origini, che chiedeva a Reitano proprio quelle canzoni e quel modo di cantare che li legava alla loro terra, e questo Reitano ha sempre dato, senza risparmiarsi, e senza gli isterici divismi odierni.
Ha scritto un piccolo capolavoro, fatto suo da una signora della canzone come la Vanoni, quella "C'è una ragione di più" che diresti non sia neppure sua;
Si vantava di aver portato una delle prime canzoni di Battisti a Sanremo, quando quest'ultimo era un perfetto sconosciuto, e questo è vero:
Oggi qualche vecchio italiano sarà sinceramente dispiaciuto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Un cantante di un Italia che non c'è più, quella di quando erano gli italiani ad emigrare all'estero, per andare in Germania o a fare i minatori in Belgio.
Reitano fece lo stesso percorso di quegli italiani, partendo dal Sud per tentare la sorte, che, pur senza spedirlo nell'olimpo della canzone, gli ha comunque sorriso.
Il suo pubblico era quello, poco sofisticato, di quei tempi e di quelle origini, che chiedeva a Reitano proprio quelle canzoni e quel modo di cantare che li legava alla loro terra, e questo Reitano ha sempre dato, senza risparmiarsi, e senza gli isterici divismi odierni.
Ha scritto un piccolo capolavoro, fatto suo da una signora della canzone come la Vanoni, quella "C'è una ragione di più" che diresti non sia neppure sua;
Si vantava di aver portato una delle prime canzoni di Battisti a Sanremo, quando quest'ultimo era un perfetto sconosciuto, e questo è vero:
Oggi qualche vecchio italiano sarà sinceramente dispiaciuto.
eh no, non lo direi e a saperlo ora mi rammarico... un grande, mi mancheranno anche i suoi "show must go on" cantati a squarciagola...
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