Repressione vs riabilitazione

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  • thetongue
    Bodyweb Senior
    • Mar 2003
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    #16
    Coinquilini del forum,
    il mio intento era prendere a pretesto questo "caso particolare" per astrarci e parlare, più concettualmente, del rapporto tra autoritarismo vs permissivismo (repressione vs riabilitazione), con relativi risultati de facto e non perdendo d'occhio le implicazioni morali contemporaneamente.
    Vi parrà balzano, ma la mia mente è rimandata alla figura del Bismarck: in quell'Europa, tutti avevano iniziato a contestare, tra attonito disprezzo e beffarda derisione, il pragmatismo reazionario della realpolitik del Cancelliere; tutti erano finiti ammutoliti dai frutti di quel nudo pragmatismo, apprezzandone gli incontrovertibili risultati (e ricordiamo che la sua parabola politica non ha conosciuto sconfitta, perchè fu poi conclusa dall'entrata in scena di Guglielmo II).
    Ora, di nuovo, la mia idea è non di focalizzarsi a parlare della politica reazionaria di Bismarck e cos' via, ma piuttosto predere uno spunto da questo paragone per discutere, in termini generali, del tema "autoritarismo pragmatico vs permissivismo liberale", etc. etc.

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    • Lucone
      Bodyweb Advanced
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      • Perugia
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      #17
      Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
      Mi chiedo chi glieli dia i soldi... O come facciano a procurarseli..
      a non lo sò....è palese che sono molto + viziati di quanto lo erano i ragazzi della mia generazione...
      Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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      • Liam & Me
        Bad Blake
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        #18
        Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
        Coinquilini del forum,
        il mio intento era prendere a pretesto questo "caso particolare" per astrarci e parlare, più concettualmente, del rapporto tra autoritarismo vs permissivismo (repressione vs riabilitazione), con relativi risultati de facto e non perdendo d'occhio le implicazioni morali contemporaneamente.
        Vi parrà balzano, ma la mia mente è rimandata alla figura del Bismarck: in quell'Europa, tutti avevano iniziato a contestare, tra attonito disprezzo e beffarda derisione, il pragmatismo reazionario della realpolitik del Cancelliere; tutti erano finiti ammutoliti dai frutti di quel nudo pragmatismo, apprezzandone gli incontrovertibili risultati (e ricordiamo che la sua parabola politica non ha conosciuto sconfitta, perchè fu poi conclusa dall'entrata in scena di Guglielmo II).
        Ora, di nuovo, la mia idea è non di focalizzarsi a parlare della politica reazionaria di Bismarck e cos' via, ma piuttosto predere uno spunto da questo paragone per discutere, in termini generali, del tema "autoritarismo pragmatico vs permissivismo liberale", etc. etc.
        Avrei bisogno di 2-3 pinte di ale perfida per vare un discorso organico, purtroppo sono ancora al lavoro e ci restero' ancora per qualche ora.
        Ripassero': nel frattempo faccio i complimenti per un 3d che sulla carta sembra molto interessante.
        B & B with a little weed










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        • Ronin
          Bodyweb Advanced
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          • Friuli
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          #19
          Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
          Stavo confrontando le mie esperienze vissute prima a Liverpool e poi a Belfast, per quanto riguarda le urgenze vascolari: a Liverpool mi capitavano 2 o 3 casi, in media a settimana, di IVDU (intra-venous drug users) che venivano con le arterie femorali spappolate ed io dovevo trattare questi casi poco piacevoli; a Belfast, non me ne è mai capitato uno, ed è una bella sensazione.
          Ciò accade perchè a Belfast l'IRA, nel corso degli "anni di piombo", ha praticamente estirpato la piaga degli eroinomani: per il drogato intra-venoso non era concepita una riabilitazione, ma veniva pestato a sangue (insieme ai pushers) e, se perpetrava nella sua condotta, fatto fuori. L'IRA ha eradicato il problema della droga intra-venosa in Ulster non solo agendo sui pushers, ma anche sull'utenza (i drogati). Ed il risultato è inoppugnabile, perlomeno in quanto ad efficacia: senza la domanda dell'utenza (drogati), l'offerta (pushers) è vana.
          E qui la riflessione: spesso si dice che la repressione non sia la strada da perseguire, perchè gli individui target esprimerebbero il loro disagio sociale e personale in altri modi; sarò io non in grado di vederne i tremendi risvolti negativi, ma la repressione attuata dalla paramilizia dell'Ulster a me pare abbia dato un risultato tangilbile, riguardo quella che a Liverpool vivevo come una piaga.
          Voi che ne pensate della dicotomia repressione vs riabilitazione?

          Secondo me la repressione,anche violenta,in alcuni ambiti,come in questo caso quello della droga,è l'unica soluzione dato che molto spesso le persone non sono in grado di autoregolarsi e la riabiltazione,come si può ben constatare,molto spesso fallisce.

          ot:è interessante notare il paradosso costituito dal fatto che l'IRA,sul suo territorio,reprimeva con violenza l'uso della droga,mentre dagli anni 80 in poi la maggior parte dei suoi finanziamenti derivavano proprio dal commercio degli stupefacenti
          sigpicNel rombo di un mare lontano nel fumo di antiche battaglie risalgono al cuore i ricordi sepolti dal fiume del tempo

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          • thetongue
            Bodyweb Senior
            • Mar 2003
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            #20
            Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
            Avrei bisogno di 2-3 pinte di ale perfida per vare un discorso organico, purtroppo sono ancora al lavoro e ci restero' ancora per qualche ora.
            Ripassero': nel frattempo faccio i complimenti per un 3d che sulla carta sembra molto interessante.
            Il presupposto, affinchè l'autoritarismo (e la repressione) sia positivo, è che l'autorità preposta (stato, genitore, etc.) "knows better"

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            • ma_75
              Super Moderator
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              #21
              Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
              Coinquilini del forum,
              il mio intento era prendere a pretesto questo "caso particolare" per astrarci e parlare, più concettualmente, del rapporto tra autoritarismo vs permissivismo (repressione vs riabilitazione), con relativi risultati de facto e non perdendo d'occhio le implicazioni morali contemporaneamente.
              Vi parrà balzano, ma la mia mente è rimandata alla figura del Bismarck: in quell'Europa, tutti avevano iniziato a contestare, tra attonito disprezzo e beffarda derisione, il pragmatismo reazionario della realpolitik del Cancelliere; tutti erano finiti ammutoliti dai frutti di quel nudo pragmatismo, apprezzandone gli incontrovertibili risultati (e ricordiamo che la sua parabola politica non ha conosciuto sconfitta, perchè fu poi conclusa dall'entrata in scena di Guglielmo II).
              Ora, di nuovo, la mia idea è non di focalizzarsi a parlare della politica reazionaria di Bismarck e cos' via, ma piuttosto predere uno spunto da questo paragone per discutere, in termini generali, del tema "autoritarismo pragmatico vs permissivismo liberale", etc. etc.
              Eh be...esempio mica da poco quello che citi. E potremmo farne tanti altri. Mi viene in mente subito, ça va sans dire, il terrore giacobino che riuscì a tenere compatto un popolo prostrato dalle avversità, accerchiato dagli eserciti di mezza Europa, ed a portarlo, infine, a sconfiggere delle forze numericamente preponderanti. Come potè accadere questo? A prezzo di rinunce (che oggi a molti sembrerebbero intollerabili) a molte libertà personali e con un sistema giuridico che sanzionava in maniera draconiana chiunque trasgredisse (o fosse solo sospettato di farlo). L'autoritarismo, inutile negarlo, riesce a tenere unito, compatto, coeso, un popolo molto più di qualunque democrazia liberale: è per questo che, ancora oggi, esercita un fascino innegabile. Il punto è: a quanto della propria libertà personale ciascuno di noi è disposto a rinunciare, per avere in cambio-ad esempio- maggiore sicurezza?
              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
              ma_75@bodyweb.com

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              • thetongue
                Bodyweb Senior
                • Mar 2003
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                #22
                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                Il punto è: a quanto della propria libertà personale ciascuno di noi è disposto a rinunciare, per avere in cambio-ad esempio- maggiore sicurezza?
                Quello che citi è un punto importante, si. Un altro è quello che proponevo a Liam: il presupposto, affinchè l'autoritarismo sia benefico, è che l'autorità (stato, genitore, etc) "knows better", cioè prima sia degna, poi conosca l'interesse di ciò che gestisce (i cittadini, un figlio, etc) ancor meglio del "gestito" stesso

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                • TheSandman
                  Ex Presidente
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                  #23
                  Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                  Il punto è: a quanto della propria libertà personale ciascuno di noi è disposto a rinunciare, per avere in cambio-ad esempio- maggiore sicurezza?
                  Scusa, non trovo il nesso.

                  Se ci sono delle regole devono essere fatte rispettare e la gravità della punizione nemmeno dovrebbe essere un problema, dovendo essere inviolabile la regola.

                  La tutela del criminale a mio avviso deve essere non dico inesistente ma ad ogni modo al massimo nei limiti dei diritti umani.

                  Nella zona mia in stazione al mattino c'è da fare lo slalom tra le siringhe lasciate dai drogati.
                  Se fosse possibile mandare l'esercito a perlustrare costantemente la zona e e a legnare come Dio comanda chi si droga per me non sarebbe affatto un problema, visto oltre tutto che questi tossicodipendenti sono da me curati con le mie tasse.

                  Io per la sicurezza sono disposto a tutto anche ad avere 10 soldati anche per ogni minimo piccolo comune.
                  Io non sono un criminale e indipendentemente da questo anche qualora i fatti della vita mi portino a delinquere a mente lucida ritengo che 4 legnate me le meriterei e mi persuaderebbero dal ridelinquere un'altra volta.

                  Sarà un caso ma spesso questi criminali assumono l'arroganza sapendo che nessuno al momento interverrà a punirli come si deve.

                  Io alle riabilitazioni non credo affatto.
                  COme diceva un vecchio detenuto per gravi fatti di cronaca del recente passato il pentimento e la riabilitazione sono provvedimenti ipocriti perchè nemmeno il più idiota dei criminali è cos stupido da non riuscire a comportarsi bene per x tempo sapendo che poi avrà il vantaggio di un cospiquo sconto di pena o nei casi dei tossici di uscire dalla clinica.


                  Tessera N° 6

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                  • ma_75
                    Super Moderator
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                    #24
                    Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
                    Scusa, non trovo il nesso.

                    Se ci sono delle regole devono essere fatte rispettare e la gravità della punizione nemmeno dovrebbe essere un problema, dovendo essere inviolabile la regola.

                    La tutela del criminale a mio avviso deve essere non dico inesistente ma ad ogni modo al massimo nei limiti dei diritti umani.

                    Nella zona mia in stazione al mattino c'è da fare lo slalom tra le siringhe lasciate dai drogati.
                    Se fosse possibile mandare l'esercito a perlustrare costantemente la zona e e a legnare come Dio comanda chi si droga per me non sarebbe affatto un problema, visto oltre tutto che questi tossicodipendenti sono da me curati con le mie tasse.

                    Io per la sicurezza sono disposto a tutto anche ad avere 10 soldati anche per ogni minimo piccolo comune.
                    Io non sono un criminale e indipendentemente da questo anche qualora i fatti della vita mi portino a delinquere a mente lucida ritengo che 4 legnate me le meriterei e mi persuaderebbero dal ridelinquere un'altra volta.

                    Sarà un caso ma spesso questi criminali assumono l'arroganza sapendo che nessuno al momento interverrà a punirli come si deve.

                    Io alle riabilitazioni non credo affatto.
                    COme diceva un vecchio detenuto per gravi fatti di cronaca del recente passato il pentimento e la riabilitazione sono provvedimenti ipocriti perchè nemmeno il più idiota dei criminali è cos stupido da non riuscire a comportarsi bene per x tempo sapendo che poi avrà il vantaggio di un cospiquo sconto di pena o nei casi dei tossici di uscire dalla clinica.

                    Esempio molto semplice: politica antiterrorismo di Bush: controllo delle email degli utenti, reazione popolare in nome della difesa della privacy. Banale esempio di sottrazione di parte della propria libertà personale ai fini della sicurezza pubblica e delle conseguenze che questo può avere sull'opinione pubblica.
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                    • Leonida
                      Filosofo del *****
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                      #25
                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      Esempio molto semplice: politica antiterrorismo di Bush: controllo delle email degli utenti, reazione popolare in nome della difesa della privacy. Banale esempio di sottrazione di parte della propria libertà personale ai fini della sicurezza pubblica e delle conseguenze che questo può avere sull'opinione pubblica.
                      come dici,tutto ciò che è stato deciso con i P.A.T.R.I.O.C.T act, mica roba da poco.
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      è plotino la chiave universale per le vagine
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      secondo me sono pazzi.

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                      • Barone Bizzio
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                        #26
                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        Esempio molto semplice: politica antiterrorismo di Bush: controllo delle email degli utenti, reazione popolare in nome della difesa della privacy. Banale esempio di sottrazione di parte della propria libertà personale ai fini della sicurezza pubblica e delle conseguenze che questo può avere sull'opinione pubblica.

                        Aggiungo un esempio molto più grave di un controllo delle email degli utenti. Possibilità da parte degli agenti (federali? ora non mi ricordo) di perquisire qualsiasi abitazione senza alcun mandato qualora loro lo ritengano opportuno in relazione ai loro sospetti sul proprietario della casa (es un sospetto terrorista)

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                        • maigap
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                          #27
                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          Esempio molto semplice: politica antiterrorismo di Bush: controllo delle email degli utenti, reazione popolare in nome della difesa della privacy. Banale esempio di sottrazione di parte della propria libertà personale ai fini della sicurezza pubblica e delle conseguenze che questo può avere sull'opinione pubblica.
                          è vero anche che è possibile manipolare l'opinione pubblica attraverso la creazione ad hoc di eventi e/o la manipolazione dell'informazione.
                          facendo percepire un pericolo (più o meno reale) si possono indurre i cittadini ad accettare interventi che vanno a ledere la loro privacy/libertà personale, interventi che in condizioni di "normalità" non accetterebbero mai.

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