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Ahahah tornano a casa i due romeni complici dei quattro violentatori di Guidonia. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli ha disposto gli arresti domiciliari tenendo conto del loro ruolo "marginale".
Auspicavo una cosa del genere qualche pagina fa.
Ora che sono ai domiciliari qualcuno potrebbe (marginalmente si intende) spaccargli la faccia bussando direttamente al campanello di casa.
Magari non 50, ma 20 di sicuro. Solo la violenza sessuale di gruppo arriva a 12 anni come massimo edittale.
e ti sembra una cosa sensata?
la vittima avrà la vita rovinata per sempre e noi gli diamo 12 anni? di cui se ne fanno meno di 8 e cmq sappiamo tutti come se li fanno
dai ammettiamolo le carceri italiane sono un posto ottimale per chi non ha niente..
vitto e alloggio gratuito
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
Magari non 50, ma 20 di sicuro. Solo la violenza sessuale di gruppo arriva a 12 anni come massimo edittale.
dubito gabri. . sono incensurati. . fra attenuanti generiche.. sconto di un terzo della pena per patteggiamento. sconti pena. . . questi fra pochissimi anni sono fuori . fidati.. .mmanco un assassino si fa 20 anni oggi. . .
Io dico che devono avere una condanna minima di 15 anni. Che poi ne sconteranno 7-8 è un'altra faccenda.
Sulle misure alternative mi sono espresso più di una volta. Ad ogni modo, non ci vorrebbe una grande riforma pre precluderne l'applicazione a una lista tassativa di reati (Omicidio, stupro, sequestro di persona ecc).
Io dico che devono avere una condanna minima di 15 anni. Che poi ne sconteranno 7-8 è un'altra faccenda.
Sulle misure alternative mi sono espresso più di una volta. Ad ogni modo, non ci vorrebbe una grande riforma pre precluderne l'applicazione a una lista tassativa di reati (Omicidio, stupro, sequestro di persona ecc).
se i politici volessero potrebbero farlo domani mattina. ma dubito. .
La vittima ha 21 anni. Gli stupratori fermati mentre si preparavano a lasciare la Calabria. Riconosciuti grazie anche ad alcuni tatuaggi che un paio di loro avevano sul braccio.
Cosenza, violentano connazionale Fermati cinque braccianti romeni
COSENZA (31 gennaio) - Un tatuaggio ha tradito il branco. A Cassano allo Jonio, nel Cosentino, arrestati cinque romeni colpevoli di aver violentato una loro connazionale. "Li conoscevo di vista", ha raccontato la donna. "Lavorano la terra come me e mio marito. Mi hanno accompagnato a casa e quando sono entrati mi hanno aggredita".
Un'altra storia di violenza di gruppo, come a Guidonia. La vittima dei cinque braccianti romeni è una ragazza di ventun anni, sposata e madre di un bimbo che è rimasto in Romania. Ha denunciato i cinque connazionali: ha descitto i loro volti e ricordato ai carabinieri i tatuaggi che un paio di loro avevano sul braccio.
Li hanno fermati in un casolare in contrada Bruscata, non distante dalla stazione di Sibari. Sono cinque romeni, tra i 20 e i 33 anni, agricoltori nelle campagne vicine. Sono stati traferiti nel carcere di Castrovillari con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Stavano organizzando la fuga, come i quattro connazionali che il giudice accusa di aver violentato, pochi giorni fa, una ragazza, appartata con il fidanzato in una zona isolata di Guidonia, alle porte di Roma.
Ai due giovani romeni accusati di aver favorito la latitanza degli stupratori, il gip ha già concesso i domiciliari presso una residenza segreta e protetta nel Nord Italia, lontana da possibili ritorsioni razziste. Restano invece in carcere gli aguzzini della ragazza che, alla parlamentare radicale Rita Bernardini, hanno denunciato di essere stati picchiati "prima dai carabinieri, poi dalle guardie carcerarie di Rebibbia". Accuse sulle quali la procura di Tivoli sta valutando l'opportunità di aprire un'inchiesta.
Io dico che devono avere una condanna minima di 15 anni. Che poi ne sconteranno 7-8 è un'altra faccenda.
Sulle misure alternative mi sono espresso più di una volta. Ad ogni modo, non ci vorrebbe una grande riforma pre precluderne l'applicazione a una lista tassativa di reati (Omicidio, stupro, sequestro di persona ecc).
no non è un'altra faccenda purtroppo è la stessa
quando parliamo di certezza della pena beh a questo dobbiamo puntare
chi viene condannato a 15 anni se li deve fare fino all'ultimo maledetto minuto
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
Ora gli autori del gesto sono rinchiusi in una comunità protetta
La fanno ubriacare poi la violentano
Tre minorenni abusano di una ragazza di 14 anni: tutti e quattro avevano deciso di marinare insieme la scuola
TRENTO - Ha deciso di saltare la scuola e di passare la giornata con altri tre ragazzi. Ma quella che poteva essere la più classica delle bigiate si è trasformata in un incubo per una ragazza di 14 anni di Trento. Dopo una mattinata passata a bere superalcolici fino all'ubriachezza, i tre maschi - tutti minorenni - l'hanno portata a casa di uno di loro e poi violentata.
LE INDAGINI - La ragazza ha poi raccontato quanto le era successo e grazie alla denuncia presentata alla polizia i tre giovani che hanno approfittato di lei sono stati arrestati e condotti in una comunità. La vicenda risale allo scorso dicembre ma l'esecuzione dei provvedimenti restrittivi nei confronti dei minorenni accusati di violenza sessuale è di ieri. Nelle settimane scorse gli agenti della Squadra mobile della Questura di Trento hanno condotto le indagini e ottenuto riscontri al racconto della giovane.
Scusate se riesumo il 3d, ma ci tenevo a postare questo..
La ventenne era segregata in una casa di Alcamo, Trapani, senza documenti. La costringevano a prostituirsi. E' riuscita a scappare e a denunciare gli aguzzini
Romena schiavizzata e stuprata fermati 3 connazionali e un italiano
ROMA - Una ventenne romena è stata convinta da tre connazionali a venire in Italia con la promessa di un lavoro, ma poi, una volta qui, è stata chiusa in casa, le hanno sottratto i documenti e l'hanno costretta con minacce e violenze a prostituirsi e soddisfare le loro pretese sessuali. E' successo ad Alcamo, nel Trapanese. La donna è riuscita a liberarsi e a denunciare i suoi aguzzini, che adesso sono stati arrestati dai carabinieri di Alcamo insieme a un italiano loro complice.
I fermati sono Neculai Bulai e Nicu Claudiu Bulai, padre e figlio di 51 e 30 anni, Iulian Ilie Balan di 20 anni, e l'alcamese Vincenzo Di Franco, di 54 anni. Per loro le accuse sono di associazione a delinquere, sequestro di persona, riduzione in schiavitù, violenza sessuale e ricettazione: nelle loro nelle abitazioni gli inquirenti hanno trovato anche merce rubata.
La vittima era stata avvicinata in Romania dai tre connazionali, da tempo residenti ad Alcamo, che l'avevano invitata a venire in Sicilia, promettendole un lavoro da badante. Invece l'hanno segregata per 20 giorni, stuprata a turno ripetutamente, picchiata. Poi hanno iniziato ad affidarla giornalmente a Di Franco, che ne abusava sessualmente e la faceva prostituire a Trapani e in altri paesi della provincia di Palermo. La giovane è riuscita però a liberarsi, a fuggire dalla casa dov'era tenuta prigioniera e a denunciare tutto ai carabinieri.
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