Primi provvedimenti di Obama in materia delicate (aborto e staminali) e primi contrasti con il Vaticano. Credo proprio che, negli USA, le gerarchie ecclesiastiche non avranno il peso che hanno da noi ed anzi ho il sospetto che queste polemiche interessino più l'Italia degli USA...
Obama rifinanzia gli abortisti
Rischio di polemiche col Vaticano
WASHINGTON – Dopo la chiusura di Guantanamo entro un anno e dopo il divieto delle torture dei detenuti, Obama adotta una terza misura che rischia di portarlo su una rotta di collisione non solo con i conservatori americani ma anche con il Vaticano. Secondo la Casa Bianca, il presidente sta per ripristinare i finanziamenti statali Usa alle Organizzazioni internazionali non governative per il controllo delle nascite che accettano l’aborto, una misura molto controversa.
LA STORIA - I fondi vennero aboliti dal presidente repubblicano antiaborista Ronald Reagan, nell'84, dopo la conferenza dell’Onu a Città del Messico, vennero poi ripristinati dal presidente democratico Bill Clinton nel gennaio del ‘91, e vennero infine proibiti da George W. Bush nel gennaio del 2001. Clinton e Bush jr. annunciarono la loro decisione il 22 gennaio, una data simbolica, l’anniversario della sentenza della Corte suprema che legalizzò l'aborto. Stando al «Wall Street Journal», Obama ha atteso un giorno per non aggravare le polemiche. Nella campagna elettorale, il presidente si pronunciò a favore dell’aborto, pur osservando che «è una situazione tragica che tutti vorrebbero evitare». Giovedì in un comunicato Obama ha aggiunto che «occorre prevenire le gravidanze non volute, ridurre il ricorso all’aborto, e allargare l’accesso delle famiglie ai contraccettivi e ai servizi preventivi». Hanno anticipato la misura di Obama le proteste dei gruppi antiaboristi e dei vescovi americani, che hanno chiamato in causa anche il vicepresidente Joe Biden, un cattolico.
VATICANO - La Casa Bianca prevede una reazione ufficiale - negativa - da parte del Vaticano, uno degli architetti della politica dell'84. Un altro motivo di contrasto tra Obama e il Vaticano potrebbe essere l’annuncio della Federal Food and Drugs Administration o Fda, l’ente di controllo degli alimentari e dei farmaci, che nei prossimi mesi la Geron, una società di ricerca privata, compirà esperimenti con le cellule staminali su 8–10 persone paralizzate per restituire loro almeno parziale libertà di movimenti. In base a una legge di Bush, gli esperimenti non possono essere finanziati dallo Stato, e comunque la Fda ha dato il via alla Genron senza attendere la decisione del presidente. Ma durante la campagna elettorale Obama non escluse di appoggiarli. Il Vaticano si oppone perché le cellule staminali vengono estratte da embrioni forniti dalle cliniche della fertilità e gli embrioni muoiono. Le cellule della Geron risalgono ad anni fa e furono custodite in vitro. A differenza di quelli con Bush, i rapporti del Vaticano con Obama si preannunciano difficili: c’è più sintonia in politica estera – Medio Oriente, Islam ecc – ma meno in quella che gli americani chiamano politica sociale
Obama rifinanzia gli abortisti
Rischio di polemiche col Vaticano
WASHINGTON – Dopo la chiusura di Guantanamo entro un anno e dopo il divieto delle torture dei detenuti, Obama adotta una terza misura che rischia di portarlo su una rotta di collisione non solo con i conservatori americani ma anche con il Vaticano. Secondo la Casa Bianca, il presidente sta per ripristinare i finanziamenti statali Usa alle Organizzazioni internazionali non governative per il controllo delle nascite che accettano l’aborto, una misura molto controversa.
LA STORIA - I fondi vennero aboliti dal presidente repubblicano antiaborista Ronald Reagan, nell'84, dopo la conferenza dell’Onu a Città del Messico, vennero poi ripristinati dal presidente democratico Bill Clinton nel gennaio del ‘91, e vennero infine proibiti da George W. Bush nel gennaio del 2001. Clinton e Bush jr. annunciarono la loro decisione il 22 gennaio, una data simbolica, l’anniversario della sentenza della Corte suprema che legalizzò l'aborto. Stando al «Wall Street Journal», Obama ha atteso un giorno per non aggravare le polemiche. Nella campagna elettorale, il presidente si pronunciò a favore dell’aborto, pur osservando che «è una situazione tragica che tutti vorrebbero evitare». Giovedì in un comunicato Obama ha aggiunto che «occorre prevenire le gravidanze non volute, ridurre il ricorso all’aborto, e allargare l’accesso delle famiglie ai contraccettivi e ai servizi preventivi». Hanno anticipato la misura di Obama le proteste dei gruppi antiaboristi e dei vescovi americani, che hanno chiamato in causa anche il vicepresidente Joe Biden, un cattolico.
VATICANO - La Casa Bianca prevede una reazione ufficiale - negativa - da parte del Vaticano, uno degli architetti della politica dell'84. Un altro motivo di contrasto tra Obama e il Vaticano potrebbe essere l’annuncio della Federal Food and Drugs Administration o Fda, l’ente di controllo degli alimentari e dei farmaci, che nei prossimi mesi la Geron, una società di ricerca privata, compirà esperimenti con le cellule staminali su 8–10 persone paralizzate per restituire loro almeno parziale libertà di movimenti. In base a una legge di Bush, gli esperimenti non possono essere finanziati dallo Stato, e comunque la Fda ha dato il via alla Genron senza attendere la decisione del presidente. Ma durante la campagna elettorale Obama non escluse di appoggiarli. Il Vaticano si oppone perché le cellule staminali vengono estratte da embrioni forniti dalle cliniche della fertilità e gli embrioni muoiono. Le cellule della Geron risalgono ad anni fa e furono custodite in vitro. A differenza di quelli con Bush, i rapporti del Vaticano con Obama si preannunciano difficili: c’è più sintonia in politica estera – Medio Oriente, Islam ecc – ma meno in quella che gli americani chiamano politica sociale
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