Cosa ne pensi dell' ultima dichiarazione del giudice Mariangela Gentile, Gabriele?
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Vabè...ste dichiarazioni non valgono niente per me. Il problema dell' emergenza stupri non è che un giudice si possa o non si possa avvalere della discrezionalità prevista dalla leggi
Il problema è che ci sono troppi disadattati e per la legge dei grandi numeri possono succedere anche cose come questa
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
Il problema è che ci sono troppi disadattati e per la legge dei grandi numeri possono succedere anche cose come questaOriginariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza MessaggioSulla vicenda di cui dicevo ieri ho trovato un discreto resoconto. Da "La Repubblica":
"Per il prefetto di Roma ce ne è abbastanza per rispedirlo a casa. "Il soggetto in questione - scrive nel decreto di allontanamento del 2 maggio 2008 - ha tenuto comportamenti che costituiscono una minaccia concreta, effettiva e grave per i diritti fondamentali della persona, ovvero per l'incolumità pubblica. La sua ulteriore permanenza sul territorio nazionale è incompatibile con la civile e sicura convivenza". Tre arresti, due condanne definitive e una denuncia a piede libero per reati che si somigliano come gocce d'acqua e si ripetono con cadenza mensile.
L'espulsione appare scontata. Appare. Una volta a Bologna, assistito dall'avvocato Immacolata Troiano, il romeno convince il giudice Mariangela Gentile ad annullare il decreto di allontanamento con tre paginette di motivazione. Gli argomenti - si legge nel provvedimento - sono tre. Il primo: "Prima che il decreto prefettizio venisse emesso, il cittadino straniero non era mai stato destinatario di provvedimenti di allontanamento". Il secondo: "I fatti non circostanziati, ma solo genericamente indicati nel decreto prefettizio, non appaiono sufficienti ad integrare l'ipotesi della minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona o dell'incolumità pubblica". Il terzo: "La precisazione relativa alla sentenza emessa dal tribunale di Roma l'8 febbraio 2008 non fornisce al giudicante l'indicazione di fatti circostanziati idonei a giustificare l'allontanamento". Insomma, Isztoika può tornare sul marciapiede perché è solo la prima volta che lo si vuole espellere. Perché tre arresti, due condanne definitive e una denuncia a piede libero non sono indizi "sufficienti" e "circostanziati".
Al romeno non deve sembrare vero. Torna a Roma, nella sua Primavalle, dove si rimette a fare quello che ha sempre fatto. Tanto che il 10 ottobre viene di nuovo arrestato dai carabinieri per furto aggravato. In carcere non rientra neanche questa volta. La notte tra il 14 e il 15 febbraio scorsi è nel parco della Caffarella.
Il giudice Mariangela Gentile ora dice: "Ho una paura terribile. Ma per il nostro tribunale due sentenze non bastano per dichiarare la pericolosità sociale di un uomo. Né tantomeno delle denunce. Noi siamo magistrati cauti. Certo, con il senno di poi mi dispiace". "
Naturalmente, caro ruocky, la riforma berlusconana non verte su questo ossia certezza della pena , inasprimento delle pene e meno discrezionalità su determinati casi ma mira solo a ridurre l'autonomia dei magistrati a scopi politici o personaliLast edited by ikuape86; 19-02-2009, 15:07:33.
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza MessaggioNaturalemente, caro ruocky, la riforma berlusconana non verte su questo ossia certezza della pena , inasprimento delle pene e meno discrezionalità su determinati casi ma mira solo a ridurre l'autonomia dei magistrati a scopi politici o personaliOriginariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da Paul_Anderson Visualizza MessaggioCosa ne pensi dell' ultima dichiarazione del giudice Mariangela Gentile, Gabriele?
ROMA (19 febbraio) - «Erano a pochi metri da noi, con l'aria di chi è lì per caso. Il ventenne, il biondino dagli occhi azzurri, eccolo qua e, pochi metri più in là, il suo compare, faccia da pugile, 36 anni, tre anni scontati nelle galere della Romania».
E' il racconto di Pierangelo Maurizio, autore del servizio del Tg5 mandato in onda oggi alle 13 in cui si vedono i due romeni accusati di aver stuprato alla Caffarella durante lo sgombero al Quartaccio il 24 gennaio, qualche giorno dopo lo stupro alla donna aggredita in via Andersen.
Il ventenne, che in pochi mesi in italia ha collezionato due denunce, un arresto e un decreto di espulsione annullato da un giudice di Bologna, in un'immagine sghignazza mentre il sonoro della telecamera cattura una quindicenne romena la quale assicura che gli stupratori non si trovano in mezzo a loro: «Qua sono tutti bravi, tutti lavorano di giorno, solo la domenica riposano». «Come predatori - prosegue il servizio - hanno colpito e poi si sono rintanati nella baracche a 200 metri di distanza».
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Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza MessaggioMagari fosse così semplice. Purtroppo è dimostrato che inasprire le pene non riduce i reati.
Gli USA hanno un sistema penale alquanto repressivo ed anche piuttosto efficace: eppure come criminalità son messi peggio di noi.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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ROMA (19 febbraio) - «Li abbiamo visti sulla panchina che si stavano baciando, con Karol ci siamo detti che lei era carina, e abbiamo pensato di violentarla. L’idea è nata così, in quel momento». Loyos Alexandru Isztoika, 19 anni, confessa. Ha provato a dire ai poliziotti che lui è innocente e che con lo stupro della Caffarella non c’entra, ma crolla quando gli agenti della scientifica gli prelevano la saliva con il tampone per l’esame del Dna. E nella lunga notte in questura Loys, detto ”il biondino” ammette davanti al pm Vincenzo Barba e al capo della Mobile Vittorio Rizzi, di avere stuprato Valeria, 15 anni, la sera di san Valentino, insieme a Karol Racz, e di avere picchiato il suo ragazzo nel parco della Caffarella. Loyos dice che lui e Karol erano lì per trovare qualcosa da fare, un modo per passare la serata. Magari ci scappava una rapina. «Non avevamo in mente niente di preciso. Avevamo bevuto, portavamo le bottiglie in una busta, quando ci siamo trovati davanti quella coppietta abbiamo visto subito che lei era molto carina, e abbiamo deciso di violentarla». Loys e Karol si avvicinano ai ragazzi, li costringono a seguirli fino al bordo del parco: «Li abbiamo circondati, loro hanno cercato di impietosirci, prima hanno detto che potevamo prendere tutti i soldi, che non c’era bisogno di fargli del male, non si sarebbero ribellati. Li abbiamo trascinati all’interno della Caffarella, cercavamo un punto lontano dalla strada, dove non poteva vederci nessuno, i ragazzi avevano capito che non li avremmo lasciati andare e hanno cominciato a piangere e a pregarci di lasciarli andare. Ci supplicavano e continuavano a farci vedere i soldi».
Valeria e il fidanzato ingoiavano il terrore con le lacrime, urlavano nel buio dove nessuno poteva sentirli, ma Loys dice che questo eccitava ancora di più lui e il suo amico: «A vederli così spaventati ci prendevamo ancora più gusto, e poi avevamo già deciso quello che volevamo. Lui lo abbiamo prima picchiato, e poi uno di noi lo teneva fermo a turno, mentre l’altro stuprava la ragazza. Piangevano tutti e due, erano disperati».
Quando tutto è finito i romeni hanno rapinato i ragazzi dei soldi, (20 euro al fidanzato e 70 a Valeria), e del telefonino. Scappando i romeni buttano via la carta sim del cellulare e lasciano anche le loro impronte.
«Siamo scappati subito, ci siamo diretti alla fermata dell’autobus, sono salito sul 916 e ho salutato Karol, ci siamo detti che ci saremmo rivisti presto».
Loys torna nel campo dove vive, a Primavalle, nella periferia della città, dove il 21 gennaio scorso è stata violentata una casalinga di 40 anni. Karol pensa subito a lasciare Roma. Il biondino non ritiene di dovere scappare, resta a Primavalle, in quello che è diventato il suo territorio e che per lui non ha Stato nè legge. E agli inquirenti dice: «Non ho pensato di scappare nemmeno per un minuto perché pensavo di passarla liscia, non credevo mai che mi avreste trovato».
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agghiacciante. ancora una volta con le loro parole dimostrano di essere degli animali che vanno allontanati all'istante e di come sono ben consapevoli che possono fare ciò che più gli pare e piace.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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ho comunque sentito che appena arrivati in carcere gli altri detenuti si sono messi a sbattere oggetti metallici sulle sbarre e a urlare " venite che vi stavamo aspettando ". spero almeno che li ammazzino di botte come degli animali.è assurdo che io, normale cittadino di un qualunque stato del mondo, devo arrivare ad pensare una cosa del genere, ma è solo colpa dello stato se si arriva a tantoOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggioho comunque sentito che appena arrivati in carcere gli altri detenuti si sono messi a sbattere oggetti metallici sulle sbarre e a urlare " venite che vi stavamo aspettando ". spero almeno che li ammazzino di botte come degli animali.è assurdo che io, normale cittadino di un qualunque stato del mondo, devo arrivare ad pensare una cosa del genere, ma è solo colpa dello stato se si arriva a tantoE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioE' grottesco constatare che la legge tacita del carcere sia "piu giusta" rispetto a quella di dirittoOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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