Originariamente Scritto da MIZ
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Ci sono vari livelli di discussione, e trattando della mafia definita "Cosa Nostra" la sua cultura si sviluppa proprio in quello scenario, fatto di incontri clandestini, decisioni di vita o di morte, mani da imporre sopra ad una terra che appunto i mafiosi considerano "loro".
La mafia è una società segreta, con i suoi codici ed il suo "diritto" che la regola, ed infatti solo attraverso quei pentiti che tu citi si è riusciti a tradurla e comprenderla.
Solo a questo ho voluto riferirmi usando il termine di "cultura", perchè la mafia ne possiede una, purtroppo.
Per quanto riguarda la guerra allo stato, questa è stata fatta, proprio quando lo stato non rispondeva ai desiderata dei mafiosi:
L'opzione stragista decisa da Cosa Nostra sotto il comando di Riina è una verità processuale chiara, e che rimanda proprio ad un segnale da lanciare a chi, a Roma, non faceva forse più gli interessi dell'organizzazione con lo stesso zelo di sempre.
Lo stato centrale e la mafia detta "Cosa Nostra" hanno flirtato o si sono combattuti a seconda dei vari interessi in gioco:
Una lotta di potere a volte sotterranea, a volte chiara, come durante le stragi degli anni novanta.
Originariamente Scritto da MIZ
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Quando due interessi si incontarno (ad esempio voto di scambio da una parte, e libertà di avere le mani libere in Sicilia dall'altra) ecco che non serve un cervello raffinato per concludere un affare che sta bene ad entarmbe la parti.
Originariamente Scritto da MIZ
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E' quel livello superiore di "mafia", dove siede il vero potere, a decidere del destino di un paese, e lì, hai ragione, non ci troveremmo certo davanti la faccia spietata e illetterata, disumana nella sua ignoranza, di un Riina, ma quella, assai più curata, assai più "nobile", di chi giustamente definisci innominato.
Il vero potere, come recita l'adagio, è sempre dietro al trono.
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