L'Archivio "segreto" di Giulio Andreotti

[Sean]

Caro Sean, complimenti per la tua carica da Mod, peraltro meritatissima che bilancia un po' la situazione, anche se devo dire la verita', ti preferivo prima, e' sempre un piacere confrontarmi con te
Premetto che io la mafia non l'ho vissuta, e non posso conoscerne l'essenza, posso solo basarmi su quanto ho visto nelle aule di tribunale, e su quanto mi e' stato riferito da qualche persona che l'ha conosciuta, il resto sono notizie, domande, ricerche che ho fatto per conto del tutto personale.
Gli uomini d'onore che io ho visto, vedi i vari Buscetta prima, e gli altri dopo, hanno descritto chiaramente cosa e', e cosa significa la parola Cosa Nostra. Hanno parlato della Cupola e di come era formata, dalle famiglie che ne facevano parte, dei metodi con i quali si entrava a far parte dell'organizzazione, e tanto altro ancora, e a testimonianza di cio', ci sono verbali e deposizioni fatte davanti ai giudici. Questi miti, omerta', fight club, io non li ho visti da nessuna parte, se non quando probabilmente erano seduti intorno ad un tavolo in qualche casale della periferia di Palermo, a decidere di impadronirsi di una Sicilia povera e martoriata, e di fare una guerra allo Stato(quello di Andreotti per intenderci) che di fatto non hanno mai vinto o combattuto, piuttosto quest'ultimo, si e' servito di loro.

Grazie

Ci sono vari livelli di discussione, e trattando della mafia definita "Cosa Nostra" la sua cultura si sviluppa proprio in quello scenario, fatto di incontri clandestini, decisioni di vita o di morte, mani da imporre sopra ad una terra che appunto i mafiosi considerano "loro".
La mafia è una società segreta, con i suoi codici ed il suo "diritto" che la regola, ed infatti solo attraverso quei pentiti che tu citi si è riusciti a tradurla e comprenderla.
Solo a questo ho voluto riferirmi usando il termine di "cultura", perchè la mafia ne possiede una, purtroppo.

Per quanto riguarda la guerra allo stato, questa è stata fatta, proprio quando lo stato non rispondeva ai desiderata dei mafiosi:
L'opzione stragista decisa da Cosa Nostra sotto il comando di Riina è una verità processuale chiara, e che rimanda proprio ad un segnale da lanciare a chi, a Roma, non faceva forse più gli interessi dell'organizzazione con lo stesso zelo di sempre.
Lo stato centrale e la mafia detta "Cosa Nostra" hanno flirtato o si sono combattuti a seconda dei vari interessi in gioco:
Una lotta di potere a volte sotterranea, a volte chiara, come durante le stragi degli anni novanta.

La Cultura che intendo io, e' quella che ti permette di saper amministrare il denaro sporco, di aggirare la legge o di fare in modo che la legge venga scritta per i propri tornaconti, e tanto altro. Quella Cultura che puo' permettersi Andreotti o Craxi per intenderci. Questi Riina, Provenzano avevano la cultura della ferocia che li ha portati dietro le sbarre, e la cultura del silenzio che poi non e' stata rispettata. Oggi, anche grazie ai giudici Falcone e Borsellino, e tutti gli altri, della mafia conosciamo quasi tutto, mancano solo le certezze di contatti con gli esponenti politici, il resto ce l'hanno "cantato" loro stessi.

Sulla cultura sufficiente a riciclare denaro o piegare la politica al proprio interesse, questa l'hanno avuta e l'hanno anche i mafiosi, anzi è il loro mestiere:
Quando due interessi si incontarno (ad esempio voto di scambio da una parte, e libertà di avere le mani libere in Sicilia dall'altra) ecco che non serve un cervello raffinato per concludere un affare che sta bene ad entarmbe la parti.

Esatto, qualcuno ha tenuto e probabilmente tiene ancora, le redini di questo "gioco" stato-mafia, ma quello che voglio dire e' che a mio parere a tenere certi rapporti, non puo' essere stato un personaggio del calibro di Andreotti, piuttosto un innominato sotto di lui ma per conto di altri. Ma cosa ancora piu' importante e' che non credo ci sia un usarsi vicendevolmente, ma piuttosto vedo la cosa a senso unico perche' non riconosco a nessuna associazione criminale, il potere e la cultura necessaria per tenere le redini e decidere le sorti di un Paese

Difatti la mafia, quella siciliana, non decide delle sorti di un paese, ma della sua terra, e tanto gli basta.
E' quel livello superiore di "mafia", dove siede il vero potere, a decidere del destino di un paese, e lì, hai ragione, non ci troveremmo certo davanti la faccia spietata e illetterata, disumana nella sua ignoranza, di un Riina, ma quella, assai più curata, assai più "nobile", di chi giustamente definisci innominato.

Il vero potere, come recita l'adagio, è sempre dietro al trono.

[Bebbo]

Assolutamente doverosa questa precisazione, per evitare ogni forma, pur minima, di fraintendimento
Si è usata qui l'accezione "uomini d'onore" per indicare un modo comune di chiamare quelli che sono stati, sono e restano la feccia vera e vero cancro di questo Paese.

Chiaramente, come hai subito compreso, la precisazione non era certo per te e Miz, ma per eventuali lettori

Esatto Bebbo
Questo per capirci e' il Capo dei Capi, l'uomo d'onore per eccellanza. Non so' voi, ma io ci vedo tanta stupidita', sottocultura, vigliaccheria, sottomisione e chi piu' ne ha piu' ne metta. Altro che omerta', onore e non riconoscere lo stato. Questi illustri signori, davanti ai giudici si sono cacati sotto, era con le stragi infami e le sparatorie vigliacche che si sentivano dei grandi,dei mafiosi, ma in realta' erano uomini di niente.

esatto

[Sean]

Esatto Bebbo
Questo per capirci e' il Capo dei Capi, l'uomo d'onore per eccellanza. Non so' voi, ma io ci vedo tanta stupidita', sottocultura, vigliaccheria, sottomisione e chi piu' ne ha piu' ne metta. Altro che omerta', onore e non riconoscere lo stato. Questi illustri signori, davanti ai giudici si sono cacati sotto, era con le stragi infami e le sparatorie vigliacche che si sentivano dei grandi,dei mafiosi, ma in realta' erano uomini di niente.

Siamo d'accordo, Miz, che questo è quello che a noi quell'immagine rimanda, ma quell'uomo, per un mafioso, è il prototipo, perchè racchiude, da quel punto di vista, tutte le necessarie qualità per essere il capo.
Termini come omertà, onore e tutta l'accozzaglia varia che si porta dietro cosa nostra in quell'ambiente esistono, e sono quella persona.
Per questo la mafia è terribile, perchè disumanizza tutto, termini ed uomini.

[Bebbo]

Siamo d'accordo, Miz, che questo è quello che a noi quell'immagine rimanda, ma quell'uomo, per un mafioso, è il prototipo, perchè racchiude, da quel punto di vista, tutte le necessarie qualità per essere il capo.
Termini come omertà, onore e tutta l'accozzaglia varia che si porta dietro cosa nostra in quell'ambiente esistono, e sono quella persona.
Per questo la mafia è terribile, perchè disumanizza tutto, termini ed uomini.

Il termine umanità non esiste nel mafioso, che è una persona incapace di avere sentimenti, anche quello che potrebbe sembrare amore verso i figli è solo un "dovere", che tra l'altro porta a protendersi verso i figli maschi.
Per intenderci, questa gente ritiene che i loro figli e parenti vadano trattati bene altrimenti è una "mancanza di rispetto" verso loro stessi.
Il mafioso è capace solo di brutalità in cambio di facili guadagni e sopratutto di una sorta di affermazione sociale (considrate i contesti dai quali provengono).
In cambio, fanno una vita di merda: la maggior parte dellavita la trascorrono da latitanti in posti squallidi (pensate a dove è stato arrestato Provenzano o alla villetta dove stavano i Lo Iacono, che avranno pure avuto una collezione di >Rolex ma facevano i reclusi in una villetta)
Il resto della vita o si trascorre in prigione, o semplicemente non c'è perchè si muore ammazzati.
Come diceva qualcuno: "Ma vi siete fatti bene i conti, ne vale la pena?"

[JPP]

JPP come al solito scherza. Perchè se Andreotti è stato condannato per mafia per aver intrattenuto, direttamente o indirettamente, legami con i boss, Berlusconi uno di quei boss se l'è messo in casa come stalliere...non scherziamo.

condannato? mi pubblichi la sentenza?

[Leonida]

sono 489 pagine jeppa.

ti basti sapere "Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti è stato invece assolto."

[JPP]

sono 489 pagine jeppa.

ti basti sapere "Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti è stato invece assolto."

quel cosa nostra tra parentesi ce lo hai messo tu?

[Leonida]

quel cosa nostra tra parentesi ce lo hai messo tu?

no te l' ho preso a wikipedia , ma se cerchi trovi la tutta la sentenza.

[Antoniome]

andreotti è uno dei prescritti più illustri che abbiamo il "piacere" di conoscere....il che a volte porta a dire "non è mai stato condannato" .....no vero ma è stato prescritto.....!!!

[Conan]

Gladio- armi fornite dai Carabinieri contro il pericolo di violenze comuniste post risultati elettorali(storia)

Bebo che minchia vai dicendo....quello che dici tu era il piano SOLO, il piano Gladio era con armi forntie dagli usa.....in caso di vincita alle elezioni del PCI allora ci sarebbe stato un colpo di stato filo americano. Quando quelle armi non servirono più la DC le passo in mano ai terroristio fascisti e da lì le due più grandi stragi che l'Italia ricordi.....quella della banca saltata alle ore 12 dove perirono 20 persone e quella dalla stazione dove persero la vita 90 cristiani tra cui 6 bimbi.....Bebbo ma chi ti ha raccontato le brzellette il piano Glkadio non era un piano di difesa ma un piano di attacco con lo scopo di demolire la demnocrazia se il pci avesse legittimamente vinto le elezione e con lo scopo di instaurare una dittatura filo americana con a capo uno tra Andreotti o Cossiga.

[Conan]

Mizard si sbaglia di grosso....la Mafia aveva un peso rilevante anche dentro al governo e tutto ciò grazie alla DC.
Riina non era un pecoraro qualunque Riina per anni contava quanto il capo del governo....

[Bebbo]

Bebo che minchia vai dicendo....quello che dici tu era il piano SOLO, il piano Gladio era con armi forntie dagli usa.....in caso di vincita alle elezioni del PCI allora ci sarebbe stato un colpo di stato filo americano. Quando quelle armi non servirono più la DC le passo in mano ai terroristio fascisti e da lì le due più grandi stragi che l'Italia ricordi.....quella della banca saltata alle ore 12 dove perirono 20 persone e quella dalla stazione dove persero la vita 90 cristiani tra cui 6 bimbi.....Bebbo ma chi ti ha raccontato le brzellette il piano Glkadio non era un piano di difesa ma un piano di attacco con lo scopo di demolire la demnocrazia se il pci avesse legittimamente vinto le elezione e con lo scopo di instaurare una dittatura filo americana con a capo uno tra Andreotti o Cossiga.

Conni, ho specificato che io parlavo di storia. Mi riferivo a fatti di fine anni '40 ed anni '50, invece quello cui ti riferisci tu accade 20 anni dopo.
Spero che le armi non fosero le stesse

[MIZ]

Direi che entrambi, ma specialmente Bebbo che la situazione la vive in prima persona (non perche' e' un boxer mafioso, ma piuttosto perche' ogni giorno respira e vive la Sicilia, anche in quegli ambienti che la mafia l'hanno combattuta) abbiamo ben presente cosa si intende per Cultura Mafiosa.

I codici, le leggi, gli uomini, la storia della sua nascita ecc, oggi ci sono piu' chiari grazie a quegli uomini come Boris Giuliano, Falcone, Borsellino e tanti altri che erano parte di quel sistema e parlavano il loro stesso linguiaggio. Un linguaggio che a Roma, nei palazzi del potere, era invece incomprensibile.
Proprio su questo punto, io pongo le basi sulle mie riflessioni.
Roma e la Sicilia.
Roma, con i suoi politici, la DC, il PSI, diciamocelo chiaramente, se ne fregava di quello che quattro zappatori analfabeti e sanguinari facevano in quella terra desolata ricca solo di olive e arance che era la Sicilia. Se si ammazzavano tra di loro, al grido di onore, cosa nostra o altro, per il controllo di un territorio che a conti fatti era composto da campi di fichi d'india, non era affar loro, e non gliene importava nulla, anche se ogni tanto ci scappava un commissario di Polizia morto, un giudice o un assessore trucidati, che con il potere che risiedeva nei palazzi di Roma, non c'entrava nulla.
Quello che importava a chi sedeva dietro al trono di questi palazzi, era solo che ci fosse qualcuno capace di fare soldi col traffico di droga(1) e alimentare la strategia del terrore(2)
1 - Con i soldi provenienti dalle attivita' illecite(droga, armi, contrabando ecc..), si alimentavano i fondi delle Banche, dunque, una dei tre pilastri insieme ai Petrolieri e fabbricanti di Armi, che regolano il destino del mondo e dell'intera' umanita'.
2 - Con la strategia del terrore invece, si permette/eva ai Massoni di questi tre pilastri, e dunque a quella cerchia ristretta di uomini di potere nei quali anche politici come Andreotti fanno parte, di sedere sul trono che decide/eva come, dove, perche' e come, deve essere condotto il nostro Paese e il mondo intero.

Rimanendo in Italia, ci naccorgiamo dunque che la Mafia Siciliana, cosi' come il terrorismo delle Br,non sono altro che il braccio armato di poteri molto piu' grandi, oscuri e innominabili, che si servono della loro "sottocultura, ferocia, ignoranza" e fanno finta di scendere a patti con loro.
Tra i vari capi mafia, cosi' come avveniva anche nei Brigatisti o componenti della Banda della Magliana, io non ho visto persone intelligenti, scaltre, furbe, per farla breve, non ho mai riconosciuto uno con le palle quadrate. Nel loro codice, nella loro cultura, "avere le palle quadrate" significa saper uccidere a sangue freddo, e non avere sentimenti, come dice esattamente Bebbo. Nella mia cultura e nei miei valori che sono diametralmente opposti, invece, tutto questo non fa' altro che provocarmi un gran senso di schifo e repulsione. Altro che stima o rispetto.

Non appena la mafia,la camorra o la 'ndrangheta, andarono a minare in qualche modo gli interessi di cio' che succedeva a Roma o Milano, e a non contribuire piu' a rimpilzare la Banche e gli interessi economici dei potenti, si e' deciso dopo decenni di totale immobilismo, di dare una scossa alla Sicilia. Fu il periodo dei primi arresti, dei pentiti che culminarono nei vari Maxiprocessi. Contemporaneamente a Roma e Milano, nasceva Tangentopoli, le stragi(piazza Fontana), gli attentati e rapimenti(Moro), i finti suicidi(Calvi), che andavano a colpire politici di secondo piano o che non avevano appoggi potenti(Vaticano), o la popolazione inerme e incolpevole che a sua volta veniva manipolata('68, Br,ecc.).

La Mafia, sia quella politica che quella sicilana, si combatte con la Cultura.

[KURTANGLE]

Rimanendo in Italia, ci naccorgiamo dunque che la Mafia Siciliana, cosi' come il terrorismo delle Br,non sono altro che il braccio armato di poteri molto piu' grandi, oscuri e innominabili, che si servono della loro "sottocultura, ferocia, ignoranza" e fanno finta di scendere a patti con loro.
.

quotissimo

[Conan]

Chissà com'è tutti parlanop di Br quando poi le stragi vere e proprie le hanno fatte i neofascisti in quegli anni....