Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
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Nel momento in cui non si fuma per un determinato periodo di tempo il cervello innesca il bisogno di nicotina tramite il sistema dopaminergico meso-accumbens, convincendoti che fumare una sigaretta sarebbe davvero bello. Poi fumi e tutto passa, diventa una delle 20 sigarette al giorno ed il giorno dopo stai più male di prima, quel poco che basta per non accorgersene.
Non solo, il cervello mette anche in atto certe compensazioni cognitive come la frase "vado a lavorare in bici tutti i giorni senza problemi e i pochi euri che spendo per cartine e tabacco li considero ottimamente investiti." per convincerti che stai facendo la cosa giusta, questo perchè chi è dipendente dalle sigarette ha un pattern neuronale praticamente impermeabile, dato che quei "getti" di dopamina, un neurotrasmettitore implicato nella soddisfazione dei bisogni adattivi, vengono associati al caffè, al pranzo, alla colazione, alla sera prima di andare a dormire, allo stress, all'alcool e a qualsiasi momento della vita quotidiana. In pratica hai sempre bisogno di una sigaretta.
Vedila così, al fumatore viene fatto un sortilegio: diventa estremamente convinto che fumare una sigaretta sia un reale bisogno, equiparabile a quello di riprodursi e di mangiare. Si innamora perdutamente delle sigarette.
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