Di una fine.

[tod]

l'uomo che l'ha detta poi ha composto l'aida (che unisce stilemi musicali classici pur raccogliendo le istanze musicali del tempo). ma sono certa che tu abbia fatto di meglio in vita.
verdi è così sopravvalutato.

ancora una volta sono OT, ma non posso esimermi dal raccogliere lo spunto: in un certo senso, è la maledizione dei grandi, quello di finire sulle t-shirt o essere citati senza essere letti, in pratica diventare luogo comune a tutti gli effetti.

questo avviene perché le parole, usandole spesso, si sfibrano e vengono depauperate del proprio potere.

paradossalmente parlavo esattamente di questo ieri sera in ubriachezza molesta. si passa la fase in cui si snobbano i grandi e vai a ricercare la fons vitae nei meno conosciuti (è così che ti appassioni che so a francesco colonna) poi si fa di nuovo la pace con i leopardi.

un po' feat sean, se me lo concede, dopo che leopardi è stato stampato su una maglietta bisogna fargli superare l'ordalia del silenzio, come percorso personale ovviamente.
(non vorrei che qualcuno capisse che vorrei togliere i grandi dai programmi scolastici)

Certo, è un male che le citazioni di grandi vengano stampate su t-shirt.E' invece un bene che vengano usate per darsi un tono su di un forum, vero?Pensare che proprio l'altro giorno parlavo con amici proprio di questo...Marley?Musica da sottofondo per pub pseudo-giamaicani.Guevara?Una decorazione da maglietta.
Per quanto riguarda la frase... è di Verdi? Onore al grande compositore, ma sinceramente, chissenefrega.Io dissento con quanto leggo nel Vangelo, eppure sono le parole di un Dio,figuriamoci se devo essere d'accordo con la frase di qualcuno solo perchè fa di cognome "Verdi".Non mi sembra niente di più che la versione edulcorata di "si stava meglio quando si stava peggio...".
Lasciamo fuori le citazioni da radical chic, grazie.

[tod]

Eppure io continuo a ritrovare dall'inizio dell'umanita' gli stessi tratti comuni, saranno volgari se uno vuol fare lo snob, ma la soddisfazione del proprio ego, anche materialmente, e' quella che ci ha portato dove siamo..
Non sta' crollando nessuna civilta', ne potra' di certo farlo, forse andra' rivista una certa idea di finanza, ma non la finanza in sè che e' mille anni che governa il mondo..
Weimar, l'Argentina, il Venerdi' nero del Giappone, cosa sono?

Beh e' abbastanza facile, prendi un volo per Kabul, poi una corriera verso qualche villaggio dell'interno del paese, al prezzo di una infibulazione potrai godere delle cose vere e belle della vita, davvero non capisco perche' vi ostiniate a voler far pace coi Leopardi e non con la vostra civilta'

Appunto.

[ma_75]

e tu dici questo ad una linguista? uomo coraggioso, ho ucciso per molto meno.

La forma è sostanza

[Sean]

Eppure io continuo a ritrovare dall'inizio dell'umanita' gli stessi tratti comuni, saranno volgari se uno vuol fare lo snob, ma la soddisfazione del proprio ego, anche materialmente, e' quella che ci ha portato dove siamo..
Non sta' crollando nessuna civilta', ne potra' di certo farlo, forse andra' rivista una certa idea di finanza, ma non la finanza in sè che e' mille anni che governa il mondo..
Weimar, l'Argentina, il Venerdi' nero del Giappone, cosa sono?

E' proprio ciò che dici, l'idea di finanza da mutare, uno dei cardini, perchè è come è pensata sopratutto economicamente una società a dettarne i valori.
L'uomo, nel profondo, non muta, hai ragione, ma varia tutto lo scenario che gli fa da contorno, e sulla base del quale si muove e ragiona:
Ebbene oggi questa scena mostra tutte le sue rughe, delle quali stanno prendendo coscienza gli stessi truccatori.
Degli esempi di crisi che porti, solo Weimar sembra calzante e paragonabile, perchè per l'Argentina ed il Giappone si trattò di una mera caduta finanziaria, mentre in Germania si ebbe un profondo cortocircuito che non riguardava solo un comparto, ma anche tutto un modo di intendere la civiltà del tempo, proprio come appare essere oggi da noi, per questo possiamo definirla crisi di valori, dalla quale non se ne esce solo curando la parte economica, per poi ricominciare da capo.

Siamo alle leggi immutabili di cui parlava Ma_, ed è consolante sapere che è da queste prove che emergono gli uomini incaricati di dare il via alla rinascita.
In Roma la repubblica che moriva diede un Cesare al mondo, mentre da Weimar venne un'altra Germania, con altri capi, così come accadde in Italia, in un clima che coinvolse gran parte dell'Europa, un nuovo rinascimento non più basato sul solo perno economico, ma sopratutto un rifiorire culturale, espressione diretta delll'anima di quei popoli.
Oggi non possiamo dire cosa verrà fuori da questa rilettura storica che stiamo vivendo, ma è certo che tutti ne avvertono l'ineluttabilità, così come è altrettanto certo che è dalla caverna in cui si cade che nascono i titani.

[pina colada]

E' proprio ciò che dici, l'idea di finanza da mutare, uno dei cardini, perchè è come è pensata sopratutto economicamente una società a dettarne i valori.
L'uomo, nel profondo, non muta, hai ragione, ma varia tutto lo scenario che gli fa da contorno, e sulla base del quale si muove e ragiona:
Ebbene oggi questa scena mostra tutte le sue rughe, delle quali stanno prendendo coscienza gli stessi truccatori.
Degli esempi di crisi che porti, solo Weimar sembra calzante e paragonabile, perchè per l'Argentina ed il Giappone si trattò di una mera caduta finanziaria, mentre in Germania si ebbe un profondo cortocircuito che non riguardava solo un comparto, ma anche tutto un modo di intendere la civiltà del tempo, proprio come appare essere oggi da noi, per questo possiamo definirla crisi di valori, dalla quale non se ne esce solo curando la parte economica, per poi ricominciare da capo.

Siamo alle leggi immutabili di cui parlava Ma_, ed è consolante sapere che è da queste prove che emergono gli uomini incaricati di dare il via alla rinascita.
In Roma la repubblica che moriva diede un Cesare al mondo, mentre da Weimar venne un'altra Germania, con altri capi, così come accadde in Italia, in un clima che coinvolse gran parte dell'Europa, un nuovo rinascimento non più basato sul solo perno economico, ma sopratutto un rifiorire culturale, espressione diretta delll'anima di quei popoli.
Oggi non possiamo dire cosa verrà fuori da questa rilettura storica che stiamo vivendo, ma è certo che tutti ne avvertono l'ineluttabilità, così come è altrettanto certo che è dalla caverna in cui si cade che nascono i titani.

Sean, penso che la gente sì sia stanca dell'ambiente in cui si ritrova a vivere ma nn mi sembra che sussistano le condizioni per un rinnovamento anche socio-culturale.. La gente è troppo chiusa nel proprio individualismo e interessata all'effimero per prendere in mano le redini della situazione e spingere al rinnovamento..Anche questa potrebbe rischiare di restare solo una crisi finanziaria..

[Sean]

gorgo sei riuscita a postare senza colpo ferire Nanni Noretti in un topic di Sean, te ne va dato il merito.

Quasi quasi ci sta bene, ma resta il fatto che lui non si può guardare recitare, e per ascoltere che dice bisogna prima un attimo superare il prurito che da quella voce

[Sean]

Sean, penso che la gente sì sia stanca dell'ambiente in cui si ritrova a vivere ma nn mi sembra che sussistano le condizioni per un rinnovamento anche socio-culturale.. La gente è troppo chiusa nel proprio individualismo e interessata all'effimero per prendere in mano le redini della situazione e spingere al rinnovamento..Anche questa potrebbe rischiare di restare solo una crisi finanziaria..

Anche questo, allo stato, è vero, ma il mio topic è un augurio che ha per principio la speranza che se il pane comincia a venire meno questo porti con se una redifinizione di tutto un modo di intendere questo Occidente, e non solo il suo sistema finanziario.

[pina colada]

Anche questo, allo stato, è vero, ma il mio topic è un augurio che ha per principio la speranza che se il pane comincia a venire meno questo porti con se una redifinizione di tutto un modo di intendere questo Occidente, e non solo il suo sistema finanziario.

Me lo auguro anch'io Però sono troppo realistascetticapessimista..

[JPP]

La forma è sostanza

concordo

[TheSandman]

serve una "catastrofe" per cambiare le cose...servirebbe il "principe" di Macchiavelli...

Io dico invece il Leviatano di Hobbes.

[SognoDaBAR]

Anche questo, allo stato, è vero, ma il mio topic è un augurio che ha per principio la speranza che se il pane comincia a venire meno questo porti con se una redifinizione di tutto un modo di intendere questo Occidente, e non solo il suo sistema finanziario.

Non e' il pane che viene meno, solo qualche rosa appassita, forse purtroppo..

[ma_75]

Non e' il pane che viene meno, solo qualche rosa appassita, forse purtroppo..

Non a te, non a me, ma ti garantisco che, in generale, viene meno anche il pane, per fette sempre più larghe di popolazione. I centri d'ascolto, le mense della caritas, sono sempre più frequentate, anche da chi, fino a qualche mese fa, mai avrebbe pensato di metterci piede.

[gorgone]

Non mi sembra niente di più che la versione edulcorata di "si stava meglio quando si stava peggio...".

uhm.
vista anche l'obiezione di sognodalbar suppongo sia stata fraintesa.

il senso della mia risposta al thread di sean è che va bene camminare tra le rovine, va bene recuperare una sacralità - intesa anche esattamente come divieto di toccare e quindi di dire - ma solo nell'ottica di un superamento verso il progresso.

la storia insegna, ma affinché non resti lettera vuota va superata. così come fece verdi nelle musiche dell'aida, lo spiegavo qua:

che unisce stilemi musicali classici pur raccogliendo le istanze musicali del tempo

quanto alle citazioni, ti sfugge, forse, che ti ho dato ragione, esattamente qua:

è la maledizione dei grandi, quello di finire sulle t-shirt o essere citati senza essere letti, in pratica diventare luogo comune a tutti gli effetti.

quello che ho scritto dopo mirava a spiegare che, almeno in questo caso, per me personalmente non era né una citazione vuota, né un luogo comune, ma l'esempio dell'aida sta lì a dirci che si può recuperare l'antico senza tradirlo eppure superandolo.

per leonida: ora radical chic vuota e banale con il sedere flaccido che veste di nero e mangia equo&solidale con il foulardino intriso di essenza al sandalo è ok, ma non vorrei passasse l'idea che mi piace nanni moretti, sia chiaro. sono anche molto felice perché finalmente su una cosa sono perfettamente d'accordo con sean:

lui non si può guardare recitare, e per ascoltere che dice bisogna prima un attimo superare il prurito che da quella voce

e, proprio per questo, quando faceva la caricatura di sè stesso, come in palombella rossa appunto, non mi dispiaceva, da la stanza del figlio in poi compreso il girotondismo vorrei che la terra lo inghiottisse.

[TheSandman]

secondo te se si ha tutto cessa l'avidità e ci si prodiga al bene comune??
non credo...potere spirituale e temporale devono essere separate...

le persone dovrebbero riconosce la propria attuale incompetenza totale e donare i propri diritti a qualcuno che li governi anche in modo duro.

Il problema nostro è l'accrescersi della percentuale di populino menefreghista che non vive ma galleggia e che pesa sulla società, che ora francamente è la maggioranza.

E l'unico modo per farlo tornare sulla strada giusta è quella prospettata dal Leviatano di Hobbes secondo me

[Leonida]

(...) secondo me

e sia ringraziato il cielo.
una forza politica che sta governando esautorando la natura di un parlamento in democrazia ce l' hai gia..Di fatto tutto esce gia bello e pronto dal consiglio dei ministri, le camere non discutono e i replicanti votano a favore senza battere ciglio.Accontentiamoci del nostro Principe-Governo.

"il governo è una cosa che sta sopra gli uomini, come il cielo sta sopra la terra"

ps
probabile risposta: eh ma è il sistema eheheheh quindi che cambia? eheheh