Sull'università, sulla laurea e le sue prospettive.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • massosomacoperto
    Bodyweb Member
    • Dec 2008
    • 131
    • 12
    • 5
    • Send PM

    Sull'università, sulla laurea e le sue prospettive.

    Secondo me il problema risiede nella nostra cultura e nel nostro paese; mi spiego meglio:
    1)In Italia, cm mai in nessun altro paese al mondo, l'istruzione è sottovalutata, sia per motivi culturali che per motivi politici (le 2 cose coincidono in quanto la politica di oggi è la cultura di domani).
    Dire che in Italia la ricerca è sottovalutata è un eufemismo e nn solo, per motivi socio politici pure i prodotti di tale ricerca sono strumentalizzati (vedi percentuale sponsor commerciali a fine di lucro che finanziano tali ricerche) e limitati al pubblico, ci vantiamo di avere il 2o sistema sanitario secondo l'OMS ma quando a qualcuno servono farmaci per determinati tipi di malattie rare questi o nn sn disponibili o hanno tempi di attesa lunghissimi e x salvarsi letteralmente il culo nn resta che andare a comprarli in svizzera (si proprio in quella svizzera che un tempo vietava l'ingresso agli italiani in certi bar).
    2)L'Italia è tra gli ultimi posti in UE come reddito medio NETTO pro capite e all'ultimo sia in UE che in Europa come imposizione fiscale.
    Paghiamo le tasse percentuali più alte d'europa e abbiamo (oltre alla sanità) pensioni ridicole, istruzione pubblica a pagamento (e anche elevato - basti pensare che in finlandia, paese ben + ricco dell'italia con un imposizione fiscale altissima, ma, nonostante quello che si dice, più bassa che da noi, l'istruzione universitaria è gratuita, con possibilità nolleggio gratuito libri, usufrutto servizi campus e, in determinati casi, vitto e alloggio) oltre al fatto che così cm è impostato il nostro sistema politico amministrativo (a mio parere il peggior insieme pseudosocial-capitalistico che si potesse fare) la parte mantenente ovvero che lavora e paga le tasse per la parte mantenuta (non lavoratori) diminuisce sempre più poichè con l'aumento della povertà vengono fatti statisticamente meno figli quindi l'età media si alza aumentando la percentuale di pop mantenuta causando un circolo vizioso che porta alla diminuzioni delle pensioni, al peggioramento dei sevizi, all'aumento delle tasse e all'impoverimento graduale e irreversibile del paese (e purtroppo/per fortuna al collasso del sistema).
    3) L'Italiano medio al posto di reagire attivamente e/o abbandonare il sistema preferisce subire e/o reagire passivamente tt al più criticando il proprio paese in un forum (+ o - cm sto facendo io in questo momento e cm mi sarei limitato a fare 2/3 anni fa)
    Nonostante i film madeinitaly e i mass media italiani filtrino molto (o dovrei dire censurano) le opinioni e i commenti da parte degli altri "cittadini del mondo" che si potrebbero sentire in tv vi assicuro che il fascino italiano non è affatto ben visto all'estero (soprattutto fuori dalla UE).

    In poche parole x essere "oggettivo" e nn offensivo direi che il nostro paese/mercato a liv culturale/costruttivo/lavorativo non è il posto/mercato ideale in cui vivere/investire la propria vita.
    Chi crede di essere sottovalutato, o di saper/poter/dover meritare di +, farebbe meglio a scegliere paesi/mercati che investano di + sulla formazione e sul servizio di alto livello (possibilmente con pressione fiskale + bassa e/o servizi funzionali adeguati).
    Se avete voglia di studiare NON LIMITATEVI sl x il fatto che il vostro paese nn ve lo permette, ci sn paesi che vedono l'istruzione realmente cm un investimento, nel senso che nn sl vi permettono di studiare gratis ma stanziano borse d studio e/o vi permettano servizi di assistenza didattica retribuiti (vedi tt i paesi Scandinavi e principalmente tt i modelli social-democratici nordici) oltre che offrire contratti da professore ai dottorandi meritevoli (ai veri dottori non a quella cagata di titolo che danno dopo la triennale in italia)
    E se non avete più voglia di studiare ma vi sentite sotttovalutati sarebbe il caso di scegliere un libero mercato dv le proprie capacità vengano realmente apprezzate e retrinuite cm USA, Cina e Giappone.
    Molte persone si limitano a bruciare la loro unica vita in sto paese perchè ritengono che sia troppo "sbatti" impararsi una nuova lingua (seppur l'inglese è forse la lingua più semplice al mondo) io penso più che altro che sia "sbatti" dare + della metà del mio stipendio in tasse o pagare la benzina il triplo di quanto la paghino in USA, usare macchine che sembrano supposte e pagarle quanto un pick up 5000 in USA, dover continuamente adeguare le emissioni euro 1,2,3,4,88 pena dovermi pagare l'ecopass, se no multa, soldi, soldi, soldi x l'ammbiente e poi scopro che milano negli ultimi 10 anni è peggiorata a tal punto da essere tra le 5 metropli + inquinate al mondo... e il portafoglio continua a svuotarsi!! e questo sl x ciò che riguarda le auto
    Benjamin Franklin una volta disse che "il genio senza formazione è come l'argento in miniera" questa frase mi ha cambiato la vita, che x esempio fa/è laureato in SM prenda esempio dal grande Carmelo Bosco che grazie alla formazione superiore (e gratuita) finlandese è riuscito a diventare uno dei migliori (se non il migliore) fisiologi italiani del 900 per ciò che riguarda l'allenamento della forza.
    Spero d avervi in qualche modo aiutato.

    "Ogni popolo ha il paese che si merita"
  • viandante
    Bodyweb Advanced
    • Sep 2006
    • 1012
    • 35
    • 34
    • Italia
    • Send PM

    #2
    per massosomacoperto

    E' da parecchio che non posto sul forum, complice una serie di cose (laurea e lavoro innanzitutto).

    Mi scuso in anticipo se non è permesso rispondere ad un thread chiuso. Se così non fosse capirò un eventuale cancellazione da parte dei moderatori. Ma le questioni suscitate da masssosomacoperto (d'ora in poi M) sono interessanti, soprattutto perché le sto vivendo in pieno in questo periodo.

    M, sono abbastanza d'accordo con te, si capisce che ci hai ragionato parecchio. Fa piacere vedere una persona che ha capito che il mondo non sono solo USA e Inghilterra. A suo tempo anche io avevo considerato la specialistica nel nord Europa e sempre io sto per andare (a febbraio se non rimandano) a passare qualche annetto in Cina, come vedi, sono nel pieno di quello che tu consigliavi.

    Dissento, però, sul alcune cose. Innanzitutto sulla tua scarsa considerazione della triennale. Ora, per punti, ti do la mia idea sul problema:
    1)La triennale, per alcuni versi e se fosse stata fatta bene, rimane comunque un passo avanti a livello internazionale dove esistono il bachelor degree e il master degree. La triennale sarebbe un bachelor.
    2)All'estero, la maggior parte lavora con il bachelor (fonte mio cugino che lavora all'accenture), quindi, fatti dire che è un'anomalia tutta italiana quella di volere fare il master degree subito dopo il bachelor. Al limite, all'estero il master degree lo si fa dopo qualche anno di lavoro (ad esempio i master buoni per entrare richiedono esperienza lavorativa). In Spagna, dove sono stato d'erasmus, pure si tende a fare il master degree subito, però molti laureandi lavorano. In Francia lo stesso si punta subito al master degree, però inizi prima e finisci, se sei in regola, a 22 anni.
    3)A livello internazionale, se la triennale l'hai fatta in qualche città conosciuta specialmente (non importa il nome dell'università), se hai già buone esperienze lavorative e parli le lingue, già puoi lavorare, senza specialistica, e forse è pure meglio perché sei più giovane.

    Per questa serie di cose, pragmaticamente, non consiglierei di andare lontano per la triennale. Semplicemente sceglierei una città conosciuta e tenterei di fare l'erasmus e almeno uno stage di 6 mesi (è fattibile, io l'ho fatto e ho finito nei 3 anni).
    Purtroppo, partiamo in svantaggio in quanto italiani: per le strutture carenti, l'università pessima, etc.; allora le soluzioni per gli ambiziosi devono discostarsi da quelle standard, altrimenti c'è un oltre 70% di possibilità di finire a lavorare per 1000 euro al mese per molti anni. Tutto questo, però, non vuol dire che necessariamente si deve studiare fuori, costa molto e presenta rischi non facilmente calcolabli. In più un ragazzotto di 19 anni che vuoi che sappia di quello che vuole fare?

    Al limite, posso pensare sia una buona idea fare il master degree all'estero, ma considererei molto bene (come sto facendo tra l'altro) di fare almeno qualche annetto di lavoro prima.

    In generale, si deve uscire dalla mentalità imperante sulle università e sulla laurea (tipo che serve per forza la specialistica, o che si devono accettare senza fiatare tutti gli abusi dei prof, etc.). Molto spesso riusciamo ad uscire da questo pensiero unico solo in parte, io ci ho messo mesi per abbandonare definitivamente l'idea della specialistica, almeno per un anno che voglio dedicare al lavoro.
    Hasta que el cuerpo aguante...

    Originariamente Scritto da ItalianBoy88
    Quale parte del corpo bisogna allenare per migliorare pettorali e fianchi?chiaramente escludendo gli stessi.

    Commenta

    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
      • 120596
      • 3,409
      • 3,472
      • Italy [IT]
      • In piedi tra le rovine
      • Send PM

      #3
      Ho unito la risposta di Massoso, estratta dal 3d vecchio, al tuo nuovo 3d:
      Si può intavolare una nuova, interessante discussione qui
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


      Commenta

      • massosomacoperto
        Bodyweb Member
        • Dec 2008
        • 131
        • 12
        • 5
        • Send PM

        #4
        X Sean: hai fatto bene, sn relativamente nuovo del forum e nn ho ancora capito come fate a spostare le discussioni in altri treadh cmq..
        X Viandante: volevo darti il ringraziamento ma nn trovo il tasto (quota, mq o qr??)
        X Viandante(2): io non ho mai detto che la triennale/bachelor non è importante, direi che è fondamentale cm base sia per continuare a studiare che per acquisire le conoscenze teorico/pratiche richieste x svolgere in maniera eccellente una qualunque professsione; il problema è a livello di sistema: in Italia con una triennale non fai nulla = serve specialistica per avere qualche speranza in più (cioè passare da disoccupato/1000 euro mese a 1200/1500); la superiorità che adduci alla triennale rispetto al bachelor (secondo me) è più che altro dovuta al fatto che la triennale, in italia, è malfatta, n un numero eccessivo di indirizzi, cn un volume eccessivo di materie specifiche (per lo più esclusivamente teoriche e quasi mai professionalizzanti) che portano lo studente ad una conoscenza specifica similmaster ma molto più confusionaria, incoerente e decisamente meno professionalizzante, oltre al fatto di non avere (o cmq avere una limitatissima) libera scelta dei corsi da frequentare, rispetto ai paesi scandinavi ed anglosassoni dv il bachelor (of art/science) tratta più che altro materie di base/abbastanza aspecifiche, ma sempre e cmq professionalizzanti, (che permettano allo studente di introdursi subito nel mondo del lavoro sapendo forse meno cose ma SAPENDOLE FARE decisamente meglio) tral'altro in numero limitato con possibilità di scelta corsi in previsione di una successiva specializzazione col master degree che, cm tu sottolinei, può anche arrivare una volta già inseriti in ottica lavorativa (o non arrivare mai).
        Inoltre il MD da poi accesso alla licenza dottorale (Ph.Lic) e al dottorato in ricerca (Ph.D) trampolini di lancio per quello splendido mondo che è la ricerca scientifica (con stipendi annuali da 5/6 zeri se riesci ad entrare nella Ivy league o in una delle Università leader nel tuo settore).
        Molti dei fatti che tu elenchi sono in conseguenza di quello da me citato (cm fa uno a lavorare cn, a volte, 15 esami all'anno, esami a moduli e, magari, frequenza obbligatoria a tempo pieno?!) oltre al fatto, aggiungerei io, che cn il volume di lavoro dei corsi universitari italiani, l'intensità nn potrà che essere bassa = su 15 materie studiate che magari spaziano su 8 argomenti completamente diversi dopo 1/2 anni me ne ricordo bene solo 3 e di queste a liv pratico ne riesco a fare forse 1!!
        Un altro problema (oltre al mancato lavoro e alla perdita del tempo libero) è che il volume eccessivo di studio delle triennali in italia paradossalmente toglie passione allo studio (vien meno quindi la voglia di approfondire la materia magari su altri testi x vedere punti di vista diversi ed acquisire un maggior senso critico).
        Dopo tt queste cose è ovvio che gli studenti italiani, che hanno "buttato" 4/5 del tempo a studiare cose che nn gli serviranno a niente/serviranno solo marginalmente, si sono giocati la vita sociale, hanno perso un sacco di ore a sentire passivamente docenti in una modalità di lezione ormai superata che nulla ha a che vedere col cooperative learning o con il dibattito tra pari diffuso nei college/università anglosassoni o scandinave, oltre di sapere fare tutto e niente in un sistema dv non conta tanto quello che sai fare quanto gli anni di studio, dopo tt questo è ovvio che ormai sn immersi e dipendenti da tale sistema e che lo seguiranno fino alla fine (3+2) per cercare di avere quella sicurezza che non hanno ancora avuto (o forse dovrei dire che questo tipo di istruzione gli ha tolto/gli ha impedito di raggiungere).

        Io sono favorevole al lavoro estero per i motivi spiegati alla fine del punto 2 del mio primo intervento cioè il sistema pseudosocialcapitalista (situazione comica e paradossale che siamo riusciti a creare solo in italia) sta collassando, l'inflazione reale continua a salire indipendentemente dall'euro più o meno forte, così come le tasse e le leggi repressive (quelle cioè che impongono doveri senza creare alcun diritto) oltre ad un sacco di altri fattori che ho già citato in altri post, questo paese, ormai, è lo stereotipo di sè stesso..
        L'offerta estera è anni luce avanti sia per chi cerca un modello socialista (tasse alte, servizi gratuiti - istruzione accademica compresa) che per chi cerca modelli libertari-capitalistici (tasse quase nulle, stato assistenziale minimo) con, in entrambi i casi, accesso ad un mercato molto più libero e deburocratizzato del nostro.
        Il rischio di cui tu parli non è un problema è forse la paura del rischio ad essere il problema più grave, siamo arrivati a questo punto proprio xkè gli italiani, allevati fin da piccoli con le favole di LaFontaine, hanno troppa paura di cambiare e di mettere in gioco quel poco che hanno perdendo tutto, a poco a poco, in maniera cronica proprio x questa loro scelta di non tirar fuori le palle.
        Vorrei citare un uomo che, 250 anni fa, in una America definita "rozza e incivile" della nostra civilissima europa, dise:

        "Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono
        creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi
        diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire
        questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal
        consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.
        Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni
        futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli
        uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finchè siano
        sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma
        quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire".

        Thomas Jefferson

        Sveglia italia...

        Commenta

        • viandante
          Bodyweb Advanced
          • Sep 2006
          • 1012
          • 35
          • 34
          • Italia
          • Send PM

          #5
          Tanto per cominciare, io studio (ora, all'università mi dillettavo) economia, giusto per esser chiari.

          Se vuoi seguire la triennale nel modo canonico hai perfettamente ragione a dirmi che è impossibile qualsiasi altra cosa. Paradossalmente non per la difficoltà degli esami (di una facilità noiosa ormai), ma per la quantità. Ma io ti accennavo allo scostamento dal pensiero unico. C'è un bel libro di Lorenzo Ait, "30 e lode senza studiare", dove elenca una serie di trucchi e imbrogli per passare gli esami studiandoli una settimana max un'ora al giorno; devo dire che qualcosa funziona. Poi, ci sono cose come l'erasmus, io ho tolto di mezzo 12 esami in un anno. Insomma, se uno parte dal principio di andare a risparmio e di fare gli esami col minimo sforzo, poi è solo questione di organizzarsi. Ovviamente sono cose che ho testato nel mio corso, la vedo più complessa per altri studi più scientifici (d'altronde gli studi scientifici sono gli unici ancora decenti in Italia).

          Dici tu: ma a che serve? Serve per farsi un minimo di infarinatura, per poter sfruttare alcuni servizi dell'università come l'erasmus, serve per darsi tre anni per decidere cosa fare e per avere un titolo che, seppure pessimo dal punto di vista formativo, è comunque riconosciuto almeno all'estero (dai, loro non sanno che pessima istruzione da il nostro bachelor).

          Al contrario di te, penso alla laurea come strumento di massa. Per me ha poca importanza la teoria, preferisco ciò che mi "professionalizza". Per quanto mi piacerebbe lo stipendio a 6 zeri, mi reputo un comune mortale e pertanto la cosa che pretendo dall'università è un lavoro decente, quindi, è in questo che divergiamo. Se volessi fare ricerca, probabilmente sarei fuggito dopo il primo anno.

          Per ciò che riguarda il signor Jefferson: sono d'accordo, ma qui entriamo in un campo oscuro. Io sono potenzialmente anarchico e poco amante di utopie, di solito preferisco organizzarmi da me perché intorno c'è un'ignoranza da rabbrividire. Probabilmente l'Italia non uscirà fuori da questa situazione nel tempo che rimane alla mia generazione, ergo penso che l'estero sia una buona meta, almeno per un po' di anni per vedere che aria tira. Gli italiani, con paraocchi molto grossi, si stanno ficcando in una brutta situazione (probabilmente falliremo come l'Argentina), secondo me è colpa loro (io mi escludo perché mi prendo la briga di andarmele a vedere certe cose) se stiamo andando a picco e non ho voglia di dedicare la mia vita a eventuali principi jeffersoniani (dai, per cambiare il governo devi restare in Italia...).
          Hasta que el cuerpo aguante...

          Originariamente Scritto da ItalianBoy88
          Quale parte del corpo bisogna allenare per migliorare pettorali e fianchi?chiaramente escludendo gli stessi.

          Commenta

          • massosomacoperto
            Bodyweb Member
            • Dec 2008
            • 131
            • 12
            • 5
            • Send PM

            #6
            Ammetto che i miei discorsi sn nell'ottica di chi punta veramente in alto, cmq possono essere applicati tranquillamente a chiunque abbia un minimo di riscatto in un paese decadente (un medio/bravo professionista col bachelor' nel New England, se sa gestirsi in maniera ottimale i vari contratti assicurativi sanitari e previdenziali oltre a proporre un prodotto/servizio eccellente può arrivare ad uno stipendio netto da medio dirigente di banca italiano.)
            Concordo con l'insicurezza sul proprio futuro che hanno i 18/20enni in italia ma credo che tale insicurezza, cm già detto, sia favorita proprio dal nostro sistema in maniera più o meno conscia (mass media strumentalizzati da una politica che più che ladra mi sembra alquanto infantile, qualunquista e bigotta, strutturazione ridicola tappe formative accademiche .. popolo che accetta tt ciò..); cito, ad esempio, il fatto che in molti altri paesi si inizia la carriera accademica 1 anno ma mai come nel nostro vi è il problema della scelta degli indirizzi.
            Detto ciò approvo la tua visione di un 20enne italiano confuso che sfrutta i servizi offerti dalla triennale cm l'erasmus x avere un po di chiarezza sul suo futuro e magari come trampolino di lancio x una carriera in un paese la cui principale funzione non sia distruggere sè stesso.

            "Gli italiani, con paraocchi molto grossi, si stanno ficcando in una brutta situazione (probabilmente falliremo come l'Argentina), secondo me è colpa loro"

            Certo che è colpa loro, nonostante tt i difetti e le incoerenze che può avere la democrazia, il popolo resta sempre e cmq sovrano, magari ingannato, raggirato, truffato e/o controllato.. ma resta sempre sovrano (e questa è la cosa più importante che si è dimenticata).
            Forse al posto di guardare Vespa o leggere ai propri figli LaFontaine, gli italiani farebbero meglio a leggersi tutti (figli e genitori) la favola di E.J. Gold "il re è nudo"

            ma cm si dice nel bel paese "forse è troppo sbatti"

            Commenta

            Working...
            X