GAZA - La durissima offensiva israeliana contro Hamas è arrivata dal cielo: una serie di raid aerei lanciati dalla mattina hanno colpito il porto, le caserme di polizia e le sedi della sicurezza a Gaza. Poi l'attacco è proseguito in altre zone della Striscia. Obiettivi distrutti, ma il bilancio è gravissimo: fonti mediche parlano di almeno 195 morti e 300 feriti, tra i quali anche donne e bambini. Tra le vittime anche il capo della polizia, Tawfiq Jabber, e il Capo della Sicurezza, Ismail al Jaabary. Dopo alcune ore di pausa, i raid dell'aviazione israeliana sono ripresi con il buio nel sud della striscia di Gaza. LE IMMAGINI - La tv satellitare Al Jazeera ha mostrato le immagini di decine di palestinesi riversi sul terreno. Uno dei corrispondenti ha parlato di «una situazione terrificante» causata da «raid che avvengono in sintonia in più luoghi e in contemporanea» nei cieli della Striscia. Secondo quanto riferisce l'inviato della tv 'al-Arabiya', i raid aerei israeliani compiuti sulla striscia di Gaza hanno causato il ferimento anche di diversi bambini colpiti mentre si trovavano all'interno della loro scuole o nei dintorni.
L'ESERCITO - Le forze armate dello stato ebraico hanno fatto sapere di aver colpito per «fermare gli attacchi terroristici» su Israele e di essere preparate ad «andare avanti». Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha dichiarato che «è giunta l'ora di combattere» per porre fine al fuoco di razzi da Gaza sulla popolazione israeliana. «Da mesi -ha continuato Barak- le forze armate avevano avuto l'ordine di prepararsi all'operazione». «Non voglio illudere nessuno - ha concluso il ministro - non sarà una cosa facile e nemmeno breve».
HAMAS: «VENDETTA» - Come rappresaglia, Hamas ha sparato alcuni razzi dal territorio palestinese contro il sud dello stato ebraico, dove è stato dichiarato lo stato di allerta. La popolazione è stata invitata a non uscire in strada e a restare in aree protette o vicino a rifugi. Secondo fonti mediche, una donna israeliana è morta a Netivot. Altre due persone sono rimaste ferite. Hamas ha «ordinato alle Brigate Ezzedine al Qassam di rispondere all'aggressione degli occupanti in tutti i modi». «Il mondo rimarrà sorpreso della nostra risposta all'aggressione degli occupanti» ha detto Fawzi Barhoum, esponente del movimento estremista islamico. «Ora le Brigate Ezzedine al Qassam - ha aggiunto - hanno le mani libere per rispondere con tutti mezzi di cui possiede, inclusi i missili a lunga gettata e le azioni di martirio. Abbiamo la forza per controbilanciare questo terrorismo». Un appello simile è stato lanciato dalla Jihad islamica: «Tutti i combattenti hanno ricevuto l'ordine di rispondere al massacro perpetrato da Israele».
LE REAZIONI - L'Autorità nazionale palestinese, dalla Cisigiordania, ha chiesto a Israele di interrompere «immediatamente e senza condizioni» la sua «aggressione contro la Striscia di Gaza». Anche l'Egitto ha condannato l'operazione israeliana. E subito dopo l'attacco, l'Iran ha confermato che manderà la sua prima nave di aiuti destinati alla Striscia di Gaza malgrado il blocco navale israeliano. LANCI DI RAZZI - Da giorni le autorità dello stato ebraico avevano anticipato l'intenzione di colpire Hamas dopo i ripetuti lanci di razzi in territorio israeliano dalla fine della tregua del 19 dicembre. E così, dopo l'escalation di attacchi con i razzi Qassam contro le comunità israeliane nel Negev occidentale, i jet si sono levati in volo per colpire simultaneamente le installazioni del gruppo integralista palestinese, che dal giugno 2007 ha il pieno controllo della Striscia. I vertici dell'esercito intendono ora esaminare la situazione dopo i raid aerei, prima di decidere sulla prossima fase dell'operazione. Il governo israeliano ha intanto reso noto che la decisione di condurre un'operazione contro la Striscia di Gaza è stata presa il 25 dicembre. «In seguito alle violazioni dell'accordo di tregua da parte di Hamas e i continui attacchi contro i cittadini nel sud d'Israele, il gabinetto nazionale di sicurezza ha deciso mercoledì 25 dicembre d'impartire istruzioni alle forze di difesa perché agissero per metter fine ai lanci di missili e gli attacchi terroristici provenienti da Gaza», si legge in un comunicato dell'ufficio del primo ministro, Ehud Olmert.
da corriere.it
L'ESERCITO - Le forze armate dello stato ebraico hanno fatto sapere di aver colpito per «fermare gli attacchi terroristici» su Israele e di essere preparate ad «andare avanti». Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha dichiarato che «è giunta l'ora di combattere» per porre fine al fuoco di razzi da Gaza sulla popolazione israeliana. «Da mesi -ha continuato Barak- le forze armate avevano avuto l'ordine di prepararsi all'operazione». «Non voglio illudere nessuno - ha concluso il ministro - non sarà una cosa facile e nemmeno breve».
HAMAS: «VENDETTA» - Come rappresaglia, Hamas ha sparato alcuni razzi dal territorio palestinese contro il sud dello stato ebraico, dove è stato dichiarato lo stato di allerta. La popolazione è stata invitata a non uscire in strada e a restare in aree protette o vicino a rifugi. Secondo fonti mediche, una donna israeliana è morta a Netivot. Altre due persone sono rimaste ferite. Hamas ha «ordinato alle Brigate Ezzedine al Qassam di rispondere all'aggressione degli occupanti in tutti i modi». «Il mondo rimarrà sorpreso della nostra risposta all'aggressione degli occupanti» ha detto Fawzi Barhoum, esponente del movimento estremista islamico. «Ora le Brigate Ezzedine al Qassam - ha aggiunto - hanno le mani libere per rispondere con tutti mezzi di cui possiede, inclusi i missili a lunga gettata e le azioni di martirio. Abbiamo la forza per controbilanciare questo terrorismo». Un appello simile è stato lanciato dalla Jihad islamica: «Tutti i combattenti hanno ricevuto l'ordine di rispondere al massacro perpetrato da Israele».
LE REAZIONI - L'Autorità nazionale palestinese, dalla Cisigiordania, ha chiesto a Israele di interrompere «immediatamente e senza condizioni» la sua «aggressione contro la Striscia di Gaza». Anche l'Egitto ha condannato l'operazione israeliana. E subito dopo l'attacco, l'Iran ha confermato che manderà la sua prima nave di aiuti destinati alla Striscia di Gaza malgrado il blocco navale israeliano. LANCI DI RAZZI - Da giorni le autorità dello stato ebraico avevano anticipato l'intenzione di colpire Hamas dopo i ripetuti lanci di razzi in territorio israeliano dalla fine della tregua del 19 dicembre. E così, dopo l'escalation di attacchi con i razzi Qassam contro le comunità israeliane nel Negev occidentale, i jet si sono levati in volo per colpire simultaneamente le installazioni del gruppo integralista palestinese, che dal giugno 2007 ha il pieno controllo della Striscia. I vertici dell'esercito intendono ora esaminare la situazione dopo i raid aerei, prima di decidere sulla prossima fase dell'operazione. Il governo israeliano ha intanto reso noto che la decisione di condurre un'operazione contro la Striscia di Gaza è stata presa il 25 dicembre. «In seguito alle violazioni dell'accordo di tregua da parte di Hamas e i continui attacchi contro i cittadini nel sud d'Israele, il gabinetto nazionale di sicurezza ha deciso mercoledì 25 dicembre d'impartire istruzioni alle forze di difesa perché agissero per metter fine ai lanci di missili e gli attacchi terroristici provenienti da Gaza», si legge in un comunicato dell'ufficio del primo ministro, Ehud Olmert.
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