Riporto questo articolo che mi colpì, nel Time di giugno: è sull'utilizzo massiccio degli inibitori del reuptake della serotonina, gli SSRIs (come il Prozac, per i profani), nell'esercito americano impiegato in Medio Oriente. Il razionale, dietro la scelta di medicare un'intera armata, è che, per ovviare ai mancati "canonici" periodi di recovery a casa (ogni soldato dovrebbe alternare dei periodi, ben prefissati, di impiego sul campo ad altri di "riposo del guerriero" in patria ), necessari per l'equilibrio psico-fisico delle truppe, si renda necessario "supplementarli" con SSRIs per ottenere performances superiori, sopratutto nel far fronte a situazioni ambientali altamente stressanti.
Insomma, le truppe americane non hanno in dotazione solo il miglior arsenale bellico, ma anche l'ottimale "setting neurotrasmettitoriale" cerebrale, sebbene artificiosamente ottenuto.
Sebbene una inchiesta interna è stata aperta, siccome alcuni suicidi sono stati correlati all'utilizzo di SSRIs, l'impiego medicinale massiccio non è stato fermato.
Per chi avesse voglia, ecco il link dell'articolo del Time: America's Medicated Army - TIME
Insomma, le truppe americane non hanno in dotazione solo il miglior arsenale bellico, ma anche l'ottimale "setting neurotrasmettitoriale" cerebrale, sebbene artificiosamente ottenuto.
Sebbene una inchiesta interna è stata aperta, siccome alcuni suicidi sono stati correlati all'utilizzo di SSRIs, l'impiego medicinale massiccio non è stato fermato.
Per chi avesse voglia, ecco il link dell'articolo del Time: America's Medicated Army - TIME
Commenta