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Fanno bene ma dove è scritto che qualche d'uno deve pagare + tasse per i vizi di un altro ?
in vero c'è da dire che in tutto il mondo si cura gratis gente che collassa con l'alcool, gente che fa la dieta del melone, gente a cui resta incastrato un oggetto fallico non biologico nel sedere (e non sto scherzando) e tante altre situazioni simili...
Sincermanete non ha molto senso cmq paragonare il fumo con l'obesità, anche perchè se il primo e' sempre e solo una scelta, la seconda puo arrivare per almeno 1000 motivi differenti e non sempre e solo perchè uno si ingozza di hamburger
la stragrande maggioranza dei casi di importante sovrappeso, è dovuta ad un eccessivo introito calorico: non è una mia interpretazione, è un'obbiettività medica.
la minoritaria parte a cui ti riferisci, per definizione "contribuito in modo consapevole e protratto", non sarebbe colpita dalla nuova legislazione
bisognerebbe capire cosa si intende per " contribuito con azione consapevole e protratta". cmq sono tendenzialmente contrario.sono dell' idea che l' assistenza medica non deve essere discriminatoria.
quello è il passaggio chiave della proposta: si intende che, nonostante si abbia la conoscenza del dolo che arreca alla propria salute un certo comportamento, lo si perpetui sino alle estreme conseguenze (stato di malattia)
Mi sembra una cosa aberrante e di una ipocrisia (mascherata da rigore) tipicamente anglosassone.
E perché allora non sanzionare le aziende che immettono sul mercato milioni di tonnellate di cibo spazzatura (la cui qualità, in Inghilterra come in America come nei paesi anglosassoni tutti è decisamente più bassa che altrove...)?
E considerare che la maggior parte della gente si nutre solo di quello per problemi di tempo ed economici (ormai comprare prodotti contenenti grassi trans e carboidrati lavorati industrialmente è decisamente più economico che mangiare "sano")?
Se poi ci aggiungiamo che la tradizione culinaria si basa su colazioni sovrabbondanti di grassi saturi, spuntini a pranzo e cene pantagrueliche, di chi è la colpa? Della cattiva volontà del singolo?
Follia pura.
Da ex obeso, sono pronto a prendermi tutte le responsabilità per lo stato di salute in cui versavo. Non mi sono mai lamentato con nessuno se non con me stesso (per quanto non mi ingozzassi esattamente tutto il giorno, ma evidentemente avevo abitudini di vita sbagliate che mal si conciliavano con un metabolismo sedentario). Altresì, potevo capire che ispirassi senso di disagio nelle persone "normali" e una generale disapprovazione mista a compassione. Ma sentirmi addirittura discriminato dallo Stato se avessi avuto bisogno di aiuto...
Sulla questione fumo, potrei anche essere (a certe condizioni) d'accordo.
i fast foods non sono da sanzionare: io ho il diritto di mangiare un doppio cheeseburger e doppie chips, saltuariamente. se lo faccio in modo equilibrato, non mi succede nulla. diverso se ingurgito 6000 kcal a giorno, derivanti da un uso continuo di junk food
Fanno bene ma dove è scritto che qualche d'uno deve pagare + tasse per i vizi di un altro ?
questo è un altro nocciolo, alla base della proposta: se sono causa, consapevole e reiterata, della mia condizione patologica, perchè non devo pagare per quello che ho scelto in piena libertà?
in vero c'è da dire che in tutto il mondo si cura gratis gente che collassa con l'alcool, gente che fa la dieta del melone, gente a cui resta incastrato un oggetto fallico non biologico nel sedere (e non sto scherzando) e tante altre situazioni simili...
è difficile scegliere il confine.
la gente che collassa in seguito a binge drinking o che arriva al pronto soccorso con perforazione del retto da uso improrio di oggetti inanimati, non rientrerebbe nel target designato "azione consapevole e protratta": quelle sono circostanze "acute"
ho risposto ai vostri interventi, ovviamente facendo capire una certa mia posizione. ma ho solo un dubbio: e se gli obesi od i fumatori, pur consapevoli della nocività della loro condotta, fossero impossibilitati a comportarsi diversamente per problematiche psichiche/emozionali? ovvero: un ciccione è causa della sua condizione perchè ingurgita 6000 kcal a giorno tra bomboloni e birra, ma se è portato a tale condotta da problemi di disagio relazionale/emotivo? offriamo, in quel caso, trattamento sanitario gratuito a chi ha problemi relazionali/emotivi o no?
Manteniamoci solo nel tema del Thread senza ot e scambi pesanti, per cortesia, ricordando che i post sanzionati non vanno quotati.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
E' un tema che mi lascia interdetto
Da una parte sono abbastanza d'accordo col principio "perché bisogna pagare di più per curare gente che si fa - consapevolmente- del male?". Tale principio sarebbe però via via esteso anche a chi si schianta con l'auto dopo una serata alcoolica, a chi si ammala per aver saltato una vaccinazione obbligatoria, a chi prende l'aids per non aver usato il preservativo..Penso ci sarebbe una tendenza espansiva dell'applicazione, dato che è interesse dello Stato pagare il meno possibile..Ma in questa maniera si lederebbe il principio stesso della sanità pubblica uguale per tutti.
Dunque bisogna stare molto attenti ad aprire una "falla" in tal senso..
Altra cosa, non meno importante, è che quantomeno stona non permettere le cure mediche gratuite a chi ingrassa mangiando determinati alimenti, e contemporaneamente permetterne la produzione e il commercio..Così come non assicurare cure mediche gratuite a chi fuma, ma poi avere il monopolio delle sigarette..
Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
E' un tema che mi lascia interdetto
Da una parte sono abbastanza d'accordo col principio "perché bisogna pagare di più per curare gente che si fa - consapevolmente- del male?". Tale principio sarebbe però via via esteso anche a chi si schianta con l'auto dopo una serata alcoolica, a chi si ammala per aver saltato una vaccinazione obbligatoria, a chi prende l'aids per non aver usato il preservativo..Penso ci sarebbe una tendenza espansiva dell'applicazione, dato che è interesse dello Stato pagare il meno possibile..Ma in questa maniera si lederebbe il principio stesso della sanità pubblica uguale per tutti.
Dunque bisogna stare molto attenti ad aprire una "falla" in tal senso..
Altra cosa, non meno importante, è che quantomeno stona non permettere le cure mediche gratuite a chi ingrassa mangiando determinati alimenti, e contemporaneamente permetterne la produzione e il commercio..Così come non assicurare cure mediche gratuite a chi fuma, ma poi avere il monopolio delle sigarette..
E' un tema che mi lascia interdetto
Da una parte sono abbastanza d'accordo col principio "perché bisogna pagare di più per curare gente che si fa - consapevolmente- del male?". Tale principio sarebbe però via via esteso anche a chi si schianta con l'auto dopo una serata alcoolica, a chi si ammala per aver saltato una vaccinazione obbligatoria, a chi prende l'aids per non aver usato il preservativo..Penso ci sarebbe una tendenza espansiva dell'applicazione, dato che è interesse dello Stato pagare il meno possibile..Ma in questa maniera si lederebbe il principio stesso della sanità pubblica uguale per tutti.
Dunque bisogna stare molto attenti ad aprire una "falla" in tal senso..
Altra cosa, non meno importante, è che quantomeno stona non permettere le cure mediche gratuite a chi ingrassa mangiando determinati alimenti, e contemporaneamente permetterne la produzione e il commercio..Così come non assicurare cure mediche gratuite a chi fuma, ma poi avere il monopolio delle sigarette..
due cose, su cui voglio porre, di nuovo, l'attenzione:
- hai citato solo una delle due condizioni specificate: "consapevolmente". non tieni conto del "in modo reiterato": chi si schianta con la macchina per binge drinking, come negli altri tuoi esempi, è vittima di un evento acuto.
- non si possono sanzionare le corporazioni che producono junk food, perchè ognuno ha il diritto di strafogarsi un doppio cheeseburger, patatine, birra od altro, saltuariamente. anche io lo faccio, ma è saltuariamente. il nocciolo sta nel perpetrare la condotta, cosapevolmente ed in modo continuato
due cose, su cui voglio porre, di nuovo, l'attenzione:
- hai citato solo una delle due condizioni specificate: "consapevolmente". non tieni conto del "in modo reiterato": chi si schianta con la macchina per binge drinking, come negli altri tuoi esempi, è vittima di un evento acuto.
- non si possono sanzionare le corporazioni che producono junk food, perchè ognuno ha il diritto di strafogarsi un doppio cheeseburger, patatine, birra od altro, saltuariamente. anche io lo faccio, ma è saltuariamente. il nocciolo sta nel perpetrare la condotta, cosapevolmente ed in modo continuato
vero, mi era sfuggito
ma allora dico: e chi si prende la cirrosi epatica per aver bevuto alcool anni e anni?ce ne sono altri di esempi.
e comunque il fatto che non si cura chi si ammala per aver acquistato sigarette dai monopoli di stato rimane..E mi sembra francamente ridicolo.Se lo stato accetta di incassare miliardi dalla vendita di sigarette, deve accettare anche di sborsarne altrettanti per chi si ammala.
Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
due cose, su cui voglio porre, di nuovo, l'attenzione:
- hai citato solo una delle due condizioni specificate: "consapevolmente". non tieni conto del "in modo reiterato": chi si schianta con la macchina per binge drinking, come negli altri tuoi esempi, è vittima di un evento acuto.
- non si possono sanzionare le corporazioni che producono junk food, perchè ognuno ha il diritto di strafogarsi un doppio cheeseburger, patatine, birra od altro, saltuariamente. anche io lo faccio, ma è saltuariamente. il nocciolo sta nel perpetrare la condotta, cosapevolmente ed in modo continuato
specifico, dato che anche lo schiantarsi con la macchina potrebbe esser incastonato in un quandro di alcolismo cronico, e non solo di binge drinking: l'incidente automobilistico è causa di patologia acuta, e non rientrerebbe nel target individuato dalla proposta. al contrario, la cirrosi epatica e le sue conseguenze, la demenza e tutti gli altri effetti correlati all'alcolismo cadrebbero nel target della proposta, in quanto inquadrabili nell'ambito della patologia cronica, conseguente al discriminato abuso reiterato
ma allora dico: e chi si prende la cirrosi epatica per aver bevuto alcool anni e anni?ce ne sono altri di esempi.
e comunque il fatto che non si cura chi si ammala per aver acquistato sigarette dai monopoli di stato rimane..E mi sembra francamente ridicolo.Se lo stato accetta di incassare miliardi dalla vendita di sigarette, deve accettare anche di sborsarne altrettanti per chi si ammala.
la cirrosi, e le sue conseguenze (che davvero hanno un grosso impatto sulla spesa sanitaria), ricadrebbe nel target individuato, si. tra l'altro, pensa che, in un'ottica manageriale, quello che pesa di più sul bilancio di un'azienda sanitaria sono le cure per le patologie croniche (che si perpetrano nel tempo), non quelle acute.
per quanto riguarda il fumo, io concordo e simpatizzo con la tua posizione. ma i le case produttrici troverebbero la scappatoia: una sigaretta, una volta tanto, è un piacere; nessuno vi obbliga a fumarne tante, tutti i giorni.
Se lo stato accetta di incassare miliardi dalla vendita di sigarette, deve accettare anche di sborsarne altrettanti per chi si ammala.
forse stai mettendo la questione delle sigarette e della dipendenza da un piacere personale al pari dei militari di guerra che dovrebbero venire risarciti per le malattie che si beccano dopo aver usato proiettili all'uranio per servire la propria patria.
credo che sia sbagliato.
la cirrosi, e le sue conseguenze (che davvero hanno un grosso impatto sulla spesa sanitaria), ricadrebbe nel target individuato, si.
ah ok perché all'inizio non lo avevi nominato e pensavo fosse escluso
per quanto riguarda il fumo, io concordo e simpatizzo con la tua posizione. ma i le case produttrici troverebbero la scappatoia: una sigaretta, una volta tanto, è un piacere; nessuno vi obbliga a fumarne tante, tutti i giorni.
e qui (e tu sei sicuramente più ferrato di me) si andrebbe a discutere della dipendenza da nicotina..
L'argomento è complesso e delicato, una sua regolamentazione è affare difficile, soprattutto per i precedenti che potrebbe creare a livello giurisprudenziale nelle vertenze che si solleverebbero, e dunque negli effetti sul principio di uguaglianza.
In un forum di bbing poi la questione si presta a molteplici interpretazioni, dalla sovralimentazione e i suoi effetti sull'organismo nel lungo periodo al doping..
E ancora, come si procedere riguardo ai drogati?
Davvero un argomento complesso
E' però quantomeno significativo che in Inghilterra il legislatore abbia preso l'impegno di affrontare un tema tanto delicato, quando da noi è difficile toccare praticamente qualsiasi ambito che esuli dalla "normale amministrazione".
Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
forse stai mettendo la questione delle sigarette e della dipendenza da un piacere personale al pari dei militari di guerra che dovrebbero venire risarciti per le malattie che si beccano dopo aver usato proiettili all'uranio per servire la propria patria.
credo che sia sbagliato.
Chiarisci un po'
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