Spettro lo era, almeno fino ad oggi. Nessuno, se non in previsioni consciamente catastrofistiche, aveva mai azzardato il paragone tra l'Italia di oggi e l'Argentina della bancarotta.
Quando a farlo,sia pure in maniera ipotetica, è il ministro del Welfare, io, personalmente, inizierei a preoccuparmi.
Nello spiegare che non esistono dissidi con il suo collega all'Economia, Sacconi afferma di essere anche lui "preoccupato per il rischio di default del Paese. E c'è - ha proseguito - qualcosa di peggiore della recessione che è la bancarotta dello Stato, una ipotesi improbabile ma comunque possibile".
Sacconi, nel corso del suo intervento, ha inoltre sottolineato: "Non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un'asta pubblica di titoli di Stato. Ci sarebbe una carenza di liquidità per pagare pensione e stipendi e faremmo come l'Argentina".
Quando a farlo,sia pure in maniera ipotetica, è il ministro del Welfare, io, personalmente, inizierei a preoccuparmi.
Nello spiegare che non esistono dissidi con il suo collega all'Economia, Sacconi afferma di essere anche lui "preoccupato per il rischio di default del Paese. E c'è - ha proseguito - qualcosa di peggiore della recessione che è la bancarotta dello Stato, una ipotesi improbabile ma comunque possibile".
Sacconi, nel corso del suo intervento, ha inoltre sottolineato: "Non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un'asta pubblica di titoli di Stato. Ci sarebbe una carenza di liquidità per pagare pensione e stipendi e faremmo come l'Argentina".
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