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considerazioni sull'evoluzione della Chiesa...

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    Originariamente Scritto da Wolver|ne Visualizza Messaggio
    Sean,io ho capito quello che dici.. ma prova a riflettere un attimo,io dovrei credere nella chiesa cm istituzione creata dal cristo anche se casomai venissini indottrinato cn teorie che poco hanno a che fare cn cristo e cn il cristianesimo stesso..?

    mi sembra un controsenso sinceramente

    se io nn lo facessi,la pena quale sarebbe..? il nn essere cristiano..? magari eretico?

    a quel punto poi,mi sembrerebbe più un imponimento

    il discorso è interessante,ma complicato
    Che pena vuoi che ci sia?
    Qui siamo sulla terra e tra uomini, dove esistono addirittura religioni che ritengono Cristo un cadavere appeso ad un pezzo di legno, altre che dicono che ci si reincarna a livelli superiori o inferiori a seconda del proprio percorso precedente, altre ancora che adorano spiriti e spiritelli, dunque a bordo c'è posto per tutti, e Dio non si prende la briga di confermare o smentire nessuno dei tanti...

    Chi crede nel Cristianesimo però ritiene che quella sia la via, non potendo fare un minestrone in cui mettere tutto, e se dunque si ritiene sia quella non si può, all'interno di questa comunità, pensarla ciascuno a suo piacimento, anche se, guardando a Cristo, si è certo liberi di farlo, pienamente liberi, perchè libero è l'uomo:
    Cristo però ha rivelato ad un ristrettissimo gruppo di uomini la sua figliolanza divina e a quegli uomini ha affidato il mantenimento e la cura della sua Chiesa fino alla fine del mondo, un mandato non negoziabile e, ancora di più, immutabile.
    La Chiesa garantisce di essere uguale a se stessa e al mandato, lega e travalica i secoli, consegna alla finitudine dell'uomo il Verbo incorrotto di cui si fa testimone, esattamente come i primi apostoli:
    Nessun uomo, per quanto in buona fede, arrivato magari neppure ieri, pur pensandola diversamente può dire (in base a quale rivelazione, se non la sua, in base a quale magistero, se non il gusto proprio di accettare o rifiutare a piacimento?) di essere nel giusto secondo Cristo:
    Può al massimo dire di voler essere solo, o, come si dice oggi, di voler essere lasciato in pace, lui e le sue personali visioni, di Dio, del mondo, delle leggi;

    Questo sentire relativo è la cifra dell'uomo moderno, ma non è mica un peccato "mortale", è solo passeggero.
    Last edited by Sean; 29-11-2008, 21:21:42.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
      Forse cristo si sarebbe dovuto spiegare meglio, il manuale del mio microonde è molto più chiaro e non da luogo a così tanti equivoci.
      Credo sia colpa sua a questo punto, non è stato diretto e chiaro a sufficienza

      Un update con capacità comunicative maggiori sarebbe la soluzione, ma si sa, bla bla, non si può, guai a voi....
      Come riporto nel post sopra, chiaro lo è stato con gli apostoli, non col mondo, se ancora oggi non solo esistono tanti "cristianesimi", ma anche tante, e ancor di più, religioni:
      Però si è cristiani perchè si crede (questione di fede) proprio a ciò che quei testimoni ci hanno detto riguardo questo Cristo;
      Se allora si crede questo, e in base a questo ci si dice cristiani, bisognerebbe prendersi il pacchetto completo, Chiesa, che è nè più nè meno che la prosecuzione diretta di quei testimoni, compresa.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Come riporto nel post sopra, chiaro lo è stato con gli apostoli, non col mondo,
        Bhe, il messaggio era per noi però, per l'umanità intera, forse...
        Oppure si è rivolto alle persone sbagliate, indi per cui è ancora una volta in errore

        Sono considerazioni personali, voli pindarici...



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          Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
          Bhe, il messaggio era per noi però, per l'umanità intera, forse...
          Oppure si è rivolto alle persone sbagliate, indi per cui è ancora una volta in errore

          Sono considerazioni personali, voli pindarici...
          No, Cristo è nel giusto, ed ha scelto le persone giuste (se assumiamo che lui è il figlio di Dio, ovviamente)
          Cosa è successo dunque?
          E accaduto che la rivelazione diretta di Cristo risorto non è stata data a tutti gli uomini, ma solo a quel gruppo iniziale, perchè da una parte questi ("che pure dubitavano", come ci raccontano i Vangeli) fossero confermati sulla provenienza divina di Cristo che indica un Dio trascendente che ha potere sulla morte, e dall'altra, questo suo "nascondimento", preservasse la libertà degli uomini di poter credere o meno (altrimenti l'umanità, liberamente creata, sarebbe, in un certo senso, stata ridotta in schiavitù, così obbligata a credere).
          Dunque, come dici, il messaggio è rivolto a tutta l'umanità, ma già in origine è mediato, dagli apostoli prima, dalla Chiesa (che è diretta prosecuzione del collegio apostolico) poi.
          Non se ne esce:
          Dal momento stesso che Cristo "scompare" dalla scena temporale di questo mondo vi lascia la Chiesa a farne le veci:
          L'incontro con Cristo è necessariamente personale, ma subito dopo vi è il passo successivo, vivere la sacralità di Cristo, che è vicaria, affidata cioè ai suoi rappresentanti in terra, alla Chiesa dunque.
          L'uomo può scegliere di fermarsi al suo dialogo personale con Cristo, ma senza pretendere di avere la certezza di ricavare la pienezza da quell'incontro, come invece troppo spesso si pensa, quasi sia lui a dettare le regole:
          Ecco, questo sorgere continuo, pure così temporalmente lontano da quella prima ed unica Chiesa (che altro non vuol dire che comunione di uomini nella stessa fede) di nuovi gruppi, nuove sette, nuove visioni cristiane, forse è solo un imporre a Cristo la propria personale visione "al passo coi tempi".
          Si preferisce staccarsi dall'originaria comunità per andare in proprio:
          Si è sempre in Cristo, a mio parere, ma non si è completamente di Cristo, quindi non si è nella pienezza dell'unica verità rivelata a pochi e tramandata a tutti, secondo fede, attraverso la Chiesa.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Uno di voi ha richiamto la mia attenzione su questo post
            è un po' che non visito il sito e non posto.
            Mi ha spinto ad intervenire..confesso che farò un po' di fatica a rileggerlo tutto ma se ci riuscirò proverò ad inserirmi.
            Per ora buonanotte!

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              Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
              Forse cristo si sarebbe dovuto spiegare meglio, il manuale del mio microonde è molto più chiaro e non da luogo a così tanti equivoci.
              Credo sia colpa sua a questo punto, non è stato diretto e chiaro a sufficienza

              Un update con capacità comunicative maggiori sarebbe la soluzione, ma si sa, bla bla, non si può, guai a voi....
              Il passo finale del Vangelo di Giovanni (21:20-23) è piuttosto illuminante in tal senso, lo riporto:

              20 Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: "Signore, chi è che ti tradisce?".
              21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: "Signore, e lui?".
              22 Gesù gli rispose: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi".
              23 Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: "Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?".
              Si nota quindi subito la tendenza dell'uomo a "trarre conclusioni", anche sbagliate, quando dall'originario messaggio vi è poco da dedurre, ma solo da prendere alla lettera. E' proprio questo meccanismo naturale dell'uomo, ma talvolta fuorviante, che può portare a voci, credenze, senza alcun fondamento nel messaggio originario.

              E' pur vero che questa "difficoltà" nel linguaggio di Cristo è molte volte reale, ma anche ampiamente "prevista" da questo passo di Isaia (6:10)

              Ascoltate pure, ma senza comprendere,
              osservate pure, ma senza conoscere.

              10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
              fallo duro d`orecchio e acceca i suoi occhi
              e non veda con gli occhi
              né oda con gli orecchi
              né comprenda con il cuore
              né si converta in modo da esser guarito".
              Poi ripreso nei Vangeli e negli Atti. Riporto, ad esempio, da Matteo (13:10-15)

              10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché parli loro in parabole?".
              11 Egli rispose: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
              12
              Così a chi ha sarà dato e sarà nell`abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
              13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.

              14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:

              Voi udrete, ma non comprenderete,
              guarderete, ma non vedrete.

              15 Perché il cuore di questo popolo
              si è indurito, son diventati duri di orecchi,
              e hanno chiuso gli occhi,
              per non vedere con gli occhi,
              non sentire con gli orecchi
              e non intendere con il cuore e convertirsi,
              e io li risani.
              E' curiosa l' "ambiguità" di quel "e io li risani" che può essere inteso sia "in modo da non essere risanati", ma anche "affinché siano risanati". Sarebbe interessante conoscere se questa "ambiguità" (forse sarebbe più corretto dire "ambivalenza") di interpretazione esiste anche nei testi originari.
              I casi di "ambivalenza" come questo sono svariati nelle Scritture.

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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Tu, Leo, in forza della tua età, e della tua passione, almeno sei immerso in studi comunque assimilabili, hai una mente allenata:
                Io sono solo un lettore curioso e spesso distratto

                Capisco cosa vuoi dire riguardo a questi benedetti dogmi sui quali la Chiesa ha puntato così tanto nella storia, con certezze solari che forse neppure gli apostoli avevano.
                Ma Cristo ha posto la Chiesa sulla Terra, non impegnandosi poi a confermare nè a smentire tutto ciò che andava costruendo, forse proprio perchè fosse valida fino in fondo quella scommessa sul mistero che nessuna Filosofia nè Teologia può rendere certa.
                Il dogma non è una certezza solare...è lo 'spazio' che individua la vita cristiana; è l'ambito all'interno del quale si ritiene adeguato il tentativo di comprensione del mistero e si ritiene possibile poter parlare di vita cristiana. Tuto ciò che c'è all'esterno non attiene nè al mister né alla vita crristiana. Ma il dogma non intende definire 'tutto' il Mistero, ma l'ambito del Mistero. Dogma in greco si dice,infati, 'horos' che vuol dire spazio delimitato.

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                  La chiesa attuale è un'iceberg di dimensioni gigantesche, alla deriva nei mari tropicali del relativismo, guidato da un fossile di germanica origine.
                  Il giorno che sarà liquefatto sarò lì a brindare......
                  Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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