PSICOSI TERRORISMO: SMENTITE VOCI SU PERICOLO METRO (2)=
(AGI) - Milano, 15 ott. - Si parla di una donna che la
supermercato avrebbe prestato tremila lire a un cittadino
straniero che per ricambiare la gentilezza l'avrebbe avvertita
di evitare la metropolitana. Si sussurra di un avvocato che
solitamente patrocina musulmani che avrebbe ricevuto il
consiglio di non sostare in piazza Duomo. E poi ci si mettono
anche i poliziotti. Un amico di un amico di un amico che avrebbe
sentito, parlato... Ma una volta interpellati gli autori del tam
tam smentiscono, ritrattano e ridono. (AGI)
ATTACCO A USA: MILANO, LEGGENDE METROPOLITANE E PAURA METRÒ
(V. 'ATTACCO A USA: VOCI SU RISCHI METRÒ MILANO...' DELLE 12.47
(ANSA) - MILANO, 15 OTT - La catena di voci su un possibile
attentato in metropolitana, che ha generato una preoccupazione
diffusa a Milano, ha preso il via ieri da una serie di episodi
(difficile dire se presunti o almeno in parte veri) che nella
maggior parte dei casi hanno un denominatore comune: un arabo
riconoscente verso un italiano che gli confida una preziosa
raccomandazione.
Uno dei racconti più 'gettonatì narra di un'anziana signora
che, alla cassa di un supermercato, presta mille lire a un
nordafricano che non arrivava a pagare il conto. «Lei è stata
gentile con me - avrebbe detto lo straniero alla donna - e
allora le dico: non prenda la metropolitana domani».
Episodio del tutto simile è quello di un lettighiere che
soccorre un maghrebino per strada: «Tu mi hai salvato la vita -
avrebbe detto, in questo caso, l'arabo di turno - e allora io la
salvo a te: non prendere la metropolitana domani».
Così le leggende sono nate, si sono gonfiate, e in qualche
caso hanno creato vero allarme. Ieri sera, per effetto del
passaparola metropolitano, i responsabili di una scuola privata
del centro hanno chiamato le famiglie degli alunni sconsigliando
di far prendere la metropolitana agli studenti questa mattina.
Ma un'altra e molto dettagliata versione dell' 'avvertimentò
è passata di bocca in bocca nella Milano bene, partendo - si
dice - da uno studio legale. Uno degli avvocati che aveva
assistito un marocchino accusato di furto, e poi assolto,
avrebbe ricevuto l'accorato invito a non prendere il metrò come
ringraziamento per il suo operato. Sempre secondo questa storia,
il legale stesso avrebbe convinto l'uomo a riferire la cosa
anche alla polizia, prima di avvisare i colleghi che, a loro
volta, hanno hanno avvisato altri colleghi, familiari, amici,
giornalisti e genitori dei compagni di scuola dei figli. Così
lo spettro di un attentato ha cominciato a circolare
dappertutto, in case e uffici, ma anche a Palazzo di Giustizia e
in Questura, da dove poi, ormai in nottata, sono giunte secche
smentite in merito.
Ciononostante i controlli in metropolitana, stamani, sono
stati rafforzati con uomini della Polmetro e con agenti in
servizio di ordine pubblico che di solito si trovano in piazza
Duca D'Aosta, oltre che con varie pattuglie appiedate che oggi
scendono in modo ricorrente nelle stazioni del metrò. «Il
tutto senza esagerare - dice un funzionario della Questura - per
non creare l'effetto opposto e invece di infondere sicurezza
generare inquietudine».
Un effetto collaterale di tutto questo allarme c'è stato:
una delle tante segnalazioni stradali per presunti arabi
sospetti ha portato la polizia al ritrovamento di 215 grammi di
cocaina in un furgone e all'arresto dei due marocchini che si
trovavano nell'automezzo, parcheggiato nei pressi del quartiere
ebraico in zona Primaticcio-Bande Nere. (ANSA).
Com'è sta storia? Joblack, che ne dici?
No, dai, non ce l'ho con te, eri sicuramente in buona fede, ma oggi mi son dovuto sparare un'ora di traffico in auto per arrivare in ufficio! che stronzo che sono meglio così, non è successo niente.
(AGI) - Milano, 15 ott. - Si parla di una donna che la
supermercato avrebbe prestato tremila lire a un cittadino
straniero che per ricambiare la gentilezza l'avrebbe avvertita
di evitare la metropolitana. Si sussurra di un avvocato che
solitamente patrocina musulmani che avrebbe ricevuto il
consiglio di non sostare in piazza Duomo. E poi ci si mettono
anche i poliziotti. Un amico di un amico di un amico che avrebbe
sentito, parlato... Ma una volta interpellati gli autori del tam
tam smentiscono, ritrattano e ridono. (AGI)
ATTACCO A USA: MILANO, LEGGENDE METROPOLITANE E PAURA METRÒ
(V. 'ATTACCO A USA: VOCI SU RISCHI METRÒ MILANO...' DELLE 12.47
(ANSA) - MILANO, 15 OTT - La catena di voci su un possibile
attentato in metropolitana, che ha generato una preoccupazione
diffusa a Milano, ha preso il via ieri da una serie di episodi
(difficile dire se presunti o almeno in parte veri) che nella
maggior parte dei casi hanno un denominatore comune: un arabo
riconoscente verso un italiano che gli confida una preziosa
raccomandazione.
Uno dei racconti più 'gettonatì narra di un'anziana signora
che, alla cassa di un supermercato, presta mille lire a un
nordafricano che non arrivava a pagare il conto. «Lei è stata
gentile con me - avrebbe detto lo straniero alla donna - e
allora le dico: non prenda la metropolitana domani».
Episodio del tutto simile è quello di un lettighiere che
soccorre un maghrebino per strada: «Tu mi hai salvato la vita -
avrebbe detto, in questo caso, l'arabo di turno - e allora io la
salvo a te: non prendere la metropolitana domani».
Così le leggende sono nate, si sono gonfiate, e in qualche
caso hanno creato vero allarme. Ieri sera, per effetto del
passaparola metropolitano, i responsabili di una scuola privata
del centro hanno chiamato le famiglie degli alunni sconsigliando
di far prendere la metropolitana agli studenti questa mattina.
Ma un'altra e molto dettagliata versione dell' 'avvertimentò
è passata di bocca in bocca nella Milano bene, partendo - si
dice - da uno studio legale. Uno degli avvocati che aveva
assistito un marocchino accusato di furto, e poi assolto,
avrebbe ricevuto l'accorato invito a non prendere il metrò come
ringraziamento per il suo operato. Sempre secondo questa storia,
il legale stesso avrebbe convinto l'uomo a riferire la cosa
anche alla polizia, prima di avvisare i colleghi che, a loro
volta, hanno hanno avvisato altri colleghi, familiari, amici,
giornalisti e genitori dei compagni di scuola dei figli. Così
lo spettro di un attentato ha cominciato a circolare
dappertutto, in case e uffici, ma anche a Palazzo di Giustizia e
in Questura, da dove poi, ormai in nottata, sono giunte secche
smentite in merito.
Ciononostante i controlli in metropolitana, stamani, sono
stati rafforzati con uomini della Polmetro e con agenti in
servizio di ordine pubblico che di solito si trovano in piazza
Duca D'Aosta, oltre che con varie pattuglie appiedate che oggi
scendono in modo ricorrente nelle stazioni del metrò. «Il
tutto senza esagerare - dice un funzionario della Questura - per
non creare l'effetto opposto e invece di infondere sicurezza
generare inquietudine».
Un effetto collaterale di tutto questo allarme c'è stato:
una delle tante segnalazioni stradali per presunti arabi
sospetti ha portato la polizia al ritrovamento di 215 grammi di
cocaina in un furgone e all'arresto dei due marocchini che si
trovavano nell'automezzo, parcheggiato nei pressi del quartiere
ebraico in zona Primaticcio-Bande Nere. (ANSA).
Com'è sta storia? Joblack, che ne dici?
No, dai, non ce l'ho con te, eri sicuramente in buona fede, ma oggi mi son dovuto sparare un'ora di traffico in auto per arrivare in ufficio! che stronzo che sono meglio così, non è successo niente.
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