lavoro e internet

[laplace]

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[ettorefff]

io uso il tunneling e me la sucano

[Icarus]

Rischia la sospensione il dipendente statale che "naviga" troppo

Lo statale che naviga troppo sul web e scarica su archivi personali materiale non legato al suo lavoro rischia la sospensione dal posto di lavoro. Un comportamento di questo tipo, infatti, dice la Cassazione, puo' configurare il reato di peculato punito al pari delle telefonate private fatte dall'ufficio. Applicando questo principio, la Sesta sezione penale ha accolto il ricorso della Procura di Bari contro la revoca della sospensione dall'esercizio di pubblico servizio accordata ad un dipendente del comune di Trani, Maurizio D.A., pizzicato a servirsi "del computer d'ufficio, cui era collegato un masterizzatore dvd, per uso personale usufruendo della rete informatica del comune". L'impiegato comunale, ricostruisce la sentenza 20326, "navigava in internet su siti non istituzionali, scaricando su archivi personali dati e immagini non inerenti alla pubblica funzione, prevalentemente materiale di carattere pornografico, con danno economico dell'ente". Indagato per peculato, l'impiegato comunale era stato prima sospeso dal Tribunale di Trani, aprile 2007, e riammesso dal Tribunale di Bari, un mese dopo, sulla base del fatto che il reato di peculato "tutela il patrimonio della P.A. e che lo stesso non poteva essere depauperato a seguito dei collegamenti in questione di un computer comunque e sempre collegato alla rete elettrica e telefonica indipendentemente dall'uso della navigazione".



Sentenziando...: Rischia la sospensione il dipendente statale che "naviga" troppo

[laplace]

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[rocky 80]

lo trovo giusto..a lavoro si deve lavorare..
ma prevedo scioperi di massa e rivoluzioni stile francesi

[Icarus]

premesso che non sono statale..
da me hanno bloccato l'accesso ad alcuni siti piu gettonati tipo youtube, la gazzetta dello sport e altri....io da dipendente potrei interpretare questo cosi: ok non posso andare su yuotube ma se gli altri siti non sono bloccati vuol dire che ci posso stare....posso anche postare su bw senza che nessuno dica nulla......è giusto questo approccio???

sinceramente non sono super aggiornato su questa cosa
Ma mi sembra di ricordare, per averlo letto qualche tempo fa, che con la nuova legislazione sulla privacy non il datore di lavoro non può controllare la posta elettronica e i siti navigati di ogni dipendente, se non in casi eccezionali.
Ovviamente la giurisprudenza riguarda proprio l'individuazione dei casi eccezionali. Al datore di lavoro spetta redigere un regolamento interno di utilizzo della rete, per esempio creando una black list (tipo quella che dici tu, youtube, gazzetta, etc) o individuando i siti in cui si può navigare per motivazioni correlate all'attività lavorativa.
In caso di controlli c'è il solito principio della gradualità, cioè prima di controllare laplace controllano tutta l'area dove lavora laplace, poi l'ufficio, etc etc.
Fatto sta che a prescindere dal merito ( in quali siti navighi, cosa scarichi, etc) navigare in internet potrebbe sempre essere individuato come momento di sospensione dell'attività lavorativa non giustificato, ergo..

[Icarus]

lo trovo giusto..a lavoro si deve lavorare..
ma prevedo scioperi di massa e rivoluzioni stile francesi

se ti riferisci alla sentenza citata nell'articolo da me postato, è del 2007, quindi è un po' tardi per gli scioperi

[laplace]

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[motorhead]

premesso che non sono statale..
da me hanno bloccato l'accesso ad alcuni siti piu gettonati tipo youtube, la gazzetta dello sport e altri.

finche hai accesso a youporn direi che vai alla grande

[Hicsuntleones]

Alcune ditte sottoscrivono contratti a banda larga per i quali pagano per ogni megabyte scaricato, anche per questo bloccano l'accesso a determinati siti.

[MIRROR]

secondo me la tua domanda era riferita a Gary e a Galdregon

[laplace]

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[laplace]

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[gbpackers]

Mhmhm sono il system admin quindi no problem
Cmq concordo con te sullo staccare anche quei 2-3 minuti, serve.
Cosa non faccio invece è chattare con msn e simile, la trovo una perdita di tempo e lì il capo si incazza... giustamente.

[laplace]

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