Filosofia Parmenide

[Leonida]

La via dell'apparenza è quella del mondo sensibile, del mondo terreno, dell'opinione e della non certezza, in pratica la via/mondo dell'uomo comune. Se l'uomo si eleva da questo stato e dal mondo dei sensi, diventa filosofo e arriva al vero essere.

Hai forse confuso (o meglio, forse il manuale non è stato molto chiaro) le due vie che la divinità indica al filosofo nel suo viaggio, quella dell' "essere che è e non puö non essere", con quella dell' "essere che puö anche non essere", ovvero l'opinione e la credenza degli uomini comuni.

ti può interessare il fatto che negli ultimi anni si è sviluppata una lettura diversa del parmenide, meno rigida nella separazione ragione\sensibilità.
In particolare si sarebbe sempre confuso il rigore metodologico nel voler distinguere i discorsi che l' uomo può fare relativamente a "ciò che è" ( uno,eterno, incorruttibile ecc) e "le cose che sono" ( corruttibili, molteplici ecc) con la categorica frattura che invece tradizionalmente si da nel suo pensiero tra verità ed opinione, che verrebbe cosi molto ridimensionata.
Noto però che nei testi liceali di questa linea interpretativa non ve n'è nemmeno l' ombra.

[Manx]

le informazioni sono dal libro agorà volume 1 comunque
"il punto 2 è "illogico" perchè dal non essere non puö venire qualcosa che è"
questo lo scriveva alcune righe più sotto ma non le ho citate.
Ora mi leggo il proemio ti faccio un ultima domanda e non ti disturbo più, ti ringrazio per le risposte, ma allora per parmenide le vie sono 2 : essere e non essere oppure 3: essere , non essere, via dell'apparenza , che afferma che essere e non essere contemporaneamnete sono e non sono la medesima cosa ( sarebbe la via dei sensi che porta all'errore). Grazie ancora

Non sono un esperto di filosofia antica perché lavoro con la filosofia contemporanea, tuttavia, io questa distinzione che proponi non l'ho mai sentita, forse è un punto poco chiaro del tuo manuale. Sinceramente non conosco il tuo manuale.

Cmq le vie che la divinità annuncia al filosofo-poeta sono due: quella dell'essere e quella del non essere, la "terza via", secondo me è ancora quella del "non essere" dell'apparenza, della falsa opinione. Mi stupisce che venga denominata cosi', "terza via". Confonde le cose.

Cmq Venerdi devo tenere una lezione su Parmenide, ora me la preparo e guardo se si accenna anche a questa terza via

[Manx]

ti può interessare il fatto che negli ultimi anni si è sviluppata una lettura diversa del parmenide, meno rigida nella separazione ragione\sensibilità.
In particolare si sarebbe sempre confuso il rigore metodologico nel voler distinguere i discorsi che l' uomo può fare relativamente a "ciò che è" ( uno,eterno, incorruttibile ecc) e "le cose che sono" ( corruttibili, molteplici ecc) con la categorica frattura che invece tradizionalmente si da nel suo pensiero tra verità ed opinione, che verrebbe cosi molto ridimensionata.
Noto però che nei testi liceali di questa linea interpretativa non ve n'è nemmeno l' ombra.

Sinceramente non mi interessa

cmq si' ho letto di questa "nuova" interpretazione: in realtà anche in Platone c'è lo stesso discorso, poiché in ogni caso l'opinione, anche se sbagliata, ha attinenza con l'idea, eterna e incorruttibile.

[multipower]

Si tratta di un'ipotesi interpretativa non da tutti condivisa.
Che cos'è infatti l'essere parmenideo?
Per alcuni esso costituisce una realtà metafisica, per altri una realtà fisica, per altri ancora un costrutto logico-grammaticale...
In effetti, nella seconda parte del Poema Parmenide si proponeva di fornire una teoria del verisimile (doxa plausibile). Sì che abbiamo: a) la verità dell'episteme da una parte; b) la doxa fallace (quel pensiero che include il non-essere, e che quindi viola il pnc) e c) la doxa plausibile dall'altro.
Ora, per Parmenide, l'errore sta nel non aver compreso che gli opposti devono essere considerati e inclusi nell'unità dell'essere, giacché gli opposti sono entrambi "essere". (P.es., gli opposti "luce" e "notte" sono ambedue un non-niente, e quindi "essere".)
In ogni caso, chi non condivide questa "terza via" in Parmenide sottolinea come in Parmenide, in ultima analisi, l'unico discorso vero, fondato, incontrovertibile è la strada dell'essere che è e non può non essere; infatti l'opinione, per quando verisimile, è pur sempre un discorso apparente, e che pertanto non ha i caratteri di incontrovertibilità dell'episteme

[Manx]

Si tratta di un'ipotesi interpretativa non da tutti condivisa.
Che cos'è infatti l'essere parmenideo?
Per alcuni esso costituisce una realtà metafisica, per altri una realtà fisica, per altri ancora un costrutto logico-grammaticale...
In effetti, nella seconda parte del Poema Parmenide si proponeva di fornire una teoria del verisimile (doxa plausibile). Sì che abbiamo: a) la verità dell'episteme da una parte; b) la doxa fallace (quel pensiero che include il non-essere, e che quindi viola il pnc) e c) la doxa plausibile dall'altro.

Ora, per Parmenide, l'errore sta nel non aver compreso che gli opposti devono essere considerati e inclusi nell'unità dell'essere, giacché gli opposti sono entrambi "essere". (P.es., gli opposti "luce" e "notte" sono ambedue un non-niente, e quindi "essere".)

Sono grosso modo le posizioni di Eraclito, Leucippo e Democrito

In ogni caso, chi non condivide questa "terza via" in Parmenide sottolinea come in Parmenide, in ultima analisi, l'unico discorso vero, fondato, incontrovertibile è la strada dell'essere che è e non può non essere; infatti l'opinione, per quando verisimile, è pur sempre un discorso apparente, e che pertanto non ha i caratteri di incontrovertibilità dell'episteme

[huntermaster]

manx ti dico solo che il mio libro riassume cos' in uno schemetto
1 via = essere è : via della verità
2 via = non essere è :via del nulla e dell'errore
3 via = essere è e non essere è :via dell'apparenza, che afferma che essere e non
essere sono e non sono contemporaneamente la
stessa cosa

[Manx]

manx ti dico solo che il mio libro riassume cos' in uno schemetto
1 via = essere è : via della verità
2 via = non essere è :via del nulla e dell'errore
3 via = essere è e non essere è :via dell'apparenza, che afferma che essere e non
essere sono e non sono contemporaneamente la
stessa cosa

ho appena trovato questa stessa cosa in un libro che ho spulciato (in effetti avevi ragione, solo che nel proemio le cose non sono messe proprio cosi' ma + implicite) : la terza via come ti dicevo ieri è quella della gente comune, "gli uomini con la doppia testa" che confondono essere e non essere, gli uomini mortali che non accedono alla prima via.

[l'osservatore]

te la speigo la sua filosofia

vuole dire che se sei un poveraccio nn ti mettere le rate per comperare la serie 1

e nn far finta di fare il figo con le ragazzes se sei uno sfigato farai solo figure d i merda
insomma sii testesso

[charlie_one]

te la speigo la sua filosofia

vuole dire che se sei un poveraccio nn ti mettere le rate per comperare la serie 1

e nn far finta di fare il figo con le ragazzes se sei uno sfigato farai solo figure d i merda
insomma sii testesso

rep

[Leonida]

Sinceramente non mi interessa

[TheSandman]

Mi piace molto la filosofia ma soprattutto quella moderna...quella antica, in particolare quella dei "padri" greci della filosofia l'ho sempre ritenuta un po' vuota e astratta....
QUella contemporanea è secondo me una delle "materie" esistenti più belle e affascinanti, soprattutta quella "politica"...
Libri interessanti come quelli di Marx, Nietzsche, Foucoult ecc..è difficle trovarne..