Addentrandomi nel mondo filosofico ho riscontrato qualche difficoltà nel comprendere il filosofo Parmenide. Mi spiego meglio sul libro inizialmente è scritto che secondo costui esistono solamente due vie : quella dell'essere che è percorribile e porta alla ragione e quella del non essere che non è percorribile e porta all'errore. Infatti si può pensare solamente ciò che è mentre è impossibile dire e pensiare quello che non è per cui la stessa cosa è il dire e il pensare.
Alcune pagine dopo è scritto che Parmenide considera 3 vie ma prima era riportato che ne vedeva solamente due. La terza sarebbe la via dell'apparenza ma detto volgarmente " da dove salta fuori " ? Prima viene fatto tutto un discorso dicendo che le uniche possibilità sono le due vie dell'essere e del non essere...
Qualcuno potrebbe concedermi ausilio gentilmente ?
Alcune pagine dopo è scritto che Parmenide considera 3 vie ma prima era riportato che ne vedeva solamente due. La terza sarebbe la via dell'apparenza ma detto volgarmente " da dove salta fuori " ? Prima viene fatto tutto un discorso dicendo che le uniche possibilità sono le due vie dell'essere e del non essere...
Qualcuno potrebbe concedermi ausilio gentilmente ?
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