Gb, Oxford cancella il "Natale"
Sarà sostituito dalla Winter Light FestA due mesi circa dal 25 dicembre, su richiesta di un'associazione di beneficenza locale, il leader del consiglio municipale di Oxford ha deciso di "cancellare" il Natale, mandando in pensione il termine "Christmas". Al suo posto, per riconoscere l'identità multietnica e multiconfessionale inglese, tutti gli eventi che ruoteranno attorno alla natività verranno denominati "Winter Light Fest" (Festività della Luce Invernale).
"L'intero periodo comprenderà attività di ogni genere per la durata di due mesi - ha spiegato a Repubblica Tei Williams, portavoce dell'associazione Oxford Inspires che ha avanzato l'idea -. In tale ambito ci saranno anche celebrazioni per il Natale, come i cori e le canzoni natalizie". L'obiettivo dichiarato dell'amministrazione è quello di ridimensionare l'eccessiva risonanza assegnata alla più importante festività cristiana a discapito delle altre religioni. "Faremo lo stesso un grande albero di Natale nella piazza principale della città, ma lo chiameremo in modo diverso", ha spiegato il sindaco Ed Turner.
In realtà però non si tratta solo di una questione linguistica, ma di un omaggio al "politicamente corretto", allo spirito multietnico del Paese e al rispetto delle minoranze anche in ambito religioso. Del resto negli anni scorsi anche altre città inglesi hanno deciso di non chiamare più "Natale" il Natale. Ora però la decisione arriva dal cuore pulsande del sapere britannico, la culla della cultura inglese, e la notizia ha destato molto clamore.
Contro la decisione di "cancellare" il Natale a Oxford si sono però subito scagliati non solo la Chiesa Anglicana e la comunità cristiana locale, ma anche i leader religiosi delle altre religioni. "Il Natale è la data del calendario attesa da tutti - ha spiegato Dice Sabir Hussain Mirza, presidente del Consiglio Musulmano della cittadina universitaria -. Non solo dai cristiani, ma anche i fedeli islamici e quelli di altre confessioni lo aspettano con trepidazione. Sono arrabbiato e deluso per questa iniziativa delle autorità locali. Il Natale è una festa speciale e non può essere cancellato". Gli fa eco il rabbino Eli Bracknell, direttode del Jewish Educational Centre, ilc entro studi ebraico di Oxford. "E' impotante mantenere un tradizionale Natale britannico. Qualsiasi iniziativa che diluisce la cultura tradizionale e la cristianità del Regno unito non è positiva per l'identità briannica".
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