Polizia negli atenei

[Sam Fisher]

guarda non me ne parlare...che scempio
io non capisco come la gente lo abbia rivotato per due volte...mah

intanto Silvio per correre in aiuto dell'amichetto ha stanziato 150 milioni di euro per Catania.

Quando si dice corretta amministrazione dei soldi pubblici.

[rocky 80]

intanto Silvio per correre in aiuto dell'amichetto ha stanziato 150 milioni di euro per Catania.

Quando si dice corretta amministrazione dei soldi pubblici.

e già ...e 400 per l'amico di sinistra veltroni che rovinato roma

[Diegosfgt]

e già ...e 400 per l'amico di sinistra veltroni che rovinato roma

Sì, ma non si può confrontare Roma con Catania.
E' impossibile.

Una marea di soldi extra per "Roma capitale", sono sempre stati stanziati e sempre verranno stanziati.

[ikuape86]

intanto Silvio per correre in aiuto dell'amichetto ha stanziato 150 milioni di euro per Catania.

Quando si dice corretta amministrazione dei soldi pubblici.

a noi che abbiamo avuto una simil allvione 20 milioni..a loro che rubano 150(e nessuno in galera)..moralità allo stato puro

[ikuape86]

guarda non me ne parlare...che scempio
io non capisco come la gente lo abbia rivotato per due volte...mah

sinceramente ho dei dubbi sulle elezioni..la gente a volte è stupida ma non fino a questo punto..se falsificano le elezioni usa non vedo perchè sia impossibile falsificare le elezioni italiane comunali

[ma_75]

la gente a volte è stupida ma non fino a questo punto..

Non ne sarei tanto sicuro

[ikuape86]

Non ne sarei tanto sicuro

più che una certezza è una speranza

[gorgone]

nel caso interessasse qualcuno copioincollo una mail arrivata oggi.


ANDU - Associazione Nazionale Docenti Universitari

STAMPA, NEPOTISMO E AUTONOMIA

Riportiamo in calce il testo dell'intervento di Francesco Musacchia,
coordinatote dell'ANDU di Palermo, "La bufala dell'autonomia, riforma
necessaria", sulla prima pagina di Repubblica di Palermo di oggi, 26
ottobre 2008. Il testo e' preceduto da alcune altre considerazioni.
Musacchia si riferisce agli articoli comparsi su Repubblica 'nazionale' e
'locale' riguardanti il nepotismo nell'Universita' di Palermo.
Ecco gli articoli pubblicati sull'edizione nazionale di Repubblica:
- "Palermo, cento famiglie in cattedra", su Repubblica del 24.10.08. Per
leggere l'articolo cliccare:

http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-10/081024/JN8SG.tif

- "Il rettore e lo scandalo parentopoli. 'All'ateneo serve un codice
etico'", su Repubblica del 25.10.08:

http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-10/081025/JNRG5.tif

- "La parentopoli di Palermo", su Repubblica del 25.10.08:

http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-10/081025/JNQ6N.tif

Ecco alcune considerazioni che vogliamo aggiungere a quelle contenute
nell'intervento di Francesco Musacchia.
La denuncia mediatica del nepotismo universitario, basata essenzialmente
sui cognomi, rischia sia di prendere clamorose cantonate, sia di sminuire
la portata e la gravita' di un fenomeno ben piu' vasto, piu' complesso e
piu' dannoso.
Infatti tra i principali problemi della formazione, del reclutamento e
della carriera dei docenti dell'Universita' italiana vi sono, insieme,
quelli del nepotismo 'puramente' accademico, della 'logica di scambio' e
del nepotismo parentale. Questi fenomeni sono connessi ad una carettistica
che distingue l'Universita' italiana dalle altre: il potere di cooptazione
PERSONALE.
Il fenomeno piu' diffuso e' quello del nepotismo 'puramente' accademico
(non legato alla 'logica di scambio' e non parentale): il 'maestro' ha
diritto di vita e di morte accademica sul suo allievo. Infatti, il futuro
docente e' coltivato da un 'maestro' fin dalla tesi di laurea, poi viene
'sistemato' in varie situazioni precarie, quindi viene immesso in ruolo con
un concorso rigorosamente locale e totalmente controllato dal 'maestro'.
Fino a questo punto l'aspirante docente dipende scientificamente e
umanamente dal suo 'maestro' ed e' privato di ogni autonomia scientifica e
didattica. Tale dipendenza continua sostanzialmente anche nell'avanzamento
della carriera, perche' dal 'maestro' dipendera' il bando e il superamento
dei concorsi ad associato e a ordinario.
Altro fenomeno e' quello legato alla logica di scambio di favori
economico-professionali e a varie forme di 'appartenenza'.
Infine vi sono i legami parentali, quelli piu' facili da intercettare e
'agitare' da parte di una stampa che, come quella italiana, non e' molto
abituata a praticare un vero giornalismo investigativo. Con rare eccezioni
come quella dell'articolo di oggi di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
"Universita', il business dei laureati precoci", sul Corriere della Sera
(v. nota). Di quest'articolo non condividiamo la richiesta di abolizione
del valore legale dei titoli di studio, che incrementerebbe la gestione
accademico-privatistica degli Atenei, un rimedio peggiore del male.
La stampa che denuncia la parentopli universitaria e' quella stessa che a
livello nazionale non ha MAI dato alcuno spazio alle propoposte che, come
quella dell'ANDU, porrebbero realmente fine al nepotismo universitario,
mentre ha SEMPRE concesso amplissimo spazio a quegli opinionisti, quasi
tutti professori universitari, che hanno supportato e supportano tutte le
norme che rafforzano il sistema di potere nepotistico e baronale e, piu' in
generale, tutte quelle riforme che demoliscono l'Universita' pubblica, di
massa e di qualita'.

Nota. Per leggere l'articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
"Universita', il business dei laureati precoci", sul Corriere della Sera
del 26.10.08:

http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-10/081026/JNZVP.tif

[ma_75]

Che il nepotismo (non solo sotto forma parentale ma anche sotto quella, più insidiosa, degli allievi) sia radicato nel mondo dell'università è un fatto che, tuttavia, non si scopre oggi. Vi è, dunque, del sospetto sul fiorire di articoli di questo genre proprio in questi giorni di mobilitazione, quasi ad intendere che gli studenti non stiano difendendo il valore dell'università pubblica ma le singole baronie. Alla malafede si somma poi l'ipocrisia, dal momento che alcuni degli illustri soloni che si scagliano contro l'università italiana dal PDL sono, essi stessi, membri di quella casta universitaria, non ultimi alcuni autorevoli membri del governo come Tremonti e Brunetta che, se fanno parte del sistema universitario, ne fanno parte con le stesse caratteristiche di nepotismo che ora criticano.
Una piccola postilla la dedico al parallelo scuola/università. Perchè nella scuola non esiste il nepotismo? Perchè le assunzioni avvengono sulla base di una graduatoria trasparente, non di concorsi fumosi gestiti personalmente. Bene, la proposta di riforma del reclutamento docenti mira a creare, nella stessa scuola, il medesimo, marcio, sistema di reclutamento dell'università, di cui oggi ci si lamenta.
Decisamente c'è qualcosa che non quadra.

[Manx]

si ho letto qualcosa
beh non la trovo tanto assurda come teoria...daltronde non credo che si possa arrivare a "comandare" senza delle fondamenta ben salde

Appunto, non è una teoria cmq, sono fatti accaduti veramente in Italia, con tanto di documenti, arresti e processi. La cosa ti dovrebbe far capire che il "colore" della politica è spesso un dettaglio, una "maschera".

[Frattaz]

Certo che guardare i video delle manifestazioni dgli studenti delle superiori è un chiaro segno di come non sappiano nemmeno dove si trovino...
O bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao !
Gelmini vaffan..
Lotta dura senza paura..
Scendi giu e manifesta anche tu etc..



Direi, di spessore...

Benvenuto nella democrazia.

Si basa solo su questo.

Opinione pubblica inculcata a te come a quegli studenti.

[ma_75]

Non so gli altri, ma io ho sicramente tralasciato un elemento fondamentale nell'analisi di questa protesta studentesca.
E' la prima protesta di queste dimensioni dell'era internet. Questo fa tutta la differenza del mondo: i rgaazzi si organizzano, si scambiano opinioni, diffondono materiali, tramite la rete, tramite MSN, facebook, SMS. Cosa significa? Significa che la censura di Tv, giornali, strumenti comunque controllabili dal governo e dalla politica in genere, è inefficace. Come cercare di tappare una crepa quando in un altro punto si è aperta una voragine. Un Emilio Fede o un Giordano minimizzanti vengono spazzati via da un qualunque blog.
Riflettiamoci, quando analizziamo questo fenomeno.
E iniziamo a preoccuparci quando sentiamo parlare di regole di cui dotare la rete.

[Frattaz]

Il problema sono i vecchi e gli scemi.

E gli scemi vecchi.

[TheSandman]

intanto Silvio per correre in aiuto dell'amichetto ha stanziato 150 milioni di euro per Catania.

Quando si dice corretta amministrazione dei soldi pubblici.

Parliamoci chiaro: non che l'altro amico che ieri parlava sul palco organizzando la fiera dei bambolotti a ROma (che poi non si fece nemmeno...e ora sono tutti in un deposito..) spendendo quasi 100 milioni di euro per acquistare bambolotti a destra e a manca di cui poi non se ne fece più nulla sia una garanzia di soldi spesi bene...

[gorgone]

Non so gli altri, ma io ho sicramente tralasciato un elemento fondamentale nell'analisi di questa protesta studentesca.
E' la prima protesta di queste dimensioni dell'era internet. Questo fa tutta la differenza del mondo: i rgaazzi si organizzano, si scambiano opinioni, diffondono materiali, tramite la rete, tramite MSN, facebook, SMS. Cosa significa? Significa che la censura di Tv, giornali, strumenti comunque controllabili dal governo e dalla politica in genere, è inefficace. Come cercare di tappare una crepa quando in un altro punto si è aperta una voragine. Un Emilio Fede o un Giordano minimizzanti vengono spazzati via da un qualunque blog.
Riflettiamoci, quando analizziamo questo fenomeno.
E iniziamo a preoccuparci quando sentiamo parlare di regole di cui dotare la rete.

è da un po' che se ne parla.
blog vs giornalismo tradizionale, per semplificare.

innanzi tutto credo che in italia siamo parecchio indietro rispetto ad altri paesi, tuttavia boh. non ho ancora un'opinione in merito e sì, mi piacerebbe anche ragionarci su, ma mi sa che andiamo offtopic, però faccio solo una riflessione.
non credo che gli ennemila blog (uso il termine in modo generico per indicare tutta l'informazione al di fuori dai giornali)abbiano ancora un reale potere di contrasto verso l'informazione tradizionale, ti porto l'ultimo esempio che mi viene in mente: ultimamente si è fatto un gran citare un brano di calamandrei (che, peraltro, viene ciclicamente riportato in auge, tipo ogni tre-quattro anni) è stato postato anche qua, in alcuni blog diciamo un po' più politici e forse anche in qualcuno di quelli che si occupano all'80% del gatto della titolare del blog, tanto che ho iniziato a chiedermi da dove venisse lo start.
e ho scoperto che tutto è partito da un articolo di sofri su repubblica. come dire che i blog sì hanno diffuso a rete, qualcosa che però è partito dal terzo quotidiano di italia.

tempo fa una mia amica (sì ho amiche bizzarre) per testare la mobilità della rete mise online qualcosa di - presumibilmente - più interessante del brano di calamandrei, cioè lei che si faceva venire in faccia dal fidanzato e l'ha messa on line in blog mailing list ed ha aspettato per vedere in quanto tempo le sarebbe tornata indietro, ci sono voluti quasi due anni, mi pare.

la citazione fatta da sofri partita da repubblica è esplosa in una settimana.


ho espresso confusamente le mie riflessioni, ne convengo, ma noto in te una grande capacità di esegesi.