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sistema finanziario coranico

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    #31
    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Togli pure il forse.
    Mi sembra che la morale sia che il denaro è uno strumento di progresso e sviluppo, non una forma di speculazione.
    Differenza non da poco.

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      #32
      aspetta eh perché il mio post, probabilmente eccessivamente ermetico, mirava a dire che una cosa è la teoria e una cosa è la prassi.

      soprattutto se scomodiamo concetti come l’etica.

      personalmente quando ho lavorato con istituti bancari islamici mi sono vista negare soldi che invece mi hanno dato banche europee, tramite fondazioni e cazzi e mazzi.
      (per eventi culturali)
      è vero che lavoravo in un paese musulmano ma perecchio occidentalizzato, tanto che sta tra gli stati amici e sarebbe da vedere stati di matrice più propriamente islamica come mi avrebbero trattata, ammesso che mi considerassero un’interlocutrice in quanto donna ed non musulmana, ma non apriamo mille parentesi.

      dato che non sopporto chi crede che la propria esperienza sia la verità nonè che voglio dire che il sistema bancario islamico sia scevro di etica e ragioni ed operi come il nostro, non avendolo studiato, non saprei proprio, ma volevo far riflettere sul fatto che una cosa è la parola del profeta, altra l’applicazione.

      un aspetto che invece mi è un po’ più noto, pur non essendo nemmeno questo il mio habitat naturale, è la trasposizione da teoria a prassi del diritto musulmano.
      la sharia.

      tieni presente che il corano è molto più vicino ad un libro di poesia che non ad un codice penale. e se già nei codici così come li concepiamo noi europei si apre un dibatito interpretativo figuriamoci sul corano.

      peraltro testo pieno di contraddizioni (in effetti come quasi tutti i testi sacri è nato per affermare tutto e il contrario di tutto) c’è una disciplina specifica l’asbāb al-tanzīl sviluppata in seno a quella che noi chiameremo teologia, ma è un termine abbastanza improprio riferendosi all’islam (ora dato che siamo su un forum di BB e non ad un convegno, passiamolo) che è anche nota come legge dell’abrogato e dell’abrogante, cioè le sure vengono catalogate in autorevolezza a seconda della circostanza della rivelazione.

      ma secondo te ci può essere intesa su quale sia l’abrogato e quale l’abrogante?

      se avessi in mano un testo di diretta derivazione divina e per di più protetto da dio stesso tramite la lingua (parto dal presupposto che ci capiamo, se non ci capiamo dimmelo) non cercheresti di piegarlo al tuo interesse?


      ora, credo che sia sufficiente a dare un quadro del caos di fronte al quale ci troviamo quando parliamo di sharia.

      la sura cosiddetta della spada abroga tutte le sure precedenti che parlavano di compassione?
      se ne discute da secoli eh.

      così per il velo, così per l’apostasia, così per qualsiasi cosa.

      ci sono alcune interpretazioni che nei secoli hanno guadagnato maggior autorevolezza, altre accantonate.

      alcune di una rara poesia, a mio avviso.
      ma forse inapplicabili.

      come quella che non riconosce a nessun tribunale umano il diritto di giudicare un altro uomo e quindi sì, per il furto è prevista come punizione il taglio della mano, ma nessun tribunale sarebbe autorizzato a comminare la pena, è il reo che, a fronte di un ricongiungimento con allah decide spontaneamente di sottoporsi alla punizione.

      il mio cuore anarchico fa bum bum. se sostituiamo il divino con una dimensione intramondana fa bum bum bum.

      sto andando parecchio offtopic, ma per darti idea del livello di seghismo mentale, c’è una scienza specifica, di cui ora non ricordo il nome e mi pesa il culo a googlare, per risolvere l’annosa questione: un musulmano nello spazio da che parte dovrebbe girarsi per pregare in direzione della mecca.


      ma tutto questo sproloquio per dire che?
      ah sì. non è detto che il post iniziale coincida a ciò che è di fatto la realtà, ma per questo ho fede che pina legga il libro e ci aggiorni.

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        #33
        rispondevo a sean

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          #34
          Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
          aspetta eh perché il mio post, probabilmente eccessivamente ermetico, mirava a dire che una cosa è la teoria e una cosa è la prassi.
          Non sono d'accordo.. Mi hanno inseganto a non farla mai quersta distinzione
          soprattutto se scomodiamo concetti come l’etica.

          personalmente quando ho lavorato con istituti bancari islamici mi sono vista negare soldi che invece mi hanno dato banche europee, tramite fondazioni e cazzi e mazzi.
          (per eventi culturali)
          è vero che lavoravo in un paese musulmano ma perecchio occidentalizzato, tanto che sta tra gli stati amici e sarebbe da vedere stati di matrice più propriamente islamica come mi avrebbero trattata, ammesso che mi considerassero un’interlocutrice in quanto donna ed non musulmana, ma non apriamo mille parentesi.
          Cosa fai di lavoro gorgone??
          dato che non sopporto chi crede che la propria esperienza sia la verità non è che voglio dire che il sistema bancario islamico sia scevro di etica e ragioni ed operi come il nostro, non avendolo studiato, non saprei proprio, ma volevo far riflettere sul fatto che una cosa è la parola del profeta, altra l’applicazione.

          un aspetto che invece mi è un po’ più noto, pur non essendo nemmeno questo il mio habitat naturale, è la trasposizione da teoria a prassi del diritto musulmano.
          la sharia.

          tieni presente che il corano è molto più vicino ad un libro di poesia che non ad un codice penale Un musulmano non sarebbe di quest'opinione
          e se già nei codici così come li concepiamo noi europei si apre un dibatito interpretativo figuriamoci sul corano.

          peraltro testo pieno di contraddizioni (in effetti come quasi tutti i testi sacri è nato per affermare tutto e il contrario di tutto) c’è una disciplina specifica l’asbāb al-tanzīl sviluppata in seno a quella che noi chiameremo teologia, ma è un termine abbastanza improprio riferendosi all’islam (ora dato che siamo su un forum di BB e non ad un convegno, passiamolo) che è anche nota come legge dell’abrogato e dell’abrogante, cioè le sure vengono catalogate in autorevolezza a seconda della circostanza della rivelazione.

          ma secondo te ci può essere intesa su quale sia l’abrogato e quale l’abrogante?

          se avessi in mano un testo di diretta derivazione divina e per di più protetto da dio stesso tramite la lingua (parto dal presupposto che ci capiamo, se non ci capiamo dimmelo) non cercheresti di piegarlo al tuo interesse?


          ora, credo che sia sufficiente a dare un quadro del caos di fronte al quale ci troviamo quando parliamo di sharia.

          la sura cosiddetta della spada abroga tutte le sure precedenti che parlavano di compassione?
          se ne discute da secoli eh.

          così per il velo, così per l’apostasia, così per qualsiasi cosa.

          ci sono alcune interpretazioni che nei secoli hanno guadagnato maggior autorevolezza, altre accantonate.

          alcune di una rara poesia, a mio avviso.
          ma forse inapplicabili.

          come quella che non riconosce a nessun tribunale umano il diritto di giudicare un altro uomo e quindi sì, per il furto è prevista come punizione il taglio della mano, ma nessun tribunale sarebbe autorizzato a comminare la pena, è il reo che, a fronte di un ricongiungimento con allah decide spontaneamente di sottoporsi alla punizione.

          il mio cuore anarchico fa bum bum. se sostituiamo il divino con una dimensione intramondana fa bum bum bum.

          sto andando parecchio offtopic, ma per darti idea del livello di seghismo mentale, c’è una scienza specifica, di cui ora non ricordo il nome e mi pesa il culo a googlare, per risolvere l’annosa questione: un musulmano nello spazio da che parte dovrebbe girarsi per pregare in direzione della mecca.


          ma tutto questo sproloquio per dire che?
          ah sì. non è detto che il post iniziale coincida a ciò che è di fatto la realtà, ma per questo ho fede che pina legga il libro e ci aggiorni.
          Il libro lo cercherò sicuramente.. Per ora il materiale che ho trovato è sull'evoluzione del concetto di usura nel mondo cristiano.. In modo da poter trarre delle differenze e delle similitudini e da queste capire meglio il sistema islamico più lontano da noi e cercare di intuirne un'eventuale futura evoluzione..

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            #35
            [quote=gorgone;4195809


            ma tutto questo sproloquio per dire che?
            ah sì. non è detto che il post iniziale coincida a ciò che è di fatto la realtà, ma per questo ho fede che pina legga il libro e ci aggiorni.[/quote]

            Uno "sproloquio" che ha le sue ragioni direi
            La tesi divina (il Corano) e la prassi hanno le loro differenze, per questo bisognerebbe vedere la cosa più da vicino e con maggiore attenzione.
            Ti posso chiedere con quale paese musulmano hai collaborato?
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              #36
              pakistan.

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                #37
                Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                pakistan.
                E' alleato dell'America, ma, almeno a leggere certe notizie, non è che lì manchi un'applicazione in senso stringente della sharia.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  #38
                  ah non avevo visto il post di pina. ai tempi lavoravo per l'università pakistana per progetti di integrazione tra induisti e musulmani.

                  credo di averlo spiegato dopo cosa intendo con libro di poesia, nel corano ci sono i precetti di vita, il diritto e molto altro, ma la forma è poetica, tanto che una delle "prove" a fondamento del fatto che sia la parola di dio è che nessun uomo avrebbe potuto scrivere versi tanto belli.

                  alcune sure hanno una musicalità che neanche verlaine.

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                    #39
                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    E' alleato dell'America, ma, almeno a leggere certe notizie, non è che lì manchi un'applicazione in senso stringente della sharia.
                    non mi farai aprire un thread sul pakistan, ne parlo solo di fronte a molta birra.

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                      #40
                      Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                      non mi farai aprire un thread sul pakistan, ne parlo solo di fronte a molta birra.
                      Gorgone allora una sera usciamo così di fronte a un bell'invisibile spero che ti aprirai liberamente.. sono curiosa

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                        #41
                        Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                        Gorgone allora una sera usciamo così di fronte a un bell'invisibile spero che ti aprirai liberamente.. sono curiosa

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                          #42
                          Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                          non mi farai aprire un thread sul pakistan, ne parlo solo di fronte a molta birra.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            #43
                            grazie a tutti per la partecipazione.


                            aspettiamo notizie da pina
                            "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                            L.F.Celine

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                              #44
                              altra robetta interessante


                              Le banche islamiche scoppiano di salute

                              AUTORE DEL L'ARTICOLO



                              susan

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                              Finanza islamica....in tempi di crisi ne sentiremo parlare molto

                              Le banche islamiche e la sfida della crisi finanziaria mondialeSecondo un recente rapporto del Fondo monetario internazionale, le banche islamiche scoppiano di salute. Uno sguardo generale al fenomeno che suscita interesse anche in Italia Depositare i propri risparmi in un conto corrente senza ricevere volontariamente i tassi d’interesse. Non è utopia né masochismo, ma rispetto capillare dei dettami della sharia, la giurisprudenza coranica che vieta la riba (interessi legati al fattore temporale).

                              Per venire in contro alle esigenze di una larga fetta di clientela, molto osservante della religione, le banche nei paesi a maggioranza musulmana si sono “convertite” in modo massiccio al sistema della finanza islamica, che ha assistito ad un vero e proprio boom dopo l’11 settembre grazie al ripiegamento dei capitali arabi nei propri mercati finanziari. Per non incorrere in confusione occorre però specificare che "la differenza tra una banca convenzionale araba ed un istituto di credito che abbraccia l’etica coranica- spiega Corrado Scafa, laureato in scienze statistiche con una tesi sulla finanza islamica- è che la prima ricalca il sistema occidentale, mentre la seconda partecipa al rischio d’impresa, non esiste, quindi, un tasso fisso di crescita del denaro. Il correntista viene remunerato in caso di buon investimento da parte della banca, che ad ogni modo deve indirizzare i suoi capitali in attività halal (lecite). Da cui sono escluse produzione di alcol, tabacco, armi, carne suina, pornografia e gioco d’azzardo”.

                              Per questo è importante che la tracciabilità dei capitali garantisca una correlazione diretta tra risparmi ed investimenti. I principi della finanza islamica sono indicati direttamente dal Corano, che, oltre a deprecare l’usura, impone anche lo zakat la tassa sulla ricchezza; questa si distingue dall’elemosina per la sua obbligatorietà. Se si uniscono questi due pilastri fondamentali alla complessità del sistema economico moderno ne scaturiscono prodotti bancari diversi, alcuni molto simili a quelli convenzionali, altri estremamente originali.

                              Il sukuk, ad esempio, sostituisce la rendita di un’obbligazione con la rata dell’affitto di un bene. "In poche parole avviene questo- spiega Fatima Edouhabi, laureata in Economia aziendale all’università di Bologna con tesi in finanza islamica- la banca riceve soldi dal cliente e compra per conto suo, ad esempio, un bene immobile. Questo viene preso in affitto dall’istituto di credito che paga la rata al cliente. Il vantaggio risiede sempre nella correlazione diretta tra risparmi ed investimenti".

                              In Italia il numero degli immigrati musulmani che apre un conto corrente aumenta a ritmi sostenuti, per questo l’Abi , associazione banche italiane, e la Uab, unione delle banche arabe, hanno firmato, lo scorso anno, un memorandum per creare una federazione bancaria italo-araba. Si tratterebbe Un organismo che almeno al momento non ha molto a che vedere con finanza islamica. "L’Italia è un Paese di recente immigrazione. Francia, Inghilterra e Olanda sono molto avanti- continua Edouhabi- la strada per l’apertura di una banca islamica potrebbe essere ancora molto lunga. Nel frattempo si fanno avanti quelli che io chiamo i prodotti mascherati, frutto di iniziative curiose. Una banca, ad esempio, per i correntisti islamici è arrivata a rimpiazzare gli interessi passivi con dei buoni pasto".

                              A forte vocazione sociale è invece il qard al-hasan, i prestiti per le persone bisognose che non richiedono il pagamento di interessi di nessun tipo, ma solo la restituzione della somma (solitamente esigua) ei suoi costi di gestione. Messa in questi termini la finanza islamica potrebbe apparire impraticabile o inefficiente, ma basta dare un’occhiata ad un recente rapporto del Fondo monetario internazionale per rendersi conto che le banche coraniche scoppiano di salute.

                              Ciò dipende sia dal mare di soldi che inonda di liquidità gli istituti finanziari del mondo arabo con i proventi del petrolio, che dall’impermeabilità alla crisi economica globale scatenata dai subprime americani.
                              "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                              L.F.Celine

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                                #45
                                Grazie, Simones, un articolo illuminante in molte sue parti e in questo finale:

                                Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio

                                Ciò dipende sia dal mare di soldi che inonda di liquidità gli istituti finanziari del mondo arabo con i proventi del petrolio, che dall’impermeabilità alla crisi economica globale scatenata dai subprime americani.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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