Compriamoci Mediaset
Beppe Grillo lancia la provocazione:
costa poco, si manda via Fede e si è pieni di Veline
L'invito a comprare azioni Enel e Eni? Un depistaggio del premier. La preoccupazione per il passaggio delle aziende italiane in mano straniere, ora che i prezzi sono in picchiata? Un affare personale di Berlusconi. Lo afferma Beppe Grillo, che torna alla ribalta con un'idea provocatoria quanto suggestiva, comprare Mediaset.
Il ragionamento del comico-blogger è molto lineare: «L'Offerta Pubblica di Acquisto è un'offerta finalizzata all'acquisto di prodotti finanziari. Se l'azione di una società vale poco o nulla, lanciare un'OPA è conveniente, si offre una cifra superiore alla quotazione e si rastrellano le azioni sul mercato fino a raggiungere la maggioranza. L'azionista che preferisce l'uovo oggi alla (possibile) gallina domani può vendere le sue azioni (di solito lo fa) a chi ha lanciato l’OPA e incassare molto di più di quanto valgono».
«Per fare un esempio a caso - prosegue Grillo sul suo blog -, la Mediaset dello psiconano (questo il nomignolo affibbiato al Cavaliere, ndr) è a rischio OPA. Ieri (l'altroieri, ndr) il suo valore in Borsa era di 3,990 euro per azione. Il 41,11% in meno da inizio 2008. Da inizio 2007 Mediaset è scesa da 9,501 euro a 3,990. Se un anno fa per comprarla bisognava pagare 100, oggi costa circa 40. Un affarone».
Il problema è uno solo: «Bisogna solo trovare chi ci mette i soldi. Ho bisogno di un partner industriale. La BBC per esempio. Io sono a disposizione per la comunicazione dell'asta pubblica. A una condizione: condividere e rendere pubblici palinsesto e conduttori prima dell'OPA».
I vantaggi dell'operazione sarebbero non pochi, da quelli politici ai culturali a quelli "carnali": «La Presidenza del Consiglio e in futuro quella della Repubblica. Togliersi dalle balle Emilio Fede e Paolo Liguori e Clemente Mimun. Guadagnare un patrimonio grazie alla pubblicità incassata da Publitalia. Veline senza limiti. E non solo. Ci sarebbe vera informazione. Travaglio direttore del telegiornale. Saviano inviato speciale (e non emigrato all’estero). Dario Fo responsabile della cultura». Chi si fa avanti? (Libero News)
da libero.it
Beppe Grillo lancia la provocazione:
costa poco, si manda via Fede e si è pieni di Veline
L'invito a comprare azioni Enel e Eni? Un depistaggio del premier. La preoccupazione per il passaggio delle aziende italiane in mano straniere, ora che i prezzi sono in picchiata? Un affare personale di Berlusconi. Lo afferma Beppe Grillo, che torna alla ribalta con un'idea provocatoria quanto suggestiva, comprare Mediaset.
Il ragionamento del comico-blogger è molto lineare: «L'Offerta Pubblica di Acquisto è un'offerta finalizzata all'acquisto di prodotti finanziari. Se l'azione di una società vale poco o nulla, lanciare un'OPA è conveniente, si offre una cifra superiore alla quotazione e si rastrellano le azioni sul mercato fino a raggiungere la maggioranza. L'azionista che preferisce l'uovo oggi alla (possibile) gallina domani può vendere le sue azioni (di solito lo fa) a chi ha lanciato l’OPA e incassare molto di più di quanto valgono».
«Per fare un esempio a caso - prosegue Grillo sul suo blog -, la Mediaset dello psiconano (questo il nomignolo affibbiato al Cavaliere, ndr) è a rischio OPA. Ieri (l'altroieri, ndr) il suo valore in Borsa era di 3,990 euro per azione. Il 41,11% in meno da inizio 2008. Da inizio 2007 Mediaset è scesa da 9,501 euro a 3,990. Se un anno fa per comprarla bisognava pagare 100, oggi costa circa 40. Un affarone».
Il problema è uno solo: «Bisogna solo trovare chi ci mette i soldi. Ho bisogno di un partner industriale. La BBC per esempio. Io sono a disposizione per la comunicazione dell'asta pubblica. A una condizione: condividere e rendere pubblici palinsesto e conduttori prima dell'OPA».
I vantaggi dell'operazione sarebbero non pochi, da quelli politici ai culturali a quelli "carnali": «La Presidenza del Consiglio e in futuro quella della Repubblica. Togliersi dalle balle Emilio Fede e Paolo Liguori e Clemente Mimun. Guadagnare un patrimonio grazie alla pubblicità incassata da Publitalia. Veline senza limiti. E non solo. Ci sarebbe vera informazione. Travaglio direttore del telegiornale. Saviano inviato speciale (e non emigrato all’estero). Dario Fo responsabile della cultura». Chi si fa avanti? (Libero News)
da libero.it
Commenta