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Eventi
Notizia del 16 ottobre 2008 - 11:48«Non mi rompete i co...»
Marco Travaglio prende otto mesi e 100 euro di multa per aver diffamato Cesare Previti. E la cosa non sembra andargli molto a genio
di Emanuele Benvenuti
È stato condannato dal tribunale di Roma a otto mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni dell'ex ministro della Difesa e parlamentare di Forza Italia Cesare Previti. Colpa di un articolo che Marco Travaglio ha scritto, nell'ottobre 2002, sul settimanale L'Espresso con il titolo Patto scellerato tra mafia e Forza Italia. La sentenza ha inoltre stabilito un risarcimento di ventimila euro per Previti e ha condannato il direttore responsabile del settimanale, Daniela Hamaui, a cinque mesi e 75 euro di multa
Nonostante la pena sia stata sospesa per entrambi i condannati, avremmo voluto chiedere a Travaglio come aveva accolto la notizia, soprattutto perché nel pezzo incriminato, riguardante le confessioni del boss mafioso Luigi Ilardo (poi ucciso da Cosa Nostra) raccolte dal colonnello dei carabinieri Michele Riccio, il riferimento a Previti stava in un marginale virgolettato dello stesso Riccio verso la fine. E, sebbene nel contesto di un incontro nello studio dell'avvocato Taormina finalizzato (apparentemente) a "ripulire dai sospetti di mafiosità" Marcello Dell'Utri, si limitava ad affermare la sola presenza di Previti nella stanza.
Approfittando dell'occasione avremmo voluto interpellare Travaglio anche su altri argomenti, dalle polemiche con Vespa alla fuga dei politici da Anno Zero, dalle vacanze con i condannati all'addio alla divisa di Margherita Granbassi al ruolo di giornalista più amato e odiato d'Italia. Ma tutto ciò non è stato possibile, perché, nonostante l'aplomb che mostra in altre interviste di queste ore, Travaglio ha deciso di non rispondere. Anzi, ancor prima di sapere di che si trattasse, è saltato su tutte le furie e al telefono ha tuonato: «Eh no, o chiamate tutti i giornalisti condannati per diffamazione e pubblicate tutti i loro nomi o non venite a rompere i co...ni a me! Ciao». Poi ha riagganciato. È davvero tanto insopportabile per uno come lui perdere in aula con "l'odiato" Previti?
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Notizia del 16 ottobre 2008 - 11:48«Non mi rompete i co...»
Marco Travaglio prende otto mesi e 100 euro di multa per aver diffamato Cesare Previti. E la cosa non sembra andargli molto a genio
di Emanuele Benvenuti
È stato condannato dal tribunale di Roma a otto mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni dell'ex ministro della Difesa e parlamentare di Forza Italia Cesare Previti. Colpa di un articolo che Marco Travaglio ha scritto, nell'ottobre 2002, sul settimanale L'Espresso con il titolo Patto scellerato tra mafia e Forza Italia. La sentenza ha inoltre stabilito un risarcimento di ventimila euro per Previti e ha condannato il direttore responsabile del settimanale, Daniela Hamaui, a cinque mesi e 75 euro di multa
Nonostante la pena sia stata sospesa per entrambi i condannati, avremmo voluto chiedere a Travaglio come aveva accolto la notizia, soprattutto perché nel pezzo incriminato, riguardante le confessioni del boss mafioso Luigi Ilardo (poi ucciso da Cosa Nostra) raccolte dal colonnello dei carabinieri Michele Riccio, il riferimento a Previti stava in un marginale virgolettato dello stesso Riccio verso la fine. E, sebbene nel contesto di un incontro nello studio dell'avvocato Taormina finalizzato (apparentemente) a "ripulire dai sospetti di mafiosità" Marcello Dell'Utri, si limitava ad affermare la sola presenza di Previti nella stanza.
Approfittando dell'occasione avremmo voluto interpellare Travaglio anche su altri argomenti, dalle polemiche con Vespa alla fuga dei politici da Anno Zero, dalle vacanze con i condannati all'addio alla divisa di Margherita Granbassi al ruolo di giornalista più amato e odiato d'Italia. Ma tutto ciò non è stato possibile, perché, nonostante l'aplomb che mostra in altre interviste di queste ore, Travaglio ha deciso di non rispondere. Anzi, ancor prima di sapere di che si trattasse, è saltato su tutte le furie e al telefono ha tuonato: «Eh no, o chiamate tutti i giornalisti condannati per diffamazione e pubblicate tutti i loro nomi o non venite a rompere i co...ni a me! Ciao». Poi ha riagganciato. È davvero tanto insopportabile per uno come lui perdere in aula con "l'odiato" Previti?
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