Classi separate per bambini immigrati

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  • TheSandman
    Ex Presidente
    • Jun 2008
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    Originariamente Scritto da cri64 Visualizza Messaggio
    Poco più di 2 anni fa mi è stata inserita in classe (II elem.) una bambina appena arrivata dall'Albania, piangente e spaesata. Le compagne l'hanno accolta meravigliosamente, l'hanno aiutata tanto, l'hanno coinvolta nei giochi... Certo che durante i primi 15 giorni il rendimento della classe è stato sconvolto e così pure io...Ora è la migliore, sa l'analisi logica e i verbi meglio degli italiani. Non l'ho mai isolata. La risorsa che fin'ora abbiamo avuto, e che ci stanno per togliere, è costituita dalle famose ore di "compresenza" durante le quali si pensa che noi insegnanti non combiniamo nulla, invece utilizziamo il nostro tempo per gestire laboratori ( linguistici, matematici, ecc.) a seconda delle necessità degli alunni. A che serve separare i bambini in classi in cui nessun altro compagno è in grado di aiutarli e di fargli sentire il calore degli italiani?

    Anche tu o non hai letto il decreto o fai orecchie da mercante, allora.
    QUa sembra di discutere se sia giusto o meno dividere le classi x nazioni...non è quello il punto.
    Se la bambina albanese che tu hai citato avesse fatto il test sarebbe entrata nella classe "Normale" senza problemi se davvero tanto bene si è inserita..se però la bambina albanese, come la maggioranza degli immigrati asiatici, non ci capisce nulla da qui a quando non semtte di andare a scuola, è giusto che non influisca la conoscenza degli altri...


    Tessera N° 6

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    • ma_75
      Super Moderator
      • Sep 2006
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      Ripeto una cosa che ho già detto sopra ma che, evidentemente, non è stata letta. Se partiamo dal punto di vista che questi stranieri non sappiano l'italiano (e sarebbe il motivo per inserirli in classi differenziali), dobbiamo pure porci il problema di chi, questa nostra lingua, gliela debba insegnare. Dimenticatevi che possa farlo il classico docente di italiano, perchè si tratterebbe, nè più nè meno, di insegnare una lingua straniera; la qual cosa, credetemi, è enormemente diversa dall'insegnare la lingua madre. E' come pensare che un insegnante di inglese sia uguale ad uno di italiano. Bisognerebbe quindi, assumere nella scuola nuove figure, una sorta di mediatori linguistici, che svolgano questo compito. Siamo sicuri che, in epoca di tagli, i soldi per assumerli ci siano?
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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      • Celcoyr
        Bodyweb Advanced
        • May 2008
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        Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
        Anche tu o non hai letto il decreto o fai orecchie da mercante, allora.
        QUa sembra di discutere se sia giusto o meno dividere le classi x nazioni...non è quello il punto.
        Se la bambina albanese che tu hai citato avesse fatto il test sarebbe entrata nella classe "Normale" senza problemi se davvero tanto bene si è inserita..se però la bambina albanese, come la maggioranza degli immigrati asiatici, non ci capisce nulla da qui a quando non semtte di andare a scuola, è giusto che non influisca la conoscenza degli altri...
        Solo una domanda, se una persona vuole imparare l'inglese che fa, va a Londra e sta solo con gli Italiani, oppure con gli altri del posto?

        A 8-10 anni tutto quello che vuoi fare è giocare con gli altri bambini, e per farlo stai insieme a loro, sei obbligato a imparare la lingua.
        Prendendo ad esempio il caso sopracitato della bambina albanese, l'italiano,secondo te, lo ha imprato con le lezioni o giocando con bambine italiane?
        "Se vuoi avere il massimo, devi essere disposto a dare il massimo"

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        • Liam & Me
          Bad Blake
          • Dec 2006
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          • high as a kite
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          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
          Ripeto una cosa che ho già detto sopra ma che, evidentemente, non è stata letta. Se partiamo dal punto di vista che questi stranieri non sappiano l'italiano (e sarebbe il motivo per inserirli in classi differenziali), dobbiamo pure porci il problema di chi, questa nostra lingua, gliela debba insegnare. Dimenticatevi che possa farlo il classico docente di italiano, perchè si tratterebbe, nè più nè meno, di insegnare una lingua straniera; la qual cosa, credetemi, è enormemente diversa dall'insegnare la lingua madre. E' come pensare che un insegnante di inglese sia uguale ad uno di italiano. Bisognerebbe quindi, assumere nella scuola nuove figure, una sorta di mediatori linguistici, che svolgano questo compito. Siamo sicuri che, in epoca di tagli, i soldi per assumerli ci siano?

          dubito proprio che si siano posti il problema
          B & B with a little weed










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