GENOVA - Si fingeva un mafioso per intimorirle e indurle a seguirlo. Un bidello di 47 anni è stato arrestato a Genova: i carabinieri sospettano che abbia violentato almeno sette minorenni. Le aspettava davanti al liceo Doria, scuola simbolo della borghesia genovese. Le invitava a casa sua facendole scivolare tra le mani qualche banconata, "quello che serviva per una ricarica al telefonino o comprarsi un jeans". Ma ci sono ragazzine che hanno confessato di aver subito minacce. "Si faceva chiamare zio", ha detto una vittima. "Diceva con quel suo accento siciliano che se avessi parlato mi avrebbe fatto molto male".
"Qualche volta - raccontano i carabinieri della compagnia Portoria - le studentesse dicevano alla segretaria della scuola che quell'uomo era un loro parente per poter lasciare le lezioni in anticipo". Le indagini proseguono. I carabinieri vogliono accertare se altre ragazze siano cadute nel tranello del violentatore.
In casa dell'uomo, oltre a numeroso materiale pedopornografico, è stata trovata un'agenda con un centinaio di numeri telefonici, tutti di ragazze minorenni.
Il mio augurio è che il "reato di falsa identità" sia adeguatamente perseguito da i mafiosi che incontrerà nel carcere in cui dovrà soggiornare.
"Qualche volta - raccontano i carabinieri della compagnia Portoria - le studentesse dicevano alla segretaria della scuola che quell'uomo era un loro parente per poter lasciare le lezioni in anticipo". Le indagini proseguono. I carabinieri vogliono accertare se altre ragazze siano cadute nel tranello del violentatore.
In casa dell'uomo, oltre a numeroso materiale pedopornografico, è stata trovata un'agenda con un centinaio di numeri telefonici, tutti di ragazze minorenni.
Il mio augurio è che il "reato di falsa identità" sia adeguatamente perseguito da i mafiosi che incontrerà nel carcere in cui dovrà soggiornare.
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